Robert Benayoun (Kenitra,12 dicembre1926 –Parigi,20 ottobre1996) è stato uncritico cinematografico,scrittore, uomo di cinemafrancese.
Surrealista dal1948, nel1951 fondò conAdo Kyrou la rivistaL'Âge du cinéma, di cui fu redattore capo. Collaborò regolarmente con riviste surrealiste a partire daMedium, tra cui Le Surréalisme même eLa Brêche. Nel1960 si recò con il Gruppo surrealista nelDésert de Retz[1] e compare in questa occasione nel reportage fotografico diDenise Bellon al fianco diAndré Breton.
Pubblicò uno dei primi studi sulla biografia di Freud diErnest Jones[2].
Nel 1960 firmò ilManifesto dei 121, dichiarazione sul «diritto all'insubordinazione» nel contesto dellaguerra d'Algeria.
Pamphlétaire di talento, Benayoun «demolisce» l'opera diLouis Pauwels eJacques Bergier,Il mattino dei maghi, in particolare nella prefazione alla sua traduzione delLibro dei dannati diCharles Hoy Fort, che scatenò una vivace polemica tra surrealisti e membri della rivistaPlanète. Tradusse anche le poesie diEdward Lear eL'île fantôme diWashington Irving. Fu critico cinematografico aPositif, aLa Méthode, aFrance Observateur e aLe Point.
Oltre a diversi libri sul surrealismo e sul 'nonsense' (L'Anthologie du non-sens, Érotique du surréalisme, Le Rire des surréalistes), Robert Benayoun è anche autore di numerose monografie sul cinema, sia "serio" (John Huston;Alain Resnais, arpenteur de l'imaginaire) che comico (Les Frères Marx,Bonjour monsieur Lewis,Le Regard de Buster Keaton) e affronta anche il cinema d'animazione (le Dessin animé après Walt Disney,Le Mystère Tex Avery). Verso la fine della vita inizia un libro suSteven Spielberg con l'accordo del regista diJurassic Park, ma la malattia gli impedisce di finirlo.
Per due volte, Benayoun passò dietro la macchina da presa, firmando il film fantasticoParis n'existe pas (dove recita, anche) nel1969 e la commediaSérieux comme le plaisir (in italianoPrimavera carnale) nel 1975.
È stato membro della giuria del Festival di Cannes nel 1980.