
Ilrischio idrogeologico determina ilrischio connesso all'instabilità dei versanti, dovuta a particolari aspettigeologici egeomorfologici di questi, o dicorsi fluviali in conseguenza di particolari condizioni ambientali, condizioni atmosferichemeteorologiche e climatiche che interessano leacque piovane e il lorociclo idrologico una volta cadute al suolo, con possibili conseguenze sull'incolumità dellapopolazione e sulla sicurezza di servizi e attività su un dato territorio.
Assieme alrischio sismico e alrischio vulcanico costituisce uno dei maggiori rischi ambientali con significativi impatti sulla vita e le attività umane.

Con il 58.9% del territorio a rischio, laLiguria è la regione italiana col più alto rischio idrogeologico.[1]
Il rischio idrogeologico è prodotto dalle dinamiche dellacrosta terrestre, come risposta a fenomenimeteorologici di carattere intenso e/o prolungato. Il rischio idrogeologico può essere dunque definito come il prodotto tra laprobabilità di occorrenza (pericolosità) di un evento idrogeologico avverso e i danni ambientali potenziali associati a tale evento su popolazione e infrastrutture (esposizione).
L'aumento dell'urbanizzazione, specialmente in età post-industriale, ha incrementato soprattutto gli effetti dei fenomeni parossistici che da sempre si sono verificati naturalmente sulla terra (aumento dell'esposizione); tale è il caso di territori montuosi altamente dinamici urbanizzati senza un'adeguata pianificazione (v. ad esempio:alluvione di Messina).
Le attività antropogeniche possono altresì contribuire ad aumentare l'intensità e la magnitudo dei fenomeni di instabilità dei versanti (aumento della pericolosità), il che ad esempio avviene nel caso di disboscamenti e incendi.
Un altro fattore che sembrerebbe avere impatti sul rischio idrogeologico è quello delcambiamento climatico, in quanto può modificare i regimi precipitativi contribuendo sensibilmente al rischio idrogeologico, anche se tuttavia tali impatti sono allo stato attuale valutabili solo con elevata incertezza.
Diversi studiosi ritengono che il cambiamento climatico ha un effetto di gran lunga inferiore agli impatti antropici diretti sopramenzionati.
In Italia diverse regioni hanno un alto rischio idrogeologico (Campania,Calabria,Piemonte,Sicilia,Liguria) inteso come prodotto della probabilità di occorrenza di un fenomeno franoso e i danni potenziali oppure versano già in condizioni didissesto idrogeologico.