Rime nuove | |
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Autore | Giosuè Carducci |
1ª ed. originale | 1887 |
Genere | raccolta poetica |
Lingua originale | italiano |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
Rime nuove è unaraccolta poetica diGiosuè Carducci, contenente leliriche composte tra il1861 e il1887.
L'opera, che costituisce la più ampia e diversificata raccolta di poesie carducciane, è nella sua redazione definitiva il risultato dell'unione delle liriche pubblicate daZanichelli con il titoloRime nuove nel1887 e di alcune altre comprese inLevia Gravia pubblicate daBarbèra inPoesie nel1871 e daGaleati inNuove poesie nel1873.
La raccolta comprende complessivamente 105 liriche, numerate connumeri romani, divise in nove libri (nelle prime due edizioni in dieci libri), preceduti da unIntermezzo (che nelle prime due edizioni costituiva invece il nono libro).[1]
Il primo libro comprende la solaode, distileronsardiano echiabresco,Alla rima, instrofe miste diottonari e diquaternari.
Il secondo libro è composto da trentaquattrosonetti tra i quali il notoTraversando la maremma toscana:
Al terzo libro appartengono venticinque liriche composte in metri diversi, di stilesettecentesco etre-quattrocentesco. Nel primo gruppo si annoveranoquartine disettenari e di ottonari, quartine diendecasillabi,strofe saffiche rimate e un sonetto; nel secondoballate,madrigali,rispetti toscani. Tra le liriche di questo libro, oltre alla celebreSan Martino, ve n'è una intitolataPassa la nave mia, tradotta daHeine:[2]
Il quarto libro, racchiuso tra la safficaAd Alessandro D'Ancona eUn ramo d'alloro, comprende leTre primavere elleniche formate da unasaffica eolia, dove invece degli endecasillabi ci sono doppiquinari,
da unasaffica dorica,
da unaalcaicafantoniana, l'alessandrina formata da due doppi quinari con secondoemistichio sdrucciolo e due settenari a rima baciata
Il quinto libro si apre con iversi sciolti diRimembranze di scuola e continua alternando liriche di metri diversi che si ispirano alla più grande tradizione della poesia italiana, come nelleterzine dantesche diIdillio maremmano:
nella saffica rimata diVendette della luna:
nelle quartine di endecasillabi a rima alterna diDavanti San Guido:
e diEra un giorno di festa, e luglio ardea:
Nellasestina lirica diNotte di maggio:
e nellaromanellaAll'autore del «Mago»:
Il sesto libro inizia con unepodo di endecasillabi e settenari rimati e disposti in modo alternato dal titoloI due Titani sotto forma dicanto amebeo dove una quartina viene recitata daPrometeo e una daAtlante mentre l'ultima è costituita dal commento del poeta. Seguono dueballate:La leggenda di Teodorico formata daquartine doppie di ottonari a rima alterna con il sesto e l'ottavo versotronchi
eFaida di comune composta da quartine diottonari dove i versi pari sono rimati tra di loro.
LIBRO I
I. ALLA RIMA
LIBRO II.
II. AL SONETTO
III. IL SONETTO
IV. OMERO (I)
V. OMERO (II)
VI. OMERO (III)
VII. DI NOTTE
VIII. COLLOQUI CON GLI ALBERI
IX. IL BOVE
X. VIRGILIO
XI. FUNERE MERSIT ACERBO
XII. NOTTE D'INVERNO
XIII. FIESOLE
XIV. SAN GIORGIO DI DONATELLO
XV. SANTA MARIA DEGLI ANGELI
XVI. DANTE
XVII. GIUSTIZIA DI POETA
XVIII. COMMENTANDO IL PETRARCA
XIX. HO IL CONSIGLIO A DISPETTO
XX. DIETRO UN RITRATTO DELL'ARIOSTO
XXI. SOLE E AMORE
XXII. MATTUTINO E NOTTURNO
XXIII. QUI REGNA AMORE
XXIV. VISIONE
XXV. MITO E VERITÀ
XXVI. IN RIVA AL MARE
XXVII. A UN ASINO
XXVIII. AD UNA BAMBINA
XXIX. A MADAMIGELLA MARIA L.
XXX. MOMENTO EPICO
XXXI. MARTINO LUTERO
XXXII. LA STAMPA E LA RIFORMA
XXXIII. ORA E SEMPRE
XXXIV. TRAVERSANDO LA MAREMMA TOSCANA
XXXV. DIETRO UN RITRATTO
LIBRO III.
XXXVI. MATTINO ALPESTRE
XXXVII. ROSA E FANCIULLA
XXXVIII. BRINDISI D'APRILE
XXXIX. PRIMAVERA CLASSICA
XL. AUTUNNO ROMANTICO
XLI. IN MAGGIO
XLII. PIANTO ANTICO
XLIII. NOSTALGIA
XLIV. TEDIO INVERNALE
XLV. VIGNETTA
XLVI. LUNGI LUNGI
XLVII. PANTEISMO
XLVIII. PASSA LA NAVE MIA
XLIX. ANACREONTICA ROMANTICA
L. MAGGIOLATA
LI. SERENATA
LII. MATTINATA
LIII. DIPARTITA
LIV. DISPERATA
LV. BALLATA DOLOROSA
LVI. DAVANTI UNA CATTEDRALE
LVII. BRINDISI FUNEBRE
LVIII. SAN MARTINO
LIX. IN CARNIA
LX. VISIONE
LIBRO IV.
LXI. AD ALESSANDRO D'ANCONA
LXII. PRIMAVERE ELLENICHE
LXIII. PRIMAVERE ELLENICHE
LXIV. PRIMAVERE ELLENICHE
LXV. UNA RAMA D'ALLORO
LIBRO V.
LXVI. RIMEMBRANZE DI SCUOLA
LXVII. IDILLIO DI MAGGIO
LXVIII. IDILLIO MAREMMANO
LXIX. CLASSICISMO E ROMANTICISMO
LXX. VENDETTE DELLA LUNA
LXXI.
LXXII. DAVANTI SAN GUIDO
LXXIII. NOTTE DI MAGGIO
LXXIV. ALL'AUTORE DEL MAGO
LIBRO VI.
LXXV. I DUE TITANI
LXXVI. LA LEGGENDA DI TEODORICO
LXXVII. IL COMUNE RUSTICO
LXXVIII. SU I CAMPI DI MARENGO
LXXIX. FAIDA DI COMUNE
LXXX. NINNA NANNA DI CARLO V.
LXXXI. A VITTORE HUGO
LIBRO VII. ÇA IRA
LXXXII.
LXXXIII.
LXXXIV.
LXXXV.
LXXXVI.
LXXXVII.
LXXXVIII.
LXXXIX.
XC.
XCI.
XCII.
XCIII.
LIBRO VIII.
XCIV. LA FIGLIA DEL RE DEGLI ELFI
XCV. IL RE DI TULE
XCVI. I TRE CANTI
XCVII. LA TOMBA NEL BUSENTO
XCVIII. IL PASSO DI RONCISVALLE
XCIX. GHERARDO E GAIETTA
C. LA LAVANDAIA DI SAN GIOVANNI
CI. IL PELLEGRINO DAVANTI A SANT JUST
CII. CARLO I
CIII. L'IMPERATORE DELLA CINA
CIV. I TESSITORI
LIBRO IX.
CV. CONGEDO
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