| Rickie Lee Jones | |
|---|---|
| Nazionalità | |
| Genere | Rhythm and blues Folk rock Jazz |
| Periodo di attività musicale | 1978 – in attività |
| Strumento | voce,chitarra,pianoforte |
| Etichetta | Warner Bros.(1979-1989; 1997-2000) Geffen(1989-1995) Reprise(1995-1997) Artemis(2000-2003) V2(2003-present) |
| Album pubblicati | 14 |
| Studio | 10 + 1 EP |
| Live | 2 |
| Raccolte | 1 |
| Sito ufficiale | |
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Rickie Lee Jones (Chicago,8 novembre1954) è unacantautricestatunitense.
Figlia dellaBeat Generation ed erede artistica diJanis Joplin eJoni Mitchell, con grande capacità tecnica allachitarra, ha saputo fonderejazz,rhythm and blues,rock e perfino, negli ultimi tempi,pop etrip hop.[1] Famosa è la sua storia d'amore col cantanteTom Waits con cui condivise scorribande e sbronze, insieme col comune amico, ilfolk-singerChuck E. Weiss, a cui dedicò la canzoneChuck E.'s in love.[2] Quest'ultimo pezzo è contenuto nell'album di esordio del1979, che la rese nota al grande pubblico.
Nata nel 1954 aChicago, inizia a vagabondare per gliStati Uniti a caccia di fortuna. All'età di 19 anni si trasferisce aLos Angeles e inizia a esibirsi in diversi locali con performancefolk prettamente vocali.Intorno al 1977 incontraTom Waits, che rimane subito stregato dalla forte personalità dell'artista. Tra i due inizia una relazione artistica e sentimentale che dura fino al 1980 e che viene immortalata nella copertina di uno degli album più importanti di Waits, ossiaBlue Valentine (1978).[3]
Dopo aver lavorato con Lowell George (Little Feat), Rickie Lee Jones viene contattata daLenny Waronker, il capitano dellaWarner che le permette di pubblicare l'album d'esordio, il "self-titled"Rickie Lee Jones (1979). Il singoloChuck E's in Love arriva al quarto posto in classifica e vende oltre un milione di copie.[3] In studio la cantautrice viene aiutata daRandy Newman eDr. John e presenta una predisposizionerock con accenniblues ejazz.
Dopo essersi ritirata per un periodo sulle colline diLos Angeles, nel 1980 pubblicaPirates, il suo secondo album, meno commerciale e più intenso. Inizia però ad attraversare un periodo negativo, dovuto a guai familiari e problemi dialcolismo. Il ritorno avviene nel 1983 con l'EPGirl at Her Volcano, che alterna brani in studio acover di classici jazz. InThe Magazine (1984) l'artista torna al suo spirito rock con arrangiamenti raffinati e orchestrali.
Nonostante il successo (soprattutto di critica), si perde nuovamente tra droga e alcol e preannuncia progetti dicabaret musicale mai realizzati, prima di scomparire dalle scene. Nel frattempo dà alla luce una figlia.[3] Nel 1988 riappare conFlying Cowboys, un disco realizzato insieme aWalter Becker (Steely Dan) e aiBlue Nile. Dopo l'uscita diPop Pop (1991), riproposizione in chiave jazz di brani degli anni '40 e '50, ritorna nel 1993 conTraffic From Paradise. Nel 1995 pubblica la collezione di hit acusticheNaked Songs. Nel 1997 è la volta diGhostyhead, disco "interlocutorio" con accenni dance. Tre anni dopo Rickie Lee Jones si riavvicina al jazz conIt's Like This (2000). Si tratta di un altro disco di cover, a cui collaboranoTaj Mahal,Ben Folds eJoe Jackson.
Un nuovo album di inediti, a sei anni dal precedente, èThe Evening of My Best Day (2003), che si rivela come un passaggio a vuoto.[3] Ilconcept album che ha per temaGesùThe Sermon On Exposition Boulevard (2007) è invece ispirato dal libro diLee CantelonThe Words. A questo album partecipano lo stesso Cantelon ePeter Atanasoff. SegueBalm in Gilead (2009), un disco in cui "rispolvera" delle composizioni di quando era giovane e con cui festeggia il trentennale d'attività. Ospiti dell'album, tra gli altri,Alison Krauss,Ben Harper,Victoria Williams,Bill Frisell,Jon Brion eVic Chesnutt. Alla produzione c'è Dave Kalish. Nel 2012 pubblica il suo terzo album di cover. Prodotto daBen Harper,The Devil You Know rivisita vecchi brani di artisti rock e folk.
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