Gerarchia delle prove nella ricerca scientificaIlmicroscopio ottico, simbolo della ricerca scientifica.
Laricerca scientifica è un'attività sistematica condotta dascienziati, ricercatori o altristudiosi con l'obiettivo di scoprire, interpretare e analizzare fatti, eventi,comportamenti eteorie relativi a qualunque ambito dellaconoscenza e dell'esperienza umana. Sebbene ilsenso comune tenda a circoscriverla all'ambito dellescienze naturali, la ricerca scientifica si estende a molteplici domini del sapere e si fonda sull'applicazione di metodi intersoggettivi e condivisi, basati sulmetodo scientifico i cui risultati vengono successivamente documentati e diffusi.
Questa metodologia rappresenta il principale strumento per l'accrescimento della conoscenza nell'ambito scientifico ed è riconosciuta, non solo in campoeconomico, come uno dei fattori determinanti per lacrescita economica e lo sviluppo della società nel medio e lungo periodo. Tale rilevanza deriva dalla capacità della ricerca di generareinnovazione attraverso l'applicazione tecnologica e organizzata delle scoperte scientifiche, favorendo così il progresso sociale comunemente definito comeprogresso scientifico-tecnologico.
La ricerca scientifica, in particolare quella di base, viene portata avanti dallacomunità scientifica secondo proprie metodologie divalutazione della ricerca e validazione: i risultati ottenuti vengono tipicamentepubblicati suriviste scientifiche specializzate dopo essere stati sottoposti a un'attentarevisione paritaria condotta da esperti del settore[1]. Tali risultati vengono inoltre resi accessibili al pubblico attraverso l'opera di professionisti delladivulgazione scientifica, dettidivulgatori scientifici, i quali svolgono un ruolo fondamentale nel tradurre e comunicare i contenuti specialistici a un pubblico più ampio.
In un'accezione più generale, il termine "ricerca" viene utilizzato anche per indicare la raccolta sistematica diinformazioni relative a un determinato argomento o soggetto di studio.
Laricerca di base, conosciuta anche come ricerca pura o fondamentale, ha come obiettivo primario l'avanzamento dellaconoscenza e la comprensione teorica delle relazioni tra le diverse variabili in gioco in un determinato processo. È esplorativa e può essere indotta dalla curiosità, dall'interesse e dall'intuito delricercatore. Viene condotta senza un particolare scopo pratico previsto, anche se i suoi risultati possono avere ricadute applicative inaspettate. L'espressione "di base" indica che, attraverso la generazione di nuove teorie, la ricerca di base fornisce le fondamenta per ulteriori ricerche con ricadute applicative nel medio-lungo termine. Spesso la ricerca di base si fa a partire dalla conoscenza delloStato dell'arte nel relativo campo di indagine, ossia il più alto livello diconoscenza raggiunto fino a quel momento.
Talora, la ricerca di base viene penalizzata dall'investitore privato, per gli elevati costi di avvio, i tempi e l'incertezza di sviluppi commerciali e industriali con una remunerazione adeguata del capitale di rischio. Spesso la ricerca di base ha applicazioni a distanza di anni, a volte anche di decenni, o per sua natura può non portare ad alcuna applicazione.
Esistono forme di partenariato pubblico-privato, a fronte delle quali l'investitore rischia una quota di capitale "a fondo perduto" per la ricerca di base, in cambio di un diritto di opzione su eventuali esiti di questa ricerca ritenuti interessanti. L'investitore acquisisce la proprietà intellettuale, e l'obbligo di contrarre col soggetto pubblico ulteriori impegni di denaro e condizioni per la conclusione della ricerca di base, e il successivo sviluppo industriale.
Laricerca applicata è svolta allo scopo di trovare soluzioni pratiche e specifiche. Il suo obiettivo primario non è l'avanzamento della conoscenza teorica, bensì lo sfruttamento della conoscenza teorica già acquisita a fini pratici cioè essenzialmente per lo sviluppo in ambitotecnico della relativatecnologia. È generalmente di tipo descrittivo e basata su precedenti ricerche di base. Solitamente viene eseguita inambiente industriale oppure inuniversità con finanziamenti provenienti da industrie interessate. Spesso il confine tra ricerca di base e ricerca applicata non è così netto e il criterio per classificare una determinata ricerca è piuttosto definito dal presunto intervallo di tempo in cui la ricerca si dovrà sviluppare prima di portare a ricadute applicative..
Dewey si sofferma sul problema tra scienza pura e scienza applicata[2]. Il suo ragionamento può essere sintetizzato così:
le conoscenze e le idee sono il risultato di un metodo che è stato seguito in modo intelligente dagli uomini che hanno interagito con l'ambiente;
la scienza in senso tecnico è una elaborazione formalizzata di operazioni quotidiane. Il suo significato può essere compreso solo tenendo presente la sua relazione con atteggiamenti e procedimenti che possono essere usati da tutte le persone nate con la capacità di agire in modo intelligente.
Il senso comune comprende sia atteggiamenti scientifici sia atteggiamenti non scientifici.
In taluni ambiti come quello dellescienze dure come lafisica e lescienze della terra si assiste alla differenziazione traricerca teorica, che si occupa di sviluppare modelli teorico-interpretativi (es.modelli matematici omodelli fisici) di fenomeni fisici sotto forma diteorie fisiche (es.fisica teorica) ericerca sperimentale che mira all'osservazione dei fenomeni fisici naturali che verranno interpretati dal filone teorico oppure alla conferma sperimentale di teorie fisiche precedentemente formulate (es.fisica delle particelle).
La ricerca clinica è una procedura sperimentale in ambito sanitario e farmaceutico, avente per oggetto di studio il paziente e per obiettivo la conferma della validità di interventi medici volti a migliorare la risposta terapeutica.[3][4]
Persviluppo precompetitivo si intendono le attività dirette allaprogettazione, sperimentazione, sviluppo e preindustrializzazione di nuovi prodotti, processi o servizi ovvero di modifiche sostanziali a prodotti, linee di produzione e processi produttivi, che comportino sensibili miglioramenti delle tecnologie esistenti.Tali attività si concretizzeranno nella realizzazione diprogetti pilota e dimostrativi nonché di prototipi non commercializzabili e non comprendono modifiche di routine o modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti, anche se tali modifiche possono rappresentare miglioramenti, nonché rassegne dello stato dell'arte e redazioni sui criteri di valutazione tecnologica.
Negli enti di ricerca sono presenti degliuffici che si occupano di valorizzazione in chiave economica dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica.
Tipicamente luoghi di ricerca scientifica in tutti i campi sono leuniversità, gli enti pubblici preposti (ad esempio in ItaliaCNR,ENEA,INFN,INAF, in passatoCSELT, ecc..), i laboratori pubblici e privati ocentri di ricerca. Centrale è la figura delricercatore cui si accede eventualmente dopo il conseguimento deldottorato di ricerca. Tutta la ricerca scientifica prodotta al mondo è sottoposta a procedure divalutazione all'interno dellacomunità scientifica, tipicamente attraverso processi direvisione paritaria e successiva eventuale pubblicazione su riviste specializzate di settore.
La ricerca scientifica, oltre a dover far fronte al problema dellacrisi della replicazione, deve far fronte al fenomeno della frode scientifica[5], dove gli studi possono presentare esclusioni arbitrarie di dati che deviano dallamedia, preconfezionare le ricerche su dati selezionati per ottenere i risultati voluti, avanzare asserzioni su osservazioni mai effettuate, svolgere argomentazioni erronee per distorcere i fatti, pubblicazioni multiple degli stessi risultati. Esistono varisistemi di controllo e verifica, ma anche in questo caso non è garantito che si riesca a rilevare eventuali frodi o errori.
Per questo a partire dal 2023 si cerca d'incentivare l'etica della ricerca, procedendo alla formazione specifica nei confronti delle nuove figure professionali; si predica anche, in futuro, un uso appropriato dell'intelligenza artificiale (come strumento per la protezione dell'integrità della conoscenza)[6]. Nel frattempo sono stati ritirati molti articoli scientifici anche dopo aver rilevato una rete di revisori ed editori che manipolavano il processo di revisione.[7]
Altro fattore di discussione è come la qualità delle pubblicazioni risulta meno importante della quantità, aggravato dal fatto che tali frodi risultano pressoché ininfluenti sulla reputazione dei colpevoli.Il tutto contornato dal fatto che è considerato assai oneroso eseguire i controlli e verifiche del caso: tale attività risulta estremamente complessa, lunga e costosa, in un sistema che incentiva a fare ricerca e disincentiva a questionare sulla ricerca del proprio istituto[8].
In ogni caso, persino lalibertà di espressione, pur vastissima in ambito scientifico, non è assoluta: "in tema di libertà di manifestazione del pensiero, la diffusione di un pensiero scientifico scevro di portata critica nei confronti di qualcuno o qualcosa è tendenzialmente priva di limiti, incluso quello della verità oggettiva, purché non si traduca nell'immotivata negazione di consolidate acquisizioni della conoscenza scientifica, tale da porre in pericolo l'altrui integrità psico-fisica"[9].
Questi non sono casi di frode totale, ma di pregiudizi inconsci che vanno ad alterare l'esito o conclusione degli studi, i quali potrebbero tranquillamente fornire dati corretti, ma che vengono travisati nel loro significato. Sono casi in cui si hanno campioni di piccole dimensioni (oppure effetti altrimenti difficili da misurare) e un risultato potenzialmente rivoluzionario (che può conferire un importante crescita professionale) che mandano in confusione i principali scienziati. Quando lo scienziato fautore dello studio interpreta erroneamente una piccola quantità di dati come una scoperta tale da poter cambiare paradigma, ed una volta entrato in quella mentalità, lo scienziato vede tutte le informazioni successive attraverso la stessa lente viziata. Queste interpretazioni erronee generalmente vengono confutate con il normale ripetersi delle sperimentazioni da parte di scienziati terzi i quali non riescono a replicare i risultati. Un esempio che possa esplicare il fenomeno è il caso dellapoliacqua, dove “I dati erano giusti, ma la nostra interpretazione era sbagliata”, anche a causa degli artefatti causati da difetti negli esperimenti di questi scienziati e frutto della loro immaginazione.[10][11][12]
Non sempre è possibile eseguire delle ricerche su uno specifico argomento o metodo, un esempio è l'efficacia del paracadute, dove gli studi effettuati evidenziano le limitazioni che si verificano in certi ambiti e le conclusioni risultano paradossali a causa della metodologia utilizzata nello studio (il paracadute non dimostra efficacia), oltre al fatto che tale studio se eseguito diversamente incorrere a problematiche riguardo alla preoccupazioni sia etiche che pratiche,[13][14] questo articolo è un monito su come i dati scientifici devono essere interpretati, infatti uno studio del genere porterebbe la comunità scientifica e interrompere l'utilizzo routinario del paracadute, ma l'obiettivo della pubblicazione è quello di invitare ad analizzare la situazione in cui lo studio è stato condotto, dove nei casi in cui si inserisce una variabile, non possiamo davvero prevedere che cosa potrebbe succede, e come sempre, sono necessari ulteriori studi prima di trarre delle conclusioni,[15] inoltre vi è anche il fatto che l'efficacia del paracadute è ben comprovata e solida grazie alla pratica perpetrata da lungo tempo e non è eticamente accettabile eseguire dei test randomizzati.[16]