
Perretrocarica si intende il sistema di caricamento di un'arma da fuoco nel quale ilproiettile e lacarica di lancio vengono inserite dallaculatta, ovvero dalla parte posteriore dellacanna.
Praticamente, al giorno d'oggi (e già da molti decenni, o quasi da un secolo e mezzo) tutte le moderne armi da fuoco, eccetto imortai, sono a retrocarica.
Anche se armi a retrocarica furono sviluppate fin dalXIV secolo inBorgogna, essa si diffuse solo con i miglioramenti della meccanica e delle lavorazioni intervenuti nelXIX secolo. Infatti l'ostacolo principale da superare era la chiusura della culatta a tenuta di gas, risolta definitivamente per le armi portatili solo con lo sviluppo dellacartuccia metallica, mentre per i grandi calibri di artiglieria la svolta si ebbe con lo sviluppo dell'otturatore a vite interrotta (sistema che, in linea di principio, è stato usato anche nei fucilibolt-action).

Le prime armi a retrocarica furono i cannoni amascolo. Si trattava dicannoni opetriere di piccolo calibro, navali o da fanteria, che presentavano una grande apertura nella parte superiore dellaculatta. Il mascolo, ovvero unacamera di scoppio amovibile a forma di tazza munita difocone, veniva caricato dalla bocca come un'avancarica ed inserito nella culatta, forzandovelo con un cuneo. Il vantaggio stava nell'uso di più mascoli precedentemente caricati nella stessa arma, che determinava un aumento dellacadenza di tiro. Il punto debole era ovviamente la tenuta dei gas tra mascolo e canna e l'indebolimento complessivo della struttura del cannone.
I primi esempi di armi portatili a retrocarica risalgono invece alXVI secolo. Si trattava di armi delicate e costose, che non trovarono diffusione sui campi dibattaglia. NellaTorre di Londra è esposto uno di questi fucili, appartenuto adEnrico VIII, che sembra lo usasse per lacaccia ai volatili.


Il primo sistema moderno fu sviluppato nel1772 dall'ufficiale delBritish Army Patrick Ferguson. Ilfucile Ferguson, con culatta chiusa da un vitone e innesco apietra focaia, fu prodotto in 200 esemplari usati nellaBattaglia di Brandywine. Più tardi, nell'800, i vari tentativi si concentrarono sull'impiego dicartucce complete, ovvero contenenti sia lacarica di lancio che ilproiettile che il sistema diinnesco. La prima cartuccia completa fu realizzata nel1808 aParigi da Jean Samuel Pauly e François Prelat: essa era costituita da un fondello in rame con integrato l'innesco alfulminato di mercurio, da un involucro di carta impermeabilizzata (che si disintegrava al momento dello sparo) e da unapallottola sferica. Pauly provvide a progettare anche l'arma per la sua cartuccia, ilfucile ad ago: la munizione veniva caricata nella culatta munita diotturatore ed innescata da unpercussore ad ago. L'arma venne ulteriormente affinata e brevettata nel 1812, mentre nel 1836 l'armaiolofranceseCasimir Lefaucheux migliorò ulteriormente la cartuccia. L'evoluzione proseguì rapida, con l'introduzione di cartucce conbossolo metallico da parte diNicolas Flobert nel1836. Seguirono lecartucce a spillo, quelle apercussione anulare nel1850 ed infine quelle apercussione centrale nel1857, che tuttora rappresentano lo standard per le armi da fuoco di tutti i calibri.
Il vantaggio principale della retrocarica è la drastica riduzione dei tempi di ricarica dopo il tiro, in quanto è molto più rapido inserire proiettile e carica di lancio nella culatta piuttosto che forzarli lungo tutta la canna dalla bocca, soprattutto nelle armi acanna rigata. Nelle artiglierie da campo inoltre permette ai serventi di ricaricare l'arma senza esporsi al fuoco nemico o senza dover spostare l'arma, permettendo la realizzazione ditorrette e postazioni più piccole.
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