Repubblica di Noli | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica di Noli |
Lingue parlate | ligure,latino,Italiano |
Capitale | Noli |
Dipendente da | ![]() |
Politica | |
Forma di Stato | Protettorato |
Forma di governo | Repubblica oligarchica |
Organi deliberativi | Consiglio dei Consoli e dei Capi di casa |
Nascita | 7 agosto1192 |
Causa | Decreto diEnrico VI di Svevia |
Fine | 2 dicembre1797 |
Causa | Campagna d'Italia diNapoleone Bonaparte |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Comune diNoli e alcuni possedimenti vicini, tra cuiSpotorno, spesso conteso conSavona,Orco Feglino,Mallare,Vado e l'Isola di Bergeggi |
Territorio originale | Attuale comune diNoli |
Massima estensione | 4 km² nelsecolo XVIII |
Popolazione | 1500 abitanti nelsecolo XVIII |
Economia | |
Valuta | Genovese |
Risorse | Commercio,pesca, coltivazione diulivi. |
Produzioni | Vetro, navi da guerra |
Commerci con | Impero bizantino,Francia,Spagna,Inghilterra |
Esportazioni | Spezie,sale,vetro |
Importazioni | Spezie |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Classi sociali | Nobili,clero, pescatori,contadini |
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LaRepubblica di Noli (Repubbrica de Nöi inligure) fu costituita il 7 agosto1192. Fu unprotettorato ealleato dellaRepubblica di Genova, separatosi dalmarchesato di Finale deiDel Carretto coi quali ebbe molte vicissitudini.[1][2] Raggiunse anche l'autonomia religiosa ottenendo l’istituzione diuna propria diocesi. Fu una dellerepubbliche marinare italiane conAmalfi,Ancona,Gaeta,Genova,Pisa,Ragusa di Dalmazia eVenezia.[3]
L'atto di nascita della repubblica marinara fu sottoscritto il 7 agosto1192 nellachiesa di San Paragorio.[4]. Fu allora che Enrico II vendette al comune di Noli il castello di Segno ed altri diritti signorili[5].
L'imperatore ere di SiciliaEnrico VI di Svevia decretò nel1196[6] la separazione di Noli daFinale, in virtù di un diploma che riconosceva l'autonomia con una forma di governooligarchica i cui organi erano il Podestà, il Consiglio dei Consoli ed il Consiglio dei Capi di casa.
La piccola repubblica si estendeva tra capo Noli e la punta del Vescovado, con i borghi diVoze eTosse: nel suo momento migliore ne facevano parte i territori limitrofi diVado,Mallare,Orco,Segno e l'isola di Bergeggi. Confinava ad ovest con il marchesato di Finale (nellatorre delle streghe, ancora esistente, stazionava il corpo di guardia di frontiera), a nord-est con larepubblica di Genova, che laproteggeva. Aveva una superficie di4 km² - 4 chilometri la lunghezza della costiera, 1,5 la larghezza verso i monti -. Nel Settecento contava 1 534 abitanti, di cui 1050 residenti nel borgo, 184 a Tosse e 300 a Voze, i due paeselli montanari che facevano parte della repubblica.[7]
Per tutelarsi dall'aggressività di Savona e Finale, la guelfa Noli si alleò nel1202 con larepubblica di Genova in una sorta diprotettorato: dai documenti si evince che il rapporto era paritario e non di sottomissione[8][9]. Combatté a fianco ad essa controPisa per imporsi sulmar Tirreno e controVenezia nelle guerre per l'oriente (1209). La sua importanza crebbe a tal punto che nel1239 vi venne istituita unadiocesi dalpapa Gregorio IX; quest'ultima fu unita alla circoscrizione vescovilesavonese il 25 novembre1820: la cattedrale, fino al1572, eraSan Paragorio, trasferita aSan Pietro dei Pescatori, perché situata all'interno delle mura e quindi più sicura.[10]
Nelsecolo XIII la repubblica emanò gliStatuti, divisi in quattro libri (diritto pubblico, civile, penale e amministrativo).[11] Noli, diversamente da altri piccoli principati liguri, non batté moneta propria, ma vi circolò quellagenovese:genovino, zecchino, scudo del sole, ducato (in oro);denaro, medaglia, grosso, soldo, petacchina, cavallotto e altre (in argento).[12] Lo storicoLuigi Caorsi asserisce che le motivazioni della mancata autonomia della moneta nolese rispetto a Genova sono da ricercare nella limitatezza del mercato indigeno enelle correnti di traffico non favorevoli allo sviluppo di una vera moneta locale, oltre al rispetto delle consuetudini da parte degli abitanti del borgo e al fatto che la "Superba" non avrebbe mai rinunciato ad una frazione del proprio privilegio dizecca.[13]
Lo stemma era illustrato da unacroce bianca scorciata in campo rosso e così pure la bandiera, per differenziarli dai simboli diGenova. Il patrono della repubblica nolese erasant'Eugenio.[14]
Alla fine delXIV secolo sopraggiunse la decadenza della repubblica marinara: durante le crociateNoli ebbe un ruolo strategico come porto naturale (partecipò all'ottava crociata con il proprio vessillo e sua era la nave che portò il reLuigi IX di Francia aTunisi),diventato poi insufficiente per il ricovero di imbarcazioni più grandi. Questo fu il motivo che causò l'isolamento di Noli. I nolesi cambiarono dunque attività e, da agiati commercianti, diventarono pescatori. Anche le continue controversie con Savona e Finale contribuirono a diminuire la sicurezza della repubblica, come le incursioni spagnole e sabaude, le lotte interne tra le famiglie locali e le terribili epidemie.[15]
I coniugi inglesi Edward e Margaret Berry, studiosi e viaggiatori, residenti aBordighera dal1891, nel loro libro storico-artisticoAlla porta occidentale d'Italia mostrarono di apprezzare il borgo di Noli ed il suo inusuale passato repubblicano.[16] Anche loscrittore ecritico letterariotorineseGiuseppe Baretti, nel suo "Viaggio da Londra a Genova", nel1770, menzionò la repubblica di Noli, definendola unameraviglia politica per la bontà del sistema di governo:
Elvidio Salvarezza pubblicò un documento del 1745 che descrive la costituzione di Noli di allora. La repubblica annoverava unconsiglio dei capi di casa di numero illimitato, unconsiglio dei quaranta, unconsiglietto di 24 cittadini, e quest'ultima sceglieva il magistrato degli otto, composto da due consoli, due padri del Comune, due Massari, due maestrali, i quali tutti insieme formavano il magistrato degli otto.[18][19] Nel 1672 alcuni membri del consiglietto complottarono di consegnare la città alDuca di Savoia e proclamarne la signoria.[18]
Il declino diNoli la portò, insieme allarepubblica di Genova, da cui era protetta, sotto la dominazionefrancese diNapoleone Bonaparte (1797). Il 2 dicembre1797, infatti, si estinse l'autonomia della minuscola repubblica, quando la stessaGenova vi aveva rinunciato nel maggio dello stesso anno. La nuova costituzione dellaRepubblica Ligure venne approvata dopo tre giorni, dando vita ad unarepubblica giacobina, che sarebbe tuttavia stata di breve durata, confluendo in seguito nelPrimo Impero francese e quindi, alla fine del periodo napoleonico, nelregno di Sardegna (1814) e nel successivoregno d'Italia dal1861.[20]
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