NelI secolo a.C. la Boemia fu terra di conquiste da parte delle tribù germaniche, probabilmente iSuebi eQuadi e nello specifico le tribù deiMarcomanni. Ciò indusse le popolazioni dei Boi a spostarsi nei territori della modernaSvizzera e nel sudest dellaGallia, mentre le popolazioni che restarono vennero ben presto assorbite dai Marcomanni. NelVI secolo d.C. il territorio boemo e moravo da essi occupato fu colonizzato dapopolazioni slave.
Dopo la morte di Svatopluk, nell'895, i principi moravi lasciarono il regno per diventarevassalli diArnulfo di Carinzia, e lo Stato moravo cessò di esistere dopo le invasioni deiMagiari negli anni 906-7. A seguito della sconfitta di questi ultimi da parte dell'imperatoreOttone I di Sassonia nellabattaglia di Lechfeld del 955,Boleslao IPřemyslide,re di Boemia e alleato di Ottone, ricevette la Moravia.Boleslao I di Polonia annesse la Moravia nel 999 e la governò fino al 1019, quando il principepřemyslideBretislao la riconquistò. Alla morte del padre nel 1035, Bretislao divenne anche regnante di Boemia. Nel 1054 Bretislao decretò che le terre boeme e morave sarebbero state ereditate assieme perprimogenitura, anche se dispose che il suo figlio minore dovesse governare parte della Moravia come vassallo del fratello maggiore.
Il Regno di Boemia (in ceco: České království; in tedesco: Königreich Böhmen; in latino: Regnum Bohemiae) fu uno Stato collocato nella regione della Boemia, inEuropa centrale, nei territori attualmente corrispondenti alla Repubblica Ceca.
Il Re di Boemia fu, per la maggior parte della storia del regno, anche un principe-elettore delSacro Romano Impero sino alla dissoluzione di quest'ultimo nel 1806, e molti re di Boemia furono anche imperatori essi stessi. La capitale,Praga, era de facto il centro del Sacro Romano Impero sul finire del XIV secolo, e nuovamente acquisì vigore tra il finire del XVI secolo e l'inizio del XVII secolo.
Dal 1526, il regno venne continuativamente governato dalla casa d'Asburgo prima e dagliAsburgo-Lorena poi. Dopo la dissoluzione del Sacro Romano Impero essa divenne parte dell'Impero austriaco come dominio diretto e dal 1867 entrò ufficialmente a far parte dell'Impero austro-ungarico.
La Boemia rimase sempre formalmente un regno separato dal resto dei territori dell'Impero, limitandosi a essere inclusa come "terra della corona dell'Impero austriaco". Negli ultimi anni di esistenza dell'Impero austro-ungarico, la Boemia era la terra più avanzata ed economicamente prospera dei domini imperiali.
Lalingua ceca, definita ufficialmente boemo sino al XIX secolo, era la lingua ufficiale parlata in loco e utilizzata dal governo a partire dal 1627, sebbene il tedesco fosse largamente utilizzato per l'amministrazione e per diverse aree abitate in prevalenza da germanofoni. Infatti in quell'anno il tedesco venne ufficialmente equiparato al ceco come lingua che riuscì a prevalere nell'uso corrente.
La corte reale utilizzò il ceco, il latino e il tedesco come lingue ufficiali, a seconda del periodo storico. A seguito della sconfitta delle Potenze Centrali nellaprima guerra mondiale, l'Impero austro-ungarico si dissolse e la Boemia divenne parte della neonata Repubblica Cecoslovacca.
Dopo essersi liberati dalla dominazione degliAvari nel VII secolo, gli abitanti della Boemia vennero governati, a partire dalIX secolo dalla dinastia deiPřemyslidi che continuò a regnare fino al 1306. Il primo sovrano a fare uso del titolo diRe di Boemia fu il ducaVratislav II nel 1085, seguito daVladislao II nel 1158, tuttavia i loro eredi continuarono a fare uso del titolo nobiliare diduchi. Il titolo di re divenne definitivamente ereditario a partire dal 1198 sotto il regno diOttocaro I.
Per tutta l'era přemyslide, i principi giovani spesso governarono tutta o parte della Moravia daOlomouc,Brno oZnojmo, con diversi gradi di autonomia rispetto al regnante di Boemia. La Moravia raggiunse il massimo dell'autonomia nel 1182, quando l'imperatoreFederico I elevò la Moravia allo status dimargraviato (omarca), direttamente soggetto all'imperatore e indipendente dalla Boemia. Questostatus ebbe vita breve: nel 1197Vladislao III di Boemia risolse la disputa sulla successione tra lui e il fratelloOttocaro abdicando dal trono boemo e accettando il margraviato di Moravia come vassallo della Boemia.
La dinastia přemyslide si estinse nel 1306 e nel 1310Giovanni di Lussemburgo divenne re di Boemia, appartenente a una dinastia "straniera". Nel 1378 alla morte dell'imperatoreCarlo IV, re di Boemia con il nome di Carlo I, salì al trono il figlioVenceslao IV, osteggiato dalla nobiltà e dal fratello Sigismondo. Venceslaosarebbe morto[condizionale perché l'anno non è certo?] nel 1419, poco dopo l'atto che avrebbe innescato la miccia rivoluzionariahussita. Fu il fratello a rivendicare la corona e a tentare di riportare all'obbedienza i rivoltosi, capeggiando contro di essi ben cinque crociate dagli esiti disastrosi. Solo nel 1436 riuscì, tramite l'accettazione deiCompactata, a insediarsi sul trono. Tuttavia morì l'anno successivo senza eredi e dopo una breve parentesi conAlberto II d'Asburgo, il trono boemo restò di nuovo vacante 1439. In questo vuoto di potere salirono alla ribalta alcune famiglie nobiliari tra cui i signori di Kunštát e Poděbrady, legati tra l'altro all'utraquismo.
Giorgio di Poděbrady iniziò la sua carriera nell'amministrazione come prefetto della regione diMladá Boleslav. Riuscì a entrare nell'organismo di governo della Boemia e nel 1448, in seguito a un tentativo cattolico di annullare i Compactata da lui sventato, nel 1453 prese il posto di governatore del regno fino alla salita al trono diLadislao il Postumo, che morì senza lasciare eredi.
A quel punto gli ordini del regno ne approfittarono per eleggere un monarca nazionale e la scelta cadde su Giorgio che nel 1458 fu incoronato re di Boemia e margravio di Moravia a dispetto delle vicine dinastie,Asburgo eJagelloni. Nel 1466papa Paolo II scomunicò Giorgio e vietò a tutti i cattolici di continuare a servirlo e nel 1469Mattia Corvino,re d'Ungheria, conquistò la Moravia. Questa venne riunita alla Boemia nel 1490 quandoVladislao Jagellone, che era succeduto a Giorgio come re di Boemia nel 1471, succedette anche a Matteo come re d'Ungheria. Nel 1526Luigi, il figlio di Vladislao, morì in battaglia eFerdinando I d'Asburgo venne eletto re di Boemia. La Moravia rimase assieme alla Boemia come possedimento asburgico fino al termine dellaprima guerra mondiale.
Nel XIX secolo Boemia e Moravia si trovavano alla periferia nord dell'Impero asburgico, ai confini della nuova potenzaprussiana. A seguito dell'accordo bipartito con l'Ungheria del 1867 (Ausgleich), Boemia e Moravia restarono nella parte austriaca della duplice monarchia (Cisleitania), mentre la Slovacchia passò sotto il controllo diretto di Budapest (Transleitania).
A seguito dellaprimavera dei popoli si diffusero nell'Impero asburgico movimenti nazionali. Tra questi l'austroslavismo si prefiggeva il conseguimento dei propri obiettivi nazionali e nazionalistici all'interno dell'Impero asburgico anche attraverso la sua collaborazione. Le finalità di questo movimento erano varie e andavano dall'autodeterminazione dei cechi fino altrialismo sloveno e croato. L'austroslavismo venne proposto per la prima volta attorno alla metà dell'Ottocento dai liberali cechi, tra cuiKarel Havlíček Borovský, come opposizione al concetto dipanslavismo ed in seguito venne completato daFrantišek Palacký.
Verso fine Ottocento prese piede in Boemia e Moravia il movimentopanslavista detto deiSokol che reclamava pari diritti per i sudditi slavi della monarchia come per tedeschi e ungheresi, tanto che un congresso panslavo si era tenuto aPraga nel luglio 1908. Durante lacrisi diplomatica dell'inverno seguente, i cechi presero senza esitazioni le parti deiserbi e il giorno del 60º anniversario dell'ascesa diFrancesco Giuseppe al trono a Praga dovette essere dichiarata lalegge marziale. Il conflitto nazionale si riversò sulla monarchia: le attività parlamentari furono tutte bloccate dall'ostruzionismo dei parlamentari cechi.
Anche ilPartito Socialdemocratico d'Austria non riuscì a controllare gli antagonismi fra le diverse nazionalità al suo interno. Nel 1899, al congresso del partito aBrünn i socialdemocratici avevano presentato un programma di riforma nazionale basato sufederalismo democratico che accordava il diritto delle decisioni nazionali a unità territoriali formate in base alla nazionalità.Karl Renner eOtto Bauer, che più tardi divennero leader del socialismo austro-tedesco, abbozzarono vari programmi per la soluzione del problema delle nazionalità in alcuni libri pubblicati tra il 1900 e il 1910. Tuttavia questi sforzi non riuscirono a impedire ai socialisti di dividersi anche lungo linee nazionali, tanto che nel 1910 i socialisti cechi si dichiararono indipendenti dal Partito Socialdemocratico d'Austria.
Alfons Mucha,Ritratto di Jaroslava. Negli anni 1910 il pittoreLiberty si diede all'espressionismo romantico, dipingendo il ciclo dell'Epopea Slava.
La lunga battaglia deicechi contro i governatori austriaci e deglislovacchi contro gli ungheresi culminò nel 1916, durante laprima guerra mondiale, quando venne creato il Consiglio Nazionale Cecoslovacco.[9] L'indipendenza della Cecoslovacchia fu proclamata ufficialmente a Praga il 28 ottobre 1918. Gli slovacchi si unirono ufficialmente al nuovo Stato due giorni dopo nella città diMartin. Il nuovo governo fu caratterizzato dalla stabilità: la presidenza Masaryk durò ben diciassette anni, dato cheEdvard Beneš gli successe soltanto nel 1935. Negli anni 1930 la Cecoslovacchia, per via delle sue minoranze germanofone (tedeschi dei Sudeti), divenne uno dei nuovi obiettivi dell'irredentismo nazista. AllaConferenza di Monaco del settembre 1938 Praga dovette cedere alla Germania nazista parti della Boemia, della Moravia e dellaSlesia. Neanche due mesi dopo ilprimo arbitrato di Vienna la costrinse a cedere anche la Slovacchia meridionale, a maggioranza magiara, all'Ungheria. Il 14 marzo 1939 la Slovacchia diJozef Tiso ottenne l'indipendenza come Stato satellite nazista. Hitler entrò quindi a Praga, stabilendo ilProtettorato di Boemia e Moravia.
Gli esiliati cecoslovacchi aLondra organizzarono il governo cecoslovacco in esilio, che fu riconosciuto dagliAlleati e riprese il controllo della Cecoslovacchia liberata a partire dal 1944. La fine della guerra vide l'espulsione deitedeschi dei Sudeti (2,9 milioni), mentre la maggior parte degliungheresi di Slovacchia decise di restare. LaRutenia subcarpatica fu inoltre ceduta all'URSS. Il governo cecoslovacco post-bellico era formato da una coalizione delFronte Nazionale tra Comunisti, Social-Democratici e Socialisti, oltre alPartito Popolare Cattolico (in Moravia) e alPartito Democratico.
Alle elezioni del 1946 ilPartito Comunista di Cecoslovacchia (KSČ) si assicurò una larga maggioranza, anche se i comunisti restarono minoritari in Slovacchia.Edvard Beneš continuò a detenere la carica di Presidente, mentre il leader comunistaKlement Gottwald divenne Primo ministro. In base agli ordini di Stalin, nel 1948 il Partito Comunista Cecoslovacco assunse il potere tramite la minaccia di un colpo di Stato armato e di un intervento sovietico, ed espulse i non comunisti dal governo (Colpo di stato cecoslovacco del 1948). Per vent'anni la Cecoslovacchia rimase a guida stalinista.
Nel 1968 con laprimavera di Praga il partito, ora guidato daAlexander Dubček, tenta di introdurre una liberalizzazione della vita politica, culturale ed economica per realizzare "un socialismo dal volto umano", ma in agosto l'intervento militare sovietico mette fine al nuovo corso. Dubcek e i suoi collaboratori devono prima capitolare alle condizioni sovietiche (ripristino della censura, reintegrazione dei vecchi dirigenti, allontanamento degli intellettuali e degli uomini non graditi all'URSS) e sono quindi destituiti ed espulsi. Per altri vent'anni la Cecoslovacchia resta nell'ortodossia sovietica.
Manifestazioni anticomuniste hanno inizio dal 1988 aBratislava, allargandosi quindi al resto del paese. La repressione della rivolta studentesca da parte della polizia porta alla formazione del Forum Civico, guidato dallo scrittore e dissidenteVáclav Havel, che ottenne il sostegno popolare di milioni di cechi e di slovacchi che formarono ilPubblico contro la violenza. NellaRivoluzione di Velluto il partito comunista cecoslovacco accettò di condividere il potere. Havel fu eletto Presidente della Cecoslovacchia il 29 dicembre e fu formato un governo di coalizione, in cui il Partito Comunista ebbe la minoranza dei ministeri. Le prime elezioni libere dal 1946 in Cecoslovacchia si tennero nel 1990, senza incidenti, con la vittoria delForum Civico e delPubblico contro la violenza. Nel 1992 gli slovacchi chiesero maggiore autonomia bloccando il funzionamento del governo federale. Nelle elezioni del 1992, ilPartito Democratico Civico diVáclav Klaus vinse nelle terre ceche, con la proposta di una riforma economica. Nell'ultima metà dell'anno Klaus e Mečiar giunsero a un accordo secondo il quale le due repubbliche si sarebbero separate alla fine dell'anno.
I membri del Parlamento della Cecoslovacchia, divisi lungo le linee nazionali, cooperarono per la formazione della legge di divisione. Nel gennaio del 1993 furono proclamate pacificamente e simultaneamente la Repubblica Ceca e laSlovacchia: entrambi i nuovi Stati ottennero subito il riconoscimento degli Stati Uniti e dell'Unione europea.
La Repubblica Ceca ha aderito all'Unione europea dal 1º maggio 2004, mentre ha aderito all'area Schengen il 21 dicembre 2007. Dei circa 55,21% degli aventi diritto di voto che hanno partecipato al referendum per l'entrata nell'UE, hanno votato per l'adesione circa il 77,33%, pari al 42,7% circa di tutti gli aventi diritto al voto. La Repubblica Ceca è stata ammessa allaNATO nel 1999.
La Repubblica Ceca è uno Stato dell'Europa centrale, comprendente le regioni storiche dellaBoemia, dellaMoravia e parte dellaSlesia.Privo di sbocco al mare, confina a nord con laPolonia, a est con laSlovacchia, a sud con l'Austria, a ovest e a nord con laGermania. Nata in seguito alla scissione dellaCecoslovacchia in due Stati, la Repubblica Ceca è divenuta indipendente, come la Slovacchia, il 1º gennaio 1993. Lo Stato ha una superficie di 78 864 km²; ed una popolazione di circa 11 milioni di abitanti; la capitale èPraga[10].
Il suo territorio è formato da due regioni storiche, la Boemia e la Moravia, in buona parte delimitate da elementi fisici ben definiti sia fra loro sia rispetto agli Stati confinanti. La Boemia è compresa tra quattro catene montuose, laSelva Boema e iMonti Metalliferi verso ovest, ai confini con la Germania, iSudeti verso nord, al confine con la Polonia, e leAlture Morave verso est, a segnare il confine interno con la Moravia. Meno rinserrato dai rilievi è il territorio moravo, definito a ovest dalle Alture Morave e a est daiCarpazi Bianchi, al confine con la Slovacchia, ma aperto con spazi pianeggianti sia a sud verso l'Austria e il bacino delDanubio, sia a nord verso la Polonia e il bacino dell'Oder[10].
Il quadrilatero boemo, residuo geologico di un sistema di rilievi dell'orogenesi ercinica, sottoposto soprattutto nella sua zona centrale a intensi fenomeni erosivi, corrisponde all'attuale Boemia. Il bordo sudoccidentale del quadrilatero è laSelva Boema, costituita dalle due catene dei Ceskýles e della Sumava, rilievi piuttosto arrotondati e caratterizzati da una folta copertura boschiva e da diversi laghi di origine glaciale. Simili d'aspetto sono i bordi settentrionali, iMonti Metalliferi, Krusné Hory in ceco, e iSudeti, divisi in piccoli massicci, tra i quali iMonti dei Giganti, in cui si trova la vetta più alta del paese, loSněžka (1602 m). Decisamente meno elevate sono leAlture Morave (Ceskomoravská vrchovina), le colline del bordo orientale, incise in profondità dai corsi d'acqua che scendono verso l'interno del quadrilatero. La parte centrale del quadrilatero, in mezzo al quale si trovaPraga, è una piattaforma ondulata da dolci rilievi collinari nella sua parte meridionale e in prevalenza pianeggiante verso nord, dove l'Elba descrive una serie di larghi meandri prima di entrare nel territorio tedesco. L'Elba (Labe in ceco) ha la sorgente nei Sudeti e scorre per396 km in territorio boemo, dove riceve le acque del suo principale affluente, laMoldava (Vltava), il fiume che dalla Selva Boema scorre fin sotto le nobili arcate delponte Carlo di Praga[10].
Compresa tra le Alture Morave e iCarpazi Bianchi, anche l'altra regione della Repubblica Ceca, la Moravia, è un territorio in gran parte collinare, con ampie superfici forestali e ricchissimo d'acque. Come in Boemia i fiumi principali qui hanno la sorgente e la parte superiore del loro corso, ma poi si dirigono verso i paesi confinanti. LaMorava nasce dai Sudeti, attraversa tutta la regione da nord a sud ed esce poi dal paese per segnare un tratto del confine tra Austria e Slovacchia fino a confluire nelDanubio. Nel Nord della Moravia il bacino idrografico del Danubio confina con quello dell'Oder (Odra in ceco), il fiume che nasce nellaSlesia morava e che prosegue poi in quella polacca, da cui si dirige fino alMar Baltico[10].
Boemia e Moravia si collocano lungo lo spartiacque continentale europeo, dato che l'Elba e l'Oder sono tributari delbacino Atlantico, mentre laMorava, in quanto affluente delDanubio, lo è di quelloMediterraneo. Tra le ondulazioni del terreno i fiumi cechi frequentemente si allargano a formare superfici lacustri anche piuttosto ampie, soprattutto lungo il corso dellaMoldava: in totale la Repubblica Ceca ha più di 400 laghi, molti di origine glaciale, specie nella Selva Boema, e molti creati artificialmente, come bacini idroelettrici o come aree ricreative per la pesca sportiva[10].
L'abbondanza delle acque e le caratteristiche dominanti del paesaggio (foreste e pascoli coprono più della metà del territorio ceco) sono legate al clima, che ècontinentale, con inverni freddi e precipitazioni piuttosto elevate, soprattutto nelle aree di montagna. D'estate Praga è una città fresca (19,4 °C la media di luglio), d'inverno può essere molto fredda (−2,5 °C la media di gennaio). Il freddo causa spesso abbondanti nevicate[10].
Andamento della popolazione della Repubblica Ceca dal 1961 al 2006
Il paese conta oggi 10 562 214 abitanti, con una densità media di133 ab./km². La distribuzione della popolazione è ineguale, dato che inBoemia vi è un forte accentramento urbano: si passa da aree densamente abitate ad altre che hanno caratteristiche molto più rurali nelle regioni montuose, le quali hanno naturalmente una bassa densità abitativa a causa del territorio.
Gli abitanti della Repubblica Ceca sono suddivisi in due gruppi etnici, che provengono dal medesimo ceppo slavo: iboemi, che rappresentano la maggioranza della popolazione, e imoravi, che rappresentano poco più del 30% e abitano nell'omonima regione. Sono modeste leminoranze:rom (con circa 262.000 persone pari al 2,4% della popolazione),[11]slovacche (poco meno del 2%),ungheresi,polacche etedesche. Fino allaseconda guerra mondiale neiSudeti abitavano 3 milioni di tedeschi (su 10 milioni di abitanti); finita la guerra, a causa del forte risentimento antitedesco, i tedeschi furono espulsi.
Seguono le percentuali dei dati delcensimento del 2011:
Secondo il censimento del 2011, il 34,2% della popolazione non professa nessuna religione, il 10,3% ècattolico, lo 0,8% èprotestante.[14]
Secondo un sondaggio effettuato dall'Eurobarometro nel 2005, il 19% dei cittadini cechi crede che ci sia un Dio (il secondo risultato più basso tra i paesi dell'Unione europea dopo l'Estonia con il 16%), mentre il 50% crede che ci sia qualche tipo di spirito o forza vitale e il 30% non crede che ci sia alcun tipo di spirito, Dio o forza vitale.
IlParlamento èbicamerale. La camera bassa, laCamera dei deputati (Poslanecká sněmovna), è composta da 200 rappresentanti eletti per 4 anni con unsistema proporzionale basato su una suddivisione in quattordicicircoscrizioni con soglia di sbarramento al 5% dei voti validi. La camera alta, ilSenato (Senát), è composta da 81 senatori, eletti consistema maggioritario uninominale a doppio turno: il primo turno richiede lamaggioranza assoluta, il secondo richiede lamaggioranza semplice tra i primi due candidati. Il Senato viene rinnovato ogni due anni di un terzo dei suoi membri. L'elettorato attivo è di 18 anni, quello passivo è di 21 anni per la Camera dei deputati e di 40 per il Senato.
IlPresidente della Repubblica è il Capo dello Stato. Viene eletto direttamente dai cittadini e ha un mandato di 5 anni. Rappresenta la nazione e ha pochi e limitati poteri. Può essere eletto Presidente un cittadino eleggibile al Senato. Non può essere eletto oltre due volte di seguito. Il Presidente della Repubblica nomina i giudici dellacorte costituzionale, il suo presidente e i vice presidenti; può sciogliere la Camera dei deputati; può porre il veto sulle leggi votate dal parlamento; nomina il Primo ministro sulla base del risultato delleelezioni politiche e, su proposta di quest'ultimo, nomina gli altri membri delgoverno.
Ilpotere esecutivo è esercitato dalPrimo ministro e dai ministri. Il governo è politicamente responsabile della propria azione davanti alla Camera dei deputati, la quale è titolare del rapporto di fiducia con l'esecutivo.
All'apice del sistema giudiziario del paese c'è laCorte suprema, con poteri simili allaCorte suprema di cassazione italiana, e la Corte Suprema Amministrativa, con compiti simili al nostroConsiglio di Stato. Accanto a queste abbiamo laCorte costituzionale che è garante dellaCostituzione. Essa è composta da quindici membri, nominati dal Presidente della Repubblica con il consenso del Senato. I giudici costituzionali restano in carica per dieci anni non rinnovabili.
La Repubblica Ceca ha aderito all'Unione europea dal 1º maggio 2004. Dei circa 55,21% degli aventi diritto di voto che hanno partecipato al referendum, hanno votato per l'adesione circa il 77,33%, pari al 42,7% circa di tutti gli aventi diritto al voto.
Terre ceche a confronto con le attuali regioni amministrative
La Repubblica Ceca si suddivide in 14regioni (kraje), tra cui la città-regione diPraga (Hlavní město Praha); 76distretti (okresy), tra cui le città-distretto diPlzeň,Brno eOstrava e la stessa città-regione di Praga; 6.250comuni (obcí), i quali possono anche detenere il titolo dicittà (město) o dicomune mercato (městys).
Le regioni, con i relativi capoluoghi, sono le seguenti:
La capitale èPraga (1 200 000 abitanti). Altre città sonoBrno (405 000 abitanti) rilevante centro industriale e istituzionale dellaMoravia,Ostrava (295 000 abitanti) capoluogo della Slesia Ceca, sede di importanti complessi metallurgici, meccanici e chimici e Plzeň (170 000 abitanti), sede di complessi meccanici e famosa per la sua birra Pilsner.
Descrizione: due fasce orizzontali uguali, una bianca (superiore) e l'altra rossa (inferiore), intersecate da un triangolo isoscele blu, la base del quale corre lungo tutto il lato dell'asta. La bandiera della Repubblica Ceca è identica a quella che fu la bandiera della Cecoslovacchia fino allo scioglimento di quest'ultima. I primi due colori si rifanno all'antico stemma boemo (leone d'argento in campo rosso), con il bianco in sostituzione dell'argento; uniti al blu, si ritrovano anche nello stemma moravo (l'aquila di Moravia essendo a scacchi bianchi e rossi in campo blu) e, inoltre, costituiscono un richiamo alla tradizione panslava.
Negli anni 1990 la Repubblica Ceca ha vissuto una fase di crisi economica: l'apertura verso i mercati internazionali ha trovato impreparato un Paese dalla scarsa produttività (un terzo rispetto alla media europea) e dalle infrastrutture arretrate. Per fronteggiare questa situazione il governo ha avviato un processo di modernizzazione e privatizzazione del tradizionale settore industriale, metallurgico e siderurgico. La crescita produttiva dovrebbe continuare il suo rafforzamento nel prossimo futuro nonostante sia penalizzata dalla recente crisi. Nonostante la buona produttività delle attività agricole, il paese è costretto a importare numerosi prodotti alimentari: la rigidità del clima infatti permette di coltivare soltanto alcuni tipi di cereali, patate, barbabietole da zucchero, cavoli e mele, ed è praticata nelle regioni pianeggianti. Altre risorse importanti sono la silvicoltura, l'allevamento intensivo, la pesca fluviale e l'acquacoltura. L'agricoltura è praticata soprattutto nelle zone della Boemia settentrionale e nei bacini Moravi.
L'attività industriale genera più del 42% del PIL della Repubblica Ceca. Il panorama industriale è differenziato ed è caratterizzato da piccole e medie imprese. Grande importanza hanno avuto gli investimenti tedeschi nel mercato ceco, quali l'acquisizione di importanti settori nel mondo della meccanica, della chimica e dell'elettronica. Tra i più rilevanti, l'acquisizione da parte del gruppo Volkswagen dell'industria automobilistica Skoda. L'industria è solida perché il paese dispone di buone risorse minerarie: carbone, uranio, piombo e argento. Presso le zone minerarie si trovano le industrie siderurgiche e metallurgiche; quelle meccaniche e automobilistiche sono invece nelle grandi città come Praga e Plzen.
IMonti Metalliferi sono ricchi di giacimenti di piombo, zinco, rame e uranio, e hanno permesso lo sviluppo delle industrie siderurgiche e metallurgiche. In crescita sono il settore chimico, tessile, calzaturiero e alimentare, che affiancano l'affermata industria automobilistica Skoda e l'industria meccanica presente nell'area di Praga. Sempre famosa ovunque è la produzione di cristalli di Boemia e anche la produzione di strumenti musicali fatti a mano.
Il settore dei servizi acquisisce sempre maggiore importanza a discapito dell'industria pesante,[16] anche se lagrande recessione ha rallentato notevolmente la crescita economica del paese.[17]
In grande espansione è l'attività turistica: dagli anni novanta Praga e le località termali attirano ogni anno moltissimi turisti. Situata nel cuore dell'Europa centrale, la Repubblica Ceca è al centro delle comunicazioni internazionali: da essa partono reti stradali che agevolano gli scambi commerciali con Italia, Svizzera, Slovenia, Polonia, Croazia, Germania, Russia e Austria.
La produzione di elettricità in Repubblica Ceca avviene tramite duecentrali nucleari,Temelín eDukovany. Esse producono il 30% di elettricità ma vogliono aumentare fino al 40%. Quasi più del 60% dielettricità viene prodotta da combustibili fossili (specialmente carbone); negli ultimi anni molte centrali a pannelli solari sono state costruite grazie a investimenti e incentivi statali.
Molto importante è il turismo termale: fin dal Settecento Teplice, Karlovy Vary, Mariánské Lázně e Františkovy Lázně sono fra le più famose stazioni termali in Europa. Anche i castelli medievali del paese (Karlštejn, Křivoklát, Konopiště, tra i tanti) sono rilevanti punti di interesse turistico.
La disoccupazione si concentra soprattutto nella regione diOstrava per via della chiusura di molte miniere di carbone e nel Sud dellaMoravia. Comunque, nell'estate del 2015 la disoccupazione è scesa ai minimi storici, 6,1%, anche grazie a molti investimenti stranieri e a un mercato del lavoro flessibile.
L'istruzione in Repubblica Ceca è gratuita ed è obbligatoria dai 6 ai 15 anni. Il sistema scolastico è composto da scuole materne (2-5 anni), scuole primarie (6-15 anni), scuole professionali o licei e infine l'università. I genitori devono solamente pagare i libri di testo per la scuola ma possono essere aiutati con sussidi in caso di problemi economici e inoltre lo Stato paga l'assicurazione sanitaria per gli studenti fino ai 26 anni.
Nel contesto è da ricordare che il 28 marzo di ogni anno si celebra sia in Repubblica Ceca sia in Slovacchia laFesta degli insegnanti[18], in onore alla data di nascita del grande pedagogista cecoComenio, padre della pedagogia moderna.[19]
Il paese ha istituti di primo livello per qualità della ricerca: la più antica università della Repubblica Ceca è l'Università Carolina di Praga, la cui fondazione risale al 1348 da parte dell'imperatoreCarlo IV di Lussemburgo. L'istituto è il migliore del paese[20][21]. Tuttavia, si contano altre università di primo livello come l'Università Masaryk (a Brno), l'Università Palacký di Olomouc, l'Università di Tecnologia di Brno e l'Università Tecnica Ceca di Praga[21].
C'è stato un periodo della storia in cui le foreste di questa parte dell'Europa centrale hanno goduto di una particolare attenzione, soprattutto da parte della nobiltà, che si dimostrò molto sensibile alle bellezze della natura e alla conservazione dell'ambiente: nel 1355Carlo IV fece stilare laMajestas Carolina, il codice per la protezione dei boschi di proprietà dell'aristocrazia ceca, cui seguì cent'anni dopo l'editto di reSigismondo per la difesa della fauna selvatica delle selve della Boemia. Nell'Ottocento qui furono istituite le prime riserve naturali d'Europa, come quella di Boubìnski Prales, creata nel 1858 a tutela di un ambiente di foresta vergine, uno dei pochi nel continente sfuggito alla deforestazione conseguente allaRivoluzione industriale e all'introduzione di nuove specie arboree che ha modificato tanti ecosistemi europei. La minaccia ai boschi della Boemia e della Moravia è arrivata con l'industrializzazione pesante del Paese, con l'inquinamento prodotto dallecentrali a carbone e dalle industrie chimiche e siderurgiche che hanno riempito il cielo della Cecoslovacchia di fumi e di scorie, causa prima del degrado forestale prodotto dallepiogge acide[10].
La Repubblica Ceca conta quattro parchi nazionali, 19 aree protette e 4 riserve della biosfera dell'UNESCO. IlParco nazionale della Selva Boema (Šumava) si trova nella parte più meridionale della Selva Boema, in una zona che è stata spopolata dopo la seconda guerra mondiale e che oggi risulta al 70% coperta da una foresta mista di latifoglie e conifere. Insieme alla Foresta Bavarese (Germania), con cui confina, forma il più vasto complesso forestale dell'Europa centrale. La cima più elevata è il monte Plechý (1378 m), circondato alle quote più basse da un ambiente con evidenti tracce dell'erosione glaciale (torbiere, colline moreniche, laghetti glaciali). Šumava ha la medesima data di nascita, il 1991, delParco nazionale Podyjí, istituito in Moravia dopo l'apertura della frontiera con l'Austria in una zona collinare lungo il corso delDyie. È un piccolo parco che si sviluppa per 40 km lungo i meandri del fiume, tra canyon rocciosi e una foresta di querce, di faggi e di abeti bianchi che copre l'84% della superficie protetta; l'avifauna annovera, tra le altre specie, ilgufo reale, ilmartin pescatore e lacicogna nera, ma l'interesse scientifico risiede soprattutto nell'incredibile ricchezza di insetti, come lamantide religiosa, laformicaleone, ladorifora.
Il 1º gennaio 2000 venne istituito ilParco nazionale della Svizzera boema, situato al confine con la Germania e collegato alparco nazionale tedesco della Svizzera sassone. Tutela un'ampia zona di foresta e formazioni rocciose di arenaria. Il quarto parco ceco, situato sui rilievi che segnano il confine con la Polonia, è ilparco nazionale dei Monti dei Giganti, parte della catena deiSudeti. È l'area protetta più vecchia (1963), ma è la più degradata dalle piogge acide. KRNAP (così si può anche trovarlo indicato sui cartelli stradali) è l'area più frequentata dal turismo ceco ed è la più attrezzata per le escursioni e per gli sport invernali: al di là del confine la zona protetta continua nel Parco nazionale polacco di Karkonosze[10].
Un aspetto culturale importante lo riveste anche l'ambito mitologico e delle antiche leggende ceche: ricordiamo, in particolare, le figure diLibuše, la principessa che, secondo la leggenda, fondòPraga, nell'anno 730,Přemysl l'Aratore, leggendario sovrano, marito diLibuše eKrok, ritenuto il primo giudice, o duca, del popolo ceco.
Tra i cantautori cechi ricordiamoKarel Kryl, autore di diverse canzoni di protesta contro il regime comunista del suo paese eKarel Gott, mentre tra le cantanti ricordiamoMarta Kubišová.
Il cinema ceco ha avuto importanza rilevante anche in campo internazionale: nel XX secolo si distinse la figura del registaMiloš Forman, vincitore di vari premi cinematografici e esponente principale del movimento cinematografico cecoslovaccoNová vlna. Tra gli attori cechi del XX secolo spiccaJan Werich[23], noto anche come drammaturgo. Un film ceco ha vinto, inoltre, l'Oscar al miglior film straniero: si tratta diKolya (1996) del registaJan Svěrák.
Una tradizione tipica ceca riguarda la Pasqua ed è laPomlázka, che vede i ragazzi frustare le ragazze come augurio di gioventù ricevendo in cambio uova colorate, dolci e alcol.[24]
La rete autostradale è in fase di sviluppo; le maggiori città (Praga,Brno eOstrava) sono collegate tra loro dallaD1. Le autostrade sono tutte a pagamento tramitevignetta autostradale.
L'aeroporto principale della Repubblica Ceca è l'aeroporto di Praga-Ruzyně, intitolato a Václav Havel. Il secondo aeroporto internazionale per grandezza e numero passeggeri è quello diBrno-Tuřany.
La cucina ceca si basa principalmente sul consumo di carne, in particolare maiale e agnello, knedlíky (specie di gnocco), patate e tanta verdura e legumi, mentre tra le bevande la birra e il vino hanno un posto di primo piano: alcuni tipi di birre, tra l'altro, sono famosi in tutto il mondo (Pils, Radegast e Budweiser Budvar).
Nella disciplina dell'atletica leggera ricordiamo il mezzofondista e maratonetaEmil Zátopek, che ha conquistato ai Giochi olimpici ben quattro ori e un argento. Dal 2012 è stato incluso nellaIAAF Hall of Fame. E ancora la giavellottistaDana Zátopková, campionessa olimpica e primatista mondiale.
Per quanto riguarda l'automobilismo ricordiamo la figura diEliška Junková, spesso consideratala donna più veloce del motorsport[26], nonché quella diTomáš Enge, attivo inFormula 1 nel 2001.
Il primo oro olimpico per la Repubblica Ceca è stato vinto nella Canoa/kayak daŠtěpánka Hilgertová, ai Giochi olimpici di Atlanta 1996.
La prima medaglia olimpica per la Repubblica Ceca fu la medaglia di bronzo vinta nel tiro a segno daMiroslav Januš, ai Giochi olimpici di Atlanta 1996.
L'atleta ceca più titolata dei Giochi olimpici èVěra Čáslavská, nella ginnastica artistica, con 7 ori e 4 argenti.
^Con tale nome è riconosciuta dalleNazioni Unite, dall'Unione europea e dalle altre principali organizzazioni internazionali; lo stesso Paese lavora per diffondere tale dizione. Inlingua italiana è più diffuso il nome ufficiale esteso. Per maggiori informazioni vai alla voce:Nome della Repubblica Ceca.
(EN) Milan Hauner, Z.A.B. Zeman, Miroslav Blazek, Francis William Carter, Richard Horsley Osborne e Robert Auty,Czech Republic, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.