Ilreostato è unresistore aresistenza variabile. Nella pratica si chiamano reostati i resistori variabili di dimensioni tali da poter dissipare in calore unapotenza elettrica non trascurabile. I resistori variabili di piccola potenza sono normalmente realizzati utilizzando due dei tre terminali di unpotenziometro: quello centrale e uno dei due estremi. Differentemente dal potenziometro il reostato è quindi un componente a due terminali (bipolo).
Prima della diffusione deivarialuce a basso costo basati su dispositivi a stato solido comeSCR etriac, i reostati erano comunemente usati per attenuare la luminosità dellelampade a incandescenza. Il difetto principale dei reostati in quest'uso era la grande quantità dipotenza che veniva trasformata dal reostato in calore pereffetto Joule. Tale potenza non solo causava un dispendio di energia elettrica aggiuntivo a quello necessario per l'illuminazione, ma richiedeva che il reostato fosse di dimensioni e materiali tali da poter dissipare il calore senza bruciarsi, rendendolo un dispositivo ingombrante e costoso.
L'attenuazione della luminosità delle lampade non era l'unico uso dei reostati, che venivano più generalmente usati per ridurre la potenza disponibile a un carico elettrico in maniera facilmente variabile.
In ferrovia un tempo erano in uso i reostati a liquido, consistenti in un bagno di acqua e sale in cui erano immersi dueelettrodi. Questo tipo di reostato veniva utilizzato sulle macchine trifasi delle FS tranne le E.331 e le E.332 su cui era montato un reostato metallico.