Pur essendo stato un grande esponente deltennis mondiale, con 10 titoli Slam vinti (7 in singolare, 3 in doppio), il suo nome è oggi principalmente legato alle magliette sportive da lui ideate nel 1933 e che infatti prendono il nomeLacoste.
Figlio di Jean-Jules Lacoste (1861-1948) e Marie Madeleine Larrieu-Let (1874-1946), industriali, nacque aParigi nel 1904. Il padre era socio nella fabbrica di automobili francese dellaHispano-Suiza, auto che venne regalata a René per gli esami di maturità.[1] Si sposò nel 1930 con la golfista Simone de La Chaume, con la quale ebbe quattro figli.[2]
Il soprannome "Coccodrillo" iniziò a essere associato a Lacoste nel 1927. Egli diceva:"Il soprannome mi venne dato dai miei compagni di squadra. ABoston, dove ci trovavamo per affrontare l'Australia in una semifinale diCoppa Davis, mi accadeva ogni giorno di passare di fronte ad un negozio chic, che esponeva una borsa in pelle di coccodrillo, adatta a contenere le mie racchette. La mia ammirazione per la borsa suscitò il divertimento generale, tanto che Pierre Gillou, il nostro capitano, mi promise che, se avessi vinto i miei due singolari, me l'avrebbe regalata. L'immagine del coccodrillo divenne un simbolo fortunato, tanto che lo feci ricamare sui blazer bianchi da tennis e, in seguito, sulle camicette".[3]
La figlia Catherine intraprese a sua volta la carriera sportiva, riuscendo a ottenere buoni risultati nelgolf.
Formò insieme conJacques Brugnon,Henri Cochet eJean Borotra la formidabile squadra deiquattro moschettieri, che strappò laCoppa Davis agli statunitensi nel 1927 e la vinse per sei stagioni consecutive, fino al 1932.[4] Di questi quattro, Lacoste era il più giovane, ma probabilmente il più abile a rete, data l'eleganza del suo gioco.
Anche nel singolo Lacoste ottenne grandi risultati: grazie alla sua brillante tattica, ai suoi colpi sopraffini da fondo campo e al suo rovescio perfetto, vinse due volte iltorneo di Wimbledon (nel1925 e nel1928), tre volte ilRoland Garros (1925,1927 e1929) e due edizioni delUS Open (1926 e1927). Partecipò, seppur in maniera meno fondamentale, alle vittorie in Coppa Davis dellaFrancia nel 1931 e nel 1932. L'anno successivo si ritirò dal tennis per fondare con l'amico e collega André Gillier una linea di abbigliamento sportivo che porta ancor oggi il suo nome.
Grazie ai suoi allenamenti scrupolosi e alla strategia accurata con la quale affrontava ogni avversario, Lacoste è entrato di diritto, nel 1976, nellaInternational Tennis Hall of Fame.[5]
Un bel tributo al gruppo dei Moschettieri è situato aNewport, nelRhode Island.
Grazie alleT-shirtpolo che realizzò a partire dal 1933 nella sua linea di abbigliamento, Lacoste divenne ricco e popolare: ilcoccodrillo, simbolo della città dellaProvenzaNîmes, è infatti il marchio cucito sulla sinistra di tutti i suoi capi. In breve, laLacoste si espanse ad altri sport, anche grazie al mestiere della moglie di René, campionessa digolf.
Nel 1967 Lacoste si trasferì aSaint-Jean-de-Luz, dove diresse fino all'ultimo giorno di vita l'azienda.