Remo Bodei (Cagliari,3 agosto1938 –Pisa,7 novembre2019[1]) è stato unfilosofoitaliano.
Diplomato alLiceo classico Siotto Pintor della città natale e laureato all'Università di Pisa, perfezionò la sua preparazione teoretica e storico-filosofica aTubinga eFriburgo, frequentando le lezioni diErnst Bloch edEugen Fink; aHeidelberg, conKarl Löwith eDieter Henrich; poi all'Università di Bochum. Conseguì inoltre il diploma di licenza e il diploma di perfezionamento dellaScuola Normale Superiore.
Fuvisiting professor presso leUniversità di Cambridge,Ottawa,New York,Toronto,Gerona,Città del Messico,UCLA (Los Angeles) e tenne conferenze in molte università europee, americane e australiane.
Dal1981 al1983 fu nel comitato redazionale della rivistaLaboratorio politico.
Dal1995 collaborava conMassimo Cacciari,Massimo Donà,Giuseppe Barzaghi,Salvatore Natoli eStefano Zamagni nell’iniziativaLa filosofia nei luoghi del silenzio[2], un tentativo di coniugare filosofia econtemplazione nella forma delritiro comunitario.
Dal2006 fu docente di ruolo inFilosofia allaUCLA diLos Angeles, dopo aver a lungo insegnatoStoria della filosofia edEstetica allaScuola Normale Superiore e all'Università di Pisa, dove continuò a tenere, sia pur saltuariamente, qualche corso.
Era anche membro dell'Advisory Board internazionale delloIED - Istituto Europeo di Design.
Dal 13 novembre2015 Remo Bodei fu socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei, per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche.
Remo Bodei è morto il 7 novembre 2019, a 81 anni. Era marito della storicaGabriella Giglioni.
I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue.
Si interessò a fondo dellafilosofia classica tedesca e dell'Idealismo, esordendo con la fondamentale monografiaSistema ed epoca in Hegel, dopo aver già tradotto in italiano l'importanteHegels Leben (Vita di Hegel) diJohann Karl Friedrich Rosenkranz. Appassionato cultore della poesiahölderliniana, all'autore dell'Hyperion dedicò saggi di notevole interesse. Con il volumeGeometria delle passioni estese la sua meditazione anche a protagonisti della filosofia moderna comeCartesio,Hobbes e soprattuttoSpinoza. Studioso del pensieroutopistico delNovecento, in particolare delmarxismo eterodosso diErnst Bloch e diautori 'francofortesi' comeTheodor Adorno eWalter Benjamin, intervenne nella discussione sullafilosofia politica italiana, confrontandosi e dialogando in particolare conNorberto Bobbio,Michelangelo Bovero,Salvatore Veca eNicola Badaloni.Nei suoi studi sull'estetica curò l'edizione dell'Estetica del brutto diJohann Karl Friedrich Rosenkranz e analizzò in particolare concetti centrali come le categorie delbello e deltragico. Costante la sua attenzione perSigmund Freud e gli sviluppi dellapsicoanalisi, per le logiche del delirio e per fenomeni in apparenza quotidiani ma sconvolgenti come l'esperienza deldéjà vu. Filosofo di una ragione laica, sulla scia diErnst Bloch, autore diAteismo nel cristianesimo, cercò di distillare anche nel teorico delcompelle intrare,Agostino d'Ippona, le possibili linee di un "ordo amoris" capace di assicurarci quell'identità in cui, come vuole il Padre della Chiesa, saremmo noi stessi pienamente:dies septimus, nos ipsi erimus ("il settimo giorno saremo noi stessi").
Nel 1992 vinse ilPremio Nazionale Letterario Pisa Sezione Saggistica.[3]
Bodei inoltre curò la traduzione e l'edizione italiana di testi diHegel,Karl Rosenkranz,Franz Rosenzweig,Ernst Bloch,Theodor Adorno,Siegfried Kracauer,Michel Foucault.
Molti suoi lavori hanno per oggetto lo spessore e lastoria delle domande che riguardano la ricerca dellafelicità da parte del singolo, le indeterminate attese collettive di una vita migliore, i limiti che imprigionano l'esistenza e ilsapere entro vincoli politici, domestici e ideali. Già inScomposizioni (1987), affrontò alcuni temi della genealogia dell'uomo contemporaneo e propose la metafora dellageometria variabile per indagare le struttureconcettuali ed espositive che, contraendosi o espandendosi sino a noi, orientano lapercezione e la formulazione di problemi. La suaanalisi dell'interazione di queste configurazioni mobili proseguì inGeometria delle passioni (1991) e inDestini personali (2002) che hanno avuto rilevante successo di pubblico.
Alla divulgazione dell'amore per lafilosofia dedicò alcune conferenze e un libro (Una scintilla di fuoco, 2005).
Negli ultimi tempi stava lavorando sullastoria e sulleteorie dellamemoria.
(Remo Bodei, citato inCorriere della Sera, 16 gennaio 2009)
(Remo Bodei,La filosofia nel Novecento, Roma, Donzelli, 1997, p. 188)
(Remo Bodei,Limite, Il Mulino, 2016, p. 66)
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