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Regno ostrogoto

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Regno ostrogoto
Regno ostrogoto - Localizzazione
Regno ostrogoto - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRegno d'Italia
Nome ufficiale(LA)Regnum Italiae
Lingue ufficialilatino
gotico
Lingue parlatelatino,gotico
CapitaleRavenna
(fino al 540),
Pavia[1]
(dal 540 in poi)
Dipendente daImpero romano d'oriente
(nominalmente)
Politica
Forma di governoMonarchia con successione in parte ereditaria e in parte elettiva
Re d'Italiaelenco
Organi deliberativiSenato romano
Nascita493 conTeodorico il Grande
CausaConquista dell'Italia di Teodorico
Fine553 conTeia
CausaBattaglia dei Monti Lattari
Territorio e popolazione
Territorio originaleItalia,Illirico,Norico,Pannonia e parte dellaGallia Narbonense
Religione e società
Religioni preminentiArianesimo (Goti),Chiesa latina (Romani)
Religioni minoritariePaganesimo romano,

Paganesimo germanico

Evoluzione storica
Preceduto daRegno di Odoacre
Succeduto daPrefettura del pretorio d'Italia dell'Impero romano d'oriente
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IlRegno ostrogoto, anche noto come ilRegno d'Italia (in latinoRegnum Italiae),[2] venne fondato dal popologermanico degliOstrogoti nellapenisola italiana e nelle zone confinanti tra il493 e il553. In Italia gli Ostrogoti subentrarono aOdoacre, il padronede facto dell'Italia che aveva deposto l'ultimoimperatore d'Occidente nel476. La penisola venne quindi organizzata in 17 distretti, con a capo deigovernatori che avevano ampi poteri fiscali, giuridici e civili; tutti costoro rispondevano del proprio operato direttamente alprefetto del pretorio, che risiedeva aRavenna e che era di nomina regia.

Storia

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Contesto storico

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Gli Ostrogoti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ostrogoti.
Fibula ostrogota

GliOstrogoti erano la branca orientale deiGoti. Si insediarono inDacia, dove stabilirono un potente stato, ma durante ilIV secolo caddero sotto il dominio degliUnni. Dopo il collasso dell'Impero degli Unni nel454, molti Ostrogoti vennero spostati dall'imperatoreMarciano inPannonia con la qualifica difoederati. Nel460, durante il regno diLeone I, dal momento che l'Impero romano smise di pagare la quota annuale, devastarono l'Illiria. Venne firmata la pace nel 461, in seguito alla quale il giovaneTeodorico Amalo, figlio diTeodemiro della dinastiaAmali, venne mandato aCostantinopoli come ostaggio, dove ricevette un'educazione romana.[3] Negli anni precedenti molti Goti, guidati prima daArdaburio Aspare e poi daTeodorico Strabone, prestarono servizio nell'esercito romano, diventando figure di primo piano in campo politico e militare alla corte di Costantinopoli.

Il periodo compreso tra il 477 e il 483 vide una lotta a tre tra Teodorico Amalo, che successe al padre nel 474, Teodorico Strabone e il nuovo imperatore bizantinoZenone. Nel corso di questo conflitto le alleanze cambiarono più volte, e buona parte deiBalcani vennero devastati. Alla fine, dopo la morte di Strabone avvenuta nel 481, Zenone scese a patti con Teodorico. Parte dellaMesia e dellaDacia vennero cedute ai Goti, e Teodorico venne nominatomagister militum praesentalis eConsole nel 484.[4] Solo un anno dopo Teodorico e Zenone ripresero il loro conflitto, e di nuovo Teodorico invase laTracia saccheggiandola. Fu allora che Zenone escogitò come placare il sovrano ostrogoto e contemporaneamente pacificare e riportare sotto l'ala bizantina il territorio italico, in mano aOdoacre: con la promessa del benestare imperiale sulla conquista, aizzò Teodorico contro il regno italiano di Odoacre.

Il regno di Odoacre

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Lo stesso argomento in dettaglio:Odoacre.

Nel 476 Odoacre, unmagister militum germanico, depose l'imperatore romanoRomolo Augusto autoincoronandosirex Italiae ("Re d'Italia"), mentre restava ufficialmente sotto la sovranità dell'Impero bizantino. Questo fatto venne riconosciuto da Zenone nel 477, quando insignì Odoacre del rango dipatrizio. Odoacre mantenne inalterato il sistema amministrativo, cooperando attivamente con ilSenato romano, e il suo governo fu efficiente. Eliminò iVandali dellaSicilia tra il 477 e il 485, prima per vie diplomatiche poi con le armi, e nel 480 conquistò laDalmazia in seguito alla morte diGiulio Nepote.[5][6]

La conquista dell'Italia da parte dei Goti

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Il 30 settembre 489Teodorico sconfiggeOdoacre (antica pergamena)

Venne raggiunto un accordo tra Zenone e Teodorico in base al quale il secondo, in caso di vittoria, avrebbe governato l'Italia col titolo di rappresentante dell'imperatore.[7] Teodorico e il suo popolo partirono daNovae inMesia nell'autunno del 488, attraversando la Dalmazia e oltrepassando leAlpi Giulie, ed entrarono in Italia alla fine dell'agosto del 489. Il primo confronto con l'esercito di Odoacre si ebbe sul fiumeIsonzo (Battaglia dell'Isonzo) il 28 agosto. Odoacre venne sconfitto e fuggì versoVerona, dove un mese dopo si svolse un'altra battaglia, conclusa con una vittoria gotica sanguinosa e schiacciante. Odoacre si ritirò nella capitaleRavenna, mentre il grosso del suo esercito guidato da Tufa si arrese ai Goti. Teodorico mandò Tufa e i suoi uomini da Odoacre, ma questi si riunirono al loro re. Nel 490 Odoacre fu in grado di organizzare una nuova campagna militare contro Teodorico, conquistandoMilano eCremona, e assediando la principale base gotica sulTicino,Pavia. A questo punto intervennero iVisigoti; l'assedio venne tolto e Odoacre subì una nuova sconfitta sulle rive dell'Adda l'11 agosto490. Odoacre tornò a Ravenna, mentre il Senato e numerose città italiane si consegnarono a Teodorico.[8]

A questo punto fu il turno dei Goti di assediare Ravenna ma, dal momento che non disponevano di una flotta e che la città poteva essere rifornita via mare, l'assedio avrebbe potuto protrarsi all'infinito. Fu solo nel 492 che Teodorico ebbe una flotta a disposizione per poter conquistare il porto di Ravenna, tagliando completamente le sue connessioni con il mondo esterno. Gli effetti di questa azione si videro sei mesi dopo quando, tramite la mediazione di Giovanni, vescovo della città, incominciarono le negoziazioni tra le due parti. Venne raggiunto l'accordo il 25 febbraio493, secondo il quale i due si sarebbero dovuti dividere l'Italia. Venne organizzato un banchetto per celebrare il trattato. Fu a questa festa che, il 15 marzo, Teodorico, dopo un brindisi, uccise Odoacre con le proprie mani. Seguì il massacro di tutti i soldati di Odoacre. A questo punto Teodorico divenne il padrone dell'Italia.[9]

Il regno di Teodorico il Grande

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Lo stesso argomento in dettaglio:Teodorico il Grande.
Odoacre eTeodorico (dalleCronache di Norimberga)

La natura del regno di Teodorico

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Come Odoacre, anche Teodorico poteva vantare il titolo dipatrizio e rispondeva all'imperatore di Costantinopoli con la qualifica di viceré d'Italia, titolo riconosciuto dall'imperatoreAnastasio nel 497. Contemporaneamente era a capo del proprio popolo, che non era composto da cittadini romani. In realtà agì con una certa autonomia, nonostante, a differenza di Odoacre, mantenesse ufficialmente la dipendenza da Bisanzio.

Il sistema amministrativo del regno di Odoacre, che in essenza corrispondeva a quello del precedente impero, venne mantenuto e gestito da soli cittadini romani, come ad esempio il letteratoCassiodoro. Il Senato continuò a funzionare normalmente, e le leggi dell'impero venivano riconosciute dalla popolazione romana, mentre i Goti venivano governati usando le proprie leggi.

Essendo un regnante subordinato, Teodorico non aveva il diritto di emanare proprie leggi (leges) nel sistema deldiritto romano, ma soloeditti (edicta) o precisazioni di alcuni dettagli.[10] La continuità dell'amministrazione è dimostrata dal fatto che molti ministri esperti di Odoacre, comeLiberio e Cassiodoro, vennero tenuti al vertice delle istituzioni nel nuovo impero.[11]

La stretta cooperazione tra Teodorico e la classe dirigente romana incominciò a entrare in crisi negli anni seguenti, soprattutto dopo la ricomposizione della frattura ecclesiastica tra Roma e Costantinopoli, quando alcuni importanti senatori cospirarono contro l'imperatore. Questo portò all'arresto e all'esecuzione delmagister officiorumBoezio e del fratellastro Simmaco nel 524.[12]

Il governo di Teodorico

Teodorico fu un uomo di grandi qualità e altruismo, e governò per trent'anni. Durante il suo regno l'Italia per 35 anni ebbe buone fortune e i suoi successori ereditarono la pace. Tutto quello che fece fu buono. Governò due stirpi contemporaneamente, Romani e Goti, e nonostante fosse egli stesso ariano non attaccò la religione cattolica; organizzò giochi nel circo e nell'anfiteatro, tanto che dai Romani venne chiamatoTraiano oValentiniano, due imperatori da cui aveva tratto l'ispirazione; e dai Goti, a causa dell'editto in cui definì la legge, venne giudicato degno dei migliori re.

Anonimoymus Valesianus,Excerpta II 59-60

D'altra parte, l'esercito e tutti gli ufficiali militari rimasero ad appannaggio dei Goti. I Goti erano insediati soprattutto in Italia settentrionale, e si tennero distanti dai Romani, tendenza rafforzata dai loro differenti destini: i Goti erano soprattuttoariani, mentre le persone che comandavano erano principalmentecalcedoniani. Nondimeno, e a differenza diVisigoti eVandali, esisteva un'ampia tolleranza religiosa, che venne estesa anche agliebrei.[13] La diplomazia di Teodorico viene ben dimostrata dalle sue lettere agli ebreigenovesi: "Il vero segno dellacivilitas è l'osservanza della legge. È questo che rende possibile la convivenza comunitaria, e che separa gli uomini dai bruti. Siamo lieti di accettare le vostre richieste di rinnovo dei privilegi garantiti a voi in precedenza..."[14] e "Non possiamo imporre una religione, perché nessuno può essere obbligato a credere contro la propria volontà".[15]

L'editto di Teodorico
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Nel500 lo stesso Teodorico emanò un editto nominatoEdictum Theodorici Regis, composto da 154 articoli. Lo spirito alla sua base era di origine romana, così come lenormative che lo componevano. Ad esempio, erano di estrazionelatina quelle disposizioni che delegavano aitribunali civili le cause di natura economico-sociale e a quellimilitari le cause in campobellico. Solitamente, i primi erano retti damagistrati romani e i secondi dagenerali goti. Difficilmente un romano compariva davanti a ungiudice goto, a meno che l'altro contendente non fosse goto. In questi casi veniva affiancato un giudice di origine romana al magistrato di estrazione gota. Il codice di leggi promulgate da Teodorico, quindi, si basava essenzialmente sulla personalizzazione del diritto, ovvero: la legge applicata cambiava a seconda dell'appartenenzaetnica.

I goti, secondo le leggi dell'hospitalitas, reclamarono un terzo dei territori di cui rivendicavano il possesso essendone rimasti gli unici difensori. Ilsovrano era anche comandante supremo dell'esercito e lo richiamava alla mobilitazione generale, che avveniva solitamente nel distretto immediatamente più vicino al teatro bellico. I cittadini goti provvedevano personalmente al loro equipaggiamento, e i romani avevano l'obbligo di fornire aimilitari di passaggio vitto e alloggio gratuito.

Ilsenato romano mantenne le prerogative "puramente onorifiche" attribuitegli verso la fine dell'impero. Aveva l'obbligo di offrire aiuto esussidi alla plebe mediante distribuzioni settimanali digrano, e i dueconsoli davano il nome all'anno in corso. I senatori, in linea teorica, rappresentavano ancora la massima magistratura civile della città, ma in realtà Teodorico li mise sotto tutela delpraefectus urbi (a sua volta dipendente dal prefetto del pretorio, di nomina regia), che estendeva la sua giurisdizione anche sulla nomina dei membri del senato.

Relazioni con gli stati germanici occidentali

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Impero di Teodorico - La mappa mostra i regni germanici nel 526, l'anno in cui morì Teodorico. Oltre all'Italia, la Dalmazia e la Provenza, regnò anche sui Visigoti.

Fu in politica estera, piuttosto che in quella interna, che Teodorico apparve come un governatore autonomo. Attraverso alleanze strette grazie ai matrimoni, tentò di guadagnarsi una posizione di primo piano tra gli stati germanici occidentali. Come disseGiordane: "...non vi fu razza tra i regni occidentali con cui Teodorico non abbia stretto amicizia o sottomesso durante la sua vita".[16] Questo fu in parte dovuto a una cautela difensiva, e in parte per controbilanciare l'influenza dell'Impero. Le figlie vennero sposate al re VisigotoAlarico II e al principeBurgundoSigismondo,[17] la sorella Amalfrida sposò il re VandaloTrasamondo,[18] mentre egli stesso prese in moglieAudofleda, sorella del re FrancoClodoveo I.[19]

Queste politiche non furono sempre coronate dalla pace: Teodorico si trovò in guerra contro Clodoveo quando quest'ultimo attaccò i domini dei Visigoti inGallia nel 506. I Franchi vinsero in breve tempo, uccidendo Alarico durante labattaglia di Vouillé e sottomettendo l'Aquitania nel 507. A partire dal 508 Teodorico diede il via alle campagne in Gallia, riuscendo a salvare laSettimania per conto dei Visigoti, estendendo il dominio ostrogoto nella Gallia meridionale (Provenza) a spese dei Burgundi. Qui Teodorico ristabilì l'anticaPrefettura del pretorio delle Gallie. Ora Teodorico aveva un confine condiviso con il regno visigoto dove, dopo la morte di Alarico, egli governava in qualità di tutore del nipote neonatoAmalarico.[20]

I legami familiari servirono a poco anche con Sigismondo che, essendo un seguace della chiesa Calcedoniana, coltivava stretti legami con Costantinopoli. Teodorico giudicò la cosa come una minaccia, e gli dichiarò guerra, ma i Franchi fecero la prima mossa invadendo la Burgundia nel 523, sottomettendola in poco tempo. Teodorico poté reagire solo espandendo i suoi domini in Provenza a nord delfiume Durance, fino all'Isère.

La pace con i Vandali, assicurata nel 500 grazie al matrimonio con Trasamondo, e i comuni interessi ariani contro Costantinopoli, collassò dopo la morte di Trasamondo avvenuta nel 523. Il suo successore,Ilderico, mostrò di preferire i cattolici diNicea e, quando Amalfrida protestò, Ilderico fece uccidere lei e la sua corte. Teodorico stava preparando una spedizione vendicativa quando morì.[21]

Relazioni con l'impero

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I rapporti con l'impero

Sta a noi, clemente imperatore, cercare la pace, visto che non ci sono motivi per odiarci. [...] La nostra regalità è un'imitazione della vostra, modellata sui vostri buoni propositi, una copia dell'unico impero; e dal momento che vi seguiamo, eccelliamo sulle altre nazioni. Spesso mi avete costretto ad amare il Senato, per accettare cordialmente le leggi dei passati imperatori, per fonderci in una cosa unica con tutto il resto d'Italia. [...] C'è qualcosa oltre ai nobili sentimenti, all'amore per la città di Roma, per cui due principi, che entrambi governano in suo nome, non dovrebbero essere divisi.

Lettera di Teodorico ad Anastasio
Cassiodorus,Variae I.1

I rapporti di Teodorico con chi gli garantiva la nomina di reggente, l'impero romano d'Oriente, furono sempre tesi, sia in senso politico sia per ragioni religiose. Soprattutto durante il regno di Anastasio, questi problemi portarono a numerosi scontri, nessuno dei quali si trasformò in guerra. Nel 504-505 le forze di Teodorico lanciarono una campagna per riconquistare laPannonia e la strategica città diSirmio, in precedenza parte dellaPrefettura del pretorio d'Italia, occupata in quel periodo daiGepidi. La campagna ebbe successo, ma portò anche a un breve conflitto con le truppe imperiali vinto dai Goti e dai loro alleati.

Loscisma acaciano intercorso tra i patriarcati di Roma e Costantinopoli, causato dal supporto dell'impero all'Enotico e dalle credenzemonofisiche di Anastasio, aiutarono Teodorico, visto che il clero e l'aristocrazia romana dell'Italia, guidata daPapa Simmaco, li contrastò con vigore. Per un certo periodo Teodorico non poté contare sul loro supporto. La guerra tra Franchi e Visigoti portò a nuove frizioni tra Teodorico e l'imperatore, visto che Clodoveo si presentò come campione della Chiesa Cattolica che combatteva contro gli "eretici" Goti ariani. Alla fine questo causò una spedizione navale ordinata da Anastasio nel 508, che devastò le coste dell'Apulia.[22]

Con la salita al potere diGiustino I nel 518, vennero intraprese relazioni più armoniose.Eutarico, genero di Teodorico e successore designato, venne nominatoConsole nel 519, mentre nel 522, per celebrare la ricomposizione dello scisma acaciano, Giustino permise a entrambi i consoli di essere nominati da Teodorico.[23] In breve tempo, un rinnovato clima di tensione portò a una legislazione Giustina contro l'arianesimo, e aumentarono le tensioni tra i Goti e il Senato i cui membri, come i Calcedoniani, divennero fedeli all'imperatore. I sospetti di Teodorico vennero confermati con l'intercettazione di unepistolario compromettente tra i principali senatori e Costantinopoli. In seguito a questo fatto venne imprigionato e ucciso Boezio nel 524.Papa Giovanni I venne mandato a Costantinopoli per mediare per conto degli ariani e, nonostante riuscì nella sua missione, al suo ritorno venne imprigionato e morì poco dopo. Questi eventi acuirono ulteriormente le tensioni del popolo contro i Goti.[24]

Morte di Teodorico e dispute dinastiche

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Amalasunta

Dopo la morte di Teodorico del 30 agosto526, le sue conquiste incominciarono a collassare. Dopo la morte di Eutarico del 523, questi venne rimpiazzato del neonato nipoteAtalarico, tutelato dalla madreAmalasunta come reggente. La mancanza di un erede forte portò a una rete di alleanze che condussero lo stato ostrogoto alla disintegrazione: ilregno visigoto riconquistò la propria autonomia sotto Amalarico, i rapporti con i Vandali divennero ostili, e i Franchi incominciarono una nuova campagna espansionistica sottomettendo iTuringi, iBurgundi e quasi sfrattando i Visigoti dalla loro patria, la Gallia meridionale.[25] La posizione di predominanza che il regno ostrogoto acquisì grazie a Teodorico in Europa occidentale passò ora aiFranchi.

Questo pericoloso clima esterno venne esacerbato dal debole governo. Amalasunta era stata educata dai Romani e intendeva continuare la politica di conciliazione tra Goti e Romani che suo padre avviò. Essa corteggiò il Senato e il nuovo imperatoreGiustiniano I, fornendogli anche basi in Sicilia durante laguerra vandalica. Queste idee non trovarono sostegno tra i Goti, che inoltre non sopportavano l'idea di essere guidati da una donna. Protestarono quando lei fece impartire al figlio un'educazione romana, preferendo che il giovane Atalarico crescesse come un guerriero. Venne obbligata a fare a meno dei tutori romani, ma Atalarico si diede a una vita di sperperi ed eccessi trovando una morte prematura.[26]

La morte di Amalasunta

[Amalasunta] temeva di essere detronizzata dai Goti a causa della debolezza del suo sesso. Così dopo averci pensato a lungo decise [...] di chiamare il cugino Teodato di Tuscia, dove si era ritirato a vita privata, e lasciare che questi prendesse le redini del popolo. Ma egli non si ricordò della parentela e, dopo poco tempo, la fece trasferire da Ravenna a un'isola nellago di Bolsena dove visse in esilio. Dopo aver passato molti giorni di dolore, venne strangolata in bagno dai suoi domestici.

Giordane,Getica 306

Venne creata una cospirazione tra i Goti con il fine di detronizzarla. Amalasunta decise di muovere battaglia contro di loro ma, per precauzione, preparò anche la fuga a Costantinopoli, e scrisse a Giustiniano chiedendo protezione. Decise di giustiziare i tre cospiratori, e la sua posizione rimase sicura finché, nel 533, la salute di Atalarico incominciò a peggiorare seriamente. Amalasunta si rivolse all'unico parente rimastole, il cuginoTeodato, in cerca di aiuto. Nel frattempo mandò ambasciatori da Giustiniano proponendo di cedergli l'Italia. Giustiniano inviò uno dei suoi più abili agenti,Pietro di Tessalonica, per svolgere le negoziazioni, ma prima che questi entrasse in Italia Atalarico morì (il 2 ottobre 534), e Amalasunta dovette incoronare Teodato nel tentativo di assicurarsi la sua protezione, ma ottenendo di venire da lui deposta e imprigionata. Teodato, uomo pacifico, inviò subito dei messaggeri da Giustiniano per comunicargli la sua ascensione al trono, e per rassicurarlo riguardo alla salute di Amalasunta.[27]

Giustiniano reagì offrendo il suo aiuto alla regina deposta, ma all'inizio di maggio del 535 la stessa venne giustiziata.[28] Questo crimine fu un ottimo pretesto per Giustiniano, fresco della vittoria sui Vandali, per poter invadere il regno ostrogoto.[29] Teodato tentò di evitare la guerra, spedendo messaggeri a Costantinopoli, ma Giustiniano era già pronto a reclamare l'Italia. Solo la rinuncia al trono di Teodato, e la consegna del suo regno all'impero, avrebbero evitato la guerra.

Il crollo del regno ostrogoto

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Lo stesso argomento in dettaglio:Guerra gotica (535-553).
Il Regno ostrogoto al principio della Guerra gotica
Vitige
Totila

L'esilio e l'assassino di Amalasunta fu ilcasus belli che permise a Giustiniano di invadere l'Italia. Il generale incaricato di dirigere le operazioni fuBelisario, che da poco aveva combattuto con successo contro iVandali. Per assolvere il nuovo incarico, Belisario chiese proprio a costoro di appoggiarlo nell'imminente guerra contro gli Ostrogoti.

Il generale bizantino conquistò velocemente laSicilia, per poi occupareRhegium (Reggio Calabria) eNapoli prima del novembre536. A dicembre era aRoma, costringendo alla fuga il nuovo re deiGotiVitige che da poco era stato chiamato a sostituireTeodato.

Rimase fermo a lungo a Roma poi, grazie a rinforzi giunti daCostantinopoli, il generale spedìNarsete a liberareAriminum (Rimini), eMundila (che batté i Gotia Pavia) a conquistareMediolanum (Milano). I conflitti interni fra Narsete e Belisario fecero sì cheMilano,assediata, dovette capitolare per fame venendo saccheggiata da 30.000 Goti che, guidati daUraia, trucidarono gli abitanti (539).

Nel frattempo erano arrivati in Italia anche iFranchi e iBurgundi, discesi nellaPianura Padana al comando diTeodeberto.Belisario riuscì a espugnareRavenna, capitale degliOstrogoti e a catturareVitige. Anche la presa diRavenna fu violenta e distruttiva. I Goti tentarono di comprareBelisario offrendogli la corona, ma egli rifiutò. Giustiniano, spaventato, richiamò in patria Belisario lasciando campo libero ai Goti. In seguito alla caduta diRavenna, la corte ed il tesoro regio furono portati aTicinum(Pavia)[30], doveTeodorico aveva fatto realizzare unPalazzo Reale[31][32].

Nel 541 salì al potereTotila, che si fece amici i popoli italiciromanici grazie a una politica agraria di eguaglianza, riconquistando l'Italia settentrionale. Totila arrivò fino a Romaassediandola e conquistandola; per la sua difesa venne richiamato Belisario che la riprese nel 547.Giustiniano, dopo aver richiamato Belisario, lanciò nel 549 una nuova campagna di conquista dell'Italia, con a capoGermano. Durante la riconquista di Roma guidata daNarsete,Totila venne ferito nellaBattaglia di Tagina e morì poco dopo. Il successore di Totila fuTeia che, sconfitto velocemente (553), fu anche l'ultimore dei Goti.

LaPrammatica Sanzione del554 ricondusse tutti i territori dell'Italia sotto la legislazione dell'Impero bizantino, e reintegrò tutti i proprietari terrieri delle terre alienate dall'"immondo" Totila a favore dei contadini.

Re del regno ostrogoto

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Cultura

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Architettura

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Ilpalazzo di Teodorico, rappresentato sulle mura diSant'Apollinare Nuovo. Le figure tra le colonne, rappresentanti Teodorico e la sua corte, vennero rimosse dopo la riconquista dell'impero bizantino.

A causa della breve storia del regno, l'arte dei due popoli non subì una fusione. Sotto il patrocinio di Teodorico e Amalasunta, comunque, vennero svolti numerosi restauri di edifici dell'antica Roma. A Ravenna vennero costruite nuove chiese ed edifici monumentali, molti dei quali sono tuttora in piedi. LaBasilica di Sant'Apollinare Nuovo, il suobattistero, e laCappella Arcivescovile seguono uno stile architettonico tardo romanico, mentre ilMausoleo di Teodorico mostra elementi puramente gotici, tipo il mancato uso dimattoni a cui vennero preferiti blocchi dicalcareistriano, o il tetto in monoblocco di pietra da 300 tonnellate.

Letteratura

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Buona parte dei lavori di letteratura gotica (redatti durante il regno ostrogoto) sono inlingua latina, nonostante alcuni dei più vecchi siano stati tradotti in greco e in gotico (ad esempio ilCodex Argenteus).Cassiodoro, provenendo da un contesto diverso, ed egli stesso incaricato di compiti importanti nelle istituzioni (console emagister officiorum), rappresenta la classe dirigente romana. Come molti altri con le stesse origini, servì lealmente Teodorico e i suoi eredi, come descritto nelle sue opere del tempo. Il suoChronica, usato in seguito daGiordane per il proprioGetica, e altripanegirici scritti da lui e da altri romani per i re Goti del tempo, vennero redatti sotto alla protezione dei signori Goti stessi. La sua posizione privilegiata gli permise di compilare ilVariae Epistolae, un epistolario di comunicazioni di stato, che ci permette un'ottima conoscenza della diplomazia gotica del tempo.Boezio è un'altra importante figura del tempo. Ben educato e proveniente da una famiglia aristocratica, scrisse di matematica, musica e filosofia. Il suo lavoro più famoso, ilDe consolatione philosophiae, venne scritto mentre si trovava imprigionato con l'accusa di tradimento.

Società

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Popolazione

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La popolazione del regno ostrogoto era composta in gran parte da persone che vivevano già nelle regioni prima dell'arrivo degli Ostrogoti, con una minoranza effettivamente ostrogota. Sembra che pochi insediamenti ostrogoti siano stati stabiliti in Italia a sud diRoma ePescara.[33] IlPiceno e la parte settentrionale delSannio furono aree di forte insediamento ostrogoto, così come le zone a ovest di Ravenna vicino a Milano e Pavia, oltre all'inizio delle Alpi. Piccoli insediamenti ostrogoti si verificarono inDalmazia, nellaPannonia occidentale e in alcune aree dellaTuscia.[34]

Economia e schiavitù

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Le ville che esistevano nelle campagne venivano abbandonate o riutilizzate per nuovi scopi. L'agricoltura divenne più diversificata, con un maggiore utilizzo di colture forestali e l'allevamento di animali che divenne più comune. Durante il periodo ostrogoto, le città dell'entroterra divennero più isolate dal resto del mondo e dipendenti dalle aree di produzione locale. Le città lungo la costa italiana, invece, continuarono a ricevere commerci dal Nord Africa e da località del Mediterraneo orientale.[35]

Nel Regno ostrogoto si praticava la schiavitù domestica, che era prevalente soprattutto nelle aree rurali. Gli schiavi conducevano una vita dura, con pochi diritti o privilegi, e "potevano essere trasferiti a piacimento da una proprietà all'altra". Un proprietario poteva uccidere uno schiavo se questi aveva rapporti sessuali con una vedova o causava un incendio. Gli schiavi non potevano legalmente sposarsi e non era permesso assegnarli ai contadini. La schiavitù continuò in Italia anche dopo la caduta del Regno Ostrogoto.[36]

Nella cultura di massa

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Note

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  1. ^Herwig Wolfram,History of the Goths, p. 289. University of California Press, 1990.
  2. ^ Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator,Variae, Lib. II, XLI Luduin regi Francorum Theodericus rex. Ospitato suThe Latin Library.
  3. ^Giordane,Getica, 271
  4. ^Bury (1923), Cap. XII, pp. 413-421
  5. ^"In quel tempo, Odovacar sconfisse ed uccise Odiva in Dalmatia",Cassiodoro,Chronica 1309, s.a.481
  6. ^Bury (1923), Cap. XII, pp. 406-412
  7. ^Bury (1923), Cap. XII, p. 422
  8. ^Bury (1923), Cap. XII, pp. 422-424
  9. ^Bury (1923), Cap. XII, pp. 454-455
  10. ^Bury (1923), Cap. XIII, pp. 422-424
  11. ^Bury (1923), Vol. II, Cap. XIII, p. 458
  12. ^Bury (1923), Cap. XVIII, pp. 153-155
  13. ^Bury (1923), Cap. XIII, p. 459
  14. ^Cassiodoro,Variae, IV.33
  15. ^Cassiodoro,Variae, II.27
  16. ^Giordane,Getica 303
  17. ^Giordane,Getica, 297
  18. ^Giordane,Getica, 299
  19. ^Bury (1923), Cap. XIII, pp. 461-462
  20. ^Bury (1923), Cap. XIII, p. 462
  21. ^Procopio,De bello Vandalico I.VIII.11-14
  22. ^Bury (1923), Cap. XIII, p. 464
  23. ^Bury (1923), Cap. XVIII, pp. 152-153
  24. ^Bury (1923), Cap. XVIII, p. 157
  25. ^Bury (1923), Cap. XVIII, p. 161
  26. ^Bury (1923), Cap. XVIII, pp. 159-160
  27. ^Bury (1923), Cap. XVIII, pp. 163-164
  28. ^La data esatta e le circostanze della morte restano un mistero. Nel suoStoria segreta Procopio ipotizza che l'imperatriceTeodora potrebbe essere implicata nell'affare, avendo avuto interesse a eliminare una potenziale rivale. Nonostante sia stato sconfessato da storici quali Gibbon e Charles Diehl, Bury (Cap. XVIII, pp. 165-167) sostiene che la storia sia dimostrata da prove circostanziate.
  29. ^Procopio,De bello Gothico I.V.1
  30. ^Pavia città Regia, sumonasteriimperialipavia.it.
  31. ^(EN) Filippo Brandolini,Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale.URL consultato il 1º giugno 2019.
  32. ^(EN) Piero Majocchi,Piero Majocchi, Sviluppo e affermazione di una capitale altomedievale: Pavia in età gota e longobarda, "Reti Medievali - Rivista", XI - 2010, 2, url: < http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/54/357>, inReti Medievali.URL consultato il 1º giugno 2019.
  33. ^(EN) Peter Heather,Rome Resurgent: War and Empire in the Age of Justinian, Oxford University Press, 1º maggio 2018,ISBN 978-0-19-936275-2.URL consultato il 2 gennaio 2025.
  34. ^ S. J. B. Barnish,Taxation, Land and Barbarian Settlement in the Western Empire, inPapers of the British School at Rome, vol. 54, 1986, pp. 170-195.URL consultato il 2 gennaio 2025.
  35. ^(EN)A Companion to Ostrogothic Italy, BRILL, 18 aprile 2016,ISBN 978-90-04-31593-8.URL consultato il 2 gennaio 2025.
  36. ^ Michael Frassetto,The early medieval world: from the fall of Rome to the time of Charlemagne, ABC-CLIO, 2013,ISBN 978-1-59884-995-0.

Bibliografia

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Fonti primarie

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Fonti secondarie

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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