La Corona era l'elemento più importante del governo. La monarchia scozzese nel Medioevo era una istituzione per la maggior parte itinerante, prima cheEdimburgo si sviluppasse come capitale nella seconda metà delXV secolo. La Corona rimase al centro della vita politica e nelXVI secolo emerse come centro principale di mecenatismo artistico ed espositivo, fino a che non fu dissolta con l'Unione delle Corone nel 1603. La Corona scozzese adottò gli standard convenzionali degli Stati monarchici dell'Europa occidentale del tempo, e sviluppò un Consiglio Privato e i grandi ufficiali dello Stato. Il Parlamento emerse anche come principale istituzione legale, ottenendo supervisione sulle tasse e sulla politica, ma non fu mai veramente centrale nella vita nazionale. Nel primo periodo, i re degli scozzesi dipendevano dai grandi lord, imormaer e toísechs, ma a partire dal regno diDavide I, furono introdotti glisceriffi, che permisero un controllo più diretto e limitarono gradualmente il potere dei principali signori. NelXVII secolo la creazione delgiudice di pace e del Commissario alle forniture aiutarono ad aumentare l'efficacia del governo locale. L'esistenza continuativa delle corti aiutò a consolidare il potere deilaird locali.
Ildiritto di Scozia si sviluppò nel Medioevo e fu riformato e codificato nel XVI e XVII secolo. Con Giacomo VI le funzioni legali del Consiglio vennero razionalizzate, conCorti di sessione che si tenevano quotidianamente a Edimburgo. Nel 1532 fu fondato ilCollegio di giustizia, che portò alla formazione degli avvocati. Davide I fu il primo re scozzese conosciuto per aver stampato moneta; con l'Unione delle Corone del 1603, lasterlina scozzese fu fissata a solo un dodicesimo del valore dellasterlina inglese. LaBank of Scotland stampò banconote dal 1704 e la valuta scozzese fu abolita con l'Atto di Unione del 1707, ma ancora oggi la Scozia mantiene le proprie banconote.
Prima diEdimburgo, la più grande città del paese, capitali della Scozia sono state le città diScone,Dunfermline eStirling. La popolazione del regno di Scozia nel 1700 era di circa 1,1 milione di persone.
Il Regno venne fondato nell'843 da reCináed I. Nel corso dei successivi 850 anni sviluppò sistemi legali e di istruzione propri, che ancora non esistevano, così come una diversavaluta e unità di misura. Inizialmente il Regno confinava a sud con ilfiume Forth e ilfiume Clyde. Il Sud-ovest della Scozia rimaneva sotto il controllo delRegno di Strathclyde. Dal 638 la Scozia sudorientale cadde sotto il controllo del regno proto-Inglese diBernicia, alloraRegno di Northumbria. Questo territorio scozzese venne contestato con l'ascesa diCostantino II, infine nel 1018, cadde in mani scozzesi, quandoMalcolm II spostò il confine verso il Sud, fino alfiume Tweed, confine che è valido tuttora.
Nel 1263, Scozia eNorvegia combatterono labattaglia di Largs per il controllo delleisole Ebridi occidentali. Non fu una battaglia decisiva, ma la campagna dimostrò una volta per tutte che i norvegesi non potevano mantenere un efficace controllo su isole così distanti. Nel 1266 ilre di Norvegia,Magnus VI, firmò iltrattato di Perth, che riconobbe la sovranità scozzese su quelle isole. Malgrado il trattato, l'indipendenza di fatto delle isole continuò sotto il titolo scozzese,Lord of Isles delclan Donald.
LaAuld Alliance, o Vecchia Alleanza, fra Scozia e Francia in funzione anti-inglese fu la base, per secoli, della politica estera scozzese. Iniziata nel 1295, con il trattato firmato daJohn Balliol eFilippo IV di Francia, la Auld Alliance, fino al 1560 subì modifiche mantenendo comunque il suo importante ruolo negli accordi franco-scozzesi, ma anche inglesi. Nel 1512, in virtù di un trattato che estendeva la Auld Alliance, a tutti i cittadini scozzesi e francesi inoltre diventarono cittadini anche dell'altro Paese, una condizione non abrogata in Francia fino al 1903, e mai abrogata in Scozia.
Il regno diGiacomo IV di Scozia è spesso considerato come un periodo di fioritura culturale, dove anche in questa landa desolata ilRinascimento ha cominciato a penetrare. Nel corso delXV secolo, si sono avuti grandi progressi anche nel campo dell'educazione, grazie alla fondazione delle università diSaint Andrews nel 1413, diGlasgow nel 1450 e diAberdeen nel 1494, culminati nel 1496 con l'approvazione dell'Education Act.
Durante ilXVI secolo in Scozia si propagò laRiforma protestante. Nella prima parte del secolo, iniziarono a diffondersi gli insegnamenti, prima diMartin Lutero, e poi diGiovanni Calvino. In questo periodo si assistette all'esecuzione di un certo numero di predicatori protestanti, soprattutto del luterano Patrick Hamilton nel 1527, e successivamente del calvinistaGeorge Wishart nel 1546, condannati pereresia dal cardinaleBeaton aSaint Andrews, ma questi fu assassinato subito dopo l'esecuzione di George Wishart.
La riforma finale della chiesa scozzese fu sancita nel 1560 dal Parlamento, durante il regno diMaria Stuarda, quando la maggior parte degli scozzesi adottarono ilcalvinismo. La figura più influente fu quella diJohn Knox, discepolo, sia di Calvino, sia di Wishart, mentre ilcattolicesimo romano rimase particolarmente diffuso nelleHighlands.
Nel 1689 il principe olandese Guglielmo d'Orange divenneGuglielmo II di Scozia. Benché la "Gloriosa rivoluzione" sia stata prevalentemente un evento inglese, ebbe tuttavia un grande effetto anche sulla storia scozzese. IlParlamento scozzese offrì laCorona di Scozia a Guglielmo, che accettò con le condizioni dell'Atto di reclamo dei diritti del 1689.[1] Molti scozzesi sostennero Guglielmo, ma molti altri, specialmente nelleHighlands, rimasero legati a Giacomo VII di Scozia (Giacomo II d'Inghilterra). La sua causa, anche conosciuta comeGiacobitismo[2], fu alla base di una serie di rivolte unite sotto il nome diinsurrezione giacobita. Una prima "Giacobite" si creò sotto John Graham, primo visconte diDundee ("Bonnie Dundee") che sconfisse, nel 1689, le forze di Guglielmo nella battaglia di Killiecranki, ma Dundee venne ucciso in combattimento, così l'esercito Giacobita venne presto sconfitto nellabattaglia di Dunkeld. La completa sconfitta di Giacomo VII in Irlanda da parte di Guglielmo nellabattaglia del Boyne nel 1690, seguita dalmassacro di Glencoe nel 1692, convinse, allo scopo di restituire valore alle loro posizioni, i restanti capi Clan delleHighlands a stringere un'alleanza con Guglielmo. Successivamente ebbero luogo le due rivolte giacobite del 1715 e del 1745, che terminarono soltanto con la sconfitta nellabattaglia di Culloden.
La fine delXVII secolo fu economicamente difficile per la Scozia. I pessimi raccolti dei "sette anni malati" o degli "anni magri" degli anni novanta, condussero alla carestia e a un grande spopolamento. Il protezionismo inglese costrinse i commercianti scozzesi fuori dalle nuove colonie e contemporaneamente la politica estera inglese interruppe il commercio con la Francia. Di conseguenza molti scozzesi emigrarono inIrlanda del Nord. Nel 1695 il Parlamento scozzese promulgò una serie di leggi per porre rimedio alla disperata situazione economica, compresa la creazione dellaBanca di Scozia. La legge per la sedimentazione delle scuole stabilì un sistema di formazione pubblica basato sulle parrocchie. LaCompagnia della Scozia ricevette una concessione per raccogliere il capitale presso il pubblico per il commercio con l'Africa e leIndie. All'inizio delXVIII secolo la Scozia era un regno in crisi. La sua economia venne pesantemente indebolita a causa di una serie di gravi carestie. Il tentativo di risollevarsi dagli "anni magri" del 1690 tramite loSchema di Darién fallì, sabotato deliberatamente dagli sforzi congiunti dellaCompagnia inglese delle Indie Orientali, dei mercati finanziari internazionali diAmsterdam e da re Guglielmo: venne valutato che quasi 25% del capitale totale della Scozia venne perso nell'impresa di Darien.
La struttura politica della Scozia è sempre stata storicamente complessa. Durante la maggior parte dell'esistenza del regno, comunque, si sono riscontrate la presenza di singole monarchie, o di un Alto Re. Sotto la sovranità dell'Alto re, erano presenti, sia capi sia piccoli Re, mentre gli uffici vennero riempiti da un'assemblea con un sistema conosciuto chiamatoTanistry, unito a un elemento ereditario con il consenso dei governatori. Solitamente, il candidato veniva nominato dall'ufficio corrente sul metodo di "morte ed erede": il re infatti sceglie quello che viene chiamatotanist, datànaiste in gaelico scozzese.
Nel 1057, reMacbeth venne spodestato daMalcolm III. Durante il regno del reDavide I, l'influenza dei coloninormanni in Scozia fece adottare laprimogenitura come regola di successione, come già avveniva nella gran parte dell'Europa occidentale, testimoniato dallo sviluppo "di un regno ibrido", una parte della quale venne governata da un mix di governi feudali, e dall'altra, da leggi la cui origine è da attribuirsi all'antica tradizione celtica. Questi governi iniziali non potevano essere considerati "parlamento" nel senso proprio del termine.
Inizialmente gli scozzesi concedevano la loro fedeltà soprattutto al loro capo Clan, o a un possidente, così, l'Alto re, dovette fare buon viso a cattiva gioco, altrimenti vi era il rischio reale di un conflitto.
IlParlamento di Scozia era delegato a produrre le leggi. I membri, per quasi tutta la storia del Parlamento, erano collettivamente chiamati le "tre caste". La prima casta era composta da prelati,vescovi eabati, la seconda dai signori,duchi,conti e pari parlamentari, mentre la terza, dai commissari dei borghi. DalXVI secolo, la seconda venne riorganizzata tramite una selezione di commissari della contea. Questa venne modificata per generare "una quarta casta", infine si è individuata "una quinta casta", composta dai titolari degli uffici reali. Fra gli storici parlamentari, comunque, queste identificazioni rimasero altamente controverse.
Il primo parlamento scozzese di cui si hanno notizie apparve agli inizi delXIII secolo e la prima riunione di cui si hanno prove certe avvenne nel 1235 aKirkliston, durante il regno diAlessandro II. I due periodi, durante i quali il parlamento scozzese riuscì a imporsi, possono essere identificati tra il 1639 e il 1651 e tra il 1689 e il 1707.
Durante il periodo del Patto nazionale, il Parlamento scozzese emerse come tribuna politica e istituzionale, uno dei più complessi e potenti in Europa. Tra il 1640 e il 1641 crearono un programma di riforma costituzionale, rinnovato dal 1689, culminato con l'iscrizione dell'"Atto di reclamo dei diritti".
L'ultima sessione si tenne il 25 maggio 1707, dopo di che ilParlamento di Gran Bretagna assunse la responsabilità degli affari scozzesi, in base alle condizioni dell'Atto di Unione, con effetto dal 1º maggio 1707.
Nel linguaggio araldico, sarebbe: "d'azzurro, condecusse d'argento". La bandiera scozzese è una delle più antiche del mondo; la tradizione la data prima delIX secolo, il che ne fa la più antica bandiera nazionale ancora in uso.
Nel 1603, in seguito all'unione delle corone, reGiacomo I d'Inghilterra commissionò un nuovo disegno per uno stendardo che unisse la bandiera del Regno di Scozia e la bandiera delRegno d'Inghilterra. Nel 1606 venne creata l'Union Flag, in due versioni diverse, per rappresentare indipendentemente il proprio regno.
La versionescozzese presenta una croce di Sant'Andrea sopra una croce diSan Giorgio, usata solo in Scozia dal 1606 al 1707. Al contrario, in Inghilterra, la versioneinglese possedeva la croce di San Giorgio sopra la croce di Sant'Andrea, diventata, dal 1707, la bandiera utilizzata per rappresentare l'unificatoRegno di Gran Bretagna, prima dell'annessione dell'Irlanda.
LoStendardo Reale di Scozia, conosciuto anche come il "Leone Rampante"[3], era la bandiera del Regno di Scozia, nonchévessillo dello Stemma del Regno di Scozia. Rimase lo stendardo personale del re di Scozia, mentre oggi il suo utilizzo è riservato a poche alte cariche dello Stato che rappresentano ufficialmente il sovrano e sventola sopra le residenze reali in Scozia quando il monarca è assente.
La bandiera della Scozia
La versione "scozzese" della bandiera del Regno di Gran Bretagna