
Unaregione storica (oarea storica) è unaregione geografica che in un determinato momento aveva una baseculturale,etnica,linguistica opolitica comune diversa dai confini attuali.[2] Le regioni storiche sono utilizzate come strumenti per lo studio dellastoria e l'analisi dellosviluppo sociale delle culture specifiche delperiodo relativo senza alcun riferimento alle organizzazioni politiche, economiche o sociali contemporanee.
Il principio fondamentale alla base di questa visione è che esistono strutture culturali, politiche e mentali più antiche che esercitano una maggiore influenza sulle identità spazio-sociali degli individui di quanto non sia inteso dal mondo contemporaneo, vincolate e spesso accecate dalla propria visione del mondo per esempio dall'attenzione sulla nazione -stato.[3]
Il fatto di condividere elementi comuni trapopolazioni può essere o meno il fattore di crescita di un senso diidentità. In alcuni casi le regioni storiche possono corrispondere constati antichi e occupare un'areageograficamente simile. Si studiano e si analizzano le zone storiche in termini dello sviluppo sociale delle locali culture storiche, in un periodo specifico, senza riferimento a fattori politici, economici o sociali contemporanei, anche se quei termini possono arrivare ad avere un influsso contemporaneo e persistere nell'organizzazione statale o amministrativa moderna. Le regioni storiche nascono inizialmente per effetto di fattori indipendenti dalle demarcazioni politiche, benché queste possono finire per influenzarle.
Il concetto di regione storica cominciò ad essere utilizzato e applicato in studi dietnografía,storia,archeologia eantropologia culturale agli inizi del secolo XX. Le definizioni di regione variano[4], e le regioni possono includeremacroregioni come l'Europa, territori distati tradizionali o areemicroregionali più piccole. La vicinanza geografica è il presupposto spesso richiesto per l'emergere di un'identità regionale.[4] In Europa, le identità regionali sono spesso derivate dalperiodo delle migrazioni, ma per la prospettiva contemporanea sono spesso legate alperiodo di trasformazione territoriale del 1918-1920 e alsuccessivo alla guerra fredda.[5]
Alcune regioni sono interamente ipotizzate, come ilMedio Oriente, delimitata nel 1902 da unostratega militare,Alfred Thayer Mahan, per riferirsi all'area delGolfo Persico.[1] Altre possono avere la propria origine nell'antichità ed essere risorte, comeIsraele o laMacedonia.
Le regioni storiche, o paesi storici, sono areegeografiche definite col fine di studiare e analizzare l'evoluzionesociale eculturale dei suoi abitanti durante periodi specifici, senza riferimento alle organizzazioni economiche, sociali o politiche contemporanee.[2]
Il principio fondamentale di questo punto di vista è che le vecchie strutture politiche e mentali esistono e svolgono sull'identità spaziale e sociale degli individui, un influsso maggiore di quanto il mondo contemporaneo comprenda, identità molte volte accecata per la sua propria visione del mondo (e spesso centrata, per esempio, sullostato-nazione).[3]
Il termine regione storica è un concetto digeografia storica che ha cominciato a essere utilizzato e applicato agli studi dietnografía, storia,archeologia eantropologia culturale agli inizi del secolo XX.[6] Generalmente si applica ad aree definite che, nonostante la loro natura, non hanno unostato indipendente o che sono state divise amministrativamente o incluse e assimilate posteriormente.[7]



Le dimensioni delle regioni storiche variano molto in macroregioni su scala continentale comeEuropa, territori tradizionali di popoli, nazioni o paesi, o microregioni più piccole a livello locale come le città.[4] La prossimità geografica è spesso la condizione necessaria perché nasca un'identità regionale.[4] Una regione storica è un'area delimitata nella quale le popolazioni generalmente condividono un patrimonio e eventi storici comuni e, spesso, hanno caratteristiche etniche o linguistiche specifiche. I limiti di queste regioni possono coincidere o non con leregioni geografiche o con entità politiche ancora esistenti o già estinte, come gli stati o gli imperi moderni.
Spesso, indipendentemente dalle strutture predominanti e i cambi politici ed economici dentro i confini dell'area in questione, esiste una coscienza comune degli abitanti di appartenere alla stessa regione storica. Questo sentimento può essere o non una fonte di identità, a secondo dei casi. In Europa, le identità regionali spesso sorgono dal periodo delle migrazioni, ma la prospettiva contemporanea è condizionata dal periodo di trasformazione territoriale di 1918-1920, e quello successivo allaguerra fredda.[5]
Alcuni nomi si riferiscono a periodi storici, come "Borgogna" che risale aiburgundi. Altri ancora potrebbero risalire all'Antichità come "Israele" o "Macedonia". È anche il caso di certi stati del Medioevo, come "Ghana" (il paese moderno non coincide, oltretutto, con l'Impero delGhana antico). Il recupero di questi "inerti di nomi storici" non sempre riesce: così, l'intento del governo francese di far tornare in uso il nome dell'antica regione "Settimania" la regione francese moderna diLinguadoca-Rossiglione è fallito.[8]
Alcune regioni sono di particolare importanza in certi periodi storici: la "Mesopotamia", per esempio, è molto importante nei campi della storia antica e l'archeologia, mentre altre regioni storiche sono quasi dimenticate (salvo per alcuni specialisti), come la "cultura Moche" in Sudamerica o il "Regno di Lunda" nel Sudafrica, mentre si discute sull'esistenza stessa di alcune, come nel caso dell'"Impero di Kitara" sempre inAfrica.
Questi dubbi sono parte del dibattito scientifico: di fatto, il concetto di regione storica può essere più o meno rilevante secondo le circostanze e il paese. Alcuni storici includono imperi o regni estinti nella definizione di "regioni storiche", dando alla stessa un significato più ampio. Ma in molti casi, gli imperi non sono arrivati a detenere un grado sufficiente di isolamento e identità specifica, caratteristico della definizione rigida di regione storica.
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