LaRegione del Kurdistan (in curdoهەرێمی کوردستان,Herêma Kurdistanê; in araboإقليم كردستان?,Iqlīm Kurdistān), conosciuta anche comeKurdistan iracheno,[1] è un'entità federaleautonoma[2] dell'Iraq, situata nella sua parte settentrionale. Corrisponde alla parte sud-orientale dell'altopiano delKurdistan geografico.
Comprende i quattrogovernatorati a maggioranzacurda diDihok,Erbil,Halabja eSulaymaniyya. La regione confina con l'Iran a est, con laTurchia a nord e con laSiria a ovest. La Regione del Kurdistan comprende la maggior parte del Kurdistan iracheno geografico, ma esclude le aree curde sotto il governo iracheno da quando l'autonomia curda venne istituita nel 1992 con leprime elezioni curde dopo laguerra del Golfo.
Ilparlamento della regione del Kurdistan si trova ad Erbil, che è la più grande città curda inIraq, ma la costituzione curda dichiara all'art. 5 che la capitale del Kurdistan è la contesa città diKirkuk[3]. Quando l'esercito iracheno si ritirò dalla maggior parte delle aree contese a metà del 2014 a causa dell'offensiva dell'ISIL nel nord dell'Iraq, lePeshmerga curde entrarono nelle aree e vi mantennero il controllo fino all'ottobre 2017.[4]
Icurdi in Iraq hanno combattuto in modo oscillante per raggiungere l'autonomia o l'indipendenza nel corso delXX secolo e sono stati soggetti adarabizzazione egenocidio nelle mani dell'Iraq.[5] Tuttavia, lazona d'interdizione al volo imposta dagli statunitensi dal marzo 1991 in poi su gran parte del Kurdistan iracheno diede ai curdi la possibilità di sperimentare l'autogoverno e la regione autonoma venne di fatto istituita.[6] Tuttavia, l'Iraq ha riconosciuto l'autonomia del Kurdistan solo dopo la caduta diSaddam Hussein nel 2003 con una nuova costituzione irachena nel 2005.[7] Nel settembre 2017 si è tenuto unreferendum unilaterale sull'indipendenza che ha creato reazioni contrastanti a livello internazionale.
La parola "Kurdistan" significa letteralmentePaese dei Curdi.
Circa il nome ufficiale, la nuovaCostituzioneirachena del 2005 parla diRegione del Kurdistan.[8] Il governo regionale parla diKurdistan-Iraq oRegione del Kurdistan ma evita il termine di Kurdistan iracheno.[9]. Il nome del governo regionale è "Governo Regionale del Kurdistan" (Hikûmetî Herêmî Kurdistan incurdo).
I Curdi chiamano la loro regioneKurdistana Başȗr (Kurdistan del Sud) oBaşûrê Kurdistanê (Sud del Kurdistan), in riferimento alla localizzazione geografica della regione autonoma rispetto all'ideale unitario delKurdistan.
Benché istituito già nel 1991 il territorio del Kurdistan iracheno assume le attuali caratteristiche di autonomia solo con l'introduzione della nuova costituzione nel 2005.
Nel 2008 gliStati Uniti, principale forza d'occupazione straniera a seguito dellaseconda guerra del Golfo, e l'Iraq firmano un accordo sullo status delle forze armate nel quale si fissa il ritiro di tutte le truppe americane entro la fine del 2011.
Benché continuino i combattimenti sia contro il governo iracheno e le truppe straniere, sia fra le diverse comunità etnico-religiose, la scadenza viene rispettata e nel 2011 le truppe straniere terminano il ritiro dall'Iraq.[10]
A partire dal 2012 l'Iraq, ed il Kurdistan con esso, subisce leripercussioni dellaguerra civile siriana, essendoci un intenso scambio di guerriglieri fra i gruppi islamisti che operano nella Siria orientale e quelli che operano nell'Iraq occidentale (a maggioranza sunnita, dove è forte il risentimento verso il governo di Baghdad, dominato dagli sciiti).[11]
Nel 2013Abu Bakr al-Baghdadi, leader delloStato Islamico dell'Iraq fondato nel 2006 come parte della rete di al-Qāʿida, annuncia l'unione del suo gruppo conal-Nusra, il principale movimento islamista della guerriglia siriana. L'unione, respinta dalla maggior parte della dirigenza di al-Nuṣra e da al-Qāʿida, provoca l'allontanamento dalla rete di al-Qāʿida del nuovo gruppo, che prende il nome diStato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIS o ISIL nella sigla inglese, Da'ish in quella araba).[12]
All'inizio del 2014 questo gruppo assume il controllo della città diFalluja e di buona parte della provincia irachena occidentale di al-Anbar, oltre che della Siria orientale, e si espande poi fra giugno e luglio a nord e a est, prendendo in particolare le città diMosul eTikrit e spingendosi fino al territorio delKurdistan. In questo periodo, rotti definitivamente i legami con al-Qāʿida, proclama la creazione di uncaliffato universale (oStato Islamico, IS nella sigla inglese) con a capo il suo leaderAbu Bakr al-Baghdadi, che prende il nome di califfo Ibrāhīm.[13] L'avanzata dell'IS viene frenata dairaid degli Stati Uniti e dalle milizie curde e sciite.[14]
A partire dal 2015, lo Stato Islamico comincia a perdere terreno, e le offensive dell'esercito regolare e delle milizie a esso legate, unitamente ai raid aerei americani e alla pressione sul fronte siriano, portano alla riconquista irachena di diverse aree, incluse le città diTikrit,Ramadi e Falluja.[15] A luglio 2016 l'unica grande città di cui lo Stato Islamico mantiene il controllo è Mosul, considerata la "capitale" delCaliffato in Iraq fin dalla sua presa nel 2014.[16]
Il 25 settembre 2017 la popolazione curda è stata chiamata alle urne per decidere con unreferendum se ottenere una completa indipendenza dall'Iraq[17]. Il 93% della popolazione curda ha votato sì per l'indipendenza del Kurdistan dall'Iraq[18]; molti stati tra cui lo stessoIraq,Turchia,Stati Uniti eIran sono però contrari all'indipendenza, solo Israele ha appoggiato l'iniziativa curda. La dura reazione del governo federale iracheno, che occupò militarmente i territori contesi e isolò completamente la regione, ne rese inefficace l'esito, come riconosciuto dallo stesso governo regionale il 25 ottobre 2017.
Nel 2017, il tasso di disoccupazione è superiore al 20%, e il 30% della popolazione della regione del Kurdistan vive sotto la soglia di povertà. Al contrario, ci sono quasi 9 000 uomini d'affari nella regione del Kurdistan la cui ricchezza è sopra un milione di dollari.[19]Alle elezioni parlamentari del 30 settembre 2018, il Partito Democratico del Kurdistan (PDK) è risultato il principale gruppo a rappresentare le istanze curde in Iraq, seguito dalla Unione Patriottica del Kurdistan (UPK).
Il Kurdistan iracheno è assai montuoso, con la sua principale eminenza che misura 3611 metri, il Chikah Dar. I numerosi fiumi che fluiscono da tali montagne e bagnano la regione sono all'origine della fertilità del terreno e della sua lussureggiante vegetazione.
Le montagne, il clima e la qualità delle acque fanno del Kurdistan iracheno una regione a forte vocazione agricola e turistica. Inoltre questa regione possiede materie prime minerarie, in particolare ilpetrolio, che è sfruttato da numerosi decenni.
I principali partiti presenti in Kurdistan sono ilPDK, radicato nei governatorati diArbileDihok, e l'UPK che ha invece la propria base nei territori diKirkuk eSulaymaniyya. Un altro partito che alleelezioni parlamentari del 2014 ha conquistato notorietà è il partitoGorran (trad.Cambiamento) nato da una scissione interna dell'UPK nel 2006 e che si è imposto nel territorio diSulaymaniyya.
Il Kurdistan iracheno e i suoi Governatorati.Regione autonoma del Kurdistan
Il Kurdistan iracheno è diviso in 6 governatorati. Fra essi, 3 sono sotto il controllo delgoverno regionale del Kurdistan. Questi Governatorati sono chiamatiparêzgeh in curdo.
I Governatorati sotto diretto controllo del governo regionale del Kurdistan sono:
Il governo regionale del Kurdistan dispone di una forza armata nota sotto la denominazione di "Guardie regionali curde" (Kurdish Regional Guards), chiamate anchePeshmerga, dotate di solo armamento leggero. Due divisioni dell'esercito iracheno (la 15ª e la 16ª) erano, alla data del 2008, in fase di costituzione con dette unità.
Nell'agosto 2014, alcuni battaglioni della milizia peshmerga sono stati integrati nella Guardia Nazionale Irachena (al-Ḥaras al-Watanī), e sono parte della nuova2ª divisione irachena, di base aMosul. Attualmente hanno all'attivo circa 200.000 soldati.[20][21]
Il Kurdistan possiede numerosi canali televisivi in lingua curda; in particolare, la compagnia che riceve i maggiori finanziamenti è laRûdaw, proprietaria anche di un quotidiano e di una stazione radiofonica.[22]