Regia | |
---|---|
Civiltà | romana |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Comune | Roma |
Amministrazione | |
Patrimonio | Centro storico di Roma |
Ente | Parco Archeologico del Colosseo |
Responsabile | Alfonsina Russo |
Visitabile | Sì |
Sito web | parcocolosseo.it/area/foro-romano/ |
Mappa di localizzazione | |
![]() | |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
LaRègia è una delle più antiche costruzioni delForo Romano, di grande valore simbolico, politico e religioso[1], per gliantichi romani.
Secondo la tradizione quiNuma Pompilio aveva un'abitazione propria[2] o almeno unquartier generale.[3][1]
Circa un secolo dopo (575-550 a.C.) l'edificio, che doveva avere una funzione sacra, viene accostato a untempio con terrecotte decorative di"prima fase"[non chiaro], il cui terrazzamento è sovrapposto al recinto del VII secolo, senza però toccare l'altare. Il tempio, del quale restano scarsissimi resti, doveva avere una pianta rettangolare con un unico ambiente aperto a est e proceduto da un porticato di legno; contemporaneamente l'area del recinto viene pavimentata accuratamente, lasciando il cippo[Quale? Il cippo non è mai stato menzionato fino a qui.] al centro, e forse in parte coperta.
Un incendio poco dopo la metà delVI secolo a.C. richiese il rifacimento della Regia, che prese la forma conosciuta fino a tutta l'età imperiale, orientato con una rotazione a novanta gradi rispetto all'edificio precedente. L'evento è probabilmente da mettersi in relazione alla fine della monarchia nel509 a.C.
La Regia venne bruciata e restaurata nel148 a.C.; e ancora nel36 a.C., quando il restauro venne eseguito in marmo daGneo Domizio Calvino, il conquistatore dellaSpagna, che fece iscrivere sul delle lastre marmoree appese alle pareti esterne i nomi dei magistrati eponimi e dei trionfi, noti comeFasti Capitolini.[4]
In seguito venne distrutta durante ilgrande incendio di Roma del64.[3] Poiché la sua pianta era considerata sacra, questi restauri non ne modificarono mai la disposizione.
La sua importanza divenne simbolica durante il periodo imperiale e venne trasferita in una residenza privata nel VII o VIII secolo. Riscoperto nel1546, quando furono rinvenuti la maggior parte dei frammenti che costituiscono iFasti Capitolini, non se ne riuscì ad attribuirlo ad alcun edificio antico romano, fino alla sua indentificazione nel1886, ad opera dell'archeologo e filologo tedescoHeinrich Jordan,[5][6] confermata dai successivi scavi diGiacomo Boni.[4]
La Regia è situata all'estremità sud-est, dove anticamente chiudeva il lato breve della piazza prima che vi venisse costruito davanti iltempio del Divo Giulio. Alle spalle della Regia si trovano iltempio di Vesta e lacasa delle Vestali e a nord iltempio di Antonino e Faustina.
È probabile che la Regia fosse un complesso assai più grande, che comprendeva anche la casa delRex sacrorum, e quella delleVestali. La Regia oggi visibile sarebbe pertanto solamente il settore dell'originaria abitazione del Re, in cui probabilmente ilRex sacrorum e ilPontefice massimo esercitavano le funzioni sacrali. Questo settore della Regia durante la Repubblica è stato isolato con lo sviluppo urbanistico del Foro, ma conservato e forse adibito a santuario. Oggi lo si conosce come casa del Re.
L'edificio ha una forma irregolare. Gli interni erano divisi in tre camere più una camera centrale di ingresso e un cortile.
La parte a sud ha una forma rettangolare allungata, orientata perfettamente sull'asse est-ovest; al centro si trovava il vano di accesso, dal quale si accedeva alla stanza orientale, probabile santuario diOpi, e alla stanza occidentale munita di altare circolare, probabile santuario diMarte, dove si conservavano le sue lance, perciò sacre, e gliancilia;[4] a nord infine si trovava un ambiente trapezoidale con doppio porticato in legno che doveva essere un cortile scoperto, pavimentato intufo, forse l'Atrium regium. Vi si aprivano alcuni pozzi tuttora visibili e vi si dovevano trovare dueallori ricordati dalla tradizione.
Molti dei frammenti marmorei sparsi nelle vicinanze risalgono alla ricostruzione della Regia del36 a.C..
Non doveva essere casuale la somiglianza nella pianta, nella cronologia e nelle dimensioni con un edificio nell'Agorà di Atene (l'abitazione pubblica deipritani), a dimostrazione dei frequenti rapporti fra la Grecia e Roma già in periodi così arcaici.
Si è dibattuto se nella Regia vivesse il Re o ilRex sacrorum (re delle cose sacre, che ereditò le funzioni religiose del Re durante laRepubblica), ma un passo diFesto ha chiarito che ilRex sacrorum vivesse sullaSacra via summa[7]. Non vi risiedeva nemmeno ilPontefice massimo, che risiedeva invece nella vicinaDomus publica. Qui però ilpontifex svolgeva la sua funzione.[4] In definitiva si doveva trattare di un santuario che ripeteva le forme di un'abitazione, come ne sono state scoperte per esempio aAcquarossa, centro etrusco vicino aViterbo, risalenti alVII secolo a.C.
Nella Regia si riuniva ilcollegio dei pontefici e a volte iFratres Arvales.
Nella Regia erano conservati i leggendari scudi sacri diMarte (gliancilia): secondo la leggenda uno scudo del Dio era piovuto nel Foro e i Romani, per impedirne il furto, ne fecero undici copie identiche, che venivano portate in processione dall'antichissima corporazione sacerdotale deiSalii (i saltatori); essi procedevano saltando ogni tre passi, il cosiddettotripudium. Qui erano anche infisse le lance consacrate a Marte, lehastae Martiae: si credeva che se queste avessero incominciato a vibrare, sarebbe accaduto qualcosa di terribile. Secondo la leggenda, le aste vibrarono la notte del 14 marzo del44 a.C., quandoGiulio Cesare, che ricopriva la carica diPontefice Massimo, venne ucciso nel Senato.
Nella Regia aveva inoltre sede un santuario diOps Consiva, la dea dei raccolti, luogo sacro in cui potevano accedere solamente ilpontifex maximus e le Vestali. Infine era conservato qui l'archivio deipontefici, preghiere, sacrifici, il calendario sacro, gliAnnales (raccolta di eventi di pubblico interesse) e le leggi su matrimoni, morte e testamenti. Un altro altare per sacrifici era dedicato aGiove,Giunone eGiano, forse quello originariamente posto nel cortile recintato.
Le fasi della costruzione sono state messe in luce da unoscavo condotto nel1899 daGiacomo Boni, che raggiunse profondità notevoli. Sulla scorta dei dati raccolti dal Boni, Frank Edward Brown nel1935 condusse ulteriori indagini archeologiche che definirono l'età repubblicana dell'area.[5]
Una ulteriore campagna di scavi, condotta tra il1964 ed il1965 sempre da Brown per l'American Academy in Rome, giungendo ad affinare le conoscenze sulle fasi del monumento in età regia.[5]
In questo punto alle pendici dellaVelia, sul confine della superficie "storica" del Foro, sono state trovate due tombe di bambini della fine dell'VIII secolo a.C. e una decina di capanne databili alIX secolo a.C., simili aquelle del Palatino. Nella seconda metà delVII secolo a.C. sulla piattaforma delle capanne vengono poste le fondazioni intufo e l'alzato in mattoni crudi di un edificio, formanti una sorta di piattaforma aperta sulla futuravia Sacra. Davanti alla piattaforma si trovava un recinto con un cippo-altare a forma ditronco di cono.
La parte della Regia che costituiva l'abitazione delRex sacrorum, nell'età dei Re, non è oggi visibile, coperta da una tettoia, essa si trova nella parte più alta dellaVia Sacra.
Nel1987 fu quindi aperto uno scavo tra la Regia e la Casa delle Vestali.[5]
Planimetria delForo Romano | |
---|---|
Piano del Foro romano repubblicano | Piano del Foro romano imperiale |
Altri progetti
Controllo di autorità | GND(DE) 4476637-3 |
---|