Dapprima previsto per il 25 maggio 2014, stesso giorno delleelezioni presidenziali in Ucraina,[2] fu anticipato prima al 30 marzo e poi al 16 marzo. Il referendum fu preceduto il 4 marzo 2014 dalla richiesta del parlamento della Crimea (considerato illegale dalle autorità diKiev), approvata con 78 voti su 81, che la repubblica - se fosse divenuta indipendente - potesse entrare a far parte della Federazione russa. Inoltre, l'11 marzo 2014 la repubblica dichiarò unilateralmente l'indipendenza dall'Ucraina.[3]
Al referendum furono ammessi a votare tutti i maggiorenni in possesso della cittadinanza ucraina residenti in Crimea e i cittadini russi ivi presenti e in possesso del permesso di soggiorno nella penisola.[5] Il Ministero della Giustizia ucraino, in occasione del referendum, bloccò la banca dati con il registro degli elettori della Crimea, per cui furono utilizzati gli elenchi degli elettori, forse non aggiornati, risalenti alle elezioni allaVerchovna Rada, il parlamento della Crimea, tenutesi nel 2012.[5]
Il referendum non è riconosciuto a livello internazionale dalla maggior parte dei Paesi,[10] principalmente a causa della presenza delle forze russe sul territorio.[11] Tredici membri delConsiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno votato a favore di una risoluzione che dichiarasse non valida la consultazione, ma la Russia ha posto un veto e laCina si è astenuta.[12][13] on seguito è stata adottata una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite con 100 voti favorevoli, 11 contrari e 58 astenuti, che ha dichiarato il referendum non valido, riaffermando il diritto dell'Ucraina alla propria integrità territoriale.[11]
Ilparlamento della Crimea, nelladichiarazione d'indipendenza dall'Ucraina dell'11 marzo 2014, fece riferimento alla sentenza dellaCorte internazionale di giustizia sulKosovo del 22 luglio 2010,[14] la quale affermò che la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo non aveva violato il diritto internazionale né laRisoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.[15] Il ministro degli esteri dellaFederazione Russa,Sergej Lavrov, affermò che l'indipendenza e il referendum erano assolutamente legittimi, facendo riferimento alle dichiarazioni d'indipendenza diStati Uniti (1776),Moldavia (1991),Kosovo (2008) eOLP, dal 1974 considerata dallaLega Araba legittima "rappresentante del popolo palestinese".[16] Il referendum violava gli articoli 2 e 17 dellaCostituzione dell'Ucraina sulla sovranità e integrità del territorio ucraino.[17] Secondo gliStati Uniti, ilCanada e ilRegno Unito,[18][19][20] l'annessione della Crimea alla Russia violava gli accordi delMemorandum on Security Assurances,[21] firmato aBudapest il 5 dicembre 1994 traRussia,Regno Unito,Stati Uniti eUcraina, e che prevedeva l'impegno ucraino a smantellare l'arsenale nucleare presente sul proprio territorio, di cui l'Ucraina aveva il controllo fisico ma non quello operativo, in cambio del rispetto della propria indipendenza e sovranità nei confini esistenti.[21] Secondo la Russia, invece, ilMemorandum, non essendo stato ratificato, non era un accordo internazionale giuridicamente vincolante, ma solo un documento diplomatico contenente uno scambio di promesse fra le parti. Inoltre, lo stesso non poteva essere applicato al nuovo governo ucraino, nato come risultato di un colpo di stato susseguente a una rivoluzione, e l'Ucraina aveva per prima infranto ilMemorandum quando, nel 1995, aveva unilateralmente abolito la costituzione del 1992 dellaRepubblica autonoma di Crimea senza consultare gli Stati firmatari delMemorandum, come era invece previsto dal punto 6 dello stesso nel caso si fosse verificata una situazione tale da sollevare una questione relativa agli impegni sottoscritti.[22]
Esperti di diritto internazionale ritennero che il paragone con il caso delKosovo non sussisteva, perché il quesito referendario non prevedeva l'opzione dell'indipendenza, ma poneva la scelta tra la permanenza nell'Ucraina e l'adesione alla Russia,[23] altri considerarono le interferenze militari russe in Crimea come fatte "in spregio totale del divieto di acquisizione di territori con la forza".[24] Alcuni media paragonarono il referendum all'Anschluss che portò, nel 1938, all'annessione dell'Austria allaGermania nazista,[25] altri paragonarono la situazione alla divisione dellaCecoslovacchia nel 1993[26] e altri ancora a una "quasiJugoslavia" durante il periodo delleGuerre jugoslave.[27][28]
Risultati del voto dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull'integrità del territorio ucraino A favore Contro Astensione Assenti Non-membri
Il governoucraino non riconobbe il referendum.[29][30] L'esito del referendum non venne riconosciuto nemmeno dalMejli del Popolo Tataro della Crimea, la maggiore organizzazione politica deitatari di Crimea.[31] L'esito del referendum venne invece riconosciuto dalla Russia.[32][33] Il presidente dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa), lo svizzeroDidier Burkhalter, affermò che "nella sua forma attuale il referendum non è coerente con la Costituzione ucraina e deve essere considerato illegale", aggiungendo che non c'erano le condizioni per una missione di osservatori in occasione del voto.[34] Gli osservatori dell'OSCE rinunciarono più volte a entrare in Crimea a causa dell'esplosione di colpi d'arma da fuoco d'avvertimento al confine tra Ucraina e Crimea nell'Istmo di Perekop[35] In seguito, il governo della Crimea invitò ufficialmente gli osservatori dell'OSCE a inviare una delegazione nella repubblica autonoma per controllare lo svolgimento del referendum.[36] L'inviato delleNazioni Unite per i diritti umani, Ivan Šimonović, l'11 marzo 2014 venne informato dalle autorità locali della Crimea di non poter essere accolto nella penisola a causa della "complessa situazione esistente in loco così come dell'impossibilità di provvedere alla sicurezza della sua delegazione".[37] Il 27 marzo 2014, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò, con 100 voti a favore, 11 contrari e 58 astenuti, larisoluzione 68/262 in cui si chiedeva agli Stati membri di non riconoscere i cambiamenti avvenuti nello status della Crimea.[38]
Secondo l'Istituto Internazionale di sociologia di Kiev, nel 2013 il 35,9% degli abitanti dellaRepubblica autonoma di Crimea era a favore dell'unificazione dell'intera Ucraina con la Russia; la stessa percentuale era salita al 41% in un sondaggio condotto fra l'8 e il 18 febbraio 2014.[45] Secondo il sondaggio effettuato dall'Istituto di Crimea di Studi Politici e Sociali fra l'8 e il 10 marzo, il 77% degli abitanti della Crimea avrebbe votato per il ritorno alla Russia e solo l'8% per il ripristino della costituzione del 1992 dellaRepubblica autonoma di Crimea come parte dell'Ucraina; mentre nella città diSebastopoli i favorevoli all'unificazione con la Russia erano l'85% della popolazione.[46] Il portavoce del Parlamento della Crimea,Vladimir Konstantinov, affermò che, nei sondaggi effettuati il 10 marzo 2014, più dell'80% della popolazione della Crimea si espresse a favore del ritorno della penisola alla Russia.[16]
I seggi furono aperti dalle 8:00 alle 20:00 (UTC+4)[47] e fino alle 22:00 a Sebastopoli.[48] Furono stampate 1 550 000 schede per un costo complessivo di 2 milioni didollari (pari a circa 18 milioni e mezzo digrivnie ucraine). 1 500 soldati furono presenti nei seggi elettorali in tutta la repubblica autonoma[49] e furono formate 192 commissioni elettorali[50] ripartite in 27 commissioni elettorali territoriali.[51] Il 13 marzo 2014, secondo il ministro della difesa ucraino,Vitalij Jarema, erano presenti in Crimea 18 430 soldati russi.[52]
Sei a favore del ripristino della Costituzione del 1992 e dello status della Crimea come parte dell'Ucraina?
Secondo i risultati forniti dalle autorità russe, l'affluenza fu di1 548 197 votanti su1 839 466 aventi diritto, pari all'84,2%. Il quorum di validità del referendum, fissato al 50%, fu dunque superato. Tuttavia, questi risultati sembra siano stati falsificati: sul sito del Consiglio per i diritti umani del presidente della Federazione Russa vennero per sbaglio pubblicati i veri risultati in cui risultava che solo il 30% dei diritti al voto si era recato a votare (e solo la metà di questi si era dichiarato favorevole all'unione con la Russia).[56]