| Ravenna FC 1913 Calcio | |
|---|---|
| Giallorossi,Leoni | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Leoni,pino |
| Inno | Forza grande Ravenna |
| Dati societari | |
| Città | Ravenna |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie C |
| Fondazione | 1913 |
| Rifondazione | 2001 |
| Rifondazione | 2012 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Bruno Benelli (12 020 posti) |
| Sito web | www.ravennafc.it |
| Palmarès | |
| Titoli nazionali | 1Scudetto IV Serie |
| Trofei nazionali | 1Coppe Italia Serie D |
| Si invita a seguire ilmodello di voce | |
IlRavenna Football Club 1913[1], meglio noto comeRavenna, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella città diRavenna. Milita inSerie C, la terza divisione delcampionato italiano.
Fondata nel 1913 comeUnione Sportiva Ravennate e ricostituita nel 2001 col nomeRavenna Calcio e nel 2012 comeRavenna Sport 2019, vanta quale maggiore livello raggiunto laSerie B. Nel suo palmarès annovera unoScudetto IV Serie e unaCoppa Italia Serie D. Attualmente occupa la 71º posizione nel ranking dellatradizione sportiva dei club calcistici secondo i criteri dellaFIGC e al 73º dellaclassifica perpetua della Serie B.
I colori sociali sono ilgiallo e ilrosso. Disputa le partite di casa allostadio Bruno Benelli.
La prima squadra rappresentativa della città di Ravenna, è nata il 21 aprile 1913 grazie adAngelo Fabbri, che di ritorno da un viaggio in territorio elvetico portò un pallone di cuoio e fece conoscere alle persone il gioco del calcio. La prima partita che i giallorossi disputarono fu un'amichevole contro ilForlì nel campo di Piazza d'Armi.
All'inizio del 1918, successivamente, vi fu un profondo cambiamento segnato dalla fusione traExcelsior e società che diede vita all'Audace, poi, nel 1920, nacque la societàUnione Sportiva Ravennate. L'esordio del Ravenna in un campionato FIGC avviene sul campo della Pro Ferrara nel girone C del campionato diPromozione 1920-1921. Sette anni dopo, nel campionato diTerza Divisione 1927-1928, il Ravenna allenato da Adolf Maurer fece il suo primo campionato da protagonista dove venne messo in mostra Cecco Cortesi, destinato a diventare il più grande capocannoniere nella storia della società ravennate, che riuscì a segnare in tutto 139 gol durante la sua permanenza in giallorosso.
Glianni trenta cominciarono con una promozione inPrima Divisione arrivata al termine del campionato diSeconda Divisione 1929-1930. La partita d'esordio in Prima Divisione fu positiva, con il Ravenna che batté il Pisa con il risultato di 4-0. Al termine della stagione diPrima Divisione 1930-1931 i giallorossi allenati da Dimeny arrivarono ottavi.
Nell'estate del 1936, poi, il Ravenna venne promosso per la prima volta in Serie C, dove i giallorossi disputarono alcune stagioni molto esaltanti con i gol di Baratella e di Cecco Cortesi che insieme agli altri compagni di squadra arrivarono a sfiorare la promozione in Serie B non arrivata a causa della differenza reti sfavorevole nel campionato diSerie C 1940-1941.
Nella seconda metà degli anni trenta, i ravennati rimasero imbattuti in casa per ben 63 mesi, dal 29 novembre 1936 al primo marzo 1942, con 66 vittorie e 5 pareggi tra le mura proprie. I tecnici che si successero sulle panchine, nel corso di questi anni, furonoOlao Cerini, Primo Fabbri, Aristide Viali edAlfredo Mazzoni.
Dopo laseconda guerra mondiale, alla ripresa dei campionati diSerie C, A.C. Ravenna e Società Sportiva Edera, si fusero nellaSocietà Sportiva Edera Ravenna con Mario Gritti presidente che nellastagione 1946-1947 iniziò un campionato difficile con la squadra retrocessa e successivamente ripescata e poi nel campionato diSerie C 1947-1948 pur arrivando al quinto posto i giallorossi retrocessero nella nuovaPromozione ove vi rimasero fino allastagione 1950-1951.
Nell'agosto del 1949, poi, dopo tre stagioni cessò il sodalizio di unione con l'Edera e la società presieduta da Guglielmo Strocchi, cambiò denominazione inUnione Sportiva Ravenna cui sedettero allenatori come Riparbelli, Prendato, Maurer, Bodoira e Mazzoni, che però disputarono dei campionati a livello dilettantistico altalenandosi tra Promozione regionale e IV Serie fino al 1958 quando nel frattempo nacque la nuova società dellaSarom Ravenna.
Dopo l'epoca della Sarom durata dal 1954 al 1964, in dieci anni arrivarono due promozioni nel giro di tre anni, uno Scudetto Dilettanti e una promozione sfumata in Serie B a due giornate dalla fine.

Il primo campionato disputato dalla Sarom sotto la guida tecnica diDomenico Bosi terminò con la vittoria del girone A diPromozione, con Marconi bomber con 17 centri realizzati e senza neanche perdere una partita. Ciò valse ai romagnoli la conquista di un record per quanto riguarda i campionati nazionali e interregionali di quella stagione, tanto da richiamare l'attenzione delle telecamereRai che fecero un servizio sul sodalizio giallorosso.[2]
Al termine del campionato diIV Serie 1956-1957. Dopo aver chiuso al primo posto il girone C, i giallorossi parteciparono alle finali nazionali dove prima, liquidarono il Belluno, e poi, dopo le gare giocate in campo neutro aCremona,Livorno eNapoli, si laureano Campioni d'Italia IV Serie.
Nella stagione successiva, al suo ritorno in Serie C, il Ravenna con Bosi in panchina fece un torneo di vertice, perdendo soltanto nelle ultime giornate ove alla penultima giornata contro la Fedit Roma perse con il risultato di 1-0 e una rete di Tino Valli il sogno della promozione inSerie B.

Nelle stagioni immediatamente successive l'Unione Sportiva Ravenna, attraversò un periodo difficile caratterizzato da scarsi risultati e da situazioni economiche problematiche riflesse sia sull'aspetto tecnico, che sulla panchina bizantina con una dolorosa retrocessione nei dilettanti al termine della stagione diSerie C 1970-1971, dopo 14 anni di permanenza consecutiva. Il purgatorio in Serie D durò una stagione, dove alla fine della stagione, il Ravenna vinse il girone D della Serie D rientrando subito in Serie C, dove restò per quattro stagioni, per poi retrocedere di nuovo.
Lasciata la Serie C al termine dellastagione 1975-1976, i giallorossi piombarono fino alla Promozione ove vi rimase fino al 1982.
Il ritorno in Serie C avvenne nel 1983, con un breve approdo allaSerie C2. Dopo un primo, discreto campionato, arrivò la nuova retrocessione inInterregionale. Tornata in Serie C2 nella stagione1985-1986, si classificò sesta, miglior risultato fino al quarto posto del1991, dopo alcuni anni sempre in quarta serie. La stagione 1989-1990 vede i ravennati per la prima volta inseriti nel Girone Nord dellaSerie C2, con in panchinaMarino Perani, ex bandiera delBologna, per una parte del cammino.
Con il campionato 1990-1991, arriva una decisa svolta per la formazione diRavenna, con l'approdo alla presidenza della Famiglia Corvetta, armatori locali, con in testa Daniele, che prepara un programma ambizioso per il sodalizio giallorosso. Chiama infatti due ex bandiere delVerona dell'era Garonzi: come D.T.Giancarlo Cadé, una vecchia volpe dei campi di gioco, ed in panchinaPierluigi Busatta, con alle spalle una buona esperienza nel settore giovanile dei gialloblù. Arrivano il portiere De Grandi, il centrocampista Antonioli dallaSolbiatese, l'esterno Dal Balcon e, per la linea mediana Pavanel, Melotti e Pederzoli. In attacco Corrado Baglieri e l'ex bomber delCesena,Oliviero Garlini. Il Ravenna sfiora la promozione, rimanendo a lungo a lottare con le prime, ma alla fine ha la meglio ilPalazzolo con 3 punti di vantaggio e per 2, la coppiaSpal-Solbiatese, che si giocherà poi lo spareggio promozione.

Glianni novanta furono quindi inizialmente positivi, con la promozione inSerie C1 al termine della stagione1991-1992 e il bis nel1992-1993 con la vittoria del campionato di C1 e la prima storica promozione inSerie B.
Nella stagione1991-1992, Corvetta non vuole lasciarsi sfuggire il salto di categoria, affidandosi all'allora quasi esordienteGigi Delneri. Nella rosa diversi giocatori importanti: in difesaMarcello Marrocco eStefano Torrisi, a centrocampo con sempre Antonioli in regia,Mariano Sotgia eRodolfo Giorgetti, in attacco il fantasistaEnrico Buonocore (idolo della tifoseria) eCosimo Francioso. I ravennati centrano la promozione in Serie C1, senza particolari problemi, davanti alLeffe e staccando le altre concorrenti,Mantova eVarese su tutte.
In Serie C1, Corvetta si affida in panchina ad un altro tecnico di belle speranze,Francesco Guidolin, che basandosi sul blocco della stagione precedente, schiera tra i pali un giovaneFrancesco Toldo, in attacco l'arieteLoris Pradella, ideale terminale per il gioco di Buonocore e Francioso, supportati a loro volta dall'esternoCristiano Scapolo. Per alcune giornate i giallorossi possono contare anche sulla classe diLamberto Zauli. Alla fine il Ravenna centra l'ennesimo doppio salto della sua storia passando, per la prima volta inSerie B con ilVicenza.

L'impatto con il campionato cadetto non fu molto positivo e la squadra retrocesse subito, in virtù del diciottesimo posto finale. La società si affidò inizialmente per la panchina all'ex GenoaClaudio Onofri, e dopo sette giornate passa all'espertoPierluigi Frosio, con dietro alla scrivania un certoBeppe Marotta, mantenendo gran parte della rosa della stagione precedente, a cui si aggiungonoEnrico Cucchi, in portaDavide Micillo ed in avanti una coppia formata da Tacchi (III) eChristian Vieri. I 12 goal realizzati da "Bobo", però, non bastano alla salvezza ed arriva la retrocessione in Serie C1.
Dalla C1, si riparte sempre dietro le quinte con Marotta eRino Foschi, che torna ad occupare la carica di direttore sportivo, ed in panchina un altro emergente,Alberto Cavasin. La squadra perde i goal di Vieri, ma trova quelli di Fabris e di Insanguine. In porta c'èDomenico Doardo ed in difesaWilliam Viali, oltre alla solita verve di Buonocore a centrocampo, dove in cabina di regia troviamo il legnaneseMassimo Gadda, che supporta la manovra diLamberto Zauli, tornato dalCrevalcore. Cavasin viene però esonerato ed al suo posto arrivaAdriano Buffoni. La squadra centra iplay-off, con il quinto posto, ma viene superata in semifinale dallaPistoiese (0-0 e 0-1).
Nella stagione seguente la squadra viene affidata ad un vero esperto della categoria comeGiorgio Rumignani, che mantiene l'ossatura della squadra, inserendo in difesaVittorio Mero, prelevato dalCrevalcore, oltre ad un vero totem della categoria comeGiuseppe Pregnolato, fresco di promozione in B con laPistoiese. In attacco arrivaStefan Schwoch dalLivorno. Con questi elementi in campo ci sarà il ritorno inSerie B, con la promozione conquistata con largo anticipo, trascinata dai 21 gol di Schwoch e dalle giocate di Zauli, che sigla anche 6 reti.
In B la famiglia Corvetta affida la squadra ad un altro tecnico emergente, di sicuro valore, comeWalter Novellino, inserendo in rosa giocatori di esperienza, come Iachini e Luppi, centrando così la miglior stagione in serie cadetta, con l'ottavo posto, nonostante i tre punti di penalizzazione.
Nel 1997-1998 in panchina troviamo Sandreani; gli innesti più importanti sono in difesaSean Sogliano, gli ex InterFelice Centofanti eFrancesco Dell'Anno, eAndrea Bergamo. La squadra naviga in brutte acque, e viene affidata a Santarini, che la conduce in salvo.
Nel 1998-1999 Santarini è confermato in panchina, per una squadra che può contare sull'estro di Polesel, ma che presto finisce per sentire il richiamo della sua laguna veneta, oltre che del bomber Silenzi in avanti, di ritorno dalla sua esperienza inInghilterra. Campionato concluso al decimo posto.
Nel 1999-2000 tocca adAttilio Perotti la guida tecnica; tra i giocatori in porta Cervone, in avanti la coppia Murgita e Grabbi, con il Ravenna che si conferma ancora a metà classifica.
Nella stagione2000-2001, la squadra arriverà in fondo alla classifica, con ben quattro allenatori succedutisi in panchina e una girandola di giocatori, un mix tra calciatori in odore di ritiro (Gilbert Bodart,Rosario Pergolizzi,Filippo Dal Moro,Andrea Bergamo,Michele Gelsi,Cristiano Scapolo,Andrea Silenzi), giovani speranze in prestito (Marco Rigoni,Georgios Vakouftsis), un paio di stranieri comeJorge Casanova,Krasimir Čomakov, Paquito, Alexandros Kaklamanos e qualche altro elemento esperto della categoria (Massimiliano Corrado,Giovanni Serao,Emiliano Biliotti). Il campionato si conclude al diciannovesimo e penultimo posto, con conseguente scivolone in Serie C1, anticamera del fallimento.
Il buon decennio dei giallorossi, pertanto, si chiuse mestamente: dopo la retrocessione in Serie C1, nel luglio dell'estate del 2001, la vecchiaUnione Sportiva Ravenna fu poi esclusa da tutti i campionati per eccesso di indebitamento - situazione che si protraeva da tempo[3] - ed avviata dal Tribunale cittadino al fallimento. Una brutta storia che si aggiunge anche alla tragedia di Fernando Torcal Cabal, proprietario della Continental spagnola che aveva da poco acquistato il club giallorosso, che morì a brevissima distanza dall'affare a causa di uninfarto. Pertanto, un gruppo di imprenditori locali si rimbocca le maniche e si mette all'opera per la ricostruzione, ottenendo l'ammissione di una nuova società, denominataRavenna Calcio, al campionato diEccellenza. Con un chiaro obiettivo minimo: tornare al più presto tra i professionisti, raggiunto dopo due promozioni consecutive (Eccellenza 2001-2002 eSerie D 2002-2003). Nell'anno della "rinascita" a far parte della rosa c'è anche il capitanoGiuseppe Pregnolato, che rimase nonostante il terzo salto all'indietro.
Grazie ai due campionati vinti consecutivamente tornò a giocare fra i professionisti solo dal2003-2004 inSerie C2 sfiorando l'accesso aiplay-off, che vinse invece l'anno seguente dopo il secondo posto in campionato.
All'atto del ritorno tra i professionisti, la società viene rilevata, dal primo luglio 2003, dalGruppo Ferlaino, con in testa l'expatron delNapoliCorrado, per 1,3 milioni di Euro. Il 26 luglio viene nominato Presidente il figlio Luca. Tra i componenti del nuovo C.d.A. Monica Mero Porzio (moglie diVittorio Mero, lo scomparso giocatore delBrescia e prima ancora dello stesso Ravenna) e l'attorePeppe Quintale, con la collaborazione di Massimo Matteucci (Presidente della CMC, sponsor del club)[4]. In campo, tra gli altri, tornanoGianluca Luppi edEnrico Buonocore.
I piani sono ambiziosi, ma dopo tre giornate il tecnico delle promozioni, Gadda, viene esonerato per far posto aOsvaldo Jaconi, un tecnico di spessore per la categoria. La squadra però va avanti a suon di pareggi e la squadra precipita conseguentemente nel calderone deiplay-out. Inevitabile il nuovo cambio, con il ritorno di Gadda. I risultati continuano a non arrivare, cominciano a girare strane voci sullo stato di salute della società. Luca Ferlaino annuncia le sue dimissioni, i calciatori restano a secco di liquidità dopo essersi anche auto-sospesi lo stipendio. Con un incredibilesprint finale, la squadra risale fino a sfiorare iplay-off per un solo punto, conquistando il sesto posto finale. In estateCorrado Ferlaino, deluso dai risultati, annuncia l'intenzione di cedere, cercando comunque di risolvere le pendenze con i tesserati che impongono alcune condizioni che non vengono digerite dal presidente, il figlio Luca, tanto da indurgli a minacciare di mettere la società in liquidazione. Sarà l'intervento di Gianni Fabbri, un imprenditore locale nel campo dell'impiantistica elettrica, a scongiurare un secondo fallimento a distanza di pochi anni acquistando la società giallorossa dai Ferlaino[5] per 600.000 Euro.
Nel campionato2005-2006 in serie C1, girone A, si classificò al tredicesimo posto, evitando così anche gli spareggi per la retrocessione. Nel campionato2006-2007 vinse il girone B della serie C1 e venne promosso inserie B con un turno di anticipo (pareggiando 0-0 a Teramo) dopo un duello di alcuni mesi con l'Avellino, qualificatosi per i playoff.
Il ritorno in Serie B coincide con un campionato non particolarmente positivo. La stagione2007-2008 inizia bene ma, al termine delle 42 giornate, la squadra ha totalizzato solo 8 vittorie, 11 pareggi e 23 sconfitte, collezionando 35 punti e classificandosi in ventesima posizione, terzultima. Con tale modesto ruolino di marcia i giallorossi sono nuovamente retrocessi e disputano il campionato2008-2009 inLega Pro Prima Divisione, finendo terzi al termine della stagione regolare (gironi di andata e di ritorno), dietro alCesena e allaPro Patria Busto Arsizio, ma terminando, a sorpresa, i play-off promozione in semifinale contro la quarta classificata, ilPadova, vincitrice nella gara di ritorno aRavenna per 2-1. Molte, però, sono le note positive di quella stagione, tra cui l'approdo dell'allenatoreGianluca Atzori inSerie A nelCatania e la vittoria della classifica dei cannonieri da parte del bomber Francesco Zizzari, passato poi al Pescara.
L'inizio della stagione2009-2010 viene subito compromesso dal decesso dell'attaccante di origine albanese Filipi, morto all'età di 20 anni in un incidente stradale aCervia, mentre era in compagnia diScappini. Questo avvenimento influenzerà il campionato dei giallorossi: dopo un girone d'andata chiuso a ridosso della zonaplay-off, la squadra crolla nel girone di ritorno, vincendo appena una delle diciassette partite, ma conquistando ugualmente la salvezza diretta[6].
Lastagione 2010-2011 vede il Ravenna partire bene in campionato e disputare un buon girone d'andata, ma nel girone di ritorno si ha un calo che porta a risultati altalenanti e discontinui. All'ultima giornata, con una posizione di metà classifica, la squadra vince, ma poi arriva una caduta nel peggiore dei modi: 7 punti di penalizzazione per illecito sportivo[7] fanno crollare rovinosamente i romagnoli al quattordicesimo posto, condannandoli a disputare i play-out in una posizione che avrebbe dovuto essere occupata dalPavia. Il Ravenna conquista comunque un posto inPrima Divisione anche per la stagione successiva: infatti, dopo la sconfitta per 0-1 inAlto Adige, vince 2-1 alBenelli con un gol realizzato al 95' su rigore e, sfruttando il vantaggio derivante dal miglior piazzamento in classifica, condanna ilSüdtirol (poi ripescato) allaSeconda Divisione.
LoScandalo calcioscommesse scoppiato nell'estate 2011 che ha portato all'arresto delDirettore Sportivo Giorgio Buffone e ha visto tra gli indagati molti personaggi legati all'organigramma societario, accelera la cessione del club che passa dalle mani diGianni Fabbri alGruppo Aletti che si concretizza il 1º luglio 2011 con l'ufficialità di Sergio Aletti come nuovo Presidente. Per intraprendere questa nuova sfida in prima persona, Aletti ha rimesso gli incarichi da membro del C.d.A. e da vicepresidente delCesena, facendo così venir meno ogni vincolo di tipo federale.[8]
Il 18 luglio2011 il Consiglio Federale decide di non ammettere il club giallorosso nei campionati professionistici per un ritardo di due giorni nei pagamenti, la società presenta subito ricorso dichiarandosi ottimista, ma il 25 luglio arriva la conferma della non ammissione. Inoltre il 9 agosto viene escluso dal campionato di competenza come condanna per lo scandaloScommessopoli. In base a questi fatti, il 12 agosto, viene iscritto inSerie D. Ma la squadra disputa un campionato fallimentare, culminato con la retrocessione inEccellenza a seguito della disputa deiplay-out con la Virtus Pavullese. Dopo il 2-2 dell'andata, infatti, il 26 maggio al Benelli va in scena l'ultimo, drammatico, capitolo della stagione più travagliata per la storia dei colori giallorossi. Ai quali sarebbe bastato anche un pareggio per salvare la categoria: e invece finiscono per perdere in casa 2-3, con rigore decisivo realizzato al 95' dagli ospiti: ovvero, il modo più beffardo per salutare laSerie D. Dopo l'amarezza della retrocessione sul campo, il 29 giugno2012 il Ravenna viene dichiarato fallito per la massa debitoria dal tribunale diRavenna e cancellato da tutti i campionati italiani[9].
A seguito dell'esclusione da tutti i campionati delRavenna Calcio, nel luglio 2012 ilsindaco della città romagnola,Fabrizio Matteucci insieme a Giorgio Bartolini ed Alessandro Brunelli, crea una nuova Società Cooperativa, denominata provvisoriamenteRavenna Sport 2019, che viene iscritta al campionato di Promozione[10].
L'anno indicato nella denominazione è un chiaro riferimento a quello in cui la città romagnola potrebbe diventareCapitale Europea della Cultura[11]. Il nuovo allenatore è il romagnolo Angelo Affatigato, classe 1976, alla sua prima esperienza in panchina, ex giocatore giallorosso (era nella "rosa" nella stagione precedente, quella del fallimento, e vi giocò anche dal 2003 al 2007). Non viene adottato alcun logo, sulla maglia prodotta dalla bologneseMacron compare infatti solo il nome della città.
Inserito nel girone D, dopo un campionato pieno di vittorie e con una sola sconfitta al passivo, il 21 aprile 2013 il Ravenna, battendo per 2-1 in trasferta a Villa Verucchio[12] la Sant'Ermete Sanvitese, ottiene, con quattro giornate d'anticipo, la promozione inEccellenza[13].
Intanto, il 25 maggio 2013 muore in circostanze misteriose l'expatron Sergio Aletti, 53 anni, ultimo presidente prima del fallimento[14]. A soli cinque giorni di distanza muore un altro ex presidente, Daniele Corvetta, 74 anni, fautore delle pagine più belle del calcio a Ravenna[15], proprietario del club dal 1990 al 2000[16].
L'11 luglio Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna, si aggiudica, per la cifra di 1500 euro, l'asta che aveva ad oggetto ilmarchio del Ravenna Calcio, quello con illogo delcomune racchiuso in un ovale rosso, ovvero l'unico che compare nel registro dei marchi nazionali tenuto dalMinistero dello Sviluppo Economico -Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, in rappresentanza di un gruppo di sportivi ravennati che nei mesi precedenti aveva rilevato in blocco dalfallimento tutti gli storici trofei del calcio ravennate per poi donarli all'attuale proprietà. Non si ha notizia invece dell'altro logo, quello storico della vecchia Unione Sportiva Ravenna (e amato dai tifosi) con i due leoni arrampicati sul pino e il motto latinoIterum rudent leones[17].
Il 9 agosto la società cambia denominazione inSocietà Cooperativa Sportiva Dilettantistica Ravenna Football Club 1913. Con l'occasione viene effettuato un restyling del marchio[18].
Il campionato 2013-2014, in Eccellenza, non si dimostra un campionato di gloria, i ravennati non riescono a raggiungere il primo posto, ma neanche il secondo posto per giocare i play-off, e termina quarta a causa di una differenza reti sfavorevole, essendo arrivata a pari punti con il Massa Lombarda.
Il campionato 2014-2015 si rivela migliore di quello precedente dato che il Ravenna riesce ad arrivare secondo conquistando la Serie D vincendo i play-off sia all'andata che al ritorno: prima con la vittoria per 2-1 in Toscana contro il Ghivizzano, e poi vincendo in casa per 2-0[19]. Nella stagione 2015-2016 il Ravenna si iscrive al campionato di Serie D. La stagione inizia bene con un 2-1 al Legnano, ma dopo qualche tempo viene esonerato il tecnico Marsili per scarsi risultati e sostituito con Mosconi; la stagione termina con una salvezza senza disputare i play-out.
Nella stagione 2016-2017, i giallorossi guidati daMauro Antonioli partono in sordina all'inizio del campionato. In seguito, il Ravenna recupera numerose posizioni di classifica, fino a raggiungere la zona play-off. Dopo aver tallonato l'Imolese e ilDelta Rovigo, rispettivamente prima e seconda in classifica, alla terzultima giornata i romagnoli sorpassano entrambi gli avversari nella corsa al titolo. Il 30 aprile 2017, pareggiando sul campo neutro di Russi nel derby contro la Ribelle, ed approfittando della contemporanea sconfitta della compagine imolese e di quella rodigina, la squadra ravennate è matematicamente promossa inSerie C, dopo sei anni d'assenza. Il 1º giugno 2017, il Ravenna si iscrive al campionato di Serie C trovando difficoltà all'inizio del campionato ma portando alla salvezza la squadra che giunge fon 5 giornate di anticipo. Per la stagione successiva, l'allenatore Antonioli non viene confermato e al suo posto viene presentato Luciano Foschi.
Nella stagione 2018-2019, con l'allenatore laziale la squadra raggiunge nel suo secondo campionato consecutivo inSerie C, il 7º posto in classifica che vale la qualificazione aiplayoff. La prima sfida termina con un pareggio casalingo contro ilVicenza per 1-1 davanti a unBenelli gremito, che vale il passaggio del turno. Il secondo confronto termina con un 0-0 contro ilFeralpisalò, risultato che sancisce la fine della corsa aiplayoff per i giallorossi.
La stagione successiva (2019-2020) la squadra, sempre affidata a Luciano Foschi, fatica a ingranare e rimane costantemente nei bassi fondi della classifica. Dopo un inizio abbastanza entusiasmante, con le vittorie esterne contro ilPadova e laTriestina, la squadra sprofonda in un trend di risultati negativi. Solo il mercato di Gennaio 2020, caratterizzato da un cospicuo investimento di riparazione porta ad un netto potenziamento della rosa e, con esso, ad un lieve miglioramento dei risultati.
Il 23 febbraio 2020 il Ravenna FC gioca in casa contro laTriestina perdendo 1-0: sarà l'ultima gara della stagione2019-2020 prima dellockdown causato dallapandemia Covid-19. Il contesto delicato e le incertezze economiche, sociali e finanziarie portano laFIGC a decidere per la sospensione del campionato trasformatasi, causa l'acutizzarsi della pandemia, in annullamento di tutti i tornei. Con questa decisione le attività di preparazione anche a distanza vengono sospese.
Successivamente, a seguito del miglioramento dellacurva epidemiologica, lafederazione ritorna sui suoi passi, decretando ufficialmente il prosieguo e termine dei campionati diSerie A eSerie B e la disputa deiplay-off e dei play-out per laSerie C.
I giallorossi si ritrovano dopo mesi di allenamenti da casa in streaming e dopo un periodo di sospensione totale di tutte le attività di allenamento, ad affrontare 2 gare di play-out secche; andata e ritorno contro ilFano.[20] L'andata la formazione bizantina perde 2-0 a Fano, il ritorno termina 1-0 sempre per i marchigiani sul campo delBenelli. Entrambe le partite vengono disputate a porte chiuse. Il Ravenna viene retrocesso inSerie D.
Dopo mesi difficili e con un futuro incerto per la società, a seguito dell'ottimo piazzamento in classifica dettato da un insieme di indici ed elementi valutativi sullo stato di "salute" dell'azienda, anche a causa del fallimento di Robur Siena e Sicula Leonzio, la società di Viale della Lirica si ritrova, insieme allaGiana Erminio, ad essere riammessa al campionato diSerie C. La panchina viene così affidata al tecnico diGabicce Mare Giuseppe Magi.
L'inizio di stagione non è entusiasmante. I giallorossi vengono sconfitti per 0-3 a tavolino alla prima di campionato dalSüdtirol a causa dello schieramento dell’attaccante belga Mokulu, il quale doveva scontare ancora una giornata di squalifica dal campionato precedente (Ravenna che comunque aveva perso 1-2 il match).
La prima vittoria per il Ravenna arriva alla terza di campionato, 2-1 sulla Vis Pesaro. I risultati però non sono soddisfacenti e dopo la pesante sconfitta per 4-0 nel derby romagnolo con ilCesena ed appena 9 punti in 11 partite, il presidente Brunelli decide per l’esonero di Magi a favore del tecnicoLeonardo Colucci (allenatore delPordenone che uscì sconfitto solamente ai rigori inCoppa Italia contro l’Inter).
La squadra però sembra dare piccoli segnali solamente dopo il mercato di gennaio, con l'arrivo del difensore Roberto Codromaz e del portiere Matteo Tomei dallaJuve Stabia, il ritorno di Matteo Boccacini, difensore che si trovava inD alPrato, Alessio Benedetti, mediano in arrivo dallaPaganese. Altro acquisto Gianluca Esposito dallaPaganese assieme a Ludovico Rocchi dallaSambenedettese, entrambicentrocampisti. Inattacco arriva Christian Cesaretti sempre dallaPaganese.
Il Ravenna sembra aver trovato la quadra soprattutto in difesa dove subisce poco ma il problema resta l'attacco, difatti colleziona molti pareggi senza mai trovare i 3 punti. La “mazzata” definitiva arriva prima con la rottura del crociato di Cesaretti e in seguito con la squalifica perdoping di Mokulu, fino ad allora l'unico a tenere in piedi l'attacco giallorosso. Deludono i vari Ferretti, Marozzi, Martignago, Meli, Sereni. La condanna per il Ravenna arriva sempre contro ilCesena, partita che i leoni bizantini conducevano per 2-0 fino al novantesimo (doppietta di Papa) e che si sono ritrovati a pareggiare per 2-2 al termine. Il Ravenna a questo punto ultimo si trova a giocare il tutto per tutto all'ultima di campionato contro ilCarpi. Il Ravenna per non retrocedere direttamente deve per forza vincere ma deve sperare anche che l’Arezzo a Cesena perda.
I risultati finali sono 2-1 per il Ravenna (goal al novantesimo di Marcello Sereni) e 3-1 per ilCesena sull’Arezzo. Ravenna ai play-out eArezzo inSerie D. I play-out vedono il Ravenna accoppiato con ilLegnago. Andata vinta dal Legnago per 0-1 a Ravenna così come il ritorno, vinto 3-0 dai veneti in casa. Il Ravenna rimane così per il secondo anno consecutivo inSerie D.
| Cronistoria del Ravenna Football Club 1913 S.S.D. |
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I colori del Ravenna sono ilgiallo e ilrosso, che sono i colori del comune di Ravenna.
Lo stemma del Ravenna ricalca fedelmente quello che è l'emblema cittadino, ovvero i due leoni rampanti ed in mezzo ad essi il pino.
L'inno del Ravenna si intitolaForza Grande Ravenna.
Il Ravenna ha disputato le gare di casa dal 1931 al 1966 nello stadio della Darsena. Nel 1962 iniziarono i lavori per la costruzione di un nuovo impianto che vennero ultimati nel 1966. La struttura prese il nome di stadio comunale, per poi essere intitolato nel 1970 al sindacoBruno Benelli.
Di seguito l'organigramma societario tratto dal sito internet ufficiale[22]:
Di seguito la cronologia parziale degli sponsor tecnici[23][24]:
Il settore giovanile del Ravenna è composto da otto formazioni:Berretti, Esordienti, Pulcini, Under-13, Under-14, Under-15, Under-16 e Under-17.
La società a partire dal campionato diSerie B 2018-2019 ha costituito la propria sezione femminile, dopo aver rilevato il titolo sportivo dalSan Zaccaria[25].
La squadra giallorossa viene citata nel filmMa che bella sorpresa del 2015; durante una delle scene finali, il protagonista Guido (impersonato daClaudio Bisio) tifoso milanista, sta seguendo un'amichevole estiva traMilan e Ravenna[26].
Di seguito l'elenco degli allenatori e dei presidenti[27].
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 2º | Serie B | 7 | 1993-1994 | 2007-2008 | 7 |
| 3º | Prima Divisione | 5 | 1930-1931 | 1934-1935 | 47 |
| Serie C | 34 | 1936-1937 | 2025-2026 | ||
| Serie C1 | 8 | 1992-1993 | 2010-2011 | ||
| 4º | Seconda Divisione | 2 | 1928-1929 | 1929-1930 | 27 |
| Promozione | 3 | 1948-1949 | 1950-1951 | ||
| IV Serie | 3 | 1952-1953 | 1956-1957 | ||
| Serie D | 8 | 1971-1972 | 2024-2025 | ||
| Serie C2 | 11 | 1982-1983 | 2004-2005 | ||
| 5º | Campionato Interregionale | 2 | 1981-1982 | 1984-1985 | 4 |
| Serie D | 2 | 2002-2003 | 2011-2012 |
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1º | Promozione | 8 | 1920-1921 | 1980-1981 | 17 |
| Terza Divisione | 6 | 1922-1923 | 1927-1928 | ||
| Eccellenza | 3 | 2001-2002 | 2014-2015 | ||
| 2º | Promozione | 1 | 2012-2013 | 1 | |
| Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Coppa Italia | 20 | 1936-1937 | 2019-2020 | 20 |
| Coppa Italia Semiprofessionisti | 5 | 1972-1973 | 1976-1977 | 24 |
| Coppa Italia Serie C | 16 | 1982-1983 | 2025-2026 | |
| Coppa Italia Lega Pro | 3 | 2008-2009 | 2010-2011 | |
| Coppa Italia Serie D | 7 | 2002-2003 | 2024-2025 | 7 |
| Poule Scudetto | 3 | 1956-1957 | 2016-2017 | 3 |
Di seguito i primatisti di presenze e reti[28][29].
Record di presenze
| Record di reti
|

A Ravenna il tifo organizzato nacque ufficialmente nel 1982, con l'avvento deiSupporters Ravenna. Nel 1985 nacque ilPorky's Group, che andò ad affiancarsi al gruppo pioniere. Durante gli anni ottanta si formarono altri gruppi minori che ebbero vita relativamente breve; ovvero iDevils Supporters e gliSconvolts. Nacque laFossa Bizantina, che diventò il gruppo trainante della tifoseria. In seguito venne contornata da una miriade di piccoli gruppi, tra i quali spiccavano iViking, laGioventù Bizantina, ilBigfoot Group, ilFunky Group, leScreaming Girls, ilNucleo Ribelle, ilGruppo della Madonna e laBrigata Sclerotica. Nel 1994 gli esponenti di questi ultimi tre gruppi, assieme a quelli dellaFossa Bizantina, presero la decisione di riunirsi e di accorpare le diverse piccole realtà che costellavano la curva sotto la denominazione diUltras Ravenna 1994, gruppo che si è dissolto nel 2021. Nel 2015 un gruppo di studenti ravennati fondò una nuova sezione, denominataNuova Guardia Giallorossa. Dal 2024, sull'onda dell'entusiasmo per l'arrivo della nuova proprietà, nasce, dalle ceneri dei vecchi gruppi (tra tutti gliUltras Ravenna 1994), una nuova realtà che guida il tifo giallorosso,Ravenna 1913, affiancato dalla rinascita di altri gruppi più piccoli e dalla nascita del gruppoBella Situazione. Esiste inoltre un gruppo chiamatoUltras Sez. Milano formato da tifosi della squadra ravennate provenienti da Milano. Dal momento della sua morte, avvenuta nel 2002 a seguito di un incidente stradale, la curva è intitolata aVittorio Mero.
Gli ultras giallorossi sostengono amicizie con le tifoserie diBologna[30],[31]Lucchese[31],St Patrick's[31],Pavia eLanciano.
Le rivalità più forti sono quelle con le squadre romagnole diCesena[30][31][32],Forlì[30][31][32],Rimini[30][32] e con gli emiliani dellaSPAL[30][31][32]. Altre rivalità si hanno conTreviso[30][32],Padova[30][32],Modena[30],Parma[30][32],Reggiana[30][32],Venezia[30][32],Ancona[30][32],Vis Pesaro,Triestina,Sambenedettese,Pistoiese,Prato eRosetana[30][32].
Rosa e numerazione aggiornati al 1 settembre 2025.
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| Ravenna F.C. 1913 S.S.D. – Archivio delle stagioni | |
|---|---|
| Unione Sportiva Ravennate | 1913-14 ·1914-15 ·1915-16 ·1916-17 ·1917-18 ·1918-19 ·1919-20 ·1920-21 |
| Unione Sportiva Ravennate Forti per essere Liberi | 1921-22 ·1922-23 ·1923-24 ·1924-25 ·1925-26 ·1926-27 ·1927-28 |
| Associazione Calcio Ravenna | 1928-29 ·1929-30 ·1930-31 ·1931-32 ·1932-33 ·1933-34 ·1934-35 ·1935-36 ·1936-37 ·1937-38 ·1938-39 ·1939-40 ·1940-41 ·1941-42 ·1942-43 ·1943-44 ·1944-45 ·1945-46 |
| Società Sportiva Edera Ravenna | 1946-47 ·1947-48 ·1948-49 |
| Unione Sportiva Ravenna | 1949-50 ·1950-51 ·1951-52 ·1952-53 ·1953-54 |
| Sarom Unione Sportiva Ravenna | 1954-55 ·1955-56 ·1956-57 ·1957-58 ·1958-59 ·1959-60 ·1960-61 ·1961-62 ·1962-63 ·1963-64 |
| Unione Sportiva Ravenna | 1964-65 ·1965-66 ·1966-67 ·1967-68 ·1968-69 ·1969-70 ·1970-71 ·1971-72 ·1972-73 ·1973-74 ·1974-75 ·1975-76 ·1976-77 ·1977-78 ·1978-79 ·1979-80 ·1980-81 ·1981-82 ·1982-83 ·1983-84 ·1984-85 ·1985-86 ·1986-87 ·1987-88 ·1988-89 ·1989-90 ·1990-91 ·1991-92 ·1992-93 ·1993-94 ·1994-95 ·1995-96 ·1996-97 ·1997-98 ·1998-99 ·1999-00 ·2000-01 |
| Ravenna Calcio | 2001-02 ·2002-03 ·2003-04 ·2004-05 ·2005-06 ·2006-07 ·2007-08 ·2008-09 ·2009-10 ·2010-11 ·2011-12 |
| Società Cooperativa Ravenna Sport 2019 | 2012-13 |
| Società Cooperativa Sportiva Dilettantistica Ravenna Football Club 1913 | 2013-14 ·2014-15 ·2015-16 ·2016-17 |
| Ravenna Football Club 1913 | 2017-18 ·2018-19 ·2019-20 ·2020-21 ·2021-22 ·2022-23 ·2023-24 ·2024-25 ·2025-26 |
| Squadre di calcio vincitrici delloScudetto Serie D - Cronologia | |
|---|---|
| Scudetto IV Serie | Catanzaro (1953) ·Bari (1954) ·BPD Colleferro (1955) ·Siena (1956) ·Ravenna (1957) |
| Campionato Interregionale | Cosenza,Mantova,Spezia (a pari merito) (1958) |
| Scudetto Dilettanti | Crevalcore (1993) ·Pro Vercelli (1994) ·Taranto (1995) ·Castel San Pietro (1996) ·Biellese (1997) ·Giugliano (1998) ·Lanciano (1999) |
| Scudetto Serie D | Sangiovannese (2000) ·Palmese (2001) ·Olbia (2002) ·Cavese (2003) ·Massese (2004) ·Bassano Virtus (2005) ·Paganese (2006) ·Tempio (2007) ·Aversa Normanna (2008) ·Pro Vasto (2009) ·Montichiari (2010) ·Cuneo (2011) ·Venezia (2012) ·Ischia Isolaverde (2013) ·Pordenone (2014) ·Siena (2015) ·Viterbese Castrense (2016) ·Monza (2017) ·Pro Patria (2018) ·Avellino (2019) ·2020 ·2021 ·Recanatese (2022) ·Sestri Levante (2023) ·Campobasso (2024) ·Livorno (2025) |
| Squadre di calcio vincitrici dellaCoppa Italia Serie D - Cronologia | |
|---|---|
| Castrense (2000) ·Todi (2001) ·Pievigina (2002) ·Sansovino (2003) ·Juve Stabia (2004) ·USO Calcio (2005) ·Sorrento (2006) ·San Felice Normanna (2007) ·Como (2008) ·Sapri (2009) ·Matera (2010) ·Perugia (2011) ·Sant'Antonio Abate (2012) ·Torre Neapolis (2013) ·Pomigliano (2014) ·Monopoli (2015) ·Fondi (2016) ·Chieri (2017) ·Campodarsego (2018) ·Matelica (2019) ·Non assegnata (2020) ·2021 ·Follonica Gavorrano (2022) ·Pineto (2023) ·Trapani (2024) ·Ravenna (2025) |