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Maconnèn Uoldemicaèl

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Maconnèn Uoldemicaèl
NascitaDerefo Mariam,Scioa, 9 maggio1852
MorteKulubi,regione di Harar, 21 marzo1906
Dati militari
Paese servitoImpero etiope
Forza armataEsercito imperiale etiopico
GradoRas
GuerreGuerra d'Abissinia
BattaglieBattaglia dell'Amba Alagi
Assedio di Macallè
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Manuale

Maconnèn Uoldemicaèl, meglio noto comeras Maconnèn, o con il suo nome da cavaliereAbba Qagnew (Scioa,9 maggio1852Regione di Harar,21 marzo1906), è stato ungenerale epoliticoetiope, padre di Tafarì Maconnèn, futuro imperatore d'Etiopia con il nome diHailé Selassié.

Biografia

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Nato a Derefo Mariàm, vicinoAncober, dalfitaurari (barone)Uoldomicaèl Guddessa, apparteneva alladinastia Salomonide in quanto nipote per parte di madre delnegus delloScioa,Salila Selassiè, nonché primo cugino di Sahle Mariàm, futuro imperatore d'Etiopia con il nome diMenelik II. La collaborazione con quest'ultimo, nata fin dall'età di 14 anni, quando Maconnen venne condotto dal padre alla corte di Menelik, sarà lunga e profonda, tanto che i due saranno definiti "i costruttori dell'Etiopia del XX secolo"[1].

Nel1887 ottenne il governo dellaregione di Harar, da poco annessa all'Impero etiopico per opera del predecessore di Menelik,Giovanni IV d'Etiopia; durante questo periodo divenne amico intimo del poetaArthur Rimbaud, che allora viveva e faceva affari nella provincia[2]. Tra il 29 settembre e il 4 dicembre1889, Maconnen si recò in Italia alla guida di una delegazione diplomatica etiope, incaricata di firmare un protocollo addizionale altrattato di Uccialli, firmato il 2 maggio precedente; Maconnen fu il primo membro della famiglia reale etiopica a recarsi in Europa[3].

Ebbe un ruolo di rilievo nellaguerra d'Abissinia tra l'impero e ilRegno d'Italia, durante la quale comandò l'avanguardia del principale esercito etiope; vinse labattaglia dell'Amba Alagi il 7 dicembre1895 e contribuì all'assedio di Macallè nel gennaio del1896, per poi giocare un ruolo rilevante nella grande vittoria etiope nellabattaglia di Adua, scontro che decise la campagna in favore dell'impero. Nel1899 governò temporaneamente anche sullaregione dei Tigrè dopo la rimozione del suo legittimo sovrano,ras Mangascià, ostile a Menelik.

Nel1902, agendo in qualità di ministro degli esteride facto dell'impero etiope, presenziò all'incoronazione del reEdoardo VII del Regno Unito, per poi partecipare ad un lungo viaggio diplomatico inItalia,Francia,Turchia eGermania, durante il quale ricevette numerose decorazioni straniere. Nel1906, mentre si trovava in viaggio tra Harrar edAddis Abeba, contrasse iltifo, malattia che ne provocò la morte a Kulubi il 21 marzo1906.

Vita familiare

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Intorno al luglio del1873, Maconnèn sposòYeshimebet Ali, donna di etniaOromo e mistoGuraghé. Nel1875 nacque il primo figlio,Ilma Maconnèn, la cui madre tuttavia non era Yeshimebet. Nel1892 Yeshimebet partorì il secondo figlio,Tafarì Maconnèn. Nel1901, dopo la morte di Yeshimebet Ali, Maconnen fu brevemente sposato con una nipote dell'imperatriceTaitù Batùl,uoizerò Mentewab Wale; il matrimonio Maconnen di Mentewab Wale non fu mai consumato e, nel1902, venne annullato.

Onorificenze

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Onorificenze etiopi

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Sigillo di Salomone - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I classe dell'Ordine di Sant'Anna (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I classe con diamanti dell'Ordine di Osmanie (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere Commendatore dell'Ordine di San Michele e San Giorgio (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^S. Pierre Pétridès,Le Héros d'Adoua. Ras Makonnen, Prince d'Ethiopie, p. 28
  2. ^Charles Nicholl,Somebody Else: Arthur Rimbaud in Africa 1880-91, 1999, p. 231.
  3. ^Indro Montanelli,Storia d'Italia, vol. 6,1861-1919, RCS Libri S.p.A., 2006, ISBN non disponibile, pag. 220

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Controllo di autoritàVIAF(EN21553688 ·ISNI(EN0000 0000 4032 0288 ·LCCN(ENn2005062634 ·BNF(FRcb162403229(data) ·J9U(EN, HE987007295137505171
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