A livello nazionale è stata a lungo la prima squadra in Scozia per numero di titoli ufficiali vinti (117), record adesso sorpassato dai rivali cittadini delCeltic a quota 119. Nella bacheca del club figurano: 55 campionati (record condiviso con il Celtic), 34Coppe di Scozia e 28Coppe di Lega (record).
A livellointernazionale nella bacheca del club figura 1Coppa delle Coppe. Complessivamente il club si è aggiudicato 118 trofei ufficiali, 117 nazionali e 1 internazionale, che la rendono la seconda squadra più vincente di Scozia, alle spalle del Celtic.
Insieme ai rivali storici deiCeltic forma la cosiddettaOld Firm del calcio scozzese, una delle più forti e accese rivalità sportive di tutti i tempi.[2] Il Celtic viene tradizionalmente associato alla comunitàcattolica di Glasgow (ha anche un nutritissimo seguito tra i tifosi irlandesi), mentre i Rangers ne rappresentano la parteprotestante.
Affiliata allaScottish Football Association (SFA), la squadra ha preso parte a 121 dei 125campionati di massima divisione scozzese disputati fino ad oggi.[3] Il club è andato incontro alfallimento nel 2012: entrato inliquidazione il 14 giugno di quell'anno, ha venduto tutti i suoicespiti ad una nuovasocietà,[4] laThe Rangers Football Club Ltd di Charles Green, per la somma di cinque milioni e mezzo disterline (circa sette milioni dieuro), configurando così la cessione del ramo d'azienda e preservando la storia e l'identità del club;[5] l'affiliazione dei Rangers alla SFA è stata confermata a condizione di un anno di sospensione delcalciomercato.[6] La squadra originaria è entrata in liquidazione il 31 ottobre 2012 ed è ripartita dal più basso livello del calcio scozzeseprofessionistico, laScottish League Two (quarta serie).[7]
I Rangers sono stati il primo club britannico a raggiungere una finale di un torneo UEFA, e hanno vinto laCoppa delle Coppe UEFA nel 1972, dopo avere già raggiunto la finale in due occasioni: nel 1961 e nel 1967. Una quarta finale in Europa è stata quella relativa allaCoppa UEFA 2008, arrivata dopo l'eliminazione nella fase a gironi della Champions League dello stesso anno, dove circa 200.000 sostenitori si recarono aManchester, pur essendo la finale contro lo Zenit di San Pietroburgo in realtà vista da circa 44.000 spettatori allo stadio City of Manchester. La squadra ha nuovamente raggiunto la finale di questa competizione nella stagione2021-22, con la denominazione mutata inEuropa League, uscendo tuttavia sconfitta ai calci di rigore contro l'Eintracht Francoforte. Con la vittoria dellaScottish Premier League nel2003, i Rangers hanno conquistato il 50º titolo nazionale della loro storia (prima squadra al mondo a riuscire in questa impresa), motivo per cui sulle maglie da gioco lo stemma del club è sormontato da cinque stelle, ognuna delle quali rappresenta 10 campionati vinti.
Il club venne fondato nel marzo1872 dai fratelli Peter e Moses McNeil, da William McBeath e da Peter Campbell. I fondatori decisero di chiamarloRangers dal nome di una squadra inglese dirugby.[8] La prima partita della neonata squadra fu giocata contro il Callander Football Club e si concluse 0-0.[8] Secondo alcuni,[8] tuttavia, la vera data di fondazione del Rangers sarebbe stata il1873, anno in cui si ebbe il primo meeting annuale del club e vennero eletti i primi membri.
A piccoli passi, ma progressivamente, la squadra crebbe e già nel1876 Moses McNeil divenne il primo giocatore dei Rangers a vestire la maglia dellanazionale scozzese per un'amichevole contro ilGalles.[8] Nel1877 e nel1879 i Rangers arrivarono alla finale dellaCoppa di Scozia, entrambe le volte persa contro il Vale of Leven.[8] Del1888 è, invece, il primo di oltre 370 derby cittadini contro ilCeltic, perso per 2-5, che diede origine allaOld Firm.[8] Il1890 vide i Rangers tra i fondatori della Lega Calcio scozzese e l'anno successivo li vide campioni nazionali a pari merito delDumbarton, squadra contro la quale i Rangers pareggiarono 2-2 nell'incontro di spareggio per il titolo dopo che la stagione regolare li aveva visti finire appaiati in testa alla classifica.[8] Nel1894 arrivò la prima vittoria nella Coppa di Scozia, al termine della finale vinta per 3-1 contro i rivali del Celtic.[8] Precedentemente, quando la Lega Calcio scozzese ancora non era stata costituita, i Rangers giocarono anche nellaCoppa d'Inghilterra, della quale raggiunsero nel1887 la semifinale, poi persa contro l'Aston Villa.[8]
Gli ultimi quattro anni del secolo videro i Rangers aggiudicarsi due Coppe (1897 e1898) e due titoli di campione di Scozia (1899 e1900) consecutivi. Il campionato1898-99, in particolare, è degno di nota perché la squadra vinse tutte le 18 partite in calendario.[9]
Fino a quel momento la squadra non aveva una struttura societaria definita, come pure neppure un allenatore: fu proprio nel 1899 che il club divenne una società regolarmente registrata e al dirigente addetto all'arbitro William Wilton venne affidato il ruolo di allenatore.[9] Venne anche formato un consiglio d'amministrazione e fu eletto presidente James Henderson.[9]
Wilton e Struth: mezzo secolo di successi (1901-1954)
Sotto la guida di William Wilton - affiancato, in seguito, dal suo vice Bill Struth - la squadra vinse sette titoli nel primo ventennio del nuovo secolo, dal1901 al1920. In particolare, quest'ultimo titolo giunse al termine di una stagione da record: avendo mancato di riconfermarsi campioni nel1919, i Rangers affrontarono il torneo successivo decisi a riprendersi il primo posto, e lo ottennero alla fine di un campionato in cui segnarono 106 goal in 42 incontri.[10] Wilton non fece in tempo, tuttavia, a godersi l'ennesimo trionfo perché morì nel maggio del1920 a causa di un incidente in barca,[10] cosa questa che portò Struth alla guida della squadra per 34 stagioni consecutive, fino al1954: in quel periodo l'ex braccio destro di Wilton portò nella bacheca dei Rangers 18 titoli di campione scozzese, 10 Coppe di Scozia e anche 2 Coppe di Lega,[10] dando al club anche il primotreble scozzese nel1948-49.[11]
Bill Struth lasciò l'incarico di allenatore nel 1954 dopo ildouble di un anno prima e il suo posto fu preso da Scott Symon,[11] il terzo allenatore in 55 anni di storia societaria dei Rangers. Symon rimase per 13 stagioni alla guida della squadra, nel corso dei quali la condusse fuori dai confini del Regno Unito con risultati anche di rilievo: l'UEFA aveva, infatti, istituito nel1955 laCoppa dei Campioni e, nel1960, laCoppa delle Coppe. A fronte, quindi, dei sei titoli nazionali[12] (1956,1957,1959,1961,1963 e1964) e delle cinque Coppe di Scozia (1960,1962,1963,1964 e1966), nonché l'ennesimotreble campionato / Coppa di Scozia / Coppa di Lega nel1964,[12] arrivò anche la prima partecipazione allaCoppa dei Campioni 1956-57, che si risolse in un'eliminazione a opera delNizza nella terza partita di spareggio agli ottavi di finale. Nel1959-60 la squadra arrivò fino alla semifinale, perdendo contro l'Eintracht Francoforte con un complessivo 4-12 (1-6 e 3-6), ma nel1961 fu la prima squadra britannica a raggiungere unafinale europea,[12] quella dellaCoppa delle Coppe, persa con un complessivo 1-4 contro laFiorentina (0-2 a Glasgow, 1-2 aFirenze). Prima di lasciare l'incarico, Symon guidò i Rangers a un'altrafinale di Coppa delle Coppe,[13] quella del1966-67, persa contro ilBayern Monaco ai tempi supplementari (nella stessa stagione in cui ilCeltic vinceva laCoppa dei Campioni).
L'uscita di Symon fu seguita da un breve interregno di Davie White, durato due stagioni prive di successi. Nel 1969 giunse sulla panchina dei Rangers il quinto tecnico della storia del club, Willie Waddell. A lui è legato l'unico successo della squadra fuori dai confini patrii, laCoppa delle Coppe 1971-72 vinta battendo laDinamo Mosca per 3-2 alCamp Nou diBarcellona,[14] in unafinale che vide anche l'invasione di campo di circa 10.000 scozzesi ubriachi a un minuto dalla fine dell'incontro; invasione ripetuta al fischio finale, che impedì la cerimonia di premiazione e che diede vita ad accesi scontri non privi di brutalità con la polizia spagnola. L'invasione costò ai Rangers la squalifica internazionale per due stagioni, poi ridotte a una dall'UEFA, ma anche così la squadra, che aveva fallito per un punto la scalata al titolo nazionale, non poté difendere nella stagione successiva la Coppa vinta.[15]
La vittoria europea, comunque, giungeva poco meno di un anno e mezzo dopo ilsecondo grande disastro di Ibrox del 1971[16] e fu vissuta come l'uscita da un lungo periodo buio. Poche settimane dopo la vittoria della Coppa delle Coppe Waddell lasciò l'incarico per diventare direttore generale del club, e il suo posto fu preso dal suo ex-braccio destro John “Jock” Wallace jr., figlio d'arte.
Jock Wallace jr., calciatore, tecnico e a sua volta figlio di calciatore, assunse la direzione tecnica della squadra in un periodo fecondo per il club. Nelle sue sei stagioni sulla panchina dei Rangers vinse tre titoli nazionali (1975,1976 e1978, l'ultimo dei quali ottenuto nel campionato riformato a 10 squadre con doppia andata e un ritorno).[17] Il campionato del 1975 interruppe una serie di nove titoli consecutivi vinti dagli eterni rivali del Celtic, che già avevano avuto modo di collaudare la tenuta dei Rangers sotto la guida di Wallace nella sua stagione d'esordio, risultando sconfitti nella finale di Coppa di Scozia1972-73 per 3-2.[17] A Wallace si devono anche il terzo e quartotreble del club, rispettivamente nel1976 e nel1978,[17] anno in cui, inaspettatamente e senza alcuna spiegazione, il tecnico si dimise. Grazie, tuttavia, al gran raccolto di successi del decennio quasi al termine, i Rangers divennero il club più titolato di Scozia. Il posto di Wallace fu preso da uno dei protagonisti di quel periodo, l'ex calciatoreJohn Greig.
Ai primi due turni dellaCoppa dei Campioni 1978-79 Greig trovò subito delle avversarie difficili, laJuventus e ilPSV, che riuscì però a eliminare; il cammino si interruppe ai quarti contro ilColonia,[18] che fece pesare l'1-0 dell'andata e che impose l'1-1 in Scozia per un 1-2 finale che estromise i Rangers dalla Coppa. L'eliminazione europea nascondeva, altresì, l'inizio di una crisi: la squadra perse la testa del campionato scozzese, fino a quel momento condotto senza troppi affanni, e iniziò così un periodo nero che coinvolse i Rangers (in cinque anni di guida tecnica di Greig solo due Coppe di Scozia nel1979 e nel1981, e due Coppe di Lega nel1979 e nel1982)[18] e, più in generale, tutto il calcio di Glasgow, che coincise con l'ascesa alla ribalta delle - fino ad allora - squadre di secondo piano dell'Aberdeen (vincitore dellaCoppa delle Coppe 1982-83 contro ilReal Madrid) eDundee Utd. (campione scozzese nel1983 e semifinalista diCoppa dei Campioni 1983-84, sconfitto dallaRoma con un 2-3 complessivo). Nonostante le Coppe vinte, Greig non riuscì mai a vincere il titolo nazionale e si dimise nel1983.[18]
I Rangers riassunsero Jock Wallace sperando che questi fosse capace di ripetere i successi di dieci anni prima, ma tali speranze vennero deluse. Nonostante la vittoria di due Coppe di Scozia consecutive, nel1984 e nel1985,[18] Wallace non riuscì mai a far cambiare passo alla squadra. Durante il campionato1985-86, quando la squadra scivolò al quinto posto in classifica senza prospettive di miglioramento, Wallace fu licenziato:[18] dall'ultimo titolo vinto erano passati ormai otto anni e due allenatori.
Graeme Souness e il ritorno al primato (1986-1991)
Nel 1986, lo scozzeseGraeme Souness, già pluridecorato inInghilterra con ilLiverpool e reduce da un biennio inItalia con laSampdoria, fece ritorno in patria e fu ingaggiato dai Rangers come giocatore-allenatore.[19] La manovra faceva seguito alla decisione presa dal proprietario del club (lo scozzese residente negliUSA Lawrence Marlborough), preoccupato dell'assenza di risultati degli ultimi anni, di mettere pesantemente mano almanagement societario: già uno dei suoi primi atti era stato quello di insediare alla presidenza del club David Holmes, il cui programma era quello di ingaggiare gli scozzesi di spicco che si erano distinti nel campionato inglese. Souness fu, appunto, uno di essi.
Il ritorno in Scozia di Souness segnò anche il ritorno alla vittoria dei Rangers, che rivinsero subito il campionato alla prima stagione sotto la sua guida, dopo nove anni di assenza al vertice.[19] Il successo fu bissato dalla vittoria in Coppa di Lega, vinta battendo in finale, per l'ennesima volta, il Celtic.[19] David Murray rilevò nel1988 la proprietà del club da Marlborough e tra i suoi primi atti vi fu la riconferma di Souness come giocatore-allenatore.[19] Questi ripagò la fiducia vincendo due campionati consecutivi. Quelli di Souness furono i primi due di una serie, poi continuata dal suo successore, di nove titoli consecutivi.[19]
Nonostante i suoi successi con la squadra, Souness non si integrò mai totalmente nel sistema-calcio scozzese. Bersagliato da numerose sanzioni disciplinari (fu addirittura espulso al suo esordio assoluto nei Rangers il 9 agosto1986[20]) fu molte volte inibito anche da allenatore.
Souness lasciò i Rangers nel1991 per tornare alLiverpool: la sua ultima stagione coincise con un campionato vinto all'ultima giornata sul filo di lana battendo aIbrox i rivali per il titolo dell'Aberdeen.
Walter Smith, che raccolse l'eredità di Souness, vinse subito il titolo nel1992, quarto consecutivo del club, e l'anno dopo condusse i Rangers a una delle migliori stagioni della sua storia: non solo lo portò al quintotreble,[19] ma giunse a un passo dalla finale dellaChampions League 1992-93:[19] infatti, per un solo punto, e nonostante i Rangers avessero finito imbattuti la competizione,[19] furono i francesi dell'Olympique Marsiglia a vincere il Gruppo A e ad andare a battere ilMilan in finale nella prima edizione del nuovo torneo continentale che soppiantava la vecchiaCoppa dei Campioni. L'anno successivo la squadra conseguì ildouble campionato / Coppa di Lega e mancò il suo sestotreble perdendo la finale di Coppa di Scozia contro il Dundee Utd.[19] Giocatori di spicco arrivarono in quel periodo, tra cuiBrian Laudrup ePaul Gascoigne, e Smith guidò la squadra anche alla conquista dei campionati1995,1996 e1997, per un personale di sette titoli consecutivi, che significarono, sommati ai due di Souness, nove per il club e record del Celtic eguagliato.[19] La stagione successiva, l'ultima di Smith alla guida della squadra, vide il tecnico mancare il suo ottavo titolo consecutivo e il decimo dei Rangers. Nel giugno1998 Smith firmò per l'Everton e, al pari suo, anche diversi giocatori lasciarono il club, tra cui Laudrup,McCoist eGough.
Dick Advocaat, primo allenatore non scozzese della storia dei Rangers
Per sostituire Walter Smith fu chiamato nel1998 l'olandeseDick Advocaat, soprannominato "Il Piccolo Generale". Proveniente dalPSV, fu il primo allenatore non scozzese a guidare la squadra. Il suo ingaggio fu visto come l'intenzione, da parte dei vertici societari, di competere con i club europei di alto profilo. Tuttavia, nonostante le cifre investite nella squadra, l'affermazione a livello continentale non arrivò (l'allenatore olandese non riuscì mai ad arrivare oltre gli ottavi di finale delle competizioni europee cui partecipò in quel periodo) e, quando Advocaat lasciò il club, la sua eredità consisté in un passivo di bilancio che menomò finanziariamente i Rangers per alcuni anni: in effetti, il budget messo a disposizione del tecnico olandese fu ingente, se messo a confronto con campagne acquisti precedenti e successive. 36 milioni di sterline (55 milioni dieuro) furono impiegati per l'acquisto dei compatriotiNuman evan Bronckhorst, acquisti tutto sommato riusciti, anche se parzialmente vanificati da altri come quello diAndrej Kančelskis, che non rese secondo le aspettative.
In campo nazionale tuttavia Advocaat rispettò le previsioni ottenendo il sestotreble per il club nel1999 e ildouble campionato/Coppa di Scozia nel2000. Tuttavia i metodi di Advocaat, causa di tensioni e divisioni nello spogliatoio, portarono molti giocatori a chiedere di lasciare la società. Dopo una stagione, la2000/01, priva di risultati e con il Celtic autore deltreble, Advocaat decise di lasciare le funzioni da tecnico per mantenere quelle direttive in ambito societario, che tenne per altri 11 mesi fino alle sue definitive dimissioni nel2002.
QuandoAlex McLeish assunse la guida della società nel dicembre del2001, ben pochi invidiarono la sua posizione, dovendosi egli trovare a guidare la pesante eredità tecnico-finanziaria lasciata da Advocaat, che in pratica si traduceva nell'impossibilità di effettuare un mercato in linea con i propri programmi e nel dover tirare fuori il meglio dei giocatori ricevuti in dote dalla precedente gestione. Quando McLeish si presentò a sorpresa alla conferenza stampa dell'11 dicembre2001 nelle vesti di manager a fianco di Advocaat la reazione dei tifosi fu tiepida,[21] in quanto videro in ciò il ridimensionamento delle ambizioni del club, a dispetto della buona reputazione che McLeish si era fatto allenando con buoni risultati squadre non di primo piano come l'Hibernian o ilMotherwell.
Neppure mancò chi, riferendosi all'esperienza di McLeish come secondo diAlex Ferguson sulla panchina dell'Aberdeen, si chiese se un personaggio così poco legato alle sorti dei Rangers sarebbe stato in grado di gestire la contesa contro i ringalluzziti avversari del Celtic. Il giovane tecnico ebbe modo di far ricredere chi dubitava di lui: nel2002 vinse subito la Coppa di Scozia, per giunta battendo 3-2 il Celtic con un gol deldaneseLøvenkrands proprio allo scadere.[22] L'anno successivo, il2003, i Rangers vinsero a marzo un'altra delle innumerevoli finali contro il Celtic, quella di Coppa di Lega, per 2-1,[23] realizzarono ildouble a maggio vincendo il titolo all'ultima giornata di campionato in un finale drammatico, che vide il Celtic soccombere solo per una peggiore differenza-reti (+72 contro +73 dei Rangers);[24] infine, una settimana più tardi, completarono il loro settimotreble battendo in finale di Coppa di Scozia il Dundee per 1-0.[25] Iltreble coincise anche con il 50º titolo di campione di Scozia, che fece dei Rangers il primo club europeo a tagliare tale prestigioso traguardo.
Tuttavia, gli effetti del dissesto economico lasciato da Advocaat iniziarono a farsi sentire: il calo di risorse finanziarie impose pesanti tagli alle spese, che si concretizzò nella cessione di giocatori anche di successo ma costosi comeLorenzo Amoruso, il nazionaleNeil McCann eBarry Ferguson, e nella necessità di rimpiazzarli con giovani di talento ma di basso costo o a parametro zero. Ciò causò un calo di rendimento della squadra, che ebbe come conseguenza la mancata qualificazione dalle Coppe europee; ciò fece pensare che McLeish avesse i giorni contati alla guida della squadra, ma alcuni degli altri acquisti dell'estate precedente, segnatamente ilcroatoPršo e ilfranceseBoumsong iniziarono, una volta ambientati, a fornire un rendimento eccellente. Arrivarono così la Coppa di Lega a marzo, vinta battendo ilMotherwell per 5-1 in finale[26] e, alquanto inaspettatamente, il 51º titolo di campione di Scozia, vinto ancora una volta dopo un testa-a-testa contro il Celtic risolto solo all'ultimo minuto dell'ultima giornata. La stagione successiva fu senza successi, così alla fine di questa McLeish rassegnò le dimissioni, peraltro già annunciate a febbraio.[27]
L'esperienza delfrancesePaul Le Guen alla guida dei Rangers è, a tutt'oggi, notevole soprattutto per la sua estrema brevità: solo sei mesi, dal luglio2006 al gennaio2007. Nonostante una faraonica campagna acquisti con l'ingaggio delsudafricanoDean Furman dalChelsea, dei francesi William Stanger (poi lasciato libero a febbraio2007 dal club) eAntoine Ponroy dalRennes, ilcecoLibor Sionko e losvedeseKarl Svensson, i risultati non premiarono l'allenatore: a dispetto dei buoni risultati dellaCoppa UEFA, in cui i Rangers raggiunsero gli ottavi di finale, la squadra non fu mai in lotta per il titolo nazionale e, dopo numerosi problemi con lo spogliatoio, il 4 gennaio2007 Le Guen rassegnò le dimissioni da tecnico senza essere mai riuscito a far fare alla squadra un decisivo salto di qualità[28].
La finale di UEFA contro lo Zenit
Dopo l'abbandono di Le Guen la stampa trovò «comprensibile» che la nuova struttura societaria prevedesse il ritorno diWalter Smith come allenatore eAlly McCoist come suo vice.[29] Tuttavia, essendo Smith in quel momento l'allenatore dellanazionale scozzese, la Federazione sulle prime rifiutò di lasciarlo libero e, una volta che lo stesso Smith si dimise, annunciò azioni legali contro di lui per inadempienza contrattuale.[30] Il 10 gennaio2007 la coppia Smith-McCoist assunse in ogni caso la guida tecnica del club.
Sotto la guida tecnica di Smith i Rangers, nella stagione 2007-08, eliminati dalla Champions, hanno compiuto un positivo cammino inCoppa UEFA, conclusosi con la sconfitta per 0-2 in finale alCity of Manchester Stadium il 14 maggio2008 contro loZenit San Pietroburgo. Hanno poi vinto la Scottish Cup battendo in finale ilQueen of the South per 3-2. Dopo tre anni di attesa, i Rangers tornarono a vincere il campionato scozzese (il loro 52º) nella stagione 2008-09, aggiudicandosi inoltre per la 33ª volta la Scottish Cup battendo ilFalkirk per 1-0. Il club riuscì a vincere il titolo anche nei successivi 2 campionati, mentre inChampions League venne entrambe le volte eliminato alla fase a gironi.
Il 6 maggio2011, David Murray vendette il club alla Wavetower Limited di proprietà della Liberty Capital detenuta da Craig Whyte per 1 sterlina.[31] Nel giugno2011 venne ingaggiato come tecnico l'ex giocatoreAlly McCoist che fallì la qualificazione alla fase a gironi della Champions.
Il 14 febbraio2012 i Rangers entrarono in amministrazione controllata a causa del mancato pagamento di nove milioni di sterline al fisco britannico. Con l'ingresso in amministrazione vennero sottratti al club 10 punti in campionato. Gli amministratori avevano elaborato un piano di taglio di costi al fine di risanare le finanze del club, anche proponendo ai giocatori di decurtarsi il 75% dello stipendio, ma visto il forte debito contratto, di oltre 100 milioni di euro, da estinguere entro il 31 marzo2012, la società non riuscì nell'impresa di salvare il club dal fallimento coprendo il debito.[32]
Il 14 giugno2012 la società venne messa in liquidazione. Nello stesso giorno Charles Green formò una NewCo (una nuova società che sarà nominata The Rangers Football Club),[33] e il 4 luglio i 12 club della SPL votarono la proposta di ammettere direttamente in SPL i NewCo Rangers, riconoscendo il passaggio del titolo sportivo dei Rangers alla nuova società di proprietà di Charles Green, ma la proposta fu respinta con 10 voti a sfavore, un astenuto e un voto a favore (per essere accettata la NewCo doveva avere almeno 8 voti favorevoli su 12).[34][35] Tra le motivazioni addotte dai club si è sottolineato che «l'azione è stata fatta per proteggere l'integrità del gioco del calcio in Scozia»[36].
Il 13 luglio i 30 club della SFL (Scottish Football League), partecipanti alla Prima, Seconda e Terza Divisione scozzese, votarono la proposta di ammettere la NewCo Rangers (di proprietà di Charles Green) direttamente in First Division (la seconda serie),[37] ma, con un esito di 25 a 5, la proposta venne respinta, stabilendo quindi che i NewCo Rangers sarebbero partiti dalla serie più bassa: laScottish Third Division.
Il 1º ottobre 2012 gli amministratori David Whitehouse e Paul Clark consegnano il rapporto finale del loro lavoro come amministratori della società, rivelando che il totale dei debiti accumulati dai Rangers Football Club è pari a 94.426.217 sterline. I creditori hanno tempo fino al 12 ottobre 2012 per dare il proprio voto relativamente al rapporto. Quando terminerà il periodo in amministrazione, la società sarà messa in mano ai liquidatori.[38]
Il 31 ottobre 2012 i Rangers vecchia società sono entrati in liquidazione.[7]Il 24 e il 25 ottobre in due servizi su Scotland Report il giornalista investigativo Mark Daly di BBC Scotland ha presentato prove che dimostrano che gli amministratori Duff e Phelps, amministratori dei Rangers dal 14 febbraio al 31 ottobre 2012, conoscevano perfettamente l'affare Tiketus, gettando un'ombra sull'amministrazione e sulla vendita dei cespiti del club su cui ora indagheranno i liquidatori.[39]
I ricostituiti Rangers ripartirono quindi dallaThird Division, quarta ed ultima categoria del calcio professionistico scozzese. La squadra debuttò in trasferta il 29 luglio 2012 battendo ai supplementari il Brechin City nel primo turno dellaRamsden Cup[40]. Il debutto in campionato avvenne il 7 agosto e si concluse con un pareggio per 2-2 in casa delPeterhead[41]. La stagione vide incontrarsi di nuovo i Rangers con un'altra squadra di Glasgow: si tratta delQueen's Park, con cui diede vita a 4 derby molto spettacolari, l'ultimo dei quali vinto adHampden Park dai Rangers per 4-1. La stagione si concluse con la vittoria del campionato con un totale di 83 punti (+24 sulla seconda classificata), valevole per la promozione diretta inSecond Division.
Il 10 agosto, dopo un buon precampionato, i Rangers debuttano inSecond Division, nel frattempo rinominataScottish League One. In estate la squadra ha operato fortemente sul mercato, prelevando dalDundee Utd l'attaccanteJon Daly[42], che diviene il primo giocatore cattolico e irlandese nella storia del club[43]. L'avvio in campionato è ottimo: la squadra, trascinata dai gol diDaly e del capitanoLee McCulloch, si issa subito in testa alla classifica, inanellando ben 15 vittorie di fila. Il 12 marzo2014, grazie alla vittoria per 3-0 contro l'Airdrie United, i Rangers vincono il torneo con otto giornate d'anticipo, ottenendo la promozione inScottish Championship senza mai perdere una partita. Per quanto concerne le altre competizioni, nonostante l'eliminazione al primo turno dallaCoppa di Lega (sconfitta per 1-2 in casa delForfar), la squadra raggiunge la finale diChallenge Cup, dove però viene sconfitta dalRaith Rovers per 0-1 ai supplementari. InCoppa di Scozia gli uomini diMcCoist vengono eliminati in semifinale dalDundee United (1-3).
I Rangers si sono così ritrovati in una seconda lega molto competitiva, grazie anche alla presenza delle due formazioni diEdimburgo (Hearts edHibernian), retrocesse dallaScottish Premier League nella stagione precedente. IGers hanno debuttato in casa perdendo per 1-2 contro gliHearts, i più seri candidati alla vittoria finale. Il 3 dicembre2014 vengono eliminati dallaChallenge Cup in semifinale, per mano dell'Alloa Athletic. Qualche giorno dopo McCoist annuncia le sue dimissioni e viene sostituito da Stuart McCall. Il 1º febbraio2015, a distanza di quasi tre anni, si rigioca l'Old Firm, in semifinale diScottish League Cup, ed è ilCeltic ad avere la meglio con un netto 2-0 adHampden Park. I Rangers chiudono il campionato al terzo posto alle spalle diHearts edHibernian, qualificandosi così per i play-off. Qui la squadra elimina ilQueen of the South ai quarti di finale e l'Hibernian in semifinale, ma viene sconfitta in finale dalMotherwell (penultimo nellaScottish Premier League).
In vista della stagione2015-2016 la società ingaggiaMark Warburton come nuovo allenatore.[44] Il debutto arriva il 25 luglio2015, con la vittoria per 6-2 sul campo dell'Hibernian nel primo turno dellaChallenge Cup.[45] In campionato la squadra va subito in fuga, inanellando 11 vittorie consecutive; la striscia di successi viene interrotta il 1º novembre dalla sconfitta per 1-2 contro l'Hibernian,[46] l'unica compagine in grado di tenere il passo dei Rangers e di contendere loro la vittoria finale prima del decisivo allungo in classifica all'inizio del2016. Il 5 aprile2016, grazie alla vittoria per 1-0 contro ilDumbarton, i Rangers vincono il campionato di seconda divisione con quattro giornate d'anticipo,[47] ritornando inPremier League dopo quattro anni di assenza.[48] Cinque giorni più tardi si aggiudicano anche laChallenge Cup, battendo in finale ilPeterhead per 4-0.[49] Il 18 aprile sconfiggono aicalci di rigore gli eterni rivali delCeltic (2-2 nei tempi regolamentari), qualificandosi per la finale diScottish Cup a sette anni di distanza dall'ultima volta;[50] tuttavia il 21 maggio vengono sconfitti per 2-3 dall'Hibernian, subendo una rimonta negli ultimi dieci minuti di gioco.[51]
Il ritorno in Premiership e i nuovi titoli (2016-2025)
Tornati in massima serie dopo quattro stagioni,[52] i Rangers raggiungono il primo posto in solitaria nelle prime giornate, salvo poi essere superati prima dal Celtic,[53] poi dall'Aberdeen, venendo esclusi in semifinale proprio daiCelts. L'anno seguente escono dall'Europa League a sorpresa contro il Niedercorn,[54] e finiscono nuovamente al terzo posto in campionato, uscendo dalle coppe nazionali in semifinale. Per lastagione 2018-19 è ingaggiato come allenatoreSteven Gerrard:[55] in campionato si arrende al Celtic a tre giornate dal termine,[56] mentre nelle coppe scozzesi è l'Aberdeen a porre fine alla corsa dei Rangers. InEuropa League superano i quattro turni preliminari e raggiungono la fase a gironi[57] dove affrontano nel girone G Villarreal, Rapid Vienna e Spartak Mosca classificandosi infine terzi con 6 punti e uscendo dal torneo.[58]
NellaPremiership 2019-20 inizialmente tengono il passo del Celtic, riuscendo per una giornata anche a issarsi in cima alla classifica, e giungono a pari punti al termine del primo girone d'andata; da lì in avanti il Celtic allunga e distanzia definitivamente i Rangers, che concludono la stagione (interrotta dopo trenta giornate per lapandemia di COVID-19) al secondo posto, 13 punti dietro al Celtic e con 21 di vantaggio sulMotherwell. Negli altri trofei nazionali sono sconfitti in finale diScottish League Cup dal Celtic (0-1) e in semifinale diScottish Cup dagliHearts. InEuropa League superano la fase a gironi, battono ai sedicesimi loSporting Braga e accedono agli ottavi contro ilBayer Leverkusen.
Il 7 marzo 2021, dopo il pareggio traDundee United eCeltic, i Rangers, avendo accumulato 20 punti di vantaggio a 6 giornate dal termine del campionato proprio a scapito dei rivali concittadini, si laureano matematicamente campioni di Scozia per la 55ª volta, a distanza di 10 anni dall'ultimo trionfo. Al termine del campionato i punti totali dei Rangers sono 102, 35 in più rispetto al Celtic.
Lastagione 2021-22 inizia all'inseguimento diHearts eHibernian, il cui pareggio nello scontro diretto permette ai Rangers di attestarsi come capolista solitaria dalla quinta giornata. A circa metà campionato, dopo l'arrivo del nuovo allenatoreGiovanni Van Bronckhorst in sostituzione di Gerrard (passato all'Aston Villa) i Rangers rallentano e cedono il passo al Celtic, che da lì in avanti non lascerà più il primo posto: i Rangers arrivano alla fine della stagione regolare con 6 punti di ritardo dai rivali, poi ridotti a 4 al termine della poule scudetto. D'altra parte, iGers colgono la vittoria dellaScottish Cup per la trentaquattresima volta, tredici anni dopo l'ultimo successo, vincendo 2-0 ai tempi supplementari contro gli Hearts[59]. In ambito europeo, gli scozzesi arrivano all'atto conclusivo dell'Europa League contro l'Eintracht Francoforte, tornando a giocare una finale di una coppa europea dopo quattordici anni. L'incontro termina 1-1 dopo itempi supplementari e 5-4 per i tedeschi aitiri di rigore, con l'errore decisivo diAaron Ramsey, terzo rigorista del club scozzese.
Nel 2022-2023 i Rangers superano i turni preliminari diUEFA Champions League battendoUnion SG in rimonta ePSV, ma nel girone (insieme aNapoli,Liverpool eAjax) si registra la peggiore prestazione di sempre del club nella fase a gruppi, con zero punti, 2 gol fatti e 22 subiti. Incampionato i Rangers si piazzano secondi dietro al Celtic, dal quale vengono anche sconfitti in finale diCoppa di Scozia ed eliminati in semifinale diCoppa di Lega.
Nella stagione 2023-2024 il club torna alla vittoria inCoppa di Lega, battendo in finale l'Aberdeen (2-0). In campionato e coppa nazionale è, invece, battuto dal Celtic. Nel 2024-2025 torna in finale diCoppa di Lega, dove viene sconfitto dal Celtic aitiri di rigore; inPremiership si classifica al secondo posto per il quarto anno consecutivo. In Europa, dopo l'eliminazione dalla Champions League al terzo turno di qualificazione contro laDinamo Kiev, i Rangers partecipano alla fase a girone unico dellaEuropa League, nella quale si piazzano all'ottavo posto con 14 punti accedendo direttamente agli ottavi di finale, superati contro ilFenerbahçe ai rigori, dopodiché escono ai quarti sconfitti dall'Athletic Bilbao.
2012 - Fallimento societario e vendita degliassets ad una Newco per 5,5 milioni £, con ripartenza dall'ultima divisione professionistica, laScottish Third Division.
Il colore caratteristico dei Rangers è ilblu reale ("royal blue", in inglese).[60]
La prima tenuta da gara dei Rangers era interamente blu, con pantaloni bianchi e calzettoni a righe di entrambi i colori.[61] Nel corso dei decenni il blu è rimasto colore predominante nella divisa da gara; solamente nella seconda metà delXX secolo sono stati inseriti elementi di colore bianco, come il colletto o strisce e inserti.[61]
Il primo (e più riconoscibile) stemma sociale dei Rangers è il monogramma (ininglesescroll crest)RFC, con le tre lettere intrecciate tra loro scritte in un elegante carattere d'ispirazioneArt Nouveau. Si ritiene comunemente che esso risalga direttamente alla fondazione del club, nel 1872, ma non ci sono prove a sostegno di questa tesi: infatti l'oggetto più antico conosciuto recante ilcrest è una tessera d'affiliazione emessa nella stagione 1881/82. In essa il monogramma appare racchiuso in uno scudetto e sormontato dal disegno di un pallone da calcio e da uncartiglio ricurvo recante la denominazione sociale RANGERS FOOTBALL CLUB[62].
Nel 1959 la siglaRFC venne sostituita dal disegno di un leone rosso che emette una lingua di fuoco[62]; tale figura richiama l'analogo animale raffigurato sul logo dellafederazione calcistica scozzese, nonché l'anticostemma reale e la bandiera nazionale nota comeLion Rampant. Al di sotto del leone, nel cuneo inferiore dello scudetto, fu inoltre aggiunto il mottoREADY ("pronti")[62].
Allorché nel1968 il club decise per la prima volta di ricamare un proprio simbolo sulle maglie, si optò per recuperare il solo monogrammaRFC, liberato da scudi e altre finiture.[62]. Il simbolo del leone venne tuttavia mantenuto in uso come logo societario effettivo: esso venne inserito sopra il disegno di un pallone da calcio[62] colorato del medesimo blu dellabandiera scozzese e racchiuso in unacorona circolare dai bordi egualmente blu[62] entro la quale venne inserita la denominazione sociale RANGERS FOOTBALL CLUB. Nel cerchio più interno, al di sotto del pallone, si collocò invece il mottoREADY.[62]
In occasione della vittoria del suo cinquantesimo titolo nazionale, nel2010 il club ha aggiunto sopra alRFC Scroll Crest cinque stelle rosse (una per ogni dieci titoli vinti)[62].
Dal1899 la sede delle partite casalinghe dei Rangers èIbrox, stadio situato nell'omonimo quartiere diGlasgow a sud delfiume Clyde. In precedenza, dal1872 al1899, la squadra aveva adottato diverse sedi, tutte provvisorie. Solo quando il club si diede una struttura societaria definita e una solida situazione finanziaria prese in esame il progetto di costruire uno stadio proprio. Il disegno originale dello stadio è dell'architetto scozzeseArchibald Leitch, il cui tratto si è cercato di rispettare nel corso delle successive ristrutturazioni, specialmente per quanto riguarda le decorazioni.[63]
Ibrox fu teatro, come molti altri stadi del Regno Unito, digravi incidenti (nel1902 e nel1971) dovuti alla struttura portante inadeguata, all'errato dimensionamento degli accessi e al sovraccarico delle tribune. Oggi, l'impianto è stato completamente ristrutturato ed è uno dei più sicuri d'Europa, in grado di ospitare incontri internazionali e giudicato dall'UEFA meritevole di cinque stelle.[63] Può ospitare 50.987 spettatori, tutti seduti.[64]
Occasionalmente lo stadio ha ospitato anche partite dellanazionale, soprattutto in passato, durante ilTorneo Interbritannico.
Allenatori ad interim sono stati Willie Thornton (2 partite nel 1969),Tommy McLean (4 partite nel 1983),Ian Durrant (1 partita nel 2007),Graeme Murty (6 partite nel 2017) eSteven Davis (1 partita nel 2023).[70]
Il Rangers fu tra i fondatori delcampionato di calcio scozzese nel 1890 e partecipò dunque al campionato nazionale di prima divisione fin dalla prima edizione nel1890-1891. Da quell'anno ha partecipato a 118 edizioni della massima serie, vincendone 55 e saltando solo quelle non disputate per cause belliche.[75] Solo il fallimento del2012 ha rotto questa serie ultracentenaria, lasciando solo ilCeltic quale unica squadra scozzese a non aver mai giocato nelle categorie inferiori.
I Rangers detengono il record mondiale di vittorie in campionati nazionali, condiviso con la squadra nordirlandese delLinfield[75] e di trofei ufficiali (nazionali e internazionali) a livello professionistico.[76][77] Essi detengono altresì il primato mondiale ditreble campionato / Coppa Nazionale / Coppa di Lega (7 contro le 5 del Celtic, unica altra squadra ad esserci riuscita).[78] Nel2000 furono il primo club professionista al mondo a raggiungere il traguardo del 100º torneo ufficiale vinto (all'epoca 49titoli nazionali, 29 Coppe di Scozia, 21 Coppe di Lega e 1Coppa delle Coppe).[79]
Le vittorie con il maggior scarto del club furono dei 13-0 ottenuti contro Possilpark (Coppa di Scozia 1877-78), Uddingston (Coppa di Scozia 1877-78) e Kelvinside (Coppa di Scozia 1889-90);[80] per quanto riguarda il campionato invece la vittoria più schiacciante fu Rangers-Hibernian 10-0 (campionato 1898-99).[80] La sconfitta con il maggiore scarto in campionato fu Rangers-Dumbarton 0-6 (campionato 1891-92).[80]
Nellastagione 2012-2013 in Scottish Third Division fu registrato il record mondiale di presenze per un campionato di quarto livello: il 18 agosto 2012, 49.118 spettatori assistettero alla partita Rangers - East Stirlingshire.
Il giocatore che detiene il record di presenze in campionato èSandy Archibald, con 513 presenze.[80] Il giocatore con più presenze in assoluto è inveceJohn Greig (755 presenze tra il1960 e il1978).[80]
Il giocatore che ha segnato più gol in assoluto èAlly McCoist, con 355 reti realizzate tra il1983 e il1998. Lo stesso McCoist detiene anche il record di gol in campionato, con 251 reti,[80] Il record del maggior numero di gol segnati in una stagione appartiene aJim Forrest (57 gol nella stagione 1964/65) mentre per quanto riguarda unicamente il campionato il primato è detenuto daSam English (44 reti nella stagione 1931/32).
L'attaccante Marco Negri (Milano, 27 ottobre 1970) venne acquistato dal club scozzese per 3,5 milioni di sterline nella stagione 1996-97 dal Perugia appena retrocesso in serie B. In Scozia l'attaccante italiano visse un'immediata esplosione, che lo portò a realizzare 32 gol in 29 partite nella stagione 1997-1998; Negri si presentò oltremanica siglando 23 reti nelle prime 10 partite (miglior media in Europa) e il 23 agosto 1997 mise a segno una cinquina al Dundee, eguagliando Paul Sturrock e diventando il secondo giocatore nella storia del campionato scozzese a segnare 5 reti in una partita.
Venne eletto più volte Player of the month e si aggiudicò a fine stagione il titolo di capocannoniere del torneo scozzese: Negri entrò così nel ristretto novero dei calciatori italiani capaci di vincere la classifica marcatori in un campionato straniero, e i suoi gol gli valsero a livello mondiale il 5º posto nella graduatoria annuale della Scarpa d'oro e l'inserimento tra i primi 100 (al 91º posto) nel FIFA World Player of the Year 1997.
La stagione 1997-1998 rappresentò il punto più alto nella carriera del calciatore. In quel periodo subì un incidente alla retina dell'occhio avvenuto durante una partita di squash con il compagno di squadra Sergio Porrini, che lo costrinse a fermarsi per più di un mese e mezzo. Dopo l'infortunio tornò a giocare in squadra, ma fu vittima di un'altra serie di problemi fisici: prima una polmonite, poi un infortunio alla schiena e infine un'operazione per curare un'ernia.
Per i successivi due anni non riuscì a giocare e ad allenarsi con continuità, e non offrì più le prestazioni del passato; a metà della stagione 1998-1999, l'allenatore lo escluse dalla squadra e il presidente gli congelò lo stipendio. Chiusa l'esperienza scozzese, nel gennaio del 1999 fu dato in prestito al Vicenza, dove restò un anno; nel 2001, non rientrando nei piani del nuovo manager dei Rangers Dick Advocaat, fu definitivamente ceduto al Bologna, dove aveva già militato a metà anni novanta.
Numero di presenze (in tutte le competizioni):John Greig - 755 (1960-1978)
Dougie Gray ha giocato 940 partite tra il 1925 e il 1947, ma 385 disputate durante laseconda guerra mondiale che, pertanto, non sono considerate ufficiali.
Numero di presenze in campionato:Sandy Archibald - 513 (1917-1934)
Capocannoniere (in tutte le competizioni):Ally McCoist - 355 (1983-1998)
Jimmy Smith ha segnato 381 gol tra il 1929 e il 1946, ma 102 segnati durante laseconda guerra mondiale che, pertanto, non sono considerati ufficiali.
Capocannoniere del campionato:Ally McCoist - 251 (1983-1998)
Numero di presenze in competizioni europee:Barry Ferguson - 82 (1998-2003 e 2004-2009)
Numero di presenze in nazionale durante l'esperienza in squadra:Ally McCoist, 61 presenze, 1983-1998
I sostenitori dei Rangers provengono tradizionalmente dalla comunitàprotestante eunionistascozzese enordirlandese.[81] La composizione politica, religiosa e sociale della tifoseria ha portato nel corso degli anni alla celeberrima rivalità con ilCeltic (storicamente tifato dalla popolazionecattolica,indipendentista esocialista), sfociata in molti casi in episodi di violenza settaria tra le due tifoserie.[81]
Il club ha una tifoseria globale, con una diffusione in tutto il mondo di oltre 600 club di sostenitori,[82] dalNord America all'Australasia alMedio Oriente a quelli più vicini a casa nelRegno Unito.[83][84] I tifosi dei Rangers in tutto il mondo sono diversi milioni[83] ed il sito del club riconosce oltre 150 fans club solo inGran Bretagna e Irlanda del Nord,[81] con 95 altri club distribuiti in oltre 20 paesi in tutto il mondo.[85] Uno dei club calcistici più famosi diHong Kong, gliHong Kong Rangers,[85] deve il suo nome ai Rangers scozzesi, di cui il fondatore della squadra asiatica (uno scozzese espatriato) era un accanito tifoso. I giocatori e i tifosi dei Rangers vengono soprannominatiTeddy Bears (orsacchiotti) per assonanza conGers (diminutivo diRangers)[86] oBlue Noses (nasi blu) dal colore delle maglie della squadra. Vengono invece soprannominatiHuns (Unni) dai tifosi dei rivali del Celtic.
I tifosi dei Rangers hanno fatto registrare alcuni record in merito al numero di presenze allo stadio,[87] tra cui la più alta partecipazione casalinga per una partita di campionato (118.567 spettatori) il 2 gennaio 1939,[88] mentre il record di pubblico nella storia del club è di 143.570 spettatori per la semifinale dellaCoppa di Scozia del 1948 contro l'Hibernian.[89][90][91][92] Il 18 agosto 2012, per la prima partita dei Rangers in quarta serie, sono presenti allo stadio 49.118 tifosi. Viene stabilito così un nuovo record di spettatori per una partita di quarta serie.[93]
L'inno della squadra è considerato essereFollow Follow,[94] ma molto cantata sugli spalti di Ibrox è anche la canzone popolareThe Billy Boys[95][96] (molto controversa per il suo significato anti-cattolico ed anti-irlandese).[97]
La rivalità più sentita è con i vicini diGlasgow,Celtic.[86][98] I due club sono conosciuti collettivamente comeThe Old Firm.[86] Il sostegno tradizionale dei Rangers è ampiamente tratto dalla comunitàprotestante dell'Unione, mentre il sostegno tradizionale di Celtic è ampiamente tratto dalla comunitàcattolica.[86][98][99] La prima partita diOld Firm è stata vinta dal Celtic[100] e ci sono state oltre quattrocento partite giocate fino ad oggi.[101][102] La rivalità della vecchia impresa ha alimentato molti attacchi,[86][98] talvolta che portarono a morti,[98] nei giorni derby di Old Firm;[98] un gruppo di attivisti che controlla l'attività settentrionale a Glasgow ha riferito che nei week-end di Old Firm, le ammissioni nelle sale di pronto soccorso ospedaliero sono aumentate rispetto ai normali livelli e il giornalista Franklin Foer ha osservato che nel periodo 1996-2003 otto morti a Glasgow erano direttamente collegati all'Old Firm, così come centinaia di assalti.[103]
La promozione dei Rangers nella Terza Divisione nella stagione 2012-13 ha rievocato la rivalità originale del club colQueen's Park,[104] ritrovato per la prima volta dal 1958 in campionato.[104] Rangers e Queen's Park si sono incontrati per la prima volta nel marzo 1874,[104] circa quattordici anni prima dell'inizio della rivalità Old Firm.[105][106] Le partite col Queen's Park sono state pubblicizzate come "Original Glasgow Derby" dai Rangers e dai media scozzesi[104] e come il "Derby più antico al mondo" dal Queen's Park.[107]
^Nel resto d'Europa, invece, l'uso del nomeGlasgow Rangers è in linea con la tendenza continentale di affiancare il nome della città a quelle squadre che non lo contengano esplicitamente, come laSampdoria, ilPSV, l'Inter, laJuventus o laStella Rossa.
^Il termine fu coniato da un quotidiano di Glasgow che, descrivendo l'incontro, scrisse che «i giocatori di entrambe le squadre andavano così d'accordo da far pensare si trattasse di amici di lunga e provata fede» (got on so well that you would believe that they were old firm friends). L'espressione, di fatto intraducibile in italiano, è in realtà un gioco di parole, perchéfirm come aggettivo vuol diresolido, fermo, quindiold firm friends significaamici fedeli,di lunga data; al contempo, tuttavia, come sostantivo,firm significaditta, eold firm - oAuld Firm, nella vecchia grafìa inglese - può essere letta anche comevecchia ditta.
^Il 2 gennaio 1971 il Celtic segnò il goal dell'1-0 sui Rangers all'89' e molti tifosi casalinghi lasciarono delusi lo stadio. Negli ultimi secondi di recupero, però i Rangers pareggiarono. Molti tifosi in uscita dalla scalinata nº 13 si fermarono e questo causò un improvviso assembramento, che si ripercosse a catena fino sugli spalti. Numerose persone furono schiacciate dalla folla: tra esse, 66 persero la vita e più di 200 rimasero feriti. I rapporti di polizia riferirono che in certi punti della scalinata vi furono cataste di corpi umani alte quasi due metri. Un'ipotesi, poi smentita ufficialmente ma sopravvissuta a lungo come leggenda, vuole che il disastro fosse stato causato dai tifosi che tornarono indietro quando sentirono il boato dei tifosi dei Rangers al momento del pareggio.
^Se infatti si tenesse conto anche dei campionati non completamente professionistici il record apparterrebbe alLinfield Football Club capace di vincere oltre 200 trofei nella sua storia.
^Richard Wilson, (EN) "Inside the Divide" (Edinburgh: Canongate Books, 2012), p. 87: «What is being asserted is two identities: Rangers and Celtic. There are other boundaries: Protestant and Catholic / Unionist and Republican / Conservative and Socialist [...].»