È una specie che è praticamente scomparsa da molti stagni e specchi d'acqua, a causa dell'inquinamento ambientale e delle acque da parte di anticrittogamici rameici e di altre sostanze tossiche. Anche l'impoverimento delle erbe di superficie degli stagni, dovuto a cause simili, e alla scomparsa delle ninfee ha prodotto un notevole ridimensionamento di questa specie. Era normalmente presente, ed in gran numero, in Toscana, fino ad una trentina di anni fa.
Il maschio gonfia le guance per attirare la femmina; raggiunto dalla compagna si adagia sul suo dorso stringendola in una sorta d'abbraccio, detto amplesso ascellare.
La suatassonomia è alquanto complessa e discussa essendo presenti in Italia diversiklepton, unità sistematiche formate cioè da un complesso costituito da una specie e dal suo ibridoibridogenetico. In Europa sono presenti tre tipi diversi di rane verdi: la rana verde maggiore (Pelophylax ridibundus), la rana dei fossi (Pelophylax esculentus) e la rana verde minore o rana di Lessona (Pelophylax lessonae). Le loro interrelazioni sono tuttora oggetto di discussione.P. esculentus sarebbe un ibrido traP. lessonae eP. ridibundus, il processo è detto ibridogenesi e gli ibridi non si accoppiano mai tra loro ma sempre con una delle due specie parentali, vengono così generate delle popolazioni miste. Uzzel e Holtz nel 1979 studiarono le popolazioni italiane di rane verdi e conclusero che a sud delPo vi sarebbero due diverse specie per cui è stato proposto il nome diPelophylax kl hispanicus ePelophylax bergeri.
P. ridibundus ha i sacchi vocali di colore nero ed è la più grande delle tre, inP. lessonae invece sono bianchi e inoltre ha colorazione più vivace tendente al giallo, in particolare nei maschi,Pelophylax esculentus infine avrebbe caratteristiche intermedie: è più piccola diP. ridibundus e più grande diP. lessonae e i sacchi vocali hanno colore grigio