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Ragusa Vecchia

Coordinate:42°34′46″N 18°13′15″E42°34′46″N,18°13′15″E (Ragusa Vecchia)
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(Reindirizzamento daRagusavecchia)
Ragusa Vecchia
insediamento
(HR) Cavtat
Ragusa Vecchia – Veduta
Ragusa Vecchia – Veduta
Localizzazione
StatoCroazia (bandiera) Croazia
Regione Raguseo-narentana
ComuneCanali (Croazia)
Territorio
Coordinate42°34′46″N 18°13′15″E42°34′46″N,18°13′15″E (Ragusa Vecchia)
Altitudinem s.l.m.
Superficie5,8km²
Abitanti2 015 (2001)
Densità347,41 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale20210
Prefisso020
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Ragusa Vecchia
Ragusa Vecchia
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Ragusa Vecchia[1][2][3][4][5] oRagusavecchia[6] (in croatoCavtat) è un centro abitatocroato dellaDalmazia, situato lungo la costaadriatica18 km a sud-est diRagusa.

Ragusa Vecchia, frazione del comune diCanali, ha circa 2 000 abitanti ed appartiene allaregione raguseo-narentana.

Storia

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Scorcio di Ragusa Vecchia.

La colonia greca: Epidauros

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Ragusa Vecchia è una città dalmata di antiche origini, essendo stata fondata nelVI secolo a.C. col nome diEpidauros (Ἐπίδαυρος) come colonia deiGreci dell'omonima città delPeloponneso. Come la propria metropoli, aveva come divinità principaleAsclepio. La zona circostante era abitata dagliIlliri, che chiamavano la cittàZaptal.

Epoca romana

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La città cambiò nome inEpidaurum quando passò sotto ildominio romano nel228 a.C. Nel corso della guerra civile traCesare ePompeo si schierò a favore del primo e fu assediata daMarco Ottavio, ma si salvò per l'arrivo delconsolePublio Vatinio. In seguito divenne colonia romana e durante le guerregotiche fu occupata dalla flotta mandata daGiustiniano.

Porto di Ragusa Vecchia

Nella città si trovano le vestigia dell'antica colonia dei Romani, dalle quali si può dedurre che era grande ed antichissima. In Ragusa Vecchia vi è il sepolcro diPublio Cornelio Dolabella il Giovane, pretore della Dalmazia ai tempi diAugusto e diTiberio, inoltre si osserva un antro nel quale si discende per alcuni gradini e nel cui fondo si trova dell'acqua. Questo antro è affumicato, forse perché servito nell'antichità a riti notturni o come luogo di ricovero e nascondiglio a qualche abitante della città distrutta dal popolo degliAvari durante leinvasioni barbariche.

Se questo sia l'antro diCadmo celebrato dalle favole, dove secondo il racconto fu convertito in serpente e sepolto con la consorte Armonia, avvenimenti che Nicandro colloca fra gli Enchelii, antichissimi abitanti di Epidauro e dell'odierno canale di Ragusa, al giorno d'oggi è difficile da stabilire, in quanto il tutto è ambientato in tempi antichissimi e mitologici.

Epoche successive

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Quando la città fu saccheggiata dagliSlavi e dagliAvari poco prima del614, la popolazione si rifugiò su un'isola poco distante che, unita in seguito alla terraferma, diede origine alla città diRagusa. Da quel momento Ragusa Vecchia rimase sempre sotto il controllo della potente vicina, cosicché la sua storia finì col coincidere con quella dellaRepubblica di Ragusa.

In italiano e croato, il toponimo della città ne rivela l'antica origine e il nesso con Ragusa: se perRagusa Vecchia l'etimologia è evidente, la forma croataCavtat deriva daCivitas vetus, nome con cui i ragusei chiamavano la loro vecchia città, forse adeguandosi in qualche modo la pronuncia a un suono più simile a quello dell'anticaZaptal illirica.

Dopo laPrima guerra mondiale passò allaJugoslavia.

Sport

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Ragusa Vecchia possiede una squadra dipallanuoto, ilVaterpolski klub Cavtat.

Note

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  1. ^Cfr. il lemmaRagusa Vecchia sulla Treccani
  2. ^Cfr. in Lorenza De Maria, Rita Turchetti,Rotte e porti del Mediterraneo dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Rubbettino, 2007,ISBN 9788849811179.
  3. ^Cfr. a p. 180 inGrande atlante d'Europa e d'Italia, Novara,Istituto Geografico De Agostini, 1994.
  4. ^La scomparsa di uno scultore di audacia barbarica - Ricordo di Ivan MeštrovićArchiviato il 24 marzo 2012 inInternet Archive. neIl Tempo, 1962.
  5. ^Ragusa Vecchia in:Blatt 36-43 der Generalkarte von Mitteleuropa 1:200.000 der Franzisco-Josephinischen Landesaufnahme, Österreich-Ungarn, ab 1887
  6. ^Dario Alberi,Dalmazia. Storia, arte, cultura, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, 2008, pp. 1474-1483.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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