Raffaele Villari (Messina,21 agosto1831 –Messina,28 dicembre1908) è stato unpatriota escrittoreitaliano.
A soli vent'anni pubblicò una raccolta di poesie e continuò lo studio storico, filosofico e di cultura locale. Di idee patriottiche mazziniane entrò ben presto nel mirino della polizia borbonica che gli fece chiudere, dopo solo 30 numeri pubblicati, il giornaleIl Caduceo da lui fondato e diretto.
Nel marzo del1859, unitamente aPietro Minneci e altri patrioti, entrò a fare parte del comitato insurrezionale di Messina.
Partecipò alla campagna meridionale del1860 distinguendosi nel combattimento della presa diMilazzo. Diventò direttore del giornale satiricoDon Marzio, testata che dirigerà fino al1871.
Nellaterza guerra di indipendenza del1866 si arruolò nelCorpo Volontari Italiani diGaribaldi e fu incorporato nel 7ºreggimento volontari, prima fu al fianco delcolonnello calabreseGiovanni Nicotera, poi, aStoro, fu a capo della segreteria delcolonnello palermitanoLuigi La Porta e, infine, per una settimana segretario delgeneraleErnesto Haug presso lostato maggiore della 1ªbrigata volontari.
Fu membro dell'Accademia Peloritana e mantenne relazioni epistolari conJessie White Mario e l'avvocatoMartino Speciale Costarelli.
Morì il28 dicembre1908, a bordo di una nave russa, ove, ferito, era stato ospitato dopo ilterribile terremoto che distrusse la città diMessina.
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