IRadiolari (RadiolariaMüller, 1858) sonoprotozoi, che vivono in mare, caratterizzati dallo scheletrosiliceo, presente in quasi tutte le specie e dalla divisione del corpo molle in una capsula centrale, contenente l'endoplasma e l'ectoplasma circostante.
Radiolari fossili sono noti sin dalCambriano. Oggi costituiscono parte delplancton marino in tutti gli oceani. Sono stati rilevati a tutte le profondità, anche se sono più abbondanti a profondità che non superano alcune centinaia di metri.
Le dimensioni lineari degli individui sono il più delle volte comprese tra centesimi e decimi di millimetro, ma esistono specie che raggiungono o superano il millimetro.
La capsula centrale contiene ilnucleo,mitocondri,apparato di Golgi e vacuoli. Essa è circondata da una membrana che la separa dall'ectoplasma. Quest'ultimo contiene alveoli e si estende ad una complessa rete dipseudopodi. Gli alveoli, di dimensione variabile, hanno probabilmente la funzione di permettere la discesa e la risalita nell'acqua. Gli pseudopodi possono essere attivi, catturando prede e muovendosi in risposta a stimoli esterni. L'ectoplasma ospita spessoalghesimbionti.
Lo scheletro siliceo è dotato in genere di protuberanze appuntite dispostesimmetricamente che danno a questi organismi una elegante struttura che ha attirato spesso la curiosità di microscopisti dilettanti.
Lo status tassonomico dei Radiolari è stato più volte rivisto in tempi recenti ed è ancora oggetto di discussione. Tradizionalmente erano considerati un ordine deiProtozoi. Secondo la classificazione proposta nel1993 da Cavalier-Smith[1] essi costituiscono un subphylum del phylum deiRadiozoa. Altri autori li hanno considerati un gruppo polifiletico privo di validità tassonomica. Nella classificazione dei protisti proposta nel2005 da Adl et al.[2] ai Radiolari è stata riassegnata validità tassonomica come subtaxon dei [Rhizaria].
Anche la classificazione interna dei Radiolari è oggetto di discussione. Una classificazione che è stata spesso usata li distingue inPolicistini (suddivisi a loro volta inSpumellari eNassellari) eFeodari.
La riproduzione è di tipo asessuato in cui il guscio e il protozoo si dividono in due parti e le due figlie provvedono autonomamente a rigenerare la parte mancante.
I gusci dei radiolari morti si depositano sui fondali oceanici, formando i cosiddettifanghi a radiolari. Nel corso dei tempi geologici questi fanghi si sono accumulati in quantità tali da formare spessi strati diroccia sedimentaria silicea.