| RSR Sebastiani Rieti Pallacanestro | |
|---|---|
| «Sebba» | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | IlMonte Terminillo su sfondo celeste e un pallone dabasket amaranto |
| Inno | I Giardini di Marzo Lucio Battisti |
| Dati societari | |
| Città | |
| Nazione | |
| Confederazione | |
| Federazione | |
| Campionato | |
| Fondazione | 1944 |
| Scioglimento | 1997 |
| Rifondazione | 1998 |
| Rifondazione | 2003 |
| Rifondazione | 2010 |
| Rifondazione | 2020 |
| Rifondazione | 2025 |
| Denominazione | M.A.G. Sebastiani Basket Rieti (1944-1963) A.M.G. Sebastiani Basket Rieti (1963-1997) Virtus Rieti (1998-2003) Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti (2003-2010) Sebastiani Basket Club Rieti (2010-2012) Real Sebastiani Rieti (2020-2025) RSR Sebastiani Rieti (2025-presente) |
| Proprietario | |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Impianto | PalaSojourner (2 964 posti) |
| Sito web | www.rsrsebastianirieti.it |
| Palmarès | |
| Titoli nazionali | 1Legadue |
| Coppe nazionali | 1Coppa Italia di Legadue 1Coppa Italia LNP |
| Coppe europee | 1Coppa Korać |
LaRSR Sebastiani Rieti, comunemente chiamataSebastiani Rieti, è una società dipallacanestro maschileitaliana con sede nella città laziale diRieti.
Fondata nel 1944 come polisportiva con il nome diM.A.G. Sebastiani Basket Rieti, divenutaA.M.G. Sebastiani Basket Rieti nel 1963, si sciolse una prima volta nel 1997, per poi venire rifondata dapprima nel 1998 comeVirtus Rieti (cambiando denominazione inNuova Sebastiani Basket Rieti nel 2003), una seconda volta nel 2010 comeSebastiani Basket Club Rieti (cambiando denominazione al Rieti Basket Club dopo il fallimento della NSB) e, infine, una terza volta nell’estate 2020 comeReal Sebastiani Rieti. Nel 2025 la società ha ufficializzato il cambio di denominazione inRSR Sebastiani Rieti[1].
Contraddistinta dai colori socialiamaranto eceleste, disputa i propri incontri nell'impianto del quartiere di Campoloniano chiamatoPalaSojourner[2]. Il nome della società ricorda la memoria dei fratelli Angelo, Mario e Gino Sebastiani, grandi sportivi dell'epoca, barbaramente uccisi dai tedeschi nel 1944.
Ad oggi, la Sebastiani può annoverare dieci partecipazioni ai campionati diSerie A, e nella sua bacheca figurano unaCoppa Korać vinta nel 1980, uno scudetto categoria allievi datato 1979, unaCoppa Italia Lega Nazionale Pallacanestro, vinta nel 2004, e unaCoppa Italia di Legadue, vinta nel 2007.
Il 30 Ottobre1944 nasce laSocietà Sportiva M.A.G. Sebastiani Rieti[3], polisportiva fondata da Luigi Padronetti[4][5]. La sezione della pallacanestro, in cui prosegue l'attività cestistica interrotta dalla guerra, sarà di gran lunga quella più longeva ed importante. Tra i giocatori della squadra ci sono Enrico Sebastiani, sfuggito alla sorte dei fratelli Angelo, Mario e Gino (tutti e tre atleti, uccisi dai nazisti durante la guerra[6]) alla cui memoria è intitolata la polisportiva, e Italo di Fazi che in seguito nelle vesti di dirigente sarà uno dei massimi artefici dei successi del sodalizio reatino.

Dopo l'abbandono di Padronetti fu Italo di Fazi ad occuparsi di assemblare la squadra, e ingaggiò il primo vero tecnico, Mario Barilari. In questi anni a dare man forte ai reatini vennero chiamati diversi giocatori di Roma come Chiodetti, Marcone, Galliano e Paolo Roversi. In questo periodo la squadra vedeva crescere giovani promettenti come Cordoni e Simeoni e militava in Serie C, a parte un paio di apparizioni in Serie B.
Nel frattempo, il 6 Ottobre 1963, la società assunse la denominazione diA.M.G. Sebastiani Rieti.
Dopo l'abbinamento con laSnia, la squadra sale di livello e nel 1972 conquista la promozione in Serie B. Nella stagione successiva la presidenza viene affidata a Renato Milardi e con il marchio Brina la Sebastiani disputa un ottimo campionato, chiudendo al secondo posto la stagione regolare che le consente di accedere alla poule promozione con Siena, Vigevano e Gorizia. Siena vince il girone ed accede direttamente alla Serie A mentre per il secondo posto disponibile Rieti e Vigevano dovranno giocare uno spareggio a Pesaro. Sostenuta da diversi reatini giunti nelle Marche, la Brina si impone 55-44 e conquista la Serie A. Tra i protagonisti dell'impresa da ricordareGianfranco Lombardi nel doppio ruolo di allenatore e giocatore.
Per la stagione seguente arriva Bob Lauriski, il primo giocatore straniero della Sebastiani. Lauriski è uno statunitense non molto spettacolare ma comunque efficace; allenatore è ancora Lombardi e la squadra chiude il suo primocampionato di Serie A al decimo posto.
Dalla stagione 1974-75 il campionato si divide in due leghe: A1 e A2. Rieti si mantiene in prima serie dopo la poule salvezza. Nel1975-76 arriva invece la retrocessione in Serie A2.

Nel campionato 1976-77 il nuovo allenatore Elio Pentassuglia (arrivato alla fine della stagione precedente) può contare su un nuovo straniero:Willie Sojourner, pivot con un passato nellaABA, che diventerà l'idolo dei tifosi reatini.
Nel1977-78, grazie alle nuove regole che permettono l'ingaggio di un secondo straniero, arriva a RietiCliff Meely. Sojourner e Meely formeranno così una delle migliori coppie di stranieri del campionato. La Sebastiani annoverava in squadra giovani campioni comeRoberto Brunamonti e Domenico Zampolini. I reatini vincono il campionato di Serie A2 accedendo ai play-off scudetto, dove si classifica al terzo posto, miglior risultato di sempre.
Nella stagione 1978-79 la squadra resta molto competitiva e schiera anche Gianfranco Sanesi, guardia nativa di Rieti. I risultati sono ottimi: la Sebastiani raggiunge le semifinali play-off e la finale di Coppa Korac, dove si arrende in finale solo alPartizan Belgrado, che vince davanti al pubblico di casa.

Per il campionato 1979-80 l'esigenza di far cassa porta alla cessione di Domenico Zampolini (girato a Pesaro) e Cliff Meely. Al posto dell'americano arrivaLee Johnson, atleta meno tecnico ma dotato di un'impressionante elevazione. La corsa in campionato si ferma ai quarti dei Play off ma è nella Coppa Korac che arriva la più grande impresa dello sport reatino. La Sebastiani arriva nuovamente in finale e a Liegi la squadra piega ilCibona Zagabria per 76-71. Con la conquista della Coppa Korac e dopo quattro stagioni piene di soddisfazioni, si chiude il ciclo di Elio Pentassuglia, che approda alla panchina di Varese.
Nelle stagioni successive Rieti non riesce a confermarsi ai vertici, pur mantenendosi su buoni livelli e continuando a scegliere validissimi giocatori statunitensi, come Tony Zeno.
L'estate del 1982 vede la partenza di Willie Sojourner, nel febbraio 1983 lascia anche il presidente Renato Milardi segnando la fine di un'epoca. Al termine di quel campionato la Sebastiani è retrocessa in Serie A2.
Seguono cinque stagioni nella seconda serie, con la società che, tra alti e bassi, fa sempre più fatica a far quadrare i conti. Il giocatore più rappresentativo di questo periodo èJoe Bryant, padre della futura stellaNBAKobe Bryant, che iniziò a tirare a canestro proprio nel capoluogo sabino.
L'ultima partita della Sebastiani in Serie A2 fu disputata a Rimini il 2 aprile 1988, ultima di campionato; la squadra venne sconfitta per 84-83 dalla Biklim Rimini con un canestro allo scadere dell'ex Maurizio Ferro e retrocessa in Serie B.
L'avventura di Rieti in Serie B inizia nel tentativo di tornare nella lega superiore: viene richiamato in panchina Elio Pentassuglia, ma il tecnico pugliese muore in un incidente stradale. La stagione della squadra rimane definitivamente segnata e non vengono raggiunti nemmeno i play-off.
A causa delle difficoltà economiche, nel campionato 1989-90 si allestisce una squadra di giovani da valorizzare, senza successo, e la Sebastiani retrocede così in B2. Il capitano e bandiera della squadra, Gianfranco Sanesi, si trasferisce a Contigliano, in Serie C1.
Dopo vari tentativi, nel 1993-94 la AMG Sebastiani riesce a risalire in Serie B1, imponendosi 92-80 dopo lo spareggio contro Potenza sul neutro di Pozzuoli, ma la situazione economica rimane problematica e anche la nuova proprietà (subentrata dopo la promozione) non riesce a porre rimedio.
Al termine della stagione 1996-97 il deficit diventa insostenibile, si cercano invano nuovi acquirenti e sfuma anche uno scambio di titoli per acquisire quello A2 di Pistoia. Oberata dai debiti, la società AMG Sebastiani non riesce ad iscriversi al campionato e conclude la sua attività dopo 51 anni di storia.

Nel 1998 con l'acquisizione dei diritti di Sant'Antimo B2 da parte dell'Ass. allo Sport Marzio Leoncini e dal DR. David Angeletti, nasce una nuova squadra alla quale il General Manager Attilio Pasquetti decide di dare il nome diVirtus Rieti, con nuove divise arancio-blu. Protagonisti della nascita della nuova società furono oltre al patron Davide Angeletti (già contattato per rilevare la AMG Sebastiani) e Pier Luigi Persio, con la collaborazione di Michele Martinelli, primo presidente venne eletto Pier Luigi Persio. La Virtus venne iscritta con riserva alla serie B1 dove giocò grazie alla rinuncia diDesio, la squadra allestita era buona e sotto la guida di Franco Gramenzi dominò la stagione regolare, ai play-off per la promozione però dovette arrendersi a Bergamo al primo turno.
Nella stagione seguente, la squadra sempre allenata da Franco Gramenzi arrivò seconda in stagione regolare. Questa volta ai play off raggiunse la finale dove incontrò Castelmaggiore, la serie si decise alla terza ed ultima partita che Rieti perdette in casa 59-67 per la delusione di un gremito Palaloniano (5.432 spettatori) che sognava il ritorno tra i professionisti.
Nelle due stagioni successive (2000-01 e 2001-02) la presidenza passò a Davide Angeletti, ma, nonostante l'obiettivo rimanesse quello di raggiungere laLegadue (che sostituì la serie A2 nel 2001-02), furono avare di soddisfazioni.L'anno successivo Davide Angeletti lasciò in favore di Michele Martinelli. La presidenza fu offerta a Gaetano Papalia e venne ingaggiatoAntonello Riva, miglior marcatore di tutti i tempi della serie A. La squadra ebbe un inizio stentato, poi alcune correzioni in corsa e l'arrivo sulla panchina di Maurizio Lasi le permisero di raggiungere i play off. Nei quarti di finale contro Vigevano il fattore campo saltò in tutte e tre le partite e la Virtus fu eliminata.
L'anno seguente Gaetano Papalia rilevò la società da Michele Martinelli, fu recuperato il nome storico cambiando la denominazione della squadra inNuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti e l'amaranto ed il celeste tornarono ad essere i colori ufficiali. Fu assemblato un ottimo gruppo che dopo aver vinto la stagione regolare conquistò la coppa Italia di categoria battendo in finale Castelletto Ticino per 85-79. Ai play off Rieti perse di nuovo in finale, questa volta controMontegranaro, ma aveva ancora l'oppurtunità di giocare lo spareggio per la Legadue contro la sconfitta dell'altra finale:Trapani. Si arrivò a gara tre e la Nuova Sebastiani questa volta non si lasciò sfuggire la promozione davanti al proprio pubblico, vincendo per 75-66.
Il primo anno diLegadue complice un po' di inesperienza iniziò con qualche difficoltà ed il roster fu cambiato più volte in corsa, strada facendo grazie anche all'innesto di ottimi americani comeDavid Hawkins prima eJimmie Hunter poi, le cose migliorarono e furono raggiunti i play off dove arrivò la sconfitta al primo turno contro Montegranaro.
Nell'estate del 2005 arriva in cittàMarcus Melvin, ala forte esordiente in Italia, che diventerà uno dei migliori giocatori del campionato. La squadra allestita con l'obiettivo di puntare alla promozione in serie A termina la stagione regolare al quinto posto, ai play off dopo aver eliminato Imola e Ferrara, in finale trova di nuovo Montegranaro. Come nelle due occasioni precedenti la Sebastiani si arrese ai marchigiani che chiusero la serie 3-1.
Il 2006-07 si apre con una campagna acquisti di prim'ordine che porta a RietiJoe Smith,Davide Bonora,Michele Mian ePatricio Prato, in panchinaMaurizio Lasi viene sostituito daLino Lardo. La squadra disputa una buona prima parte di campionato ma è sempre costretta ad inseguireCaserta che vince quasi tutte le partite. Il roster viene ritoccato e vengono inseritiWade Helliwell eMarko Verginella a rinnovare quasi completamente il reparto dei lunghi (esconoSimone Bagnoli eChris Pearson). Ad inizio marzo al PalaSojourner, la Sebastiani vince la Final Four di Legadue battendo in successioneRimini eFerrara. In campionato, complice un calo di Caserta, la squadra riesce a recuperare lo svantaggio ed arriva ad un finale di stagione equilibratissimo. Il campionato finisce con Rieti, Rimini e Caserta a pari punti ma grazie alla differenza canestri la Sebastiani è prima e può festeggiare il ritorno della serie A a Rieti dopo più di vent'anni.
La stagione 2007-08, segna dunque il ritorno inSerie A. Rieti infatti dopo un'assenza dalla massima serie durata 24 anni, può tornare fra le prime formazioni d'Italia, posto che aveva occupato già in passato. L'estate che aveva preceduto l'inizio del campionato, non era stata delle più tranquille, tanto che per mesi si era palesata anche la possibilità di cedere il diritto conquistato sul campo, ad un'altra città per la difficoltà di reperire sostegno economico, in primis quello di un main sponsor. La vicenda si risolverà poi con l'accordo siglato fra il Club amaranto celeste e la Solsonica. Dunque, sbrogliati i più immediati problemi economici, può finalmente sbloccarsi la campagna acquisti, che fino a quel momento era rimasta sospesa. Tra i giocatori che sbarcano a Rieti si ricordanoPape Sow daiToronto Raptors eMorris Finley dall'Euphony Basket Liège, che si rivelerà poi il miglior marcatore della Lega. Il ritorno della Sebastiani, va in scena con la partita che vede opposta alla formazione Sabina, l'Olimpia Milano, in unPalaSojourner gremito e leggermente rinnovato per l'occasione, che vedrà alla fine la Sebastiani prevalere sulla pluridecorata squadra lombarda. Il campionato procederà con relativa tranquillità e la Sebastiani sfiorerà sia le final eight diCoppa Italia, sia i play-off di fine campionato per la lotta per il Tricolore. Alla fine la formazione Reatina conquisterà il tredicesimo posto e una salvezza, già certa a cinque giornate dalla fine.
Nel suo secondo anno in serie A la Nuova Sebastiani otterrà la salvezza all'ultima giornata ai danni della Fortitudo Bologna. La stagione cominciata sotto buoni auspici con la costruzione di un roster di prim'ordine sarà invece caratterizzata durante il corso dell'anno da un'infinità di difficoltà impensabili. La squadra perderà man mano pezzi importanti comeTim Pickett,Donnell Harvey,Guillaume Yango,Patricio Prato ePervis Pasco, per non parlare inoltre dei due punti di penalizzazione inflitti alla società per irregolarità amministrative. Nonostante ciò grazie alla straordinaria bravura del tandem Lardo-Giuliani, un roster corto e assai modesto riuscirà nell'impresa di salvarsi grazie a straordinarie quanto inaspettate vittorie contro compagini ben più attrezzate comeVirtus Bologna,Angelico Biella,Fortitudo Bologna,Air Avellino eNgc Cantù in un girone di ritorno perfetto in cui la Solsonica farà parlare molto di sé in tutto l'ambiente del basket italiano. L'intera stagione è però funestata dai continui problemi economici e dalle voci che girano su un debito sempre più profondo. Tutto ciò viene rafforzato dai continui allarmi lanciati dal presidente Papalia, che già a inizio 2009 minaccia la vendita del titolo o la messa in liquidazione della società se non verranno trovate altre risorse per continuare l'avventura in A. Tra un futuro sempre più nero e un presente pieno di sofferenze la Nuova Sebastiani si presenta all'ultima giornata con due punti di svantaggio dalla Fortitudo Bologna che nonostante i milioni spesi e i molti acquisti nel corso dell'anno non è riuscita a tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Proprio nell'ultima domenica di campionato, il 10 maggio, si consuma l'ultimo miracolo, Bologna perde a Teramo mentre la NSB espugna il campo della già retrocessa Udine conquistando grazie alla migliore differenza canestri negli scontri diretti il suo personalissimo scudetto, quello della seconda soffertissima salvezza in A.
Terminata la sbornia per la nuova impresa, a Rieti si deve pensare a conquistare l'altra salvezza, ancora più difficile di quella del 10 maggio. Infatti la permanenza in serie A passa da eventuali nuovi sponsor e risorse che dovranno necessariamente entrare nelle casse societarie. In tal senso agli inizi di giugno sembra già tutto risolto per il meglio, con l'annuncio della sponsorizzazione ACEA per ilPalaSojourner e con contatti già ben avviati con Wind. Tuttavia alla fine la tanto annunciata firma sul contratto non arriverà mai e dopo due mesi di rinvii, il presidente Papalia pone fine alla vicenda operando il trasferimento del campo di gioco alPalaBarbuto diNapoli, concludendo una trattativa iniziata e conclusa in pochi giorni. Il presidente motivò la scelta in questo modo:
Così Rieti vede sparire di nuovo il basket professionistico e il presidente Gaetano Papalia è bersagliato dai tifosi di insulti e accuse, reo a loro parere di aver portato via alla città di Rieti una storia, un nome ed una tradizione nati nel lontano 1946.
Il ritorno del grande basket aNapoli, anche se a discapito di una città come Rieti che nel basket ha profuso molte energie, viene invece accolto positivamente sia dal presidente della F.I.P.Dino Meneghin, da sempre desideroso di riportare nell'élite del basket italiano una grande città come Napoli, sia dal presidente delC.O.N.I.Giovanni Petrucci, che qualche giorno prima del via libera al trasferimento commentava così tale possibilità:
e ancora:
Queste dichiarazioni scatenarono l'ira dei tifosi reatini, che ritennero di cattivo gusto le parole del presidente del CONI, nelle quali tutto è ridotto a una questione di convenienza e pubblicità.
Il destino della società rimase inizialmente incerto, almeno ufficialmente, dato che la deroga fu concessa per un solo anno, mentre daNapoli si affermava che la società sarebbe restata nel capoluogo campano per almeno tre anni[10].
A Napoli, Papalia trasferisce una società al collasso, che sembrerebbe non avere soldi per produrre un campionato dignitoso. Nell'autunno 2009, raggiunta la sponsorizzazione con la Martos (Società finanziaria) la rotta sembra cambiare: vengono ingaggiati il nigerianoAdeleke (successivamente tagliato), l'asso ex-NBADamon Jones e il lettoneArmands Šķēle. Successivamente viene messo sotto contratto anche il centroRobert Traylor.
Nel breve volgere di metà campionato, tuttavia, la società si ritrovò con problemi più grandi di quelli con cui si era allontanata da Rieti: a causa degli stipendi non pagati, molti giocatori decidono di abbandonare la società, sulle cui maglie non compariva neanche più lo sponsor[11], tanto che nelle ultime apparizioni sui parquet della Serie A fu costretta a schierare sul campo partenopeo gli under 19 provenienti inizialmente da Napoli e Rieti[12] e poi solo da Rieti.
La giustizia sportiva penalizzò la squadra, già partita con 2 punti in meno, con altri 6 punti. La Giudicante penalizzò la squadra di 8 punti per la successiva stagione, e inibì Papalia per 3 anni e 4 mesi. La Corte Federale confermò l'inibizione a Papalia e comminò 12 punti di penalità da scontare per la successiva stagione. La società fece ricorso al TAS Coni.
A stagione ancora in corso la squadra fu esclusa dal campionato, per non aver pagato la 2° rata professionistica alla LegaBasket, e tutte le partite furono considerate perse 20-0 a tavolino.
Il 15 aprile 2010, la commissione agonistica dellaFIP ha annullato tutta la stagione della squadra e la ha esclusa dalla classifica, decretandodi fatto la definitiva chiusura anche di questo capitolo, lungo poco più di un decennio, della pallacanestro reatina.
Il duro colpo non cancella però Rieti dal panorama della palla a spicchi italiano, infatti gli occhi della città si spostano subito verso un'altra società locale: ilRieti Basket Club, dal quale trarrà origine laSebastiani Basket Club Rieti.
IlRieti Basket Club, inizialmente denominatoSpes Pallacanestro Rieti, nasce nel2006, quando ancora la NSB militava inLegaDue, tramite l'acquisto del titolo sportivo del Vallesanta Basket, venendo ammessa al campionato diSerie D. Qui la società disputa un campionato che la vede sconfitta solo in due incontri, chiudendo così al primo posto e conquistare immediatamente la promozione inSerie C2[13]. L'anno seguente, stagione 2007-2008, chiude la stagione regolare da imbattuta e nei play-off vince la finale contro la Virtus Monterotondo, centrando la seconda promozione consecutiva e approdando questa volta inSerie C Dilettanti[13].
Per la stagione 2008-2009 di C Dilettanti, un nuovo allenatore, Marco Schiavi, si siede sulla panchina a tenere le redini della formazione ampiamente rinnovata. Durante il campionato un cambio in corsa porterà poi Claudio Vandoni, vecchia conoscenza del basket reatino a ricoprire il ruolo di headcoach. Piazzatasi terza in classifica, affronta quindi i play-off dove in finale se la vede con Torre de' passeri, che viene sconfitta 3 a 1 mettendosi in tasca la terza promozione di fila che questa volta vale laSerie B Dilettanti. Nel settembre2009 la denominazione della società viene mutata inRieti Basket Club e il club lascia il piccolo PalaSpes sito nella frazione diPoggio Fidoni,palasport fino ad allora teatro degli incontri casalinghi, per trasferirsi alPalaSojourner[13].
Nello storico impianto di Campoloniano, Rieti continua la sua corsa disputando il nuovo campionato 2009-2010 con l'obiettivo della promozione diretta nella categoria superiore, ma a causa di numerosi infortuni che riducono all'osso gli elementi a disposizione dell'allenatore Alessandro Crotti, la formazione sabina chiude lastagione regolare al secondo posto e prende così parte aiplay-off dove viene tuttavia eliminata dalPatti. Il quarto salto di categoria consecutivo arriva però comunque perché, a seguito dell'esclusione di tre club dallaLegadue, che libera tre posti nellaA Dilettanti 2010-11, la società avanza ufficialmente richiesta di ripescaggio, che verrà poi accolta.
Nel2010 la società attraversa una fase di cambiamento, costituendosi comeS.r.l. Poco dopo si verifica anche un cambio al vertice: Marzio Leoncini, che dal2006, anno della fondazione, aveva tenuto le redini del progetto, lascia la carica di presidente in favore di Silvio Gherardi. Come ultimo passo viene mutata la denominazione: con la partenza della NSB dal capoluogo sabino, l'anno precedente infatti il Rieti Basket Club si era trovato ad essere la prima formazione cestistica della città ed era stata avanzata l'ipotesi di restituire a Rieti la denominazione Sebastiani ripartendo proprio dall'RBC, ipotesi sostenuta anche da due sondaggi, uno apparso sul sito internet della società e uno su quello della tifoseria organizzata. Questo si rese possibile nel 2010 quando, a seguito della richiesta della società, laFIP l'autorizzò ad assumere la denominazione ufficiale diSebastiani Basket Club Rieti[13][14].
Per la prima stagione inSerie A Dilettanti 2010–2011, l’obiettivo principale della Sebastiani è la salvezza, compito tutt’altro che semplice per via della riforma dei campionati dilettantistici, in conseguenza della quale le retrocessioni previste per questo campionato sono sedici. Il torneo non si apre nel migliore dei modi per gli amaranto celesti, che inanellano una serie di cinque sconfitte consecutive che schiacciano subito la società all'ultimo posto in classifica palesando già lo spettro della retrocessione. La dirigenza corre quindi ai ripari e rivoluziona il roster: il netto fra vittorie e sconfitte viene ben presto invertito con una serie di sei successi consecutivi, striscia che permette ai reatini di entrare in zona playoff. Con il procedere del campionato la Sebastiani riesce, malgrado alcuni infortuni, a mantenersi fuori dalla retrocessione diretta. Nel girone di ritorno, però, qualcosa si rompe, con la Sebastiani che subisce sette sconfitte in otto partite[15]. Di conseguenza la società convoca due incontri, uno con l'allenatore Alessandro Crotti e il capitano Davide Zambon e l'altro con tutti i giocatori, dai quali emerge l'esistenza di attriti a livello individualistico e nei rapporti interpersonali fra gli atleti, ma nessun contrasto con il tecnico. La società decide di sanzionare due giocatori, uno dei quali si scuserà subito dopo con la squadra, i dirigenti e i tifosi[16]. Nel frattempo viene ingaggiatoFederico Lestini[17]. Una boccata di ossigeno arriva con la vittoria contro la Nuova Virtus Molfetta che consente alla Sebastiani di ritirarsi fuori dalla zona playout. Tuttavia, a seguito di un’ulteriore sconfitta interna contro il fanalino di coda Palestrina, la squadra scende nuovamente in zona playout e il tecnico Alessandro Crotti decide di lasciare la guida della Sebastiani, venendo sostituito daRod Griffin[18][19]. Il cambio in panchina non sortisce però gli effetti sperati: Rieti infatti vince solo due partite e, dopo l'ultima sconfitta casalinga con Ferentino, retrocede inSerie B Dilettanti ad un solo anno di distanza dalla promozione. A distanza di 21 anni dall’ultima volta, quindi, la Sebastiani retrocede sul campo.
Dopo aver tentato sia la carta del ripescaggio che quella della riammissione inDivisione Nazionale A, vedendosi tuttavia costretta a rimanere inDivisione Nazionale B per insufficienza di posti vacanti disponibili nella categoria superiore, la società inizia un cambiamento nel suo organigramma nominando Michele Martinelli nuovo direttore generale[20] e Franco Montorro nuovo Direttore Marketing e Comunicazione[21]. Sulla panchina viene chiamatoDonato Avenia. La costruzione della rosa inizia con Christian Cappanni[22] (che tuttavia rescinderà il contratto ancora prima dell’inizio del campionato), Luca Rossi[23]eLeonardo Busca[24]. Con la campagna acquisti ancora in corso la società perde il Direttore Sportivo Attilio Pasquetti che si dimette nei primi di agosto. La costruzione della nuova rosa prosegue con gli arrivi diStefano Gallea[25],Federico Pugi[26]eLuca Sottana[27]. Torna inoltre a giocare a RietiSimone Bagnoli[28].Ulteriori ingaggi sono quelli di Sergio Di Nicola, Eduardo Striano, Stefano Laudoni, Paolo Zanatta, Ivan Falsini, Marco Vian ed Emanuele Levorato. Il girone d’andata inizia bene, con sei successi nelle prime sette partite e il secondo posto in graduatoria. Tuttavia, la successiva sconfitta nello scontro diretto al PalaSojourner contro Agrigento per il primo posto in classifica lascia degli strascichi che si protrarranno per tutta la stagione, con la Sebastiani che abbandonerà prematuramente la lotta per il vertice, e che si vedrà anche comminare tre giornate di squalifica del campo[29][30], successivamente ridotte a due[31]. Nel frattempo, vengono ingaggiati il centro Max Politi[32], l’ala Salvatore Genovese[33] e il playmaker Duccio Doretti[34], mentre sul fronte societario arriva un nuovo cambio al vertice, con la nomina di Giuseppe Rosati Colarieti come Presidente, in luogo di Silvio Gherardi. Per quel che concerne la panchina, Avenia viene esonerato e sostituito dal vice Roberto Peron prima[35] e da Massimo Friso poi. La Sebastiani conclude il girone d'andata al settimo posto in classifica. Il mercato vede ulteriori dinamiche sia in entrata che in uscita, con i tagli di Max Politi e di Simone Bagnoli e il ritorno di Davide Zambon. Inoltre, sul fronte societario, una nuova assemblea dei soci produce un ulteriore cambiamento al vertice, nominando Carmine Rinaldi presidente. All'inizio del girone di ritorno, inaspettatamente, Friso si dimette, così come Franco Montorro[36] e Michele Martinelli[36], con la squadra che viene definitivamente affidata a Roberto Peron. Sul fronte giocatori, Politi viene reintegrato in squadra per sopperire all’assenza di Vian per infortunio. Il girone di ritorno vede la squadra proseguire tra alti e bassi, oltre a un nuovo intervento sul mercato con l'arrivo del playmaker argentino Victorio Musso. Gli amarantocelesti concludono al settimo posto in classifica, qualificandosi ai playoff, dove vengono eliminati nei quarti di finale contro Martina Franca per 2-1. Al termine della stagione, a causa di inadempienze contrattuali, la società viene radiata dalla federazione.
Otto anni dopo lo scioglimento della Sebastiani, durante i quali l’eredità della pallacanestro reatina viene raccolta dallaN.P.C. Rieti del presidente Giuseppe Cattani, capace di sfiorare la promozione inLBA nella stagione 2018-2019, nell’estate 2020 nasce laReal Sebastiani Rieti, con presidente Roberto Pietropaoli, ex patron delReal Rieti Calcio a 5, rilevando il titolo sportivo diSerie B di Valmontone. L’obiettivo societario è quello di riportare la Sebastiani nella massima serie nel più breve tempo possibile[37][38].
La campagna acquisti, inizialmente condotta dal GM Paolo Moretti (successivamente sostituito da Domenico Zampolini) porta alle pendici del Terminillo i giocatoriFederico Loschi,Klaudio Ndoja eAndrea Traini, ai quali si aggiungono le aliAlberto Cacace,Matias Drigo edEnzo Cena, la guardiaManuel Diomede e gli underVincenzo Provenzani eMarco Di Pizzo, oltre ai ritorni a Rieti del centroSimone Bagnoli e della guardiaJuan Marcos Casini. L’allenatore èAlex Righetti, unico confermato dallo staff tecnico insieme al suo assistente Antonio Carone. La squadra comincia bene, superando il proprio girone di Supercoppa con tre vittorie (contro Formia, LUISS Roma e Cassino) e battendo Teramo a domicilio negli ottavi di finale, approdando alle Final Eight, ma viene sconfitta in semifinale contro Nardò. La regular season vede la Sebastiani cominciare con nove successi di fila e mantenere la testa alla classifica tanto nella prima quanto nella seconda fase, concludendo il girone D con un bilancio di 20 vittorie su 22 partite. Rieti, inoltre, ottiene la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, disputate a Cervia, dove viene sconfitta in finale contro laPallacanestro Piacentina. La rosa viene rivoluzionata nel corso del campionato, con le cessioni di Bagnoli, Casini, Cacace e Diomede e gli arrivi diPaolo Paci,Eric Visentin eNicolò Basile. Poco prima dei playoff arriva ancheLorenzo Panzini. La corsa della Sebastiani nella post-season si ferma in semifinale, dove i reatini vengono sconfitti da Roseto per 3-0 (al termine di gara 1 Righetti e Carone vengono esonerati e sostituiti dall'assistente allenatore Mauro Angelucci e da Massimo Prosperi, responsabile del settore giovanile, per il prosieguo dei playoff), dopo aver superato Jesi per 3-1 nei quarti.
Della precedente rosa vengono riconfermati Loschi, Ndoja e Traini (con quest’ultimo che però, a causa dei numerosi infortuni che lo terranno spesso lontano dal parquet, verrà escluso dalla rosa a stagione in corso). A questi giocatori si aggiungono gli arrivi dei playmakerNicolás Stanic eAlessandro Piazza, delle guardieMarco Contento eLorenzo Piccin, dell’ala piccolaOmar Dieng, dell’ala forteMario Ghersetti e dei centriAlberto Chiumenti, anch’egli lasciato fuori a stagione in corso, eRoman Tchintcharauli. Il nuovo allenatore èAlessandro Finelli. InSupercoppa di Serie B, dopo aver battuto nettamente Avellino e Piombino, arriva l’eliminazione dalle Final Eight ad opera dei rivali cittadini dellaN.P.C. Rieti per 85-82. Il campionato inizia con una vittoria su Rimini, ma il girone di andata prosegue tra alti e bassi e la RSR non si qualifica alle finali di Coppa Italia. Il girone di ritorno inizia malissimo: la Sebastiani perde a Rimini, successivamente Cesena espugna ilPalaSojourner. Qui si ha però la svolta positiva della stagione: Finelli, precedentemente esonerato viene richiamato, così come il preparatore atletico Luca Verdecchia, la squadra ritrova gioco e compattezza e anche la serie di infortuni inizia pian piano a volgere al termine. Nel frattempo giungono alle pendici del Terminillo due nuovi giocatori:Marco Maganza (centro), in sostituzione di Chiumenti, eZdravko Okiljević (ala forte). Dopo una sconfitta nella stracittadina d’andata, recuperata durante il girone di ritorno a causa dei focolai diCOVID-19 che hanno colpito la RSR prima e la NPC poi, la Sebastiani non perderà più alcuna partita fino alla semifinale playoff, mettendo insieme una striscia di 19 vittorie consecutive (di cui 13 in stagione regolare e 6 nei playoff), compresi lo stesso derby di ritorno contro la NPC e lo scontro diretto contro la capolista Roseto, concludendo la stagione regolare al secondo posto del girone C. Nei playoff, la Sebastiani superaReggio Calabria nei quarti e Senigallia in semifinale, qualificandosi alla finale controAgrigento, capolista nel girone D. La RSR perde nettamente le prime due sfide in terra siciliana, riscattandosi in gara 3 e 4 al PalaSojourner. Nella decisiva gara 5, disputata ancora ad Agrigento, gli uomini di coach Finelli perdono per 63-60 e vedono dunque sfumare all'ultimo l’obiettivo promozione.
Il presidente Pietropaoli cambia allenatore, affidando il ruolo di head coach della squadra aSandro Dell'Agnello. Tra i giocatori vengono riconfermati il capitano Alessandro Piazza, Marco Contento, Lorenzo Piccin e Zdravko Okiljević, mentre, sul fronte dei nuovi arrivi, il mercato porta a Rieti la guardia ex N.P.C. Simone Tomasini e il playmaker Marco Spanghero, fresco di promozione in A1 con la maglia diVerona. Altri arrivi sono quelli di Riccardo Chinellato, Ferdinando Matrone, Nicola Mastrangelo, Alessandro Paesano e Alessandro Ceparano. A completare il roster sono i giovani Danilo Pavićević, Alen Nuhanović e Gianluca Frattoni. InSupercoppa, la Sebastiani esordisce nei sessantaquattresimi di finale contro Matelica, superandola per 74-69. Il cammino di Rieti nella competizione si ferma nei sedicesimi di finale, in cui arriva l’eliminazione per mano di Roseto, poi finalista. Di contro, in campionato, la Sebastiani chiude al primo posto in classifica la fase di andata, qualificandosi ai quarti di finale di Coppa Italia, vinti per 89-50 a spese della LUISS Roma. Nel frattempo però si infortuna gravemente Spanghero, per il quale la stagione finisce in anticipo, venendo sostituito sul mercato daFranko Bushati, arrivato insieme ad Alessio Mazzotti. Sotto canestro viene invece ingaggiato il centro Giordano Pagani da Torino. Nel girone di ritorno, la Sebastiani conclude la stagione regolare al primo posto. Nelle Final Four di Coppa Italia, Rieti supera Faenza in semifinale per 74-72, soccombendo però in finale contro Orzinuovi per 45-66. A stagione in corso, in seguito all’esclusione di Ferrara dal campionato di A2, arriva il centro Samuele Valente. Nei playoff, in semifinale, la Sebastiani affronta Sant'Antimo, classificatasi al quarto posto nel girone D, battendola per 3-0 e qualificandosi alla finale per accedere al concentramento nazionale, nella quale prevale per 3-1 contro Faenza, qualificandosi al concentramento nazionale di Ferrara. AllaGiuseppe Bondi Arena, però, la Sebastiani perde tutte e tre le sue partite (contro LUISS Roma, Orzinuovi e Vigevano), venendo di fatto esclusa dalla promozione in A2. Il 24 giugno, cinque giorni dopo la fine del concentramento, la società annuncia di aver acquisito il diritto sportivo dellaPallacanestro Mantovana, riportando la Sebastiani in A2[39].
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto della Real Sebastiani in Serie A2, il presidente Roberto Pietropaoli annuncia ufficialmente l’exN.P.C. Rieti eScafati Basket Alessandro Rossi come nuovo allenatore[40], oltre alle conferme diMarco Spanghero eLorenzo Piccin[41]. Sul mercato, il primo ingaggio è quello diDavide Raucci[42]. Arrivano in seguito, a completare il pacchetto degli italiani, il play-guardiaVittorio Nobile, le aliAlvise Sarto,Nazzareno Italiano eDanilo Petrovic e il centroAndrea Ancellotti. Per quanto riguarda i due americani, la società vira sul play-guardiaJazz Johnson e sull’ala-centroDustin Hogue. Infine, viene confermato il playGianluca Frattoni a completamento delle rotazioni. In precampionato, nell’amichevole disputata al PalaSojourner valida per il 1º Memorial Riccardo Blasi[43], la Sebastiani batteNapoli, formazione militante inA1, con il punteggio di 91-89 dopo un supplementare[44]. In Supercoppa LNP, la Sebastiani, inserita nel girone con LUISS Roma e Latina, perde il match contro i romani per 75-70[45] ma passa il turno per differenza canestri grazie alla vittoria interna sui pontini con il punteggio di 73-58[46]. Dopo aver superato Cento in trasferta nei quarti di finale[47], Rieti sì qualifica alle Final Four di Montecatini, ma viene battuta in semifinale da Treviglio[48]. In campionato la Sebastiani si rende protagonista di una buona prima fase, conclusa al quarto posto con 26 punti, frutto di 13 vittorie e 9 sconfitte. Durante la stagione arrivano il playmaker Giacomo Sanguinetti e l'ala-centro Karl Markus Poom, mentre Gianluca Frattoni viene ceduto in prestito aSan Severo. Nella fase a orologio la Sebastiani continua a giocare bene e ad ottenere risultati di rilievo, tra i quali spiccano le vittorie in trasferta contro laFortitudo Bologna eUdine e il successo interno controRimini, concludendo la stagione regolare al terzo posto. Nei playoff, la RSR affronta proprio Rimini nei quarti di finale, superandola per 3-0, qualificandosi alla semifinale contro la Fortitudo. I bolognesi, tuttavia, prevalgono sugli amarantocelesti con lo stesso punteggio, eliminandoli dalla corsa alla promozione in A1[49][50].

Anche grazie ai rinnovi contrattuali di Johnson, Sarto, Spanghero e Piccin, nonché di coach Rossi e dell’intero staff tecnico, la Sebastiani parte da una buona base nella costruzione della rosa per il campionato venturo. A pochi giorni da gara 3 contro Bologna, vengono inoltre annunciati i primi due innesti: il playmakerDiego Monaldi e l’ala forteIon Lupusor. Ulteriori ingaggi della Sebastiani nel settore lunghi sono le ali-centroGiorgio Piunti e Alexander Cicchetti, mentre sugli esterni arriva Nemanja Gajic, il cui contratto viene successivamente rescisso a fine agosto, venendo sostituito da Matteo Pollone. A completamento della rosa, in sostituzione di Hogue, il nuovo centro USA della Sebastiani viene individuato nell’ex Trieste e VareseSkylar Spencer. Per allungare ulteriormente le rotazioni si registrano, inoltre, l’arrivo dell’ala piccolaKenneth Viglianisi e l’aggregazione in prima squadra del reatino Mattia Cicchetti, protagonista nelle Finali Nazionali Under 15 disputate l’anno precedente sempre con la Sebastiani. Dopo un ottimo inizio di campionato, che vede la Sebastiani al primo posto alla settima giornata (a pari merito con Rimini e Cantù), arriva una serie negativa di quattro sconfitte nei sei match successivi, dopo la quale la società interviene sul mercato, tagliando Jazz Johnson[51], sostituendolo con l’ex VareseJordan Harris[52]. Il rendimento della Sebastiani torna a crescere, e il girone d’andata si conclude con i reatini al quinto posto in graduatoria, a pari merito con Milano e Verona. Nel girone di ritorno la Sebastiani inanella sei successi consecutivi, inclusa l'affermazione esterna controCantù, che le permettono di tornare al terzo posto in classifica. Nel frattempo, per sopperire alla temporanea assenza di Harris causa infortunio nel match in trasferta contro laLibertas Livorno, il club ingaggia il finlandeseTopias Palmi[53], già visto in Italia con la maglia dellaVanoli Cremona, mentre Pollone, a inizio aprile, si accasa proprio a Livorno[54][55], venendo sostituito daFilippo Gallo[56], in prestito daReggio Emilia. La Sebastiani conclude la regular season al quarto posto, qualificandosi per i playoff diretti senza passare dai play-in. Nei quarti di finale la Sebastiani supera l'Urania Milano per 3-0[57], per poi cedere aCantù in semifinale col medesimo punteggio[58].
Dopo due stagioni la Sebastiani cambia allenatore, affidando la guida della squadra aFranco Ciani[59], mentre Rossi firma conTreviso[60]. Nel frattempo, il 18 Giugno 2025, la società cambia denominazione, diventandoRSR Sebastiani Rieti. Della precedente rosa gli unici riconfermati sono Piunti e Piccin, per il resto si ha un totale rinnovamento, che porta alle pendici del Terminillo i due USAJarvis Williams eDarius Perry, oltre agli italianiMattia Palumbo, Matteo Parravicini,Fabio Mian,Liam Udom,Davide Pascolo eTommaso Guariglia. Si registra inoltre il ritorno in maglia Sebastiani di Alessandro Paesano, nonché la riconferma del giovane Mattia Cicchetti nelle rotazioni della prima squadra.
| Cronistoria della Real Sebastiani Rieti | |
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Qui una panoramica di tutti i loghi storici della Sebastiani Rieti: sono in tutto cinque, uno per ogni denominazione assunta dalla società nel corso degli anni.
Liegi, Boule d'OR
domenica 26 marzo 1980
Finale della Coppa Korac
AMG Sebastiani Rieti:Johnson 28, Brunamonti 13, Sanesi 2, Danzi 13, Scodavolpe 8, Sojourner 13, Olivieri ne, Blasetti ne, Bonino ne, Di Fazi ne. All.: Pentassuglia.

Nonostante il buon risultato nei Play off scudetto alla fine deglianni settanta, il maggiore successo reatino rimane la conquista dellaCoppa Korać, avvenuta il 26 marzo 1980. La Sebastiani uscì imbattuta dal girone di qualificazione con l'Olympiakos Pireo, laJoventut di Badalona ed i turchi del Tofas Bursa.In semifinale trovò laJugoplastika Spalato, ottima squadra che poteva contare sui nazionali Krstulovic, Solman e Jerkov. L'andata si giocò a Rieti e la Sebastiani prevalse per 86-75, nel ritorno fu necessario un tempo supplementare al termine del quale la squadra reatina grazie al passivo di soli 7 punti si guadagnò la finale contro ilCibona Zagabria.Il confronto che assegnò l'ambito trofeo si disputò aLiegi e la Sebastiani si impose 76-71 iscrivendo definitivamente il suo nome nella storia della pallacanestro europea.

Tra i tanti nomi, vale la pena ricordare Bob Lauriski (primo giocatore USA a raggiungere Rieti),Roberto Brunamonti (successiva stella della Virtus Bologna e della Nazionale Italiana, oggi dirigente sempre della Virtus Bologna),Domenico Zampolini (sempre amatissimo, rimasto nello staff dirigenziale fino alla stagione 2006-2007 per poi tornare come General Manager nella stagione 2020-2021), Gianfranco Sanesi,Tony Zeno,Dan Gay, Luciano Vendemini (scomparso prematuramente a seguito di una malattia),Joe Bryant (padre di Kobe Bryant), eWillie Sojourner, al cui nome, dopo la scomparsa in un incidente automobilistico, è stato intitolato l'impianto reatino, oraPalaSojourner. Per quanto riguarda gli anni più recenti, i giocatori americani maggiormente rappresentativi sonoPape Laye Sow,David Hawkins,Joe Troy Smith,Marcus Melvin,Omar Thomas,Morris Finley,Jerry Green,Jazz Johnson eDustin Hogue, mentre tra i comunitari si possono annoverareVangelis Sklavos,Tuukka Kotti,Filip Videnov eJiri Hubalek. Tra gli italiani e italo-argentini di spicco che hanno militato a Rieti sempre negli anni 2000, vanno ricordatiDavide Bonora,Michele Mian,Patricio Prato,Mario Gigena,Antonello Riva,Cristiano Fazzi,Aniello Laezza,Roberto Feliciangeli,Massimo Guerra ePietro Bianchi.Simone Bagnoli detiene invece un record che nessun altro cestista può vantare, avendo militato in tre versioni della Sebastiani (Nuova Sebastiani, Sebastiani Basket Club e Real Sebastiani), nonché quello di aver giocato per il maggior numero di squadre reatine se si prende in considerazione anche il periodo in cui ha militato nellaN.P.C. Rieti nella stagione 2013-2014.
Aggiornato al 19 agosto 2025.
| Naz. | Ruolo | Sportivo | Anno | Alt. | Peso | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 0 | PG | Matteo Parravicini | 2001 | 187 | 83 | ||
| 2 | AC | Giorgio Piunti | 1990 | 205 | 95 | ||
| 4 | AC | Jarvis Williams | 1993 | 203 | 96 | ||
| 5 | P | Mattia Palumbo | 2000 | 198 | 95 | ||
| 7 | AC | Davide Pascolo | 1990 | 201 | 90 | ||
| 8 | C | Tommaso Guariglia | 1997 | 205 | 100 | ||
| 11 | PG | Darius Perry | 1999 | 188 | 84 | ||
| 13 | G | Lorenzo Piccin | 2002 | 191 | 80 | ||
| 27 | GA | Liam Udom | 2000 | 199 | 85 | ||
| 29 | GA | Fabio Mian | 1992 | 196 | 88 | ||
| 30 | PG | Mattia Cicchetti | 2009 | 185 | 70 | ||
| 98 | AC | Alessandro Paesano | 1993 | 200 | 100 |
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Tra i gruppi storici del tifo organizzato della Sebastiani, vanno menzionati iWarriors per quel che concerne gli anni ‘70-‘80, nonché laBrigata Veleno, ilCollettivo Villa Reatina, ilKaos e ilClan Lambrusco per quanto riguarda gli anni ‘90 e 2000.
Oggi, i principali gruppi del tifo organizzato della Sebastiani Rieti sono iBulldog Rieti, iReate e la Tradizione Ostile Reatina, occasionalmente coadiuvati dalla tifoseria calcistica delCommando Ultrà Rieti 1997.
La collocazione di tutti questi gruppi al PalaSojourner è la Curva Terminillo.
A partire dal 2025 vi è inoltre un gruppo che si colloca nei distinti adiacenti, denominatoD’Istinti Ultras e comprendente tifosi facenti parte dei precedenti gruppi negli anni passati.
Per quanto riguarda il rapporto tra la tifoseria della Sebastiani e le altre, va segnalato il gemellaggio esistente con gliInafferrabili Scafati 2005, unitamente alle amicizie con le curve di Ruvo di Puglia e di Vigevano. Tra le rivalità, nate in momenti storici diversi, la più significativa è quella con la tifoseria della Sutor Montegranaro, iSutor Rangers, iniziata nella stagione 2003/2004 e coincidente con una lunga serie di scontri diretti tra le due squadre, ma anche quelle con Siena e Fortitudo Bologna, risalenti ai tempi della Serie A negli anni ‘80 e quella con Caserta (anni 2000) sono altrettanto rilevanti. Di più recente comparsa sono invece le rivalità con Roseto, Rimini e Libertas Livorno. A livello regionale e limitrofo, la rivalità più sentita è quella con Viterbo.
Gemellaggi:
Amicizie
Rivalità:
Campanilismi:
| Rose e stagioni dellaSebastiani Rieti | |
|---|---|
| A.M.G. Sebastiani Basket Rieti (1963-1997) | 1963-1964 ·1964-1965 ·1965-1968 ·1968-1969 ·1969-1970 ·1970-1972 ·1972-1973 ·1973-1974 ·1974-1975 ·1975-1976 ·1976-1977 ·1977-1978 ·1978-1979 ·1979-1980 ·1980-1981 ·1981-1982 ·1982-1983 ·1983-1984 ·1984-1985 ·1985-1986 ·1986-1987 ·1987-1988 ·1988-1989 ·1989-1990 ·1990-1991 ·1991-1992 ·1992-1993 ·1993-1994 ·1994-1995 ·1995-1996 ·1996-1997 |
| Virtus Rieti (1998-2003) | 1997-1998 ·1998-1999 ·1999-2000 ·2000-2001 ·2001-2002 ·2002-2003 |
| Nuova A.M.G. Sebastiani Basket Rieti (2003-2010) | 2003-2004 ·2004-2005 ·2005-2006 ·2006-2007 ·2007-2008 ·2008-2009 ·2009-2010 |
| Sebastiani Basket Club Rieti (2010-2012) | 2010-2011 ·2011-2012 |
| Real Sebastiani Rieti (2020-2025) | 2020-2021 ·2021-2022 ·2022-2023 ·2023-2024 ·2024-2025 |
| R.S.R. Sebastiani Rieti (2025-presente) | 2025-2026 |
| Squadre vincitrici dellaCoppa Korać | |
|---|---|
| Lok. Zagabria (1972) ·Pall. Cantù (1973,1974,1975) ·KK Spalato (1976,1977) ·Partizan Belgrado (1978,1979) ·Sebastiani Rieti (1980) ·Joventut Badalona (1981) ·CSP Limoges (1982,1983) ·EB Pau Orthez (1984) ·Olimpia Milano (1985) ·Virtus Roma (1986) ·FC Barcelona (1987) ·Real Madrid (1988) ·Partizan (1989) ·Joventut Badalona (1990) ·Pall. Cantù (1991) ·Virtus Roma (1992) ·Olimpia Milano (1993) ·PAOK Salonicco (1994) ·Alba Berlino (1995) ·Efes Pilsen Istanbul (1996) ·Aris Salonicco (1997) ·Scaligera Verona (1998) ·FC Barcelona (1999) ·CSP Limoges (2000) ·CB Málaga (2001) ·SLUC Nancy (2002) |