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Quadrighe del Grand Palais

Coordinate:48°52′01.56″N 2°18′47.52″E48°52′01.56″N,2°18′47.52″E
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L'Immortalité devançant le Temps
AutoreGeorges Récipon
Data1898-1901
Materialeverderame
UbicazioneGrand Palais,Parigi (latoChamps-Élysées)
Coordinate48°52′01.56″N 2°18′47.52″E48°52′01.56″N,2°18′47.52″E
L'Harmonie triomphant de la Discorde
AutoreGeorges Récipon
Data1898-1901
Materialeverderame
UbicazioneGrand Palais,Parigi (latoSenna)

Lequadrighe del Grand Palais sono due gruppi scultorei in stileneobarocco realizzati tra il 1898 e il 1901 daGeorges Récipon e ubicati sulla copertura delGrand Palais, aParigi; incarnano i temi dell'«Immortalità che precede il Tempo» (L'Immortalité devançant le Temps, latoChamps-Élysées) e dell'«Armonia trionfante sulla Discordia» (L'Harmonie triomphant de la Discorde, latoSenna).

Descrizione

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Quadro generale

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L'Esposizione Universale di Parigi del 1900 fu un evento dedicato alla celebrazione dei progressi tecnici dell'uomo e alla fratellanza tra i popoli e svoltosi durante i primi decenni dellaTerza Repubblica francese, fondata nel 1871. In questo contesto lo Stato francese, sotto la presidenza diÉmile Loubet (1838-1929), promosse la realizzazione di diversi importanti complessi monumentali, tra cui ilGrand Palais, ilPetit Palais e ilponte Alessandro III. Sul fronte principale del Grand Palais, le due rotonde poste alle sue estremità furono coronate da imponenti complessi scultorei, raffigurantiquadrighe ispirate alla mitologia greco-romana. Queste opere, di chiaro stileneobarocco, rappresentano carri antichi trainati da quattro cavalli impennati al galoppo, condotti daaurighe, simboli di dinamismo e potenza.

L'Immortalité devançant le Temps

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Laquadriga sul lato degliChamps-Élysées,L'Immortalité devançant le Temps [L'Immortalità che precede il Tempo], è guidata trionfalmente dalla figura allegorica della Fama (laRenommée inlingua francese), divinità di origine greco-romana associata all'annuncio e alla celebrazione delle imprese eroiche. Rappresentata come un'aurigacoronata d'alloro, simbolo di vittoria e onore, la Fama galoppa verso l'Avenue des Champs-Élysées, evocando la tradizione mitologica che lega questo celebre viale parigino aiCampi Elisi, il luogo di riposo eterno dei grandi eroi virtuosi. Nella sua mano, la Fama regge una tavoletta sulla quale sono iscritti i nomi degli eroi, proclamati con il suono del suo corno, emblema della diffusione del loro valore immortale.[1]

L'Immortalité devançant le Temps visto dagli Champs-Élysées

L'Immortalità, in questo contesto allegorico, trova la sua rappresentazione proprio nella Gloria, intesa come riconoscimento pubblico e perpetuo, che si impone trionfalmente sul Tempo e sulla Morte. Quest'ultimi sono simboleggiati dal dioCrono, divinità del Tempo e del Destino nella mitologia greco-romana, raffigurato in posizione di sconfitta e precipitazione nel vuoto, sopraffatto dall'energia incontrollata dei cavalli impennati al galoppo. Questa scena esprime visivamente così la vittoria eterna della memoria e della celebrazione sulle forze inevitabili del trascorrere del tempo e della fine della vita.[2]

Se così da un lato Récipon plasma i cavalli con un forte realismo (di cui risaltano le narici dilatate e vibranti, la muscolatura con le vene sporgenti sotto l'epidermide, la forte espressività delle teste), dall'altro il complesso si anima con una forte carica simbolica, fondendo elementi mitologici e allegorici con una raffinata narrazione di valori universali.[2]

L'Harmonie triomphant de la Discorde

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L'Harmonie triomphant de la Discorde e ilponte Alessandro III

Sul versante opposto, al di sopra delponte Alessandro III che attraversa la Senna, un altro importante complesso scultoreo è rappresentato dall'allegoria della «Armonia che trionfa sulla Discordia» (L'Harmonie triomphant de la Discorde). La quadriga è guidata daApollo, dio del Sole, della musica, delle arti e simbolo dell'armonia universale secondo la tradizione classica greco-romana. Apollo, in veste di auriga, domina la scena mentre rovescia la figura della deaEris, personificazione della Discordia e della contesa. Quest'opposizione visiva esprime il trionfo della pace, dell'ordine e della bellezza sulle forze del conflitto e della divisione. Come perL'Immortalité devançant le Temps, l'opera incarna dunque una riflessione sui temi universali della gloria, della memoria, del tempo, della morte, e della vittoria dell'armonia sul caos, nonché un esuberante messaggio - coerente con la temperie culturale dellaBelle Époque - di progresso, pace e celebrazione delle grandi virtù civili e umane.[2]

Tecnica

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Le due imponenti quadrighe che coronano le rotonde del Grand Palais rappresentano una prodezza ingegneristica e artistica delle arti e delle tecniche di fine Ottocento e inizio Novecento. Ciascun gruppo di cavalli, slanciato verso il vuoto con dinamismo e vigore, pesa circa 12 tonnellate ed è realizzato con una complessa struttura portante in armatura metallica. La superficie esterna è rivestita da fogli dirame sbalzato, che nel corso del tempo hanno assunto una caratteristica patina verde-grigio dovuta all'ossidazione naturale del metallo. La raffinata decorazione è arricchita da dettagli in ceramica, visibili in particolare nei raggi delle ruote dei carri e nella parte posteriore delle sculture.[2]

Influenze

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La quadriga François-Joseph Bosio sull'arco trionfale del Carrousel; in luogo della serena staticità di Bosio, tuttavia, Récipon infuse nelle proprie opere un elettrizzante dinamismo

Dal punto di vista stilistico e iconografico, queste opere si ispirano a celebri modelli precedenti. Tra le fonti di riferimento più significative si annoverano:[2]

Questa ramificata integrazione di riferimenti iconografici e tecnici conferisce alle quadrighe una forte carica simbolica e storica, arricchendo il linguaggio visivo del Grand Palais di rimandi alla tradizione artistica europea.

Note

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  1. ^(FR)L'Immortalité devançant le Temps, suparistoric.com.URL consultato il 6 agosto 2020(archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).
  2. ^abcde(FR)L'Harmonie triomphant de la Discorde, L'Immortalité devançant le Temps, supanoramadelart.com.URL consultato l'11 ottobre 2025.

Voci correlate

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