Qilij Arslan II | |
---|---|
![]() | |
Sultano diIconio | |
In carica | 1156 – 26 agosto1192 |
Predecessore | Mas'ud I, padre |
Successore | Kaykhusraw I, figlio |
Nome completo | Izz al-Dīn Qilij Arslān bin Mas'ūd |
Morte | pressi diAksaray, 26 agosto1192 |
Casa reale | Selgiuchidi |
Figli | Kaykhusraw I Suleymānshāh II Qutb Nur Muqsed Muizz Muhyiddin Mesut Naser Nizam Arslanshah Sancarshah Gevher Nesibe Khatun Seljuki Khatun Fülane Khatun |
ʿIzz al-Dīn Qilij Arslān ibn Masʿūd (in araboعز الدين قلج أرسلان بن مسعود?; in turcoII. Kılıç Arslan; ... –Aksaray,26 agosto1192) fusultano delSultanato turco di Iconio (o di Rum) dal1156 fino alla sua morte.
Qilij Arslan II era figlio secondogenito delSultanoMasʿūd I (1116-1156), appartenente alladinastia selgiuchide. Alla morte del padre il 10 febbraio1156[1], scoppiò la lotta tra i suoi figli per conquistare il trono sultaniale; dei sette figli che Masʿūd aveva avuto, cinque erano maschi, il primogenito era già premorto al padre, nella lotta prevalse Qilij Arslan II (1156-1190), che fece assassinare il fratello terzogenito di Masʿūd, riuscendo così a imporsi[2]. Ma il regno di Qilij Arslan fu subito minacciato dalle guerre su tutti i fronti, doveva combattere icrociati, l'imperatore bizantinoManuele I Comneno (1143-1180), ilmalikdanishmendide diSebasteaNizam al-Din Yaghi Basan (1142-1164) e anche contro il fratello quartogenito di Mas'ud IShahanshah, che si era alleato con Niẓām al-Dīn Yaghi Basan[3].
Nel1159 Qilij Arslan attaccò ilbasileus Manuele I che stava attraversando i suoi territori per andare inSiria per sottomettere ilprincipato di Antiochia, in risposta Manuele si alleò conNorandino (1118-1174) contro il sultano di Rum. Nel1161 il nipote di Manuele, ilgenerale bizantinoGiovanni Contostefano sconfisse Qilij Arslan che dovette recarsi aCostantinopoli per firmare un trattato di pace con Bisanzio e Norandino[4], Qilij Arslan avrebbe restituito all'Impero bizantino tutte le città di popolazionegreca da lui conquistate in precedenza, la fine delle incursioni delle bande diturcomanni nell'Impero bizantino e l'impegno di fornire un contingente di soldati ogni volta cheBisanzio lo avesse richiesto. L'accordo fu suggellato aCostantinopoli, dove Qilij Arslan si trattenne per un mese alla corte di Manuele[5]. Manuele fece di tutto per impressionare ilsultanoturco, lo ricevette assiso su un trono imperiale tutto rivestito d'oro, incastonato di rubini e zaffiri e circondato di perle. Manuele portava un medaglione con un rubino "grande come una mela". Il sultano rimase aCostantinopoli per ottanta giorni[6]. I pranzi e le cene venivano serviti su piatti d'oro e d'argento che furono poi regalati al sultano[7]. Furono anche organizzati banchetti, tornei, combattimenti e persino una simulazione navale, durante la quale fu mostrata la potenza delfuoco greco, che impressionò molto Qilij Arslan. Ebbe molto meno successo lo spettacolo che offrì il Qilij Arslan: una persona del suo seguito volle dimostrare che anche l'uomo poteva "volare". Questi indossò pertanto uno strano vestito con numerose tasche, che in teoria riempiendosi d'aria l'avrebbero dovuto sostenere, salì poi su un'alta piattaforma e si lanciò nel vuoto ma si sfracellò e, a quanto raccontaNiceta Coniata, i Bizantini non riuscirono a trattenersi cinicamente dal ridere[8]. Qilij Arslan aveva siglato una pace che restituiva a Bisanzio un enorme potere sull'Asia Minore, che non aveva più dallabattaglia di Manzicerta (1071)[9].
LaChronica Slavorum diArnoldo di Lubecca ci racconta che nel1172 Qilij Arslan incontrò aTarso ilducaEnrico il Leone di ritorno dal suo pellegrinaggio daGerusalemme e lo abbracciò chiamandolo "cugino"[10]. Quando Enrico chiese i dettagli di questo rapporto di parentela a lui sconosciuto, Qilij Arslan rispose che "una figlia del re tedesco si sposò con un re rus', questi erano i suoi nonni materni", il re russo in questione potrebbe essereSviatoslav II di Kiev (1073-1076).[2] Nel1173 Qilij Arslan si alleò conNorandino, per tentare diconquistareMosul[Mossul era di Norandino].
Nel1174 Norandino morì, ciò permise a Qilij Arslan di attaccare i turchiDanishmendidi, che rimanevano senza il loro potente protettore. Qilij Arslan sconfisse ilmalik danishmendideDhu l-Nun (1172-1174), assorbendone lo Stato che aveva come capitaleSebastea. I due principi danishmendidi si recarono a Costantinopoli per chiedere la protezione di Manuele[11]. Nell'estate del1176 questi si mise in marcia per raggiungereIconio[12], ma fu quasi subito raggiunto dagli inviati del sultano Qilij Arslan, con proposte di pace vantaggiose per Bisanzio[13]. Nonostante il parere favorevole dei suoi ufficiali, Manuele si fece convincere da una piccola minoranza di giovani ufficiali smaniosi di coprirsi di gloria e comandò che la campagna proseguisse[13]. Dopo la fortezza diMiriocefalo il sentiero proseguiva in una gola lunga e stretta fra i monti, dalle cui sommità i selgiuchidi guidati da Qilij Arslan prepararono la loro trappola, bloccando tanto l'uscita quanto l'entrata ai bizantini. Nella stretta vallata si riversarono i pesanti carriaggi carichi di rifornimenti e le armi d'assedio, intasando il passaggio. A quel punto le forze turche caricarono con la cavalleria giù sulle inermi truppe bizantine, massacrandole senza quasi incontrare resistenza fin quando non calò la notte. A nulla valse un tentativo di Manuele di caricare con truppe fresche[14]. Sebbene la disfatta di Manuele fosse quasi scontata, il sultano turco offrì la pace a condizioni assai vantaggiose, chiedendo la distruzione delle fortificazioni diDorileo e diSubleo (il cui rafforzamento era stato completato nel1174). L'imperatore ovviamente accettò[15], perdendo però così ogni speranza di riprendere il controllo dell'Asia minore interna, Qilij Arslan aveva così salvato il sultanato di Rum, Manuele fece mestamente ritorno a Costantinopoli, recando con sé i miseri resti dell'esercito. La potenza militare bizantina in Asia Minore però era tutt'altro che finita, come dimostrerà laBattaglia di Hyelion e Leimocheir in cui un esercito bizantino composto sia di truppe provenienti dalla capitale che di truppe radunate dalle zone rurali dall'Asia Minore occidentale riuscirà a sconfiggere pesantemente l'esercito selgiuchide, quasi annientandolo.
Nel1178 Qilij Arslan sconfisse l'ultimoemirodanishmendideNasir al-Din Muhammad (1162-1170;1175-1178), fu conquistata la capitaleMalatya, ponendo così fine alla presenza danishmendide[16]. Nel1180 morì Manuele I Comneno, gli succedette l'ancor minorenne figlioAlessio II Comneno (1180-1183), nell'Impero bizantino iniziò una fase d'instabilità, di cui approfittò Qilij Arslan che si impossessò di territori dell'Impero bizantino dell'Anatolia meridionale. Nello stesso anno Qilij Arslan concluse un'alleanza conSaladino (1174-1193), successore di Norandino. Nel1185 Qilij Arslan fece la pace con Bisanzio, suggellata con il nuovo imperatore bizantinoIsacco II Angelo (1185-1195;1205-1204).
Il 26 agosto1192 Qilij Arslan II morì, dopo aver regnato per 36 anni. Gli succedette il figlioKaykhusraw I (1192-1196;1205-1215), ma nel frattempo - come era tipico del sultanato in quanto non ereditava il trono il primogenito - scoppiò una guerra civile capeggiata dagli altri figli che ambivano al potere paterno.
Qilij Arslan aveva almeno undici figli:
Qilij Arslan aveva almeno tre figlie:
Altri progetti
Predecessore | Sultano di Rum | Successore |
---|---|---|
Mas'ud I | 1156 -1192 | Kaykhusraw I |
Controllo di autorità | VIAF(EN) 38399311 ·ISNI(EN) 0000 0000 7862 6565 ·CERLcnp00559635 ·LCCN(EN) n86098568 ·GND(DE) 120109948 ·J9U(EN, HE) 987007446714205171 |
---|