Un pupazzo di neve può essere costruito arrotolando una grande palla di neve per un "corpo". Una seconda (o anche una terza) palla più piccola viene posta sopra la precedente, per formare quella che sarà latesta del pupazzo. Le caratteristiche del volto, come occhi, labbra e naso, vengono solitamente fatte usando del materiale di recupero.Le decorazioni aggiuntive possono essere, naturalmente, di qualunque tipo, come braccia, scopa, cappello, bottoni o quant'altro utile a rendere divertente, grottesco e simpatico il pupazzo.
La documentazione circa l'abitudine di realizzare pupazzi di neve nel periodo invernale è poco chiara. Bob Eckstein, autore del libro "La Storia del Pupazzo di Neve" ha documentato la presenza di pupazzi di neve sin dal Medioevo, attraverso la raccolta di numeroso materiale presente all'interno di diversi musei europei e gallerie d'arte.
Il primo documento trovato dallo scrittore fu una illustrazione marginale presente nel "Libro delle Ore", datato 1380 circa e conservato presso la Biblioteca Nazionale dell'Aia, nei Paesi Bassi.
La prima fotografia scattata ad un pupazzo di neve risale invece al 1853, e fu realizzata dalla fotografa galleseMary Dillwyn. L'originale della fotografia è oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale del Galles, nel Regno Unito.