In passato gli studiosi ritenevano che le due forme cromatiche di questo animale fossero due specie distinte; quella grigia era nota comeyaguarondi e quella rossa comeeyra. In alcuni Paesi dilingua spagnola lo yaguarondi viene chiamatoleoncillo, cioè «piccololeone». Tra gli altri nomi comuni spagnoli con cui la specie viene indicata ricordiamogato colorado,gato moro,león brenero,onza etigrillo[2].
Tra iMaya della penisola delloYucatán lo yaguarondi è noto comeemuch.
Lo yaguarondi ha un aspetto molto caratteristico, conzampe relativamente corte, un corpo snello ecoda molto lunga. Presenta una lunghezza testa-corpo di53-73,5 cm (esclusa la coda di27,5-59 cm) per un peso di3,0-7,6 kg nei maschi e di3,0-7,0 kg nelle femmine[7][8]. La testa è relativamente piccola, allungata e schiacciata, con un caratteristico profilo smussato, dal «naso aquilino» e orecchie arrotondate, ben distanziate tra loro. Lo yaguarondi è il meno maculato tra tutti ipiccoli felidi, conpelliccia corta, liscia, di colore uniforme e quasi priva di segni, fatta eccezione per alcune rare striature e zone chiare sulla faccia e talvolta segni deboli sul lato interno degli arti; anche i dorsi delle orecchie sono privi di macchie. I cuccioli esibiscono a volte delle macchie sul petto o sul ventre, che in genere scompaiono o diventano indistinte con l'età adulta. Lo yaguarondi ha duemorfi distinti, in passato considerati specie separate: unogrigio-ferro, di tonalità dall'ardesia chiaro al grigio-nerastro scuro, e uno marrone-rossiccio con toni dal fulvo pallido almattone intenso, spesso con muso e mento bianchi. Il morfo rossiccio tende a essere più comune inhabitat secchi e aperti. Sono segnalati casi dimelanismo, ma anche gli esemplari più scuri non sono mai completamente neri e spesso hanno testa e gola distintamente più chiare. Una stessa cucciolata può comprendere individui di entrambi i morfi.
Si distingue da tutti gli altri felidi neotropicali. Per il suo aspetto insolito è spesso paragonato a unamartora, unalontra o unadonnola, e ricorda superficialmente anche untayra, un mustelide neotropicale. Gli individui fulvi hanno un colore simile a quello delpuma, specie molto più grande.
Lo yaguarondi è diffuso dalle pianure orientali e occidentali delMessico settentrionale attraverso tutta l'America centrale emeridionale fino alBrasilesud-orientale e all'Argentina centrale. La presenza inUruguay è incerta. In passato si trovava anche negliStati Uniti, nell'estremo sud delTexas, con l'ultima segnalazione relativa a un animale investito su una strada pressoSan Benito,Texas, nel 1986. Non vi sono prove di una sua presenza storica inArizona o inFlorida, nonostante segnalazioni occasionali[9]. Lo yaguarondi vive principalmente in pianura, in genere fino a 2 000 metri, e occupa la più ampia gamma dihabitat tra tutti i piccoli felidi neotropicali. Si trova infatti in tutti i tipi diforesta secca eumida, insavane alberate, savane umide subalpine,paludi, macchia semi-arida,chaparral epraterie dense, ma è stato segnalato persino a3200 m nellaforesta nebulosacolombiana. Lo yaguarondi tollera glihabitat aperti ma evita le aree prive di copertura. Può vivere in zone modificate o recuperate dall'uomo a condizione che offrano ricca copertura e alte densità di roditori, per esempio in pascoli con arbusti, mosaici di vecchi campi e foreste secondarie, e anchepiantagioni dieucalipto,pino epalma da olio[2].
Diversamente da molti altri felini, lo yaguarondi è un animale prevalentementediurno, attivo più nelle ore centrali della giornata che la sera o la notte. Si muove agilmente tra i rami degli alberi, ma preferisce cacciare al suolo. Si nutre di quasi qualsiasi animale riesca a catturare, generalmenteroditori, piccolirettili euccelli che si nutrono sul terreno. È stato visto anche uccidere prede più grandi, comeconigli eopossum; in alcuni casi cattura anchepesci e perfinouistitì. La sua dieta, come quella di molti altri felini, comprende anche piccole quantità di vegetali eartropodi[7].
Nonostante in cattività si dimostri più gregario di molti altri felini, tollerando la presenza stretta di altri membri della sua specie, in natura si incontra quasi sempre da solo, il che fa supporre che abbia uno stile di vita solitario. A seconda dell'ambiente naturale, le dimensioni del suo territorio variano molto, dai 6,8 ai100 km².
Gli studiosi non hanno ancora scoperto quali mesi siano deputati alla riproduzione, ma è probabile che lo yaguarondi si riproduca in qualsiasi periodo dell'anno. La femmina va inestro per tre-cinque giorni, durante i quali segnala la sua recettività rotolandosi sul dorso e lasciando in giro schizzi di urina. Dopo unagestazione di 70-75 giorni, partorisce da uno a quattro piccoli all'interno di una tana costruita nel fitto della boscaglia, nella cavità di un albero o in luoghi simili[7].
Alla nascita i piccoli hanno il dorso ricoperto da una serie di macchie, le quali scompaiono con l'età. Verso le sei settimane sono in grado di mangiare cibi solidi, sebbene inizino a giocare con le prede catturate dalla madre già all'età di tre settimane. Lo yaguarondi raggiunge la maturità sessuale intorno ai due anni e in cattività può vivere fino a dieci anni[7].
Il parente più prossimo dello yaguarondi è ilpuma, con un antenato comune risalente a circa 4,2 milioni di anni fa. Alcuni autori li classificano entrambi nel generePuma, ma lo yaguarondi viene solitamente collocato nel proprio genereHerpailurus, data la notevole distanzagenetica e le differenzemorfologiche esistenti tra le due specie. Lesottospecie descritte sono otto:
H. y. melantho (Thomas, 1914), diffusa nelle vallateandine delPerù;
H. y. panamensis (J. A. Allen, 1904), diffusa dalle regioni occidentali dellaColombia (e forse dell'Ecuador) fino aPanama eCosta Rica;
H. y. tolteca (Thomas, 1898), diffusa dal Messico occidentale fino all'Arizona meridionale[8].
Tuttavia, recenti analisi molecolari su 44 yaguarondi selvatici di nove paesi mostrano una scarsa differenziazione genetica lungo l'intero areale, pertanto la specie viene attualmente considerata monotipica[10].
Questo felino non è mai stato cacciato intensamente per lo scarso interesse per la suapelliccia, ma ha comunque avuto un forte declino a causa della perdita dell'habitat. Secondo il Dipartimento della Natura e dei Parchi del Texas è da imputarsi proprio a quest'ultima causa la rarefazione dello yaguarondi nel Texas meridionale[11].
^ab(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder,Herpailurus yagouaroundi, inMammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005,ISBN0-8018-8221-4.