
Ipulp magazine (opulp fiction) erano delle riviste di prezzo economico contenentiracconti che ebbero molto successo nella prima metà del novecento. Spesso si fa riferimento a loro chiamandole semplicemente "pulp"; da esse infatti nasce ilgenere letterariopulp.
Il nome "pulp" deriva dallacarta con cui venivano stampate queste riviste, ottenuta dalla polpa dell'albero e quindi di qualità più scadente rispetto a quella ottenuta dal resto del tronco. Oltre ad essere più ruvida e spessa, aveva anche la caratteristica di ingiallire in breve tempo. Anche se molti rispettavano gli scrittori che scrivevano per i pulp, questi giornali sono stati ricordati principalmente per le loro storie sfacciate, violente e qualche volta oscene, e per le loro copertinesexy o raccapriccianti. Le copertine, in particolare, erano famose per i disegni di ragazze seminude, in genere in attesa di essere salvate dall'eroe di turno.
I fumetti moderni sono spesso considerati dei discendenti degli "eroi pulp"; i pulp magazine infatti contenevano anche dei romanzi brevi di personaggi eroici come l'Uomo Ombra,Doc Savage eThe Phantom Detective. L'unica differenza è che i pulp puntavano più ad un pubblico adulto mentre i fumetti erano scritti tradizionalmente per bambini o adolescenti.
A causa delle leggi dell'epoca sulcopyright, si verificavano numerosi plagi tra queste riviste, anche inInghilterra. Questi giornali, chiamatistory papers erano distribuiti in tutto l'impero inglese. Alcuni personaggi, come ad esempioSexton Blake eNelson Lee, erano molto simili tra loro ma, al tempo, non essendoci un mercato globale dei media, anche se erano scritti nella stessa lingua, erano noti in nazioni diverse.
Argosy diFrank Munsey, pubblicato a partire dal1896, è considerato il primo "pulp". Il formato però pian piano si estinse (specialmente nel corso deglianni cinquanta) con il progressivo aumento dei costi della carta e la competizione con fumetti, televisione e le neonate versioni economiche dei libri. I pulp magazine che sopravvissero furono soprattutto quelli con storie difantascienza ogialli/thriller, e comunque in forma molto striminzita rispetto a prima, anche se il formato è ancora usato per alcuni lunghi serial, comePerry Rhodan, in Germania, che conta all'attivo più di 3000 numeri (il numero 3300 è stato pubblicato il 15 Novembre 2024)[1].
Anche se tradizionalmente associato col mondo anglosassone e soprattutto con gli Stati Uniti, esempi di narrativa pulp non erano sconosciuti in altre nazioni: laGermania e laFrancia generarono molti di questi eroi come ilCapitano Mors eNyctalope.

Malgrado molti credano che il campo della pulp fiction fosse limitato allagangster-story (errore forse indotto dalla popolarità del film diQuentin TarantinoPulp Fiction) o, d'altro canto, alla narrativa comico-avventurosa in stileIndiana Jones, il filone del pulp non si limitava a queste tipologia di storie. Le riviste pulp spesso si componevano di un'ampia varietà di generi, ossia di tipopoliziesco,fantascientifico,fantasy,western,horror,guerra,spionistico e ilnoir. Molti autori, addirittura, amavano anche combinare e mescolare più di un genere nelle loro opere (si vedano ad esempio iweird western diRobert Ervin Howard dovecowboy e pionieri affrontano entità come vampiri o demoniaztechi o la stessa saga diJohn Carter, trasportato in unMarte che unisce elementi di fantasy e fantascienza).
Il westernstatunitense era uno dei generi di punta delle prime riviste pulp, tant'è che sopravvisse fino alla fine anche negli ultimi numeri e fu il genere che, sulle stesse riviste, diede fama a Elmore Leonard, uno dei migliori scrittori noir della letteratura. Molti romanzi classici della fantascienza e del giallo sono stati pubblicati originariamente a puntate su riviste pulp comeWeird Tales,Amazing Stories eBlack Mask.
Kilgore Trout, l'eterno personaggio dell'opera diKurt Vonnegut, è un immaginario scrittore di pulp fiction.
Molti famosi autori hanno iniziato scrivendo piccole storie per riviste pulp, tra cui:
Ancora nel ventunesimo secolo molte piccole case editrici indipendenti stampano riviste con piccole storie, spesso introduzioni a brevi romanzi, nello stile dei pulp magazine. Tra queste ricordiamoBlood 'N Thunder eHigh Adventure. Ci sono anche molte pubblicazioni specializzate, stampate però a tiratura limitata. La principale differenza di queste riviste moderne (oltre al piccolo bacino di utenza) sta nella carta: la scadente carta di polpa caratteristica delle vecchie pubblicazioni non viene infatti più usata.
Nel2002 sul numero 10 diMcSweeney's QuarterlyMichael Chabon ha pubblicato una collezione di "pulp fiction" scritte da autori comeStephen King,Nick Hornby,Aimee Bender eDave Eggers. È stato pubblicato in Italia da Mondadori.
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