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Provincia di Rovigo

Coordinate:45°04′N 11°47′E45°04′N,11°47′E (Provincia di Rovigo)
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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima provincia delRegno Lombardo-Veneto, vediProvincia di Rovigo (Lombardo-Veneto).
Provincia di Rovigo
provincia
Provincia di Rovigo – Stemma
Provincia di Rovigo – Bandiera
Provincia di Rovigo – Veduta
Provincia di Rovigo – Veduta
Villa Badoer
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Amministrazione
CapoluogoRovigo
PresidenteEnrico Ferrarese (centro-destra) dal 18-12-2021
Data di istituzione1815[1]
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°04′N 11°47′E45°04′N,11°47′E (Provincia di Rovigo)
Superficie1 819,35km²
Abitanti227 081[2] (31-7-2025)
Densità124,81 ab./km²
Comuni50 comuni
Province confinantiPadova,Venezia,Verona,Mantova,Ferrara
Altre informazioni
Cod. postale45100, 45010-45039
Prefisso0425,0426
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-RO
CodiceISTAT029
TargaRO
Cartografia
Provincia di Rovigo – Localizzazione
Provincia di Rovigo – Localizzazione
Provincia di Rovigo – Mappa
Provincia di Rovigo – Mappa
Posizione della provincia di Rovigo all'interno del Veneto.
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Laprovincia di Rovigo è unaprovincia italiana delVeneto di 227 081 abitanti con capoluogo aRovigo.Confina a nord con le altre province venete diVerona,Padova eVenezia, a est con ilMar Adriatico, a sud con laprovincia di Ferrara (inEmilia-Romagna) e a sud-ovest con laprovincia di Mantova (inLombardia).

Geografia fisica

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Territorio

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Localizzazione della Provincia nellaRegione del Veneto
Il fiume Po nel tratto in cui inizia a segnare il confine della provincia di Rovigo presso Melara.

Ilterritorio dellaprovincia è interamente pianeggiante e rientra nella regione geografica dell'attualePolesine, di cui occupa quasi l'intera superficie (fatta eccezione per una porzione dell'area delle Valli Grandi Veronesi, all'estremo ovest e per una parte del Comune diCavarzere (VE) a centro-est).

Esso si estende longitudinalmente per circa 100 km, dai confini con leprovince di Verona e diMantova al litorale adriatico, ove si situano le bocche diPo, nei Comuni diRosolina,Porto Viro,Porto Tolle eAriano nel Polesine a formare il relativodelta. Come detto, il territorio provinciale coincide sostanzialmente con ilPolesine odierno[3] ovvero ne è interamente compreso[4]; è una striscia di terra lunga circa 100 km in direzione ovest-est e larga circa 18 km in direzione nord-sud; ha unasuperficie di 1.789km² e un'altitudine compresa tra -4 e 15m s.l.m.[5]

Il territorio è compreso tra il basso corso dei fiumiAdige ePo, che ne delimitano i confini rispettivamente a nord daBadia Polesine alla foce (con la sola eccezione del territorio di Cavarzere nella città metropolitana di Venezia) e a sud daMelara alla foce (Po di Goro).La parte orientale della provincia corrisponde alDelta del Po e si espande costantemente verso est a causa deisedimenti depositati dal fiume alle sue foci[4].

Idrografia

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Oltre al Po e l'Adige, rispettivamente il primo e il terzofiume italiano perportata, la provincia è attraversata per tutta la sua lunghezza da un altro fiume importante, ilCanal Bianco; ciò significa che la maggior parte delle acque dolci in Italia sfocia in mare lambendo o attraversando la provincia di Rovigo. Sono ovvie le problematiche di carattere idraulico che ciò ha determinato e determina, con le numerose alluvioni che periodicamente hanno colpito il territorio, l'ultima e più disastrosa delle qualiquella del 1951.Su tutto il territorio sono presenti un gran numero dicanali discolo, tra cui i principali sono ilCollettore Padano Polesano, loScolo Ceresolo e loScolo Valdentro.

Altri corsi d'acqua, la cui importanza è oggi soprattutto storica, sono l'Adigetto, corrispondente all'antico corso dell'Adige, che staccandosi dal corso attuale dell'Adige aBadia Polesine attraversaLendinara ed il capoluogo, ilPoazzo, corrispondente ad un antico corso del Po, e laFossa Polesella, interrata in seguito all'alluvione del1951, che collegava il Canal Bianco al Po.

Il territorio, per la sua parte orientale, di formazione relativamente recente e legata alTaglio di Porto Viro operato daiVeneziani tra il 1600 e il 1604, è stato soggetto al fenomeno dellasubsidenza, sia per cause naturali sia per l'estrazione di acque metanifere dal sottosuolo, avvenuta con particolare consistenza negli anni cinquanta e sessanta ed in seguito, proprio per gli effetti di subsidenza, particolarmente gravi per territori posti anche sotto la quota del medio mare, messa al bando[6].

Clima

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Il clima è semicontinentale e condizionato dalla notevoleumidità, con estati afose e inverninebbiosi; leprecipitazioni rientrano nella norma e si concentrano in primavera e autunno[6].

La provincia ètradizionalmente divisa in tre zone geografiche, da ovest verso est, seguendo il percorso ideale delle bonifiche del territorio: l'Alto Polesine, il cui capoluogo èBadia Polesine; il Medio Polesine, il cui capoluogo èRovigo; il Basso Polesine, il cui capoluogo èAdria.Altri centri importanti della provincia sonoPorto Viro, Lendinara,Porto Tolle eTaglio di Po.Negli ultimi decenni il Comune diOcchiobello, in particolare la frazione diSanta Maria Maddalena, ha avuto un discreto sviluppo demografico dovuto alla sua vicinanza alla città diFerrara.

Mappa della provincia di Rovigo suddivisa in alto, medio e basso Polesine.

Natura

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IlDelta del Po è riconosciuto comepatrimonio dell'umanità dall'UNESCO; la parte ricadente in provincia di Rovigo costituisce ilParco regionale del Delta del Po del Veneto.

Infrastrutture e trasporti

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Strade e autostrade

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Autostrade

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Strade statali

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La provincia è percorsa da tre strade statali:

Strade regionali

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Strade provinciali

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Lo stesso argomento in dettaglio:Strade provinciali della provincia di Rovigo.

Le strade provinciali hanno un'estensione di 517,675 km e sono gestite dalla provincia stessa.

Rete ferroviaria

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Comuni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Armoriale dei comuni della provincia di Rovigo.

Appartengono alla provincia di Rovigo 50 comuni:

Comuni più popolosi

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Gonfalone provinciale

Di seguito è riportata la lista dei primi dieci comuni della provincia per numero di abitanti aggiornata al 31 dicembre 2024:

Pos.StemmaComune diPopolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(ms.l.m.)
Rovigo49 976108,81459,307
Adria18 813113,39165,914
Porto Viro13 723133,77102,592
Occhiobello12 05132,33372,758
Lendinara11 42255,06207,459
Badia Polesine10 25344,53230,2511
Porto Tolle8 721256,8833,951
Taglio di Po7 87378,68100,060
Rosolina6 16674,6982,551
10º
Villadose4 67432,07145,743

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti

La provincia risente ancora oggi del fenomeno dell'emigrazione, soprattutto dei giovani che vanno a lavorare in zone economicamente più sviluppate, provocando un progressivo invecchiamento della popolazione. In seguito alla terribileAlluvione del Polesine del novembre 1951, oltre 100 000 polesani dovettero sfollare in altre città; la maggior parte di essi non fece più ritorno.Esiste anche un fenomeno di migrazione interna alla provincia dalle zone rurali ai centri urbani più sviluppati[6].

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Polesine e Provincia di Rovigo (Lombardo-Veneto).

In epoca antica ilterritorio che attualmente forma la provincia di Rovigo fu inizialmente abitato daiVeneti, che a partire dal XII secolo a.C. avevano un insediamento presso quella che poi sarebbe diventata la città diAdria.NelVI-V secolo a.C. la città attuale fu fondata (con il nome di Atria) dagliEtruschi, che si stabilirono anche la parte meridionale del territorio, mentre nella parte settentrionale abitarono iVeneti.In seguito fu occupato daiRomani.

In epoca medievale il territorio fu governato dagliEstensi, ma non aveva una propria unità amministrativa; era infatti suddiviso in diverse "podesterie", che erano le unità amministrative del ducato Estense.Poteva capitare che queste podesterie avessero addirittura giurisdizione su territori a cavallo del fiume Po, come ad esempio la podesteria di Orcano (che è l'attuale frazione Raccano diPolesella).

Evoluzione della provincia di Rovigo dal 1484 ad oggi; in giallo le terre che nel 1484 passarono alla Serenissima dopo la pace di Bagnolo e formarono il territorio del Polesine nei Domini di Terraferma; in rosso le terre che nel 1815 passarono dallo Stato Pontificio al Regno Lombardo-Veneto e furono aggregate al Polesine per formare la Provincia di Rovigo; in verdastro le terre che sempre nel 1815 passarono dallo Stato Pontificio al Regno Lombardo-Veneto, ma furono inizialmente aggregate alla provincia di Venezia; in verde e verdastro le terre che nel 1851 passarono dalla provincia di Venezia a quella di Rovigo. Le zone più chiare sono di recente formazione, grossomodo a partire dal 1604; per maggiori dettagli si vedaDelta del Po etaglio di Porto Viro.

I primi a riconoscere l'unità amministrativa al territorio furono iVeneziani ai quali, in seguito allaGuerra del Sale del1482-1484 e alla successiva pace di Bagnolo, fu assegnata un'area compresa tra l'Adige e ilPo che costituì il territorio del Polesine all'interno deiDomini di Terraferma; il capoluogo fu stabilito a Rovigo.Si può dunque dire che la provincia di Rovigo nacque così, anche se aveva un'estensione inferiore rispetto a quella attuale, dato che il confine fu fissato sulCanalbianco con poche eccezioni: i territori di Polesella,Guarda Veneta e Adria passarono ai Veneziani, mentre la cosiddetta "Transpadana Ferrarese" rimase agli Estensi.Ildelta del Po (tranneAriano nel Polesine eCorbola) faceva già parte delDogado.

Cacciati definitivamente gli Estensi, la dominazione veneziana si protrasse per quasi tre lunghi secoli e non apportò in Polesine mutamenti sostanziali. Al termine di una guerra feroce, combattuta a più riprese e senza esclusione di colpi, tra la fine del Quattrocento e il primo decennio del Cinquecento, la situazione economica e sociale del Polesine era, a dir poco, disastrosa.

Il territorio, anzi, proprio in questi anni, finisce per articolarsi, grazie anche alle capziose divisioni amministrative e politiche e alla particolare configurazione dei confini, in due diverse zone di influenza: da un lato, quella veneziana e dall'altro quella ferrarese, che grava principalmente sui centri rivieraschi e su quella porzione dell'Alto Polesine che ebbe il nome di Transpadana.

Un carattere composito, fatto di influssi diversi, che si avverte chiaramente ancora oggi e che ha dato al Polesine, fin da quei tempi, l'aria e il senso di una terra di confine.

Accanto a modelli ormai veneti, permanevano dunque indirizzi ferraresi ed emiliani, in una convivenza quasi naturale, che trovava riscontro soprattutto nel dialetto, nelle arti figurative e nell'architettura.

Fu solo in seguito alCongresso di Vienna del1815 che i confini meridionali furono posti sul Po, mentre nel1851 il delta passò dallaprovincia di Venezia allaprovincia di Rovigo, dandole l'aspetto che ha ancora oggi.

Onorificenze

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Grande medaglia di bronzo di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908) - nastrino per uniforme ordinaria
«Alla Provincia di Rovigo»
— Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911

Economia

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Dal punto di vista economico, la provincia di Rovigo ha mantenuto una spiccata vocazione agricola ed è stata interessata solo marginalmente dal rapido processo di industrializzazione che ha riguardato, in particolare a partire dagli anni settanta – ottanta, le altre provincie venete ed ilNordest in generale. L'area della provincia in questo senso più sviluppata è quella intorno all'asse dellastrada Statale 309 "Romea" con centri quali Porto Viro, Taglio di Po, Rosolina.

Il territorio della provincia è coltivato prevalentemente a cereali qualifrumento,mais eriso, fruttetomele,pere,pesche eortaggi[6] questi ultimi in particolare nella zona diLusia e Rosolina.

Si pratica l'acquacoltura, soprattutto nellevalli del delta del Po, dove nel 2003 è stato istituito ilDistretto Ittico di Rovigo[4].

Le industrie sono medie e piccole imprese e riguardano prevalentemente i settoriagro-alimentare (tra cui moltizuccherifici ed essiccatoi e molini per cereali[4]),meccanico,del legno,tessile-abbigliamento,costruzioni emateriali per costruzioni[6].

In provincia di Rovigo è stata in funzione, dal 1980 al 2005 lacentrale termoelettrica di Polesine Camerini in grado di produrre l'8% circa del fabbisogno nazionale dienergia elettrica. Nel 2005 l'ENEL ha avviato le procedure per la conversione della centrale da petrolio a carbone, incontrando su questa strada la forte opposizione di larga parte della popolazione, non solo per ragioni strettamente ecologiche, dato che la centrale si trova nel cuore del Parco del Delta del Po, ma anche di un più opportuno utilizzo del territorio che si presta allo sviluppo turistico, dell'agricoltura intensiva e della pesca, attività che appaiono del tutto incompatibili con il permanere di un impianto di produzione energetica di tale impatto.

A causa dei mutati scenari energetici la centrale è inattiva dal 2015 e il suo personale è stato dislocato presso altri impianti. Enel ha indetto un progetto di riconversione dell'area tramite il progetto Futur-e. Il 29 giugno 2019 la Rai ha presentato l'accordo traRegione del Veneto edEnel per trasformare il sito in un villaggio turistico.

Turismo

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Oltre alDelta del Po, in provincia di Rovigo sono presenti altre tipologie di siti turistici. Tra quelli balneari, rilevanti sonoRosolina Mare e l'Isola di Albarella.Sotto l'aspetto architettonico, senz'altro degni di nota sono il bel borgo diFratta Polesine, ricco di ville, fra le quali la notaVilla Badoer, progettata dall'architettoAndrea Palladio, il centro storico e l'abbazia della Vangadizza aBadia Polesine, la cittadina diLoreo[7] dall'aspetto veneziano, conosciuta come l'antica capitale delDelta, ricca di opere architettoniche e pittoriche di artisti di pregio comeBaldassarre Longhena. Riveste un certo interesse turistico anche il centro storico diRovigo, un tempo interamente cinto da mura, con il castello medievale ed alcuni palazzi nobiliari ed il centro storico diLendinara, attraversato dal corso dell'Adigetto. Per il turismo culturale, degni di nota sono ilMuseo Archeologico Nazionale di Adria, ilMuseo dei Grandi Fiumi, la pinacoteca diPalazzo Roverella a Rovigo e laCollezione Eugenio Balzan presso ilTeatro Sociale di Badia Polesine.

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Presidenti della Provincia di Rovigo.

Presidenti della Provincia

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SindacoPartitoPeriodoElezione
Presidenti eletti dal Consiglio provinciale (1951-1995)
Alfredo De PolzerPartito Comunista Italiano1951-1961
Francesco GuindaniDemocrazia Cristiana1961-19691964
Armando Giolo?1969-?
Valentino LodoPartito Comunista Italiano1975-19761975
?(Commissario straordinario)1976-1977
Valentino LodoPartito Comunista Italiano1977-19801977
Giorgio NonnatoPartito Socialista Italiano1980-19891980
1985
Riccardo MonesiPartito Socialista Italiano1989-19911985
1990
Alberto BrigoDemocrazia Cristiana1991-19951990
Presidenti eletti direttamente dai cittadini (1995-2014)
Alberto BrigoCentro-sinistra1995-19991995
Francesco Guagliata(Commissario straordinario)1999
Federico SaccardinCentro-sinistra1999-20091999
2004
Tiziana VirgiliCentro-sinistra2009-20142009
Presidenti eletti dai sindaci e consiglieri della provincia (dal 2014)
Marco TrombiniForza Italia2014-20182014
Ivan Dall'AraCentro-destra2018-20212018
Enrico FerrareseCentro-destra2021-in carica2021


Linea temporale

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Note

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  1. ^provincia.rovigo.it,http://provincia.rovigo.it/web/provro/servizi/servizi-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_l6Hb&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-3&p_p_col_count=1&template=/regioneveneto/myportal/html-generico-detail&uuid=f4afc932-0f4b-4ee0-906f-b09e8f855e66&fontStyle=grande Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  2. ^Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  3. ^polesine[collegamento interrotto], inIl Vocabolario Treccani, Roma, Treccani, 1992.
  4. ^abcdPolesine[collegamento interrotto], inEnciclopedia GeneraleSapere.it, Novara, De Agostini Scuola, 2001.
  5. ^Dati statistici e demografici dell'ISTAT.
  6. ^abcdeRovigo (provincia), inEnciclopedia generale Sapere.it, cit.URL consultato il 28 novembre 2007(archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2007).
  7. ^ Enrico Bonafè,La Confraternita della SS. Trinità. Nel contesto della "venezianità" di Loreo, Chioggia (VE), Editrice Nuova Scintilla, 2014,ISBN 978-88 89656-15-0.

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Suddivisioni dell'Italia
Regioni statistiche
RegioniProvince,città metropolitane, province autonome(Trentino-Alto Adige),enti di decentramento regionale(Friuli-Venezia Giulia) eliberi consorzi comunali(Sicilia)
Nord-ovest
Valle d'Aosta (bandiera) Valle d'Aostanessuna
Piemonte (bandiera) PiemonteAlessandria ·Asti ·Biella ·Cuneo ·Novara ·Torino ·Verbano-Cusio-Ossola ·Vercelli
Liguria (bandiera) LiguriaGenova ·Imperia ·Savona ·La Spezia
Lombardia (bandiera) LombardiaBergamo ·Brescia ·Como ·Cremona ·Lecco ·Lodi ·Mantova ·Milano ·Monza e Brianza ·Pavia ·Sondrio ·Varese
Nord-est
Trentino-Alto Adige (bandiera) Trentino-Alto AdigeBolzano ·Trento
Veneto (bandiera) VenetoBelluno ·Padova ·Rovigo ·Treviso ·Venezia ·Verona ·Vicenza
Friuli-Venezia Giulia (bandiera) Friuli-Venezia GiuliaGorizia ·Pordenone ·Trieste ·Udine
Emilia-Romagna (bandiera) Emilia-RomagnaBologna ·Ferrara ·Forlì-Cesena ·Modena ·Parma ·Piacenza ·Ravenna ·Reggio Emilia ·Rimini
Centro
Toscana (bandiera) ToscanaArezzo ·Firenze ·Grosseto ·Livorno ·Lucca ·Massa-Carrara ·Pisa ·Pistoia ·Prato ·Siena
Marche (bandiera) MarcheAncona ·Ascoli Piceno ·Fermo ·Macerata ·Pesaro e Urbino
Umbria (bandiera) UmbriaPerugia ·Terni
Lazio (bandiera) LazioFrosinone ·Latina ·Rieti ·Roma ·Viterbo
Sud
Abruzzo (bandiera) AbruzzoChieti ·L'Aquila ·Pescara ·Teramo
Molise (bandiera) MoliseCampobasso ·Isernia
Campania (bandiera) CampaniaAvellino ·Benevento ·Caserta ·Napoli ·Salerno
Puglia (bandiera) PugliaBari ·Barletta-Andria-Trani ·Brindisi ·Foggia ·Lecce ·Taranto
Basilicata (bandiera) BasilicataMatera ·Potenza
Calabria (bandiera) CalabriaCatanzaro ·Cosenza ·Crotone ·Reggio Calabria ·Vibo Valentia
Isole
Sicilia (bandiera) SiciliaAgrigento ·Caltanissetta ·Catania ·Enna ·Messina ·Palermo ·Ragusa ·Siracusa ·Trapani
Sardegna (bandiera) SardegnaCagliari ·Gallura Nord-Est Sardegna ·Medio Campidano ·Nuoro ·Ogliastra ·Oristano ·Sassari ·Sulcis Iglesiente
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane.
Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali
Controllo di autoritàVIAF(EN148936945 ·LCCN(ENn81118885 ·GND(DE4500565-5 ·BNE(ESXX6016882(data) ·BNF(FRcb150930264(data) ·J9U(EN, HE987007557590405171 ·NSK(HR000582879
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