La provincia di Prato si caratterizza per vari tipi di microclima in funzione dell'altitudine e dell'orografia, essendo attraversata nella parte settentrionale dalla dorsaleappenninica, con una porzione di territorio del comune diVernio situato oltre lo spartiacque, mentre nella parte meridionale il territorio si eleva verso le pendici collinari sud-orientali delMontalbano: tra le due aree si estende, nella parte centrale, un'area pianeggiante lungo il corso del fiumeBisenzio e dell'ultimo tratto dell'Ombrone Pistoiese, che è parte integrante della piana che si estende tra le città diFirenze e diPistoia.
Dal punto di vista termometrico, le stazioni idrologiche presenti sul territorio presentano unatemperatura media annua di 14,4 °C aPrato Galceti (stazione rurale con +6,0 °C di media nel mese più freddo e +24,1 °C di media nel mese più caldo) e aVaiano (stazione urbana con +8,3 °C di media nel mese più freddo e +22,8 °C di media nel mese più caldo), 14,6 °C adArtimino (stazione rurale con +8,1 °C di media nel mese più freddo e +23,5 °C di media nel mese più caldo), 14,7 °C aCapezzana (stazione rurale con +6,9 °C di media nel mese più freddo e +24,7 °C di media nel mese più caldo) e 15,0 °C aPrato Centro (stazione urbana con +6,0 °C di media nel mese più freddo e +24,3 °C di media nel mese più caldo).
Analizzando gli aspetti pluviometrici, tutte le stazioni presentano un minimo estivo, più o meno accentuato in base alla loro ubicazione, un picco massimo autunnale e un massimo secondario nei mesi primaverili. Le stazioni idrologiche pluviometriche presenti nella provincia, più numerose di quelle termometriche, indicano nell'area appenninica la zona più piovosa della provincia e nell'estremità sud-orientale del territorio provinciale la zona meno piovosa, che si viene a trovare in parziale ombra pluviometrica per effetto del massiccio collinare del Montalbano. I dati delleprecipitazioni medie annue fanno registrare il valore di 1.661 mm aCantagallo, 1.611 mm aSasseta di Vernio, 1.592,5 mm aGavigno, 1.413 mm aFattoria di Iavello, 1.238 mm aVaiano, 1.224,5 mm aMontecuccoli, 1.210 mm aLa Briglia, 1.097 mm aCapezzana, 1.037 mm aPrato Galceti, 951 mm aPrato Centro, 834 mm adArtimino e "soltanto" 722 mm aComeana che risulta in parziale ombra pluviometrica rispetto a tutte le altre aree della provincia.[4]
La città di Prato, nonostante il suo notevole sviluppo demografico ed economico, non conobbe mai autonomia amministrativa all'interno delGranducato di Toscana. I pratesi iniziarono a rivendicare l'autonomia amministrativa nel1919 e nel1925 fu istituito ilcircondario di Prato, comprendente i comuni di Prato,Cantagallo eVernio[5].
Il nuovo ente autonomo ebbe però vita brevissima, dato che due anni dopo tutti icircondari venivano aboliti. La beffa fu particolarmente sentita dai pratesi, che oltre a tornare del tutto sotto l'autorità fiorentina[6], videro anche l'eterna "rivale"Pistoia divenire capoluogo di provincia proprio nel1927.
Nel dopoguerra l'idea della provincia pratese riprese vigore e nel1956 fu fatta richiesta ufficiale da parte del consiglio comunale di Prato, cui seguirono le adesioni di diversi comuni della zona, compresi alcuni dellaprovincia di Pistoia (Agliana,Montale eTizzana-Quarrata). Oltre che per le lungaggini burocratiche e politiche, la nascita della provincia laniera fu ostacolata e rallentata dall'opposizione diFirenze e diPistoia: quest'ultima, timorosa di perdere i tre comuni orientali che avevano chiesto di passare con Prato, arrivò addirittura a rispolverare alcuni diplomi medievali, doveOttone III riconosceva possedimenti pistoiesi i territori di Quarrata e Montale. Altri comuni che avevano fatto richiesta, comeCalenzano eBarberino di Mugello, fecero poi retromarcia sia per ragioni "di prestigio" che per scegliere di rimanere legati rispettivamente ai comuni della Piana (Sesto Fiorentino eCampi Bisenzio) e a quelli mugellani.
Nel1968, quandoPordenone fu promossa a capoluogo diprovincia, la sigla automobilistica inizialmente prevista era PO. Tuttavia, su incarico del consiglio comunale diPrato, il segretario comunale prese il treno per Pordenone per chiedere formalmente di modificare quella sigla: se fosse stata confermata, infatti, Prato avrebbe perso la possibilità di ottenere una sigla provinciale corrispondente al nome della città capoluogo. Tutte le altre combinazioni possibili risultavano già assegnate: PR aParma, PA aPalermo, PT aPistoia, e appunto PO aPordenone. Il consiglio comunale di Pordenone accolse la richiesta e la sigla fu modificata in PN, acronimo diPortus Naonis, l’antico nome latino della città.[7]
Solo il 16 aprile 1992 la città di Prato poté diventare capoluogo dell'omonima provincia, col distacco di sette comuni dallaprovincia di Firenze (non entrarono i comuni dellaprovincia di Pistoia).
Nel 2006[8] i nati sono stati 2.683 (11,0‰), i morti 2.118 (8,7‰), per un incremento naturale di 565 unità (2,3‰). Le famiglie contavano in media 2,5 componenti. È una delle province italiane con la più alta percentuale di residenti stranieri (il 22,3% alla fine del2020). Quasi i due terzi di questi (64,1%) sonocinesi e sono figli di immigrati oltre un quarto dei nati.
L'ospedale è la struttura di riferimento per le prestazioni specialistiche, i ricoveri ordinari, i day hospital medico-chirurgici, oltre che per l'assistenza di emergenza ed urgenza che si svolge presso il Pronto Soccorso.
La storica struttura ospedaliera presente nell'ambito di competenza della suddetta azienda USL è stata l'Ospedale Misericordia e Dolce di Prato fino al 12 ottobre2013, giorno in cui è stata completata l'inaugurazione del nuovo polo ospedaliero, il Santo Stefano, ubicato nella frazione diGalciana, nella Circoscrizione Ovest del Comune di Prato.[9]
L'assistenza territoriale si articola su distretti socio-sanitari che includono servizi di poliambulatori.
In adeguamento alle normative vigenti, l'intero bacino di utenza della Azienda USL 4 di Prato è suddiviso nelle seguenti articolazioni territoriali, all'interno dei quali viene garantita l'assistenza.
Distretto nord, che include la circoscrizione nord del Comune di Prato e i Comuni diVaiano,Cantagallo eVernio.
Distretto centro-est, che comprende le circoscrizioni centro ed est del Comune di Prato.
Distretto sud, che include la circoscrizione sud del Comune di Prato e i Comuni diCarmignano ePoggio a Caiano.
Distretto ovest, che include la circoscrizione ovest del Comune di Prato e l'intero territorio comunale diMontemurlo.
La provincia di Prato comprende 7 comuni di seguito elencati per popolazione, facendone così la provincia italiana con il minor numero dicomuni[3] (datiIstatArchiviato il 27 luglio 2020 inInternet Archive. del 31 agosto 2020):
Le due società più importanti della provincia sono l'AC Prato, militante inSerie D, e laPolisportiva Dilettantistica Prato 2000, militante inPromozione. Un'altra società rilevante è l'FC Associazione Calcio Cantagallo, nata nel 2007 dall'AC Prato.
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane. Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali