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Provincia di Perugia

Coordinate:43°06′43.56″N 12°23′19.68″E43°06′43.56″N,12°23′19.68″E (Provincia di Perugia)
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Provincia di Perugia
provincia
Provincia di Perugia – Stemma
Provincia di Perugia – Bandiera
Provincia di Perugia – Veduta
Provincia di Perugia – Veduta
Palazzo della Provincia, attuale sede dell'amministrazione provinciale.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Umbria
Amministrazione
CapoluogoPerugia
PresidenteMassimiliano Presciutti (PD) dal 30-3-2025
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°06′43.56″N 12°23′19.68″E43°06′43.56″N,12°23′19.68″E (Provincia di Perugia)
Superficie6 337,15km²
Abitanti636 255[1] (31-7-2025)
Densità100,4 ab./km²
Comuni59 comuni
Province confinantiPesaro e Urbino (Marche),Ancona (Marche),Macerata (Marche),Ascoli Piceno (Marche),Rieti (Lazio),Terni,Siena (Toscana),Arezzo (Toscana)
Altre informazioni
Cod. postale06100, 06010-06089
Prefisso075,0578,0742,0743
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-PG
CodiceISTAT054
TargaPG
Cartografia
Provincia di Perugia – Localizzazione
Provincia di Perugia – Localizzazione
Provincia di Perugia – Mappa
Provincia di Perugia – Mappa
Posizione della provincia di Perugia all'interno dell'Umbria.
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Laprovincia di Perugia è unente localeterritoriale dell'Umbria che ha come capoluogoPerugia e conta 636 255 abitanti.[1] Dal 1927 al 1933 ebbe come sigla automobilistica PU, successivamente assunse la sigla PG. Confina a nord e a est con leMarche (provincia di Pesaro e Urbino,provincia di Ancona,provincia di Macerata eprovincia di Ascoli Piceno), a sud con ilLazio (provincia di Rieti) e con laprovincia di Terni, a ovest con laToscana (provincia di Siena eprovincia di Arezzo).

È la provincia più estesa dell'Umbria e con i suoi 59 comuni è la prima provincia umbra per numero di suddivisioni, di cui occupa i tre quarti del territorio e la settima dell'intero territorio nazionale. La provincia si estendeva in tutto il territorio umbro tanto che in passato era nota anche comeprovincia dell'Umbria[2], compreseRieti e la Sabina sino al 4 marzo 1923 che per decreto regio furono unite allaprovincia di Roma[3] fino al1927, anno d'istituzione dellaprovincia di Rieti (costituita con parte del territorioaquilano) e dellaprovincia di Terni.

La provincia di Perugia

Storia

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Provincia dell'Umbria

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Laprovincia dell'Umbria fu unaprovincia italiana costituita nel1860 dal regio Commissario generale straordinarioGioacchino Napoleone Pepoli (decreto n. 197 del 15 dicembre 1860); comprendeva i territori corrispondenti alle delegazionipontificie diPerugia,Orvieto,Rieti eSpoleto.[4] La provincia dell'Umbria era suddivisa nei seicircondari diPerugia,Foligno,Orvieto,Rieti,Spoleto eTerni.

Il 2 marzo1923 subì il distacco del circondario diRieti e dei comuni nellaValle del Tevere parte della ex provincia pontificiaSabina, che furono aggregati allaprovincia di Roma; il 6 dicembre1926, a seguito dell'istituzione dellaprovincia di Terni, fu ridenominata provincia di Perugia.

Rappresentazione allegorica della provincia Umbria diDomenico Bruschi

La confusione amministrativa

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Nel1921 la Giunta comunale di Terni avanzò la proposta di suddivisione nelle due province di Perugia e Terni. Con l'arrivo delFascismo il dibattito s'interruppe per breve tempo, fino al1923, a seguito dell'aggregazione dei circondari di Rieti e diCittaducale allaprovincia di Roma odel Lazio[5]: contemporaneamente furono soppressi i tribunali diSpoleto eOrvieto, le cui giurisdizioni passarono sotto il neoistituito tribunale di Terni.

Il dibattito continuerà, negli anni seguenti, nell'esaltazione delle peculiarità territoriali (a volte retoriche) di una Terni dove «convergono quattro tronchi ferroviari, città punto di confluenza di cinque vallate, che occupa un posto rilevante nei commerci e nell'industria»[6] e prese di posizione fortemente conservative del prefetto dell'Umbria: «Lozzi riteneva che non avesse consistenza (la provincia di Terni), specie dopo lo smembramento di Rieti e la concessione di maggiore autonomia alle Prefetture».[7] Si trattava dunque di scontri politici in seno ai dirigenti delPartito Nazionale Fascista ternano e perugino. Nelle stesse dispute politiche si inserivano i rapporti fra le varie città umbre: per la prima voltaTerni stava acquisendo autorità amministrativa su Spoleto, mentre Orvieto eFoligno avrebbero richiesto maggiore centralità politica dell'antica provincia dell'Umbria.

La confusione amministrativa non cessò quando fu esclusa la possibilità di costituire una nuova provincia composta dai circondari di Terni e Rieti. Si discusse ancora sulla possibilità di creare una provincia dellaTuscia (provincia di Viterbo),del Lazio, e dellaSabina con capoluogo Terni o Rieti. Di contro una forte opposizione antiternana proponeva l'annessione del circondario di Orvieto alle province di Viterbo, Roma o Siena.

La politica di Elia Rossi Passavanti

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Successivamente, si pose il problema del controllo del bacino delNera e delVelino, tema di scontro tra il comune di Terni, la società Terni e la provincia dell'Umbria. Fu in questi anni che entrò in giocoElia Rossi Passavanti, deputato prima e podestà di Terni poi. Fu grazie a lui se si arrivò alla realizzazione della provincia di Terni. Sposato con una dama di corte della regina, era ben inserito negli ambienti della nobiltà ed, essendo stato inserito nella lista fascista della circoscrizione Umbria-Lazio per la scelta dei vertici del PNF, era altresì conosciuto tra le alte cariche del regime.

Nel1926 non si discuteva piùse fare la nuova provincia dell'Umbria meridionale, macome farla. Rieti preferiva l'accorpamento con Roma; Orvieto e Todi, a causa della loro caratterizzazione agricola, avrebbero dovuto rimanere con Perugia, che tra l'altro non voleva perdere il prestigio di capoluogo "forte"; storica era la conflittualità tra Terni e Spoleto.

Si ipotizzò una circoscrizione provinciale formata dai comuni della Valnerina fino aVisso eLeonessa; verso il Lazio, con l'accorpamento dei comuni diOrte,Morro Reatino,Labro,Configni,Vacone,Rocchette,Montebuono,Tarano,Montasola eCottanello[8], e quando ormai era questione di giorni, il prefetto Mormino propose che questa provincia avrebbe dovuto riunire i circondari di Rieti e di Terni, alcuni comuni della Valnerina (Preci,Norcia,Vallo di Nera,Sant'Anatolia di Narco,Poggiodomo,Scheggino eMonteleone di Spoleto) e i comuni "di confine" Visso, Leonessa e Orte[9].

Rieti poi riuscì a istituire una propriaprovincia. I comuni della Valnerina Cascia, Norcia, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino e Vallo di Nera, che prima avevano richiesto l'aggregazione a Terni, successivamente, tranne Norcia, si opposero e rimasero legati alla Provincia di Perugia. La scelta fu dunque di unire il circondario di Orvieto, che aveva già manifestato intenzioni "separatiste", alla nuova realtà amministrativa.

La vicenda giunse alla conclusione con il pacchetto licenziato dal Consiglio dei ministri il 6 dicembre1926 con il quale venivano istituite le nuove province (Aosta,Vercelli,Varese,Savona,Bolzano,Gorizia,Pistoia,Pescara,Rieti,Terni,Viterbo,Frosinone,Brindisi,Matera,Ragusa,Castrogiovanni,Nuoro), ufficializzate con il Regio Decreto Legislativo del 2 gennaio 1927 n. 1/1927 "Riordinamento delle circoscrizioni provinciali". Nello stesso anno furono soppressi i circondari che costituivano circoscrizioni subprovinciali sedi di sottoprefettura e tribunale.

Sala della giunta provinciale
«Roma 6-12-26 ore 13

Sindaco di TerniN. 30920 - Oggi su mia proposta il Consiglio dei Ministri ha elevato codesto comune alla dignità di Capoluogo di Provincia. Sono sicuro che col lavoro, con la disciplina e la fede fascista, codesta popolazione si mostrerà sempre meritevole della odierna decisione del Governo Fascista.»

(Benito Mussolini, telegramma con il quale Mussolini informava il sindaco della decisione presa.)

Provincia di Perugia

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Nel1927 venne distaccato il territorio dei circondari di Orvieto e di Terni (salvo alcuni aggiustamenti minori), istituendo la nuovaprovincia di Terni[10]; nello stesso anno ottenne i comuni diMonte Santa Maria Tiberina eMonterchi, già appartenenti allaprovincia di Arezzo.[11]

Nel1929 cedette il comune diVisso allaprovincia di Macerata.[12]

Simboli

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Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 20 settembre 1928.[13]

«Di rosso, algrifo passante d'argento, coronato all'antica, armato imbeccato e linguato d'oro.»

Il grifo appare sulle insegne di Perugia fin dall'XI secolo e anche oggi è sullo stemma della città ma posto in posizione rampante. È riprodotto un bronzo d'epoca etrusca posto sopra il portale delPalazzo dei Priori di Perugia. Dal 1933 al 1943 allo stemma provinciale era aggiunto ilcapo del Littorio.

Sia il gonfalone che la bandiera sono costituiti da un drappo di azzurro.

Onorificenze

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Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908) - nastrino per uniforme ordinaria
«Alla Provincia di Perugia»
— Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911

I comuni o le città della provincia decorati da medaglia sono quattro; quattro sono state conferite daipresidenti della Repubblica per le sofferenze e sacrifici subiti durante laseconda guerra mondiale.

Il 9 giugno1898, la città diPerugia è stata insignita dellamedaglia d'oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"[14] con la seguente motivazione:

"A ricordare l'eroiche gesta compiute dalla cittadinanza di Perugia nel 1859. Nel giugno del 1859 si consumarono le cosiddette «stragi di Perugia», una serie di asperrimi combattimenti fra i difensori della città, che si era ribellata al governo di Roma, e i reggimenti svizzeri, che riconquistarono successivamente le altre città ribelli dell'Umbria e delle Marche."

Numerosi attestati a partire dal 28 marzo1944, furono assegnati alla popolazione diMarsciano, che ha visto soccombere alla bruta violenza fascista i fratelli Ceci, fucilati per aver rinunciato alla guerra, il 28 marzo 1944. Il premio provinciale fu attestato con le seguenti parole: "Marsciano ha visto morire questi baldi giovini, e la popolazione giunta allo stremo per colpa della dittatura fascista, ha sopportato rapine, bombardamenti, aggressioni e ricatti da parte di gerarchi o altri organi fascisti, ciò è stato il tassello iniziale per uno sviluppo veramente importante per Marsciano."

Il 22 novembre1961, la città di Foligno è stata insignita dal presidente delle Repubblica, dimedaglia d'argento al valor civile con la seguente motivazione:

"Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane. Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori."[15]

Il 26 gennaio2004, la città diAssisi è stata insignita dellamedaglia d'oro al merito civile[16] con la seguente motivazione:

"Con spirito cristiano ed encomiabile virtù civile, durante l'ultimo conflitto mondiale, si distinse per particolari iniziative e atti umanitari che evitarono la distruzione di un inestimabile patrimonio artistico e consentirono la salvezza di numerosi perseguitati politici, ebrei, profughi e sfollati, nonché la cura di migliaia di feriti di ogni nazionalità, ricoverati nelle strutture sanitarie cittadine. Splendido esempio di amore per il prossimo e di solidarietà tra i popoli. Assisi, 1943/1944."

Il 9 novembre2005, la città diMagione è stata insignita dellamedaglia di bronzo al merito civile[17] con la seguente motivazione:

"Partecipava con fierezza e profonda fede in un'Italia democratica alla lotta partigiana, subendo, da parte delle truppe tedesche in ritirata, una feroce rappresaglia nella quale venivano uccisi undici suoi concittadini. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 8 giugno 1944 – Fraz. Agello – Montebuono/Magione (PG)"

La città diPietralunga è stata insignita dellamedaglia di bronzo al valor militare per laguerra di liberazione.[18]

Geografia fisica

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Idrografia

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L'unico lago importante sul territorio provinciale è ilLago Trasimeno, quarto lago d'Italia per estensione. Si segnalano poi illago di Corbara e il piccololago di Arezzo, nei pressi diSpoleto, ai confini con la provincia di Terni. Da citare sono anche le noteFonti del Clitunno, in prossimità di Pissignano (Campello sul Clitunno): oltre ad esser state cantate dal poetaGiosuè Carducci, sono importanti in quanto il piccolo lago è la rimanenza di un grande bacino che un tempo occupava l'Alta Valle del Tevere e laValle Umbra, per la lunghezza di 115 chilometri, daSansepolcro aTerni: il lago era diviso in due parti, la prima denominata "lacus umber" e la seconda "lacus clitorius".Riguardo ai fiumi quelli maggiori sonoTevere (405 km),Chiascio (82 km),Topino (77 km),Nestore (48 km) eClitunno (59 km) e di essi spicca la portata delTevere, che divide in due la provincia di Perugia e l'Umbria intera, poi nell'Umbria settentrionale troviamo ilChiascio, che è il secondo fiume della provincia di Perugia grazie all'affluente Topino, che gli fornisce il 60% della portata. Poi sotto ilTrasimeno scorre il Nestore, che si mantiene grazie al contributo dei suoi torrentiCaina,Fersinone,Calvana eGenna, poi nella bassa perugina troviamo ilClitunno, uno dei fiumi più puliti d'Italia ed è il principale affluente delTopino. Tra la portata di questi fiumi vi è un solo grande dato, quello del Tevere, secondo fiume italiano. Seguono per portata il Chiascio (20 m3/s), il Nestore (11 m3/s) ed il Topino (10 m3/s).

Infrastrutture e trasporti

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Aeroporti

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Sono presenti due aeroporti: l'Aeroporto di Perugia (Aeroporto internazionale dell'Umbria-Perugia San Francesco d'Assisi) destinato ai voli passeggeri e l'Aeroporto di Foligno con altre funzioni e di supporto al Centro Nazionale diProtezione Civile.

Linee ferroviarie

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La stazione di Perugia-Sant'Anna

Il trasporto ferroviario nella Provincia di Perugia è caratterizzato dalla presenza della rete delleFerrovie dello Stato e da quella dellaUmbria Mobilità.

Le tratte delle linee F.S. attraversanti il territorio provinciale sono tre:

La reteFCU è costituita da una tratta principale che segue il percorso del Tevere, da nord a sud. APonte San Giovanni una diramazione collega la locale stazione con quella diPerugia Sant'Anna.

Linee stradali

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Autostrade e superstrade

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La provincia è attraversata solo per pochi chilometri dall'Autostrada A1 nel tratto compreso fra le uscite diFabro eChiusi-Chianciano Terme.

Ilraccordo autostradale 6 Perugia-Bettolle, collega l'Autostrada del Sole al capoluogo e allasuperstradaOrte-Ravenna, principale infrastruttura stradale della provincia e dell'intera Umbria, facente parte del percorso europeoE45. Altre superstrade sono laStrada Statale 75 Centrale Umbra e laStrada Statale 3 Via Flaminia. In fase di realizzazione è il "Quadrilatero Marche-Umbria", sistema di superstrade che interessano la provincia, tramite il collegamento Foligno-Civitanova Marche (attraverso l'ammodernamento dellaSS 77 -Traforo del Cornello) ed il collegamento Perugia-Ancona (attraverso l'ammodernamento dellaStrada Statale 76 della Val d’Esino e dellaStrada Statale 318 di Valfabbrica).

Comuni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Armoriale dei comuni della provincia di Perugia.

Appartengono alla provincia di Perugia i seguenti 59 comuni:

Comuni per numero di residenti

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Assisi
Castiglione del Lago

Di seguito è riportata la lista dei comuni della Provincia di Perugia, ordinati per numero di residenti:

PosizioneCittàPopolazione
(ab)
Superficie
(km2)
1Perugia162 575449,51km²
2Foligno55 251264,67km²
3Città di Castello38 337387,32km²
4Spoleto36 234348,14km²
5Gubbio30 394525,78km²
6Assisi27 443187,19km²
7Corciano21 48563,72km²
8Bastia Umbra21 19027,6km²
9Marsciano18 048161,50km²
10Umbertide16 305200,83km²
11Todi15 724222,86km²
12Castiglione del Lago15 151205,26km²
13Magione14 581129,73km²
14Gualdo Tadino14 249124,29km²
15San Giustino10 97879,98km²
16Deruta9 45144,51km²
17Spello8 28461,65km²
18Trevi8 04271,19km²
19Città della Pieve7 499110,94km²
20Torgiano6 63237,66km²
21Passignano sul Trasimeno5 67681,33km²
22Gualdo Cattaneo5 65596,63km²
23Nocera Umbra5 515157,17km²
24Montefalco5 37269,51km²
25Panicale5 31879,26km²
26Bevagna4 80156,22km²
27Norcia4 567275,58km²
28Bettona4.23445,08km²
29Cannara4 18132,81km²
30Tuoro sul Trasimeno3 73755,89km²
31Giano dell'Umbria3 69744,48km²
32Massa Martana3 59278,41km²
33Citerna3 38023,53km²
34Piegaro3 37799,18km²
35Collazzone3 34555,68km²
36Valfabbrica3 19492,3km²
37Castel Ritaldi3 04622,44km²
38Cascia2 972180,85km²
39Fossato di Vico2 63235,39km²
40Campello sul Clitunno2 31249,76km²
41Sigillo2 30126,48km²
42Pietralunga1 980140,42km²
43Fratta Todina1 81017,43km²
44Montone1 56051,1km²
45Monte Castello di Vibio1 43031,95km²
46Valtopina1 27640,57km²
47Scheggia e Pascelupo1 23364,16km²
48Monte Santa Maria Tiberina1 09572,53km²
49Costacciaro1 08141,06km²
50Cerreto di Spoleto98274,78km²
51Paciano95416,91km²
52Sellano96585,85km²
53Preci68082,03km²
54Lisciano Niccone58235,18km²
55Monteleone di Spoleto56362,18km²
56Sant'Anatolia di Narco51246,55km²
57Scheggino45135,85km²
58Vallo di Nera34736,22km²
59Poggiodomo9240,09km²

Poggiodomo è il comune meno abitato della provincia e della regione.

Amministrazioni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Presidenti della Provincia di Perugia.

Comunità montane

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Nel territorio provinciale operano 7comunità montane.

DenominazioneZona geograficaSede amministrativaSito istituzionale
Comunità montana Alto Tevere UmbroAltavalle del Tevere

Città di Castello

Comunità montana Alto Tevere Umbro
Comunità montana Alto ChiascioEugubino – Gualdese

Gubbio

Comunità montana Alto Chiascio
Comunità montana Monti del TrasimenoTrasimeno – Medio Tevere

Magione

Comunità montana Monti del Trasimeno
Comunità montana Monte Peglia e Selva di MeanaOrvietanoTuderte

San Venanzo (TR)

Comunità montana Monte Peglia e Selva di Meana
Comunità montana del Subasio e dei Monti MartaniAssisano – Folignate – Spoletino

Valtopina

Comunità montana Monte Subasio

Comunità montana Monti MartaniArchiviato il 24 gennaio 2009 inInternet Archive.

Comunità montana della ValnerinaValnerinaCascia

Norcia

Comunità montana della Valnerina

Parchi naturali

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I parchi naturali regionali inUmbria sono sei, dei quali cinque in provincia di Perugia. A questi va aggiunto ilParco nazionale dei Monti Sibillini che si estende soprattutto nelleMarche dove, nelcomune diVisso, ha sede l'ente parco.

DenominazioneZona geograficaSede amministrativaSito istituzionale
Parco di ColfioritoAltopiani di Colfiorito

Foligno

Parco di Colfiorito
Parco del Lago TrasimenoTrasimeno

Passignano sul Trasimeno

Parco del Lago Trasimeno
Parco del Monte CuccoMonte Cucco

Sigillo

Parco del Monte Cucco
Parco del Monte SubasioAssisano

Assisi

Parco del Monte Subasio
Parco nazionale dei Monti SibilliniMonti Sibillini

Visso (MC)

Parco nazionale dei Monti Sibillini

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Provincia dell'Umbria, susiusa.archivi.beniculturali.it.URL consultato il 13 maggio 2017.
  3. ^Regio Decreto 4 marzo 1923, n. 545
  4. ^Atto istitutivo, suarchive.org.
  5. ^R.D. 4 marzo 1923, n. 545
  6. ^Città di Terni,Breve Relazione sull'opportunità del decentramento amministrativo dell'Umbria, Officina Tipografica "L'Economica", Terni 1923.
  7. ^Renato Covino,Dall'Umbria verde all'Umbria rossa, Einaudi, Torino.
  8. ^Ottavio Donatelli,La Provincia del Nera, L'Economica, Narni 1926
  9. ^Relazione del Prefetto dell'Umbria al ministro dell'Interno, 30 novembre 1926.
  10. ^R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1
  11. ^R.D.L. 31 marzo 1927, n. 468, art. 1.
  12. ^R.D.L. 24 gennaio 1929, n. 106, art. 1.
  13. ^Perugia (provincia), suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 4 giugno 2023.
  14. ^Quirinale.it Conferimento medaglia d'oro (Perugia)
  15. ^Testo motivazione Medaglia al Valor Civile alla Città di Foligno, sucomune.foligno.pg.it.
  16. ^Quirinale.it Conferimento Medaglia d'Oro (Assisi)
  17. ^Quirinale.it Conferimento Medaglia di bronzo (Magione)
  18. ^Pietralunga, supostidavisitare.com.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Suddivisioni dell'Italia
Regioni statistiche
RegioniProvince,città metropolitane, province autonome(Trentino-Alto Adige),enti di decentramento regionale(Friuli-Venezia Giulia) eliberi consorzi comunali(Sicilia)
Nord-ovest
Valle d'Aosta (bandiera) Valle d'Aostanessuna
Piemonte (bandiera) PiemonteAlessandria ·Asti ·Biella ·Cuneo ·Novara ·Torino ·Verbano-Cusio-Ossola ·Vercelli
Liguria (bandiera) LiguriaGenova ·Imperia ·Savona ·La Spezia
Lombardia (bandiera) LombardiaBergamo ·Brescia ·Como ·Cremona ·Lecco ·Lodi ·Mantova ·Milano ·Monza e Brianza ·Pavia ·Sondrio ·Varese
Nord-est
Trentino-Alto Adige (bandiera) Trentino-Alto AdigeBolzano ·Trento
Veneto (bandiera) VenetoBelluno ·Padova ·Rovigo ·Treviso ·Venezia ·Verona ·Vicenza
Friuli-Venezia Giulia (bandiera) Friuli-Venezia GiuliaGorizia ·Pordenone ·Trieste ·Udine
Emilia-Romagna (bandiera) Emilia-RomagnaBologna ·Ferrara ·Forlì-Cesena ·Modena ·Parma ·Piacenza ·Ravenna ·Reggio Emilia ·Rimini
Centro
Toscana (bandiera) ToscanaArezzo ·Firenze ·Grosseto ·Livorno ·Lucca ·Massa-Carrara ·Pisa ·Pistoia ·Prato ·Siena
Marche (bandiera) MarcheAncona ·Ascoli Piceno ·Fermo ·Macerata ·Pesaro e Urbino
Umbria (bandiera) UmbriaPerugia ·Terni
Lazio (bandiera) LazioFrosinone ·Latina ·Rieti ·Roma ·Viterbo
Sud
Abruzzo (bandiera) AbruzzoChieti ·L'Aquila ·Pescara ·Teramo
Molise (bandiera) MoliseCampobasso ·Isernia
Campania (bandiera) CampaniaAvellino ·Benevento ·Caserta ·Napoli ·Salerno
Puglia (bandiera) PugliaBari ·Barletta-Andria-Trani ·Brindisi ·Foggia ·Lecce ·Taranto
Basilicata (bandiera) BasilicataMatera ·Potenza
Calabria (bandiera) CalabriaCatanzaro ·Cosenza ·Crotone ·Reggio Calabria ·Vibo Valentia
Isole
Sicilia (bandiera) SiciliaAgrigento ·Caltanissetta ·Catania ·Enna ·Messina ·Palermo ·Ragusa ·Siracusa ·Trapani
Sardegna (bandiera) SardegnaCagliari ·Gallura Nord-Est Sardegna ·Medio Campidano ·Nuoro ·Ogliastra ·Oristano ·Sassari ·Sulcis Iglesiente
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane.
Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali
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