Istituita nel 1859, è stata fino al 1920 la quarta provincia italiana per estensione, preceduta dalle sole province diSassari,Cagliari eTorino (che all'epoca comprendeva anche laValle d'Aosta). Nel 1920 con l'istituzione dellaprovincia di Trento (inizialmente comprendente anche l'Alto Adige) diviene quinta e dal 1927 ancora quinta (preceduta da Sassari, Cagliari, dalla neoistituita Bolzano e dalla ridelimitata provincia di Foggia) fino al 1975. Dopo l'istituzione di nuove province in Sardegna nel 2001, è la terza più grande provincia italiana dopoBolzano eFoggia. In seguito alla riduzione del numero di province sarde dopo ilreferendum regionale del 2012, è la quarta provincia italiana per superficie dietro quelle diSassari,Bolzano eFoggia. A seguito della riforma delle province sarde del 2021 (con l’approvazione ad aprile 2025), è la terza provincia italiana per superficie dietro quelle diBolzano eFoggia.
Il territorio è composto per il 50,8% da montagna (circa la metàbassa montagna), per il 26,6% da collina e per il 22,6% da pianura/altopiano[8].
LeAlpi Cozie eMarittime e leAlpi Liguri la circondano rispettivamente a ovest e a sud, con un grande arco che solo a est dellavalle del Tanaro si abbassa in forme più dolci, trapassando al sistema collinare delleLanghe eRoero. I rilievi formano pertanto un grande bordo a U, entro il quale si apre l'alta pianura solcata dalPo, dalTanaro e dai loro numerosi affluenti. Sulla sinistra del Tanaro rientra nella provincia una porzione delle colline delMonferrato, che restringono la pianura fraBra eSaluzzo e deviano il corso del Tanaro, che raggiunge il Po solo dopo aver aggirato da sud l'intero sistema collinare.
Nell'arco alpino i fiumi incidono verdi valli trasversali, che convergono a ventaglio verso la pianura. La valle più settentrionale èquella del Po che nasce alle pendici delMonviso, massima elevazione della provincia (3841 m), la minimaSanto Stefano Belbo (170 m); seguono, quasi parallele, le valli dei torrentiVaraita,Maira eGrana, affluenti di destra del Po, quelle dellaStura di Demonte e delGesso, le cui acque confluiscono nelTanaro. Seguono le valli di alcuni affluenti di sinistra del Tanaro (Vermenagna,Pesio,Ellero,Corsaglia), e la valle del Tanaro stessa. Le valli delBelbo e dellaBormida, che tributano al Tanaro da destra, incidono e delimitano con altri corsi d'acqua i rilievi delle Langhe.
Il clima ha caratteristiche dicontinentalità abbastanza spiccate, determinate dallo schermo che i rilievi oppongono alle influenze del pur vicinoMediterraneo. Ma la varietà dei fattori altimetrici e morfologici causa condizioni climatiche locali piuttosto diverse tra la zona alpina, le Langhe e la pianura, specie per quanto riguarda l'andamento delle temperature, le condizioni di soleggiamento e il comportamento dei venti. Estesi sono i boschi, specie nelle valli alpine e nella zona più elevata delle Langhe.
Dal punto di vista idrografico il territorio comprende l'altobacino del Po e gran parte di quello delTanaro. I corsi d'acqua che convergono a ventaglio nella pianura sono generalmente brevi e ripidi, con scarsa portata media, magre accentuate in inverno e piene talora violente in corrispondenza dei periodi più piovosi.
I corsi d'acqua che circondanoCuneo e convergono verso la pianura formano verdivalli i cui comuni erano generalmente organizzati incomunità montane, in seguito spesso sostituite daunioni di comuni. Partendo da nord-est, le valli della provincia sono:
Nel 1927 a Cuneo fu assegnata la sigla CU per le targhe automobilistiche, poi modificata nel 1928 in CN[10]. Non ci sono prove che le targhe CU siano mai state realmente emesse e che non siano rimaste una pura teoria cartacea.[senza fonte]
Gonfalone della provinciaCartello stradale di inizio del territorio provinciale di Cuneo
Stemma
Lo stemma istituzionale vigente, concesso conregio decreto del 31 dicembre 1934[11], contiene gli emblemi dei capoluoghi degli ex circondari che formavano la provincia[10][12].
«Inquartato: nel primo, d'argento, a tre fasce di rosso, al capo di rosso, alla croce d'argento (Cuneo); nel secondo, d'argento, alla croce di rosso, accantonata dalle lettere capitali A L B A , di nero (Alba); nel terzo, troncato d'azzurro e d'argento, alla lettera gotica S d'oro, attraversante (Saluzzo); nel quarto, di rosso, alla croce d'argento, ai tre monti al naturale nascenti dalla punta (Mondovì).»
In precedenza era in uso uno stemma concesso con R.D. del 10 gennaio 1886[10][11].
«D'azzurro, alla montagna d'argento, accantonata da due daghe dello stesso, impugnate d'oro.»
Gonfalone
Il gonfalone è un drappo azzurro, ornato di ricami, frange e nappe d'oro, caricato del detto emblema e della dicituraPROVINCIA DI CUNEO.
I confini territoriali dei comuni della provincia di Cuneo
Dal 1º gennaio 2019 sono stati soppressi tre comuni: Castellar (incorporato a Saluzzo), Valmala (incorporato a Busca) e Camo (incorporato a Santo Stefano Belbo). Appartengono alla provincia di Cuneo i seguenti 247 comuni:
I comuni più importanti, ovvero le città con più di 15 000 abitanti della Provincia di Cuneo, sono sette: al capoluogoCuneo seguonoAlba,Bra,Fossano,Mondovì,Savigliano,Saluzzo.
In ragione del loro numero, tali comuni sono localmente soprannominati “sette sorelle”[13].
Laneutralità di questa voce o sezione sugli argomenti Economia e Piemonte è stata messa in dubbio.
Motivo:la sezione deve riportare in modo descrittivo i principali settori produttivi con riferimento alle aziende per le sole aziende enciclopediche (vedere altre province).
Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alladiscussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento1,2.
Leader continentali e/o mondiali nei loro comparti sono:
Merlo Spa diCervasca, costruttrice di mezzi da cantiere e agricolo/forestali;
Bottero Spa diCuneo, specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione di vetro piano e cavo;
Mondo Spa diAlba, che produce piste di atletica per gli stadi olimpici e attrezzature sportive;
Abet Spa diBra, specializzata nella produzione di laminati plastici;
Arpa Industriale Spa diBra, anch'essa fra le principali aziende europee specializzate nella produzione di laminati plastici;
Mtm- Brc Spa diCherasco, gruppo leader nelle apparecchiature per la trazione a gas.
ASavigliano opera lo stabilimentoAlstom (giàFiat Ferroviaria Savigliano) azienda produttrice di materiale rotabile fra cui il famosoPendolino e il più recenteETR 500. AVerzuolo è nato il colosso cartarioCartiere Burgo, che dispone ancora in questa località, nei pressi diSaluzzo, del suo principale stabilimento in cui produce carta per l'editoria.
Sicuramente da segnalare il distretto delle bici made in Cuneo. Tra le più note:
Sotto il profilo enologico, nella provincia di Cuneo vengono prodotti molti viniDOC eDOCG, conosciuti in Italia e nel mondo. A solo titolo esemplificativo e non esaustivo, si ricordano:
l'Alba DOC, denominazione di recente creazione, che include diversi vini prodotti nel territorio delle Langhe e del Roero a partire da uveNebbiolo eBarbera;
ilBarolo DOCG, conosciuto anche come il Re dei vini[15] e anch'esso incluso nella lista dei migliori 100 vini al mondo redatta da Wine Spectator[14], apprezzato in tutto il mondo;
Va menzionato il settore imbottigliamento delle acque minerali con gli stabilimenti diVinadio (marchio S. Anna),Garessio eOrmea (marchio S. Bernardo),Roccaforte Mondovì (marchio Lurisia) e la più recente acqua Eva imbottigliata aPaesana alle pendici delMonviso. Questi quattro marchi (su 170 del frammentato panorama italiano) coprono oltre il 15% della produzione nazionale (fonte Beverfood 2017/2018).
Quello meccanico:
piattaforme aeree (OP-Pagliero, Altidrel);
semirimorchi, semirimorchi modulari e cargo (Rolfo, Cometto);
Un ruolo importante nell'economia provinciale è rivestito anche dall'industriaturistica, data la ricchezza del territorio dal punto di vista enogastronomico, storico e paesaggistico.
La posizione "marginale" della provincia, situata a ridosso del settorealpino sudoccidentale, si accompagna all'esistenza di vie d'accesso complessivamente poco capienti. L'isolamento del cuneese rispetto al resto del territorio nazionale italiano è storicamente tanto rilevante che per la provincia è stato coniato il soprannome di "terza isola d'Italia".
Rete autostradale servita nella provincia di Cuneo
Ilcapoluogo è collegato alla rete autostradale dal febbraio 2012[16], a seguito dell'inaugurazione del tratto Cuneo-Sant'Albano Stura, che collega la città di Cuneo alle città diAsti,Torino eSavona.
La provincia è attraversata da 2 autostrade:
A6 Torino - Savona: detta "La Verdemare", attraversa la parte orientale della provincia e si interseca all'altezza del casello di Bra-Marene e all'altezza di Magliano Alpi con l'altra autostrada, presente in provincia
A33 Cuneo - Asti: è la seconda autostrada per importanza, presente nella provincia. L'A33 collega i due capoluoghi piemontesi tramite due tratti distinti che sono congiunti dall'A6:
primo tratto: Cuneo - Magliano Alpi
secondo tratto: Bra - Alba - Asti (in costruzione il tratto tra Cherasco e Alba)
La rete viaria cuneese, pur essendo la più lunga tra quelle delle province italiane (con un totale di 3 683 km), soffre di vari problemi: la situazione è complicata dalla lentezza con cui vengono portati avanti gli ampliamenti più significativi (a titolo d'esempio, il cantiere dell'autostrada A33 avanza a ritmi lenti e con lunghi momenti di stasi) e le progettazioni di nuove strade (quali latangenziale di Cuneo e i collegamenti Cuneo-Pinerolo, Cuneo-Sisteron e Cuneo-Nizza)[17].
Dal 2010 trasporto pubblico locale su gomma della provincia è gestito dalle aziende facenti parte del Consorzio Trasporti Granda Bus, con collegamenti sia all'interno della provincia stessa sia con le vicine province diTorino,Asti,Imperia eSavona.
«Alla Provincia di Cuneo» — Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
«Al centro delle vie di comunicazione dell'Italia Settentrionale, la Comunità provinciale del Cuneese, sconvolta dall'accanita furia nemica e profondamente ferita, con eroico coraggio, indomito spirito patriottico e altissima dignità morale, partecipava alla guerra di liberazione, esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste ed offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana. Con eccezionale abnegazione e purissima fede in un'Italia migliore, libera e democratica, essa intraprendeva, poi, la difficile opera di ricostruzione, al fine di assicurare la continuità della vita civile, e in ciò manifestando elevate virtù civiche.» — Cuneo, 11 marzo 2004
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane. Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali