Le circoscrizioni agrarie tradizionali della Provincia di Cremona:Crema giallo,Soresina rosso,Cremona verde,Casalmaggiore blu.Suddivisione territoriale della Provincia per diocesi
Tradizionalmente, per ragioni storiche e morfologiche, la Provincia di Cremona è divisa in 4 aree agrarie tradizionali[4]
La circoscrizione diCremona, ilCremonese, al centro-sud della provincia.
La circoscrizione diCrema, ilCremasco, l'area settentrionale della provincia.
La Provincia di Cremona si presenta come una striscia di terra di pianura, stretta e allungata: circa 100 km separanoRivolta d'Adda, comune più anord della provincia, daCasalmaggiore, comune più asud della provincia.
I confini fisici sono in gran parte delimitati da alcuni grandi fiumi: l'Oglio a est, con l'eccezione dei comuni diOstiano eVolongo, sulla riva sinistra del fiume, amministrativamente in Provincia di Cremona ma sotto la giurisdizione spirituale delladiocesi di Mantova; e ilviadanese, già in Provincia di Mantova benché posto sotto ladiocesi di Cremona; ilPo costituisce il limite meridionale; l'Adda divide la provincia di Cremona da quella di Lodi, con l'eccezione di alcuni comuni vicini alcapoluogo lodigiano; i limiti con la provincia di Bergamo sono, invece, convenzionali[5]. Altri fiumi attraversano il nord della provincia: ilSerio e ilTormo, mentre ilMella costituisce per un breve tratto il confine con la provincia di Brescia. Una fitta rette idrografica di natura artificiale, costituita dacanali e navigli caratterizza, inoltre, la campagna.
La provincia è totalmente priva di rilievi, ma il territorio è plasmato dalle valli fluviali, sia dei fiumi attuali sia di quelli relitti (Serio Morto,Morbasco,Delma, Lisso, ecc.) che hanno modulato la pianura con lievi ondulazioni e piccole depressioni profonde pochi metri rispetto alpiano alluvionale.
I comuni dell'Alto Cremasco sorgono nella cosiddetta "linea dellerisorgive", fascia di territorio di varia larghezza nella quale si passa dall'"alta pianura", dal suolo grossolano e permeabile, alla "bassa pianura" impermeabile e argillosa.
Stante l'assenza di rilievi il clima è piuttosto omogeneo sull'intero territorio provinciale. Osservando i dati dellastazione meteorologica di Cremona si nota che, in base ad un rilevamento trentennale tra il1961 e il1990, latemperatura media di gennaio si attesta a +1,7 °C; quella di luglio a +24,3 °C.
Le precipitazioni annue sono in linea di massima abbondanti, con picchi di maggior piovosità in autunno (ottobre e novembre) e minimi relativi in inverno (febbraio) e in estate (luglio). Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 750 mm.
L'umidità relativa può generare nei mesi invernali il fenomeno dellanebbia, accentuato in prossimità dei fiumi e dei corsi d'acqua.
Durante leEtà dei metalli si verificarono migrazioni verso lapianura Padana dalle zone transalpine: questi popoli, di origineceltica, controllarono il territorio cremonese, senza però stabilirvi insediamenti di grande rilievo. La zona nord-orientale della Provincia fu soggetta aiGalli Cenomani, staziatisi nelBresciano e di cui vi sono poche testimonianze, concentrate prevalentemente a Piadena. La zona occidentale fu controllata dagliInsubri, ai quali appartenne la piazzaforte diAcerrae, probabilmente nei pressi dell'attualePizzighettone, ma della quale non sono state rinvenute testimonianze archeologiche.
La fondazione dellacolonia diCremona, nel218 a.C., primo insediamento romano a nord del fiume Po, si inserì come un cuneo tra le aree di influenza delle due popolazioni celtiche, permettendo ai nuovi arrivati -formalmente alleàti con iCenomani- di conquistare progressivamente il territorio. L'ager cremonensis era compreso tra i fiumiPo,Adda eOglio, fino all'attuale abitato diTrigolo. La parte orientale della Provincia appartenne invece probabilmente al territorio diBergamo.
Il 25 maggio dell'anno825 l'imperatoreLotario I promulga ilcapitolare diCorteolona[7][8] che costituì le scuole imperiali, oltre aPavia capitale delRegno d'Italia, anche Cremona ebbe la scuola didiritto, diretorica earti liberali, ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romanoTeodosio I; dalla sede cremonese dipendevano anche gli studenti di Piacenza, Parma, Reggio e Modena[9].
Tra ilX e l'XI secolo la città di Cremona accrebbe il proprio potere:Matilde di Canossa donò al liberoComune l'Insula Fulcheria (ossia ilCremasco), mentre i vescovi della città ottennero importanti concessioni economiche dall'Imperatore.
NelXIV secolo il Comune di Cremona raggiunse la sua massima estensione, oltrepassando i confini dell'anticoager romano e addirittura dell'odierna Provincia, spingendosi fino alFosso bergamasco. Questo canale artificiale venne costruito per delimitare i possedimenti cremonesi da quelli bergamaschi e, più tardi, i territori soggetti all'influenza delDucato di Milano da quelli appartenenti allaRepubblica di Venezia, che pure era riuscita a conquistare il Cremonese nel1499, ma ne fu scacciata nel1509.
I circondari della provincia di Cremona secondo il decreto Rattazzi
La provincia di Cremona venne istituita nel1786 in applicazione della riforma amministrativa lombarda voluta dall'imperatoreGiuseppe II, che tuttavia scorporò dal vecchio contado tutta l'area orientale sottoposta aCasalmaggiore, comunque riaggregata nel1791. Dopo la parentesi napoleonica, durante il quale ildipartimento dell'Alto Po fu ampliato con Lodi e Crema, la provincia austriaca fu ripristinata nel1815.
«Partito semitroncato: il 1ºfasciato di rosso e d'argento al braccio attraversante in palo, tenente con la mano una palla di oro, per Cremona; il 2º troncato di rosso o d'argento al destrocherio armato impugnante una spada d'acciaio fra due corna di cervo nell'atto di tagliare l'ultimo nodo del corno sinistro, per Crema; il 3º d'azzurro allaporta della città aperta del campo, murata di pietre al naturale, su campagna erbosa, merlata di due merli alla ghibellina, per Casalmaggiore»
La Provincia di Cremona gestisce, inoltre, una stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura, meglio nota come "Bosco Didattico", posta nel comune diCastelleone.
Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, nel 2020 Cremona è stata la provincia italiana col maggior numero di decessi causati dal particolato finePM 2.5 (tra i 150 e 200 decessi ogni 100.000 residenti).[23] Al 2023 è risultata la quarta città più inquinata in Europa e la prima in Italia.[24]
Gli stranieri residenti in provincia di Cremona al 31 dicembre2019 sono 43 097 e rappresentano il 12% della popolazione residente[25]; le dieci comunità più rappresentate sonoː
Con la Legge regionale 23/2015 l'intera provincia di Cremona è stata inserita nell'Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Val Padana all'interno della quale sono state istituite le due Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) di Crema e Cremona[26].
Panorama tipico della campagna cremonese, con una cascina e campi coltivati a mais.
Un tempo zona esclusivamente agricola, ora pur mantenendo questa vocazione, la provincia di Cremona presenta anche un notevole sviluppo industriale e artigianale.Le colture più diffuse sono ilfrumento, ilmais, lebarbabietole da zucchero, lasoia, lezucche, ipomodori. Assai sviluppato è l'allevamento,bovino esuino. Vi sono numeroseindustrie alimentari per la produzione disalumi, dolciumi,pasta, formaggi ederivati del latte, ecc.Vi è la presenza di un'industria meccanica, una petrolifera e una energetica, la maggior parte concentrate presso il capoluogo e presso i centri maggiori,Crema in modo particolare.L'artigianato è famoso per la produzione distrumenti ad arco (in particolareviolini), di dolciumi (come iltorrone), la pasta con itortelli di zucca nelCasalasco e itortelli dolci delCremasco; altrettanto famosa è lamostarda cremonese.La presenza del Porto-Canale è utile all'approdo delle chiatte che risalgono il fiumePo.
Torino - Brescia: è l'unica autostrada che scorre sul territorio provinciale per 18 km[30]; l'unico casello è quello di Cremona, mentre quello diPontevico-Robecco, pur avendo una doppia denominazione, si trova in territorio bresciano.
Ferrovia Pavia-Cremona, che si sviluppa sul territorio provinciale per 20 km e che presenta alcuni raccordi di varia lunghezza che collegano il piazzale di interscambio di Cavatigozzi con il porto di Cremona e con l'acciaieria Arvedi;
A ovest di Cremona sorge ilporto fluviale più occidentale dellaPianura Padana realizzato attorno ad un bacino artificiale connesso al fiume Po attraverso una conca di navigazione. Vi sorgono aree di stoccaggio, magazzini e gru per la movimentazione e il trasporto delle merci provenienti dai servizi di trasporto fluviale che si snoda tra l'Adriatico e Cremona. Il porto è collegato allaferrovia Pavia-Mantova tramite un raccordo di 750 metri.
È attivo anche un servizio di navigazione per fini turistici lungo il fiume Adda traPizzighettone eLodi; fino al2016 il servizio era compiuto usufruendo dellamotonave "Mattei" fino aFormigara; l'imbarcazione è stata recuperata e destinata al rimessaggio nel mese di febbraio2017[32]. nel mese di aprile è entrato in servizio ilpontone "Capinera", più adatto ai bassi fondali del fiume, permettendo così di estendere il percorso coperto[33].
Cremona:Politecnico di Milano - Corsi di laurea triennale in “Ingegneria informatica” e “Ingegneria gestionale”; corso di laurea magistrale in “Music and acoustic engineering”.
Corso di laurea triennale in “Scienze e tecnologie alimentari”; corsi laurea magistrale in “Economia e gestione del sistema agro-alimentare” e “Food processing:innovation and tradition”.
Corso di laurea triennale in “Economia aziendale”.
Master di secondo livello in "Agri-food business" e master di primo livello in “Qualificazione di tecnici commerciali e marketing delle agro-forniture”.
Corsi di laurea triennale in “Musicologia”, “Lettere e beni culturali” e “Scienze letterarie e dei beni culturali”; corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Conservazione e restauro dei beni culturali”.
Corso di laurea magistrale in “Storia e valorizzazione dei beni culturali” e “Musicologia”.
La provincia di Cremona, inoltre, ha creato "Il territorio come ecomuseo", nuclei territoriali per illustrare e conservare le associazioni tra le opere dell'uomo e le caratteristiche ambientali e morfologiche.
^abcdDeliberazione Consiglio regionale 28 novembre 2018 - n. XI/218
^Legge regionale 6 dicembre 2018 - n. 20. Incorporazione del comune di Ca’ d’Andrea nel comune di Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona
^abcdDeliberazione Consiglio regionale 19 dicembre 2018 - n. XI/401
^Legge regionale 28 dicembre 2018 - n. 26. Istituzione del comune di Piadena Drizzona mediante fusione dei comuni di Piadena e Drizzona, in provincia di Cremona
Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane. Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali