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Provincia di Brindisi

Coordinate:40°38′18″N 17°56′45″E40°38′18″N,17°56′45″E (Provincia di Brindisi)
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Provincia di Brindisi
provincia
Provincia di Brindisi – Stemma
Provincia di Brindisi – Bandiera
Provincia di Brindisi – Veduta
Provincia di Brindisi – Veduta
I resti dellecolonne romane di Brindisi, poste al termine dellaVia Appia, 2006
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Amministrazione
CapoluogoBrindisi
PresidenteToni Matarrelli (indipendente dicentro-sinistra) dal 6-3-2022
Data di istituzione2 gennaio1927
Territorio
Coordinate
del capoluogo
40°38′18″N 17°56′45″E40°38′18″N,17°56′45″E (Provincia di Brindisi)
Superficie1 861,12km²
Abitanti374 151[2] (31-5-2025)
Densità201,04 ab./km²
Comuni20 comuni
Province confinanti
Altre informazioni
Lingueitaliano,dialetto brindisino
Cod. postale
  • 72100(Brindisi)
  • 72010 - 72029(altri comuni)
Prefisso080,0831
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-BR
CodiceISTAT074
TargaBR
PIL(nominale) 7 327,28mln[1](2021)
PIL procapite(nominale) 19 217[1](2021)
Cartografia
Provincia di Brindisi – Localizzazione
Provincia di Brindisi – Localizzazione
Provincia di Brindisi – Mappa
Provincia di Brindisi – Mappa
Posizione della provincia di Brindisi all'interno della Puglia
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Laprovincia di Brindisi è unaprovincia italiana dellaPuglia di 374 151 abitanti[2], con capoluogoBrindisi. È stata istituita nel1927 tramite scorporo dall'anticaTerra d'Otranto, la provincia comprende 20 comuni incluso il capoluogo. Dal punto di vistademografico e dellasuperficie, essa si classifica come la quintaprovincia dellaregione.

Compresa nelSalento, si affaccia a nord-est sulmare Adriatico e confina a nord con lacittà metropolitana di Bari, a ovest con laprovincia di Taranto e a sud-est con laprovincia di Lecce.

Dalla fine del ventesimo secolo questa provincia ha conosciuto un processo di cambiamento del proprioassetto economico, con una progressiva diminuzione del peso dell'industria e una crescita delsettore terziario. Significativo l'aumento delturismo, dovuto ad una buona dotazione infrastrutturale, rispetto al resto delMezzogiorno[3], ed alla valorizzazione delle numerose risorse naturali, artistiche e culinarie presenti in tutto il territorio.

Geografia fisica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Geografia della Puglia.

Territorio

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La provincia di Brindisi, estesa per 1.839chilometri quadrati[3], è la seconda provincia più piccola della regione, dopo laprovincia di Barletta-Andria-Trani, ma al suo interno comprende vari territori: all'estremo nord, restringendosi fino a toccare il confine con laprovincia di Bari, tocca il limite meridionale dellaTerra di Bari; al centro e a sud, invece, rientra nella subregione delSalento; al nord rientra nella subregione delleMurge, mentre, in direzione nord-ovest, al confine con laprovincia di Taranto e parte della provincia di Bari, rientra nellaValle d'Itria. Ad est vi è il litorale adriatico, lungo 80,606 km in parte roccioso, ricco di piccoli approdi ed insenature che si alternano a lunghespiagge sabbiose.

Il territorio cambia notevolmente da zona a zona: nei settori ad ovest, al centro ed a nord il paesaggio è caratterizzato da colline,lame, boschi e dai tipicitrulli. A sud, invece, il paesaggio si presenta sostanzialmente piatto e in gran parte adibito alle coltivazioni (come quasi tutto il paesaggio salentino)[4].

Il territorio provinciale, secondo laCarta Geologica d'Italia, redatta dal Servizio Geologico d'Italia[5][6][7], è composto da vari tipi di terreni: nella zona centro-meridionale prevalgonocalcari dolomitici[5] (presenti generalmente nella zona occupata dall'altopiano delle Murge), piccolidepositi eluviali[5],sabbie, anche argillose, talvolta ben cementate[5],limi grigi lagunari-palustri recenti[5] (presenti nei territori di Francavilla, Oria e San Donaci[5]),calcareniti e calcari tipo panchina[5],calcari bioclastici ben cementati[5] esabbie calcaree poco cementate[5]. Nella zona centro-settentrionale, invece, prevalgonocalcari di Bari e di Mola[7], risalenti alCretacico superiore[7], e depositicalcareo-arenacei[7] ocalcareo-arenacei-argillosi[7], risalenti alPleistocene[7].

Orografia

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Vista diTorre Canne dal mare: sullo sfondo si può notare la brusca elevazione delle Murge sul versante adriatico

L'altezza massima raggiunta all'interno della provincia è di 414m s.l.m., nei pressi diSelva di Fasano[8]. Gli altri rilievi principali sono di poco più bassi e sono collocati tutti nella zona centro-settentrionale[8]. Lungo laSoglia messapica (nella zona che va daVilla Castelli aCeglie Messapica) e lungo il versante adriatico (nella zona che va daOstuni a Carovigno) le colline si elevano bruscamente, mentre a sud digradano dolcemente verso laPiana di Brindisi.

Idrografia

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Non ci sono fiumi significativi, a causa del terreno carsico, ma si contano numerose sorgenti che sgorgano improvvisamente dal sottosuolo e alimentano piccoli corsi d'acqua di minima portata. Tra questi corsi d'acqua, il più lungo è ilCanale Reale; esso sgorga nel territorio diVilla Castelli al confine conFrancavilla Fontana e sfocia nella Riserva Naturale diTorre Guaceto,Carovigno.Lungo il litorale, inoltre, ci sono numerosistagni e piccolilaghi d'acqua dolce, alimentati dalle falde acquifere che, trovandosi vicino al mare, fuoriescono dal sottosuolo[9].

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Brindisi e Clima della Puglia.

Il clima della provincia èmediterraneo, conestati calde edinverni non eccessivamente freddi. Lungo la costa gli sbalzi termici sono meno frequenti che nelle zone interne e l'azione mitigatrice delmare Adriatico fa lievitare leggermente le temperature medie. In collina e nelle zone pianeggianti interne la temperatura è generalmente più bassa rispetto alla costa.

Il clima della zona può essere influenzato da correnti fredde provenienti daiBalcani, che fanno abbassare di parecchi gradi le temperature (provocando ininverno estese gelate e, in alcuni casi, anche abbondanti nevicate) o da correnti calde provenienti dalNordafrica (che d'estate rendono il clima particolarmente caldo e afoso).

La precipitazioni non sono molto abbondanti e si aggirano attorno ai 600 mm dipioggia annui[10].

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia della Puglia e Storia del Salento.
Egnazia da una traversa dellaVia Traiana
Ceramiche risalenti alIV secolo a.C. conservate presso il museo comunale diVilla Castelli
Brindisi, colonna sulla via Appia
Stele funeraria ebraica presso la biblioteca comunale di Oria

Origini

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Dai numerosi ritrovamenti archeologici effettuati in tutta la provincia, si è potuto affermare che già dallapreistoria questo territorio era abitato da alcune popolazioni che vivevano principalmente in grotte e cacciavano nelle foreste abbondanti di selvaggina. In seguito, nelneolitico, sono sorti alcuni villaggi (ne sono state trovate tracce aOria,Ceglie Messapica,Francavilla Fontana eOstuni), dove si formò una primitiva organizzazione sociale[11].

Successivamente, traVIII eVII secolo a.C., giunsero dall'Illiria iMessapi[12], che formarono diversi centri, anche di grandi dimensioni; alcuni di questi divennero le odierne città diBrindisi,Mesagne,Ostuni,Oria,Carovigno,Villa Castelli,Ceglie Messapica eSan Pancrazio Salentino. Importanti i siti archeologici situati aEgnazia pressoFasano e aMuro Tenente pressoMesagne. Nel periodo messapico la terra di Brindisi disponeva di due porti principali:Egnazia, vicino all'odiernaFasano.Pezza Petrosa nel territorio diVilla Castelli costituisce invece unphrourion un villaggio, con funzione di avamposto della città diTaranto[13].

In epoca pre-romana il territorio brindisino risultava invece occupato dal popolo deiCalabri[14] e l'intera area era detta Calabria.

Periodo classico

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La provincia seguì la storia del resto della regione: fu conquistata daiRomani nel276 perdendo ogni diritto politico[15], Brindisi divenne colonia latina nel244 a.C. e poimunicipio nell'89 a.C., crescendo economicamente e strategicamente per la posizione e per la ricchezza dei prodotti agricoli: l'olio, ilvino e ilfrumento. Anche Oria, divienemunicipio per la sua posizione traTaranto eBrindisi, conservò la sua funzione di controllo del territorio lungo lavia Appia. Successivamente, nel109 d.C., l'imperatoreTraiano ordinò di lastricare la via che prese appunto il nome diVia Appia-Traiana, seguendo la costa[16].

Medioevo

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I quattro comandanti dellaprima crociata, questi guerrieri salpavano spesso dal porto brindisino

Tra ilIV eV secolo d.C. cominciarono a nascere i primi luoghi di cultocristiani e nei secoli successivi si diffusero anche degli insediamenti rupestri.

Con lacaduta dell'Impero romano d'Occidente nel476 il territorio della provincia, come tutta l'Italia meridionale, fu teatro di scontri traGoti eBizantini, che distrussero e saccheggiarono numerose città[17]. Perciò, dalVI alIX secolo le popolazioni conobbero un periodo dimigrazione dalle zone costiere verso l'entroterra, in particolare sulle Murge meridionali, che offrivano maggiore sicurezza dovuta all'altezza, e formarono iCasali, centri di piccole dimensioni[18]; intorno all'850 arrivarono iFranchi, guidati daLudovico II, che, dopo aver liberato Bari dai Saraceni, nell'866 fecero altrettanto adOria e si stanziarono in alcuni casali vicini[19]. NelIX secolo,Oria aveva difatti raggiunto l'apogeo del suo sviluppo economico e culturale, diventando una città nota in tutto ilMediterraneo per la sua influentecomunità ebraica e per la sua ricchezza[20].

Il territorio, dopo ilXI secolo, conobbe un nuovo periodo di rinascita con iNormanni che inglobarono tutto il territorio dell'attuale provincia di Brindisi nelPrincipato di Taranto[21], che costruirono numerosissime chiese e castelli (Carovigno,San Vito dei Normanni,Mesagne,Ostuni) ancora oggi esistenti. Inoltre la popolazione ritornò ad abitare le città sul mare. Anche gliSvevi, conFederico II[21], lasciarono il loro segno: costruirono il castello fortezza diOria per controllare l'Adriatico e ilmar Ionio[22], ilcastello "di terra" a Brindisi, nel punto in cui termina la via Appia, ampliarono ilcastello di Mesagne[23] e del resto della provincia.

Brindisi, durante tutto il basso Medioevo, recuperò in parte la sua importanza: da qui passava infatti lavia Francigena, percorsa da moltissimi pellegrini, crociati e mercanti di tutta Europa che, imbarcandosi dal porto brindisino, raggiungevano laTerra santa. Inoltre, in città, si stanziarono iCavalieri Ospitalieri, iCavalieri templari e l'Ordine teutonico[24]. Nel1089, il conte normanno Goffredo di Conversano, in occasione delsinodo di Melfi, chiese apapa Urbano II di recarsi a Brindisi per consacrare la cattedrale. In questa occasione fu elevata da sede episcopale ad arcivescovado[25].

Nel1450 circa il principe diTaranto,Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, volendo difendere meglio la città, realizzò l'interramento del canale che collegava il porto interno a quello esterno; gli effetti collaterali furono disastrosi: le acque stagnanti causarono lamalaria, che fece rispopolare la città. Gli insediamenti rurali, al contrario, si svilupparono con fortuna soprattutto nei territori diFrancavilla Fontana,Carovigno,San Vito dei Normanni,Ostuni eFasano dove, sempre negli stessi anni, erano state erette numerose fortificazioni[26].

Sotto il dominio degliAragonesi e il nuovo pericolo degli attacchi deiTurchi, che nel1480 avevano assediatoOtranto, furono costruite numerose fortificazioni anche lungo la costa (molte di esse sono ben visibili ancora oggi). In particolare,San Pancrazio Salentino, fu razziata daiTurchi una prima volta nel1480, secondo quanto raccontaAntonello Coniger neLe cronache, il 5 settembre di quell'anno un drappello di 400 cavalieri turchi sbarcò aSan Cataldo, devastando i paesi e massacrando la popolazione dell'entroterra leccese. Un secondo attacco aSan Pancrazio Salentino avvenne nella notte del 1º gennaio1547; cinque galeoni turchi sbarcarono aTorre Colimena, nell'attuale territorio diManduria, sulla costa jonica.Girolamo Marciano di Leverano, inDescrizione, origini, e successi della provincia d'Otranto, riporta che un drappello di un centinaio di uomini, guidati da un certo Chria (o Cria), un traditore diAvetrana, saccheggiò e distrusse San Pancrazio, cogliendo il paese di sorpresa dopo il fallito tentativo di assalto della cittadina tarantina; quasi tutti gli abitanti furono rapiti e venduti inTurchia come schiavi. Tali avvenimenti sono narrati anche nell'affresco che decora la parete sopra l'ingresso laterale della Chiesa di Sant'Antonio da Padova. L'affresco mostra inoltre l'esecuzione di Cria, catturato dai sopravvissuti alla strage, legato nudo a un palo e finito a colpi di pietra e freccia.[senza fonte]

Storia moderna

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Verso la metà del Cinquecento la provincia, come il resto delRegno di Napoli, fu invasa daiCappelletti, che saccheggiarono diverse città[27]. Successivamente, dopo ilConcilio di Trento, anche in questo territorio si diffusero nuovi ordini religiosi, come i Carmelitani ed i Cappuccini[28]. Intorno al1575 l'arcivescovado di Brindisi ed il vescovado di Oria si separarono, dividendosi anche le città da controllare[29].

Nella prima metà delXVII secolo in molti comuni della provincia scoppiarono rivolte popolari contro le oppressioni feudali, che da secoli ormai impoverivano i ceti deboli[30]. Ben presto, però, i nobili si organizzarono per un contrattacco, riunendosi a Francavilla e stabilendo di iniziare ad attaccareTaranto, per poi spargersi in tutta laTerra d'Otranto e sedare, anche nel sangue, tutti i fermenti rivoluzionari[31].

Per tutto il corso delXVIII secolo si succedettero numerose carestie e pestilenze, che causarono numerose vittime in tutta la provincia. Successivamente, con l'arrivo della notizia dellaRivoluzione francese, si ebbero violenti scontri traGiacobini, sostenitori degli ideali francesi, eSanfedisti, sostenitori del governo borbonico[32]. Alla fine degli scontri iBorboni ristabilirono il loro potere, seppur in modo molto precario[33].

Storia contemporanea

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L'istituzione della Provincia

La provincia fu istituita nel1927[34] dalla scissione dell'antica regione dellaTerra d'Otranto[34], suddivisa nelle tre provincesalentine. La provincia fu realizzata con l'unione di parte dell'alloraProvincia di Lecce (18 comuni) e con due comuni dell'alloraProvincia di Bari (Cisternino eFasano). Il suo stemma è quello di uncervo.

Nei primi anni dell'Ottocento si svilupparono imovimenti carbonari e la piaga delbrigantaggio crebbe d'intensità, soprattutto nei comuni interni[35]. Per questo ilRegno delle Due Sicilie inviò l'esercito, riducendo il fenomeno con l'arresto e la fucilazione di numerosi briganti (tra cuiCiro Annichiarico, uno dei maggiori esponenti della malavita locale[36]) ma non riuscendo a sradicarlo del tutto.

Durante tutto ilXIX secolo, inoltre, furono avviate in tutta la provincia numerose opere infrastrutturali, come la costruzione dellaferrovia Taranto-Brindisi (inaugurata nel1886[37]) e l'avvio della costruzione di strade di collegamento fra i comuni. Inoltre si fecero progressi anche nel migliorare le condizioni igieniche delle città[38]. Nel1871 (ma in realtà già da qualche anno prima)Villa Castelli presentò le prime richieste di autonomia dal comune di Francavilla Fontana, ma inizialmente non ottenne ascolto[39].

Negli stessi anni, con l'apertura della cosiddetta "Valigia delle Indie", una linea mercantile marittima che collegava rapidamente, attraverso ilporto brindisino e ilcanale di Suez,Londra all'India, Brindisi ritrovò un nuovo slancio.

Tra ilXIX e ilXX secolo si è sviluppata l'industria della trasformazione dei prodotti agricoli a Brindisi,San Pietro Vernotico,Mesagne,Ostuni eFasano; inoltre si sono diffusi stabilimenti vinicoli e oleari. Inoltre, sempre a Brindisi, sono nate fabbriche di botti per ilcommercio del vino.

Durante laGrande Guerra Brindisi contribuì in maniera preponderante agli eventi bellici sfruttando l'ampiezza e la sicurezza del porto, e leindustrie meccaniche lavorarono a ritmi frenetici.Non mancarono i conflitti interni, durante ilBiennio rosso.

Nel1927 fu istituita la provincia di Brindisi, sul territorio del soppressocircondario di Brindisi dellaprovincia di Lecce, più i comuni diCellino San Marco,Cisternino,Fasano,San Pietro Vernotico eTorchiarolo[34]; dopo pochi mesi i comuni diGuagnano,Salice Salentino eVeglie tornarono alla provincia di Lecce[40].

Nei primianni sessanta, a Brindisi, fu realizzata una grandeindustria petrolchimica, che si aggiungeva alle imprese meccaniche e aeronavali che hanno potuto dare lavoro a tecnici e operai provenienti dal territorio provinciale, ma anche dalle province e regioni limitrofe. Il territorio provinciale invece si specializzò nell'agricoltura di tipo intensivo, caratterizzata da piccole e medie imprese.

Con la crisi della grandeindustria chimica e la creazione di un grande polo industriale aTaranto, si è verificata unamigrazione di operai specializzati versoBari e Taranto.

Data la sua posizione geografica (porto per l'Europa orientale) Brindisi, e anche la sua provincia, neglianni ottanta enovanta, è stata un punto nevralgico del traffico disigarette dicontrabbando provenienti daiBalcani e destinate a tutto il mercato europeo[41]. Negli stessi anni lacriminalità organizzata pugliese raggiunse il suo apice, favorendo maggiormente il fenomeno del contrabbando e aumentando la serie di estorsioni ai danni dei commercianti brindisini. Questo fenomeno criminale è stato quasi completamente sradicato dopo le grandi operazioniantimafia condotte nel1995[42] e nel2000[43] dall'Esercito Italiano. Tuttavia, ancora oggi la criminalità organizzata assume un certo rilievo a livello provinciale, specie nel traffico di droga[44] e nel settore immobiliare[45].

Oggi tutta la provincia sta conoscendo il successo del processo diterziarizzazione dell'economia che punta sullo sviluppo e la commercializzazione di prodotti locali di qualità, nonché una valorizzazione del suo patrimonio artistico e naturalistico che sono alla base di un solidoturismo culturale.[senza fonte]

Simboli

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Lo stesso argomento in dettaglio:Armoriale dei comuni delle province italiane.
Stemma provinciale
Gonfalone provinciale

Lo stemma è il gonfalone della provincia di Brindisi sono stati concessi con il regio decreto del 22 settembre 1927.[46]

Stemma
«Scudo svizzero, d'azzurro, alla testa dicervo al naturale, postain maestà, accompagnata in punta dalla parola: "BRVN". Ornamenti esteriori da Provincia.[47]»

I Romani, che conquistarono Brindisi nel 270 a.C. derivarono il nome latinoBrundisium da quello messapicoBrunda, che significa "testa di cervo", e si rifersce alla forma del porto che accoglie i naviganti con braccia simili alle corna dell'animale. Lo scudo ha una non comuneforma svizzera. Dal 1933 al 1943 era decorato dalcapo del Littorio.[48]

Gonfalone
«Drappo di stoffa rettangolare,interzato in palo: d'azzurro, di bianco e d'azzurro, il bianco caricato dello stemma provinciale, con la scritta "PROVINCIA DI BRINDISI" in oro, il drappo riccamente ornato con ricami dorati attaccato all'asta per il lato corto, mediante lacci dorati posti a triangolo ed inchiodato con chiodini di ottone sopra l'asta, terminata ai due lati con pomi pure di oro. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro, con bullette dorate poste a spirale, e sormontata da una freccia con gambo di metallo dorato con lo stemma della Provincia a traforo. Sul gambo della freccia inciso il nome della Provincia con la data della sua costituzione. Cravatte e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'oro, con cordoni e fiocchi pure d'oro.[47]»
Bandiera

Drappo bianco-azzurro con lo stemma della provincia. Un tempo era tripartito, ricalcando la forma del primo gonfalone del 1927.[48]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Il duomo di Brindisi
Il duomo di Francavilla Fontana
Basilica cattedrale di Oria
Il Duomo di Ostuni

Tra le principali chiese della provincia, da segnalare:

Architetture religiose a Brindisi

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Architetture religiose in provincia

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  • Collegiata Santissima Maria Assunta aCeglie Messapica è un edificio risalente alXVI secolo restaurato ed ampliato nel1786. Ha un aspettoBarocco. Presenta una facciata in stile proto-Neoclassico, una cupola maiolicata ed è affiancato da un campanile. L'interno, a tre navate, a croce greca, riccamente affrescato, conserva statue e tele poste nei vari altari.
  • Chiesa di San Nicola aCisternino: costruita nelXIV secolo su un'antica chiesa paleocristiana dei monaci basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, firmate dallo scultore (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la Madonna del Cardellino e un piccolo tabernacolo.
  • Santuario di Maria Santissima di Belvedere,Carovigno
  • Chiesa matrice San Giovanni Battista aFasano: sorta nelXIV secolo, ma decorata e modificata in epoca successiva, presenta una facciata tardo-rinascimentale ed il campanile barocco del1763[50]. L'interno, a tre navate, conserva alcune tele ottocentesche.
  • Basilica minore del Santissimo Rosario aFrancavilla Fontana: ricostruita nel1743 dopo che un terremoto aveva distrutto l'antica chiesa angioina risalente al1310[51], presenta una sobria ed imponente facciatabarocca, un campanile ed una grandecupolamaiolicata (la più alta del Salento). L'interno, a tre navate, conserva numerose tele e statue in legno e incartapesta. Alle spalle dell'altare maggiore è conservata l'icona bizantina scoperta daFilippo I d'Angiò nel1310.
  • Santuario Maria Santissima della Croce a Francavilla Fontana: costruito nelXVI secolo ma ampliato nelXVII[52]. All'interno, alle spalle dell'altare maggiore, è posta un'icona bizantina risalente alXII secolo. Il convento annesso si articola attorno ad unchiostro secentesco.
  • Basilica cattedrale di Oria è la principale chiesa delladiocesi di Oria: la facciata è in carparo locale. A sinistra si erge la torre dell'orologio e, dietro, quella campanaria. Il tutto è poi dominato dalla superba cupola policroma. La pianta è a croce latina a tre navate. All'interno sono presenti numerosi dipinti di gran pregio che vanno dal XVI secolo fino al XX secolo. Sono inoltre presenti pregiati marmi e stucchi, 4 candelabri in bronzo, e di particolar pregio sono: artistiche statue tra le quali quelle dei santi medici di scuola veneziana e quella del protettoresan Barsanofio di scuola napoletana.
  • Basilica concattedrale di Santa Maria Assunta aOstuni: posto sul colle più alto della città, fu iniziato nel1435 e completato tra il1470 ed il1495[53]. Ha una facciata unica dalla forma[senza fonte]tardo gotica con influenze dalmato-veneziane, in cui si aprono tre portali ogivali. L'interno, a tre navate, è stato rifatto in forme settecentesche. Il suo rosone è il più grande d'Italia nonché il secondo più grande d'Europa.[54] Prestigiosa sede della diocesi di Ostuni prima dell'accorpamento della stessa con quella di Brindisi, è l'unica basilica cattedrale della provincia ad esser stata dichiarata monumento nazionale.[senza fonte]
  • Chiesa di San Pietro aSan Pietro Vernotico
    Chiesa madre basilica Santa Maria della Vittoria aSan Vito dei Normanni: eretta nelXVI secolo, è stata ampiamente modificata nel corso delSettecento, assumendo una formabarocca[55]. All'interno vi sono alcune tele pregevoli.
  • Chiesa di San Vincenzo de Paoli aVilla Castelli: la sua costruzione avvenne nelXIX secolo. La facciata è scompartita dacontrafforti, che seguono la divisione interna in tre navate, ed è dotata di tre portali. Nella parte alta al centro vi è unrosone affiancato datrifore. Il campanile, al lato, ricalcaforme gotiche. L'interno della chiesa è acroce latina a tre navate.
  • Chiesa Matrice diMaria SS. Assunta aTorchiarolo: sembra risalga al 1000-1200, periodo romanico-angioino. All’inizio, la chiesa aveva solo una navata con l’altare Maggiore in fondo e sulla parete centrale l’immagine della Madonna Assunta, da cui la chiesa prende il nome. Fu ampliata successivamente intorno al XVI secolo.
  • Chiesa diSan Pietro apostolo aSan Pietro Vernotico: fu costruita dai monaci basiliani nelIX secolo e successivamente sulle sue rovine fu eretta quella attuale nelXIII secolo, essa ha solo una navata con pianta a croce latina, l'esterno è realizzato inPietra leccese mentre in cima alla facciata principale si trovano un pellicano simbolo paleocristiano eSan Pietro apostolo

Architetture militari

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Castello di Carovigno, particolare torre a mandorla, una delle tre presenti in Puglia.
Torre quadrata del Castello di Ceglie Messapica alta 34 m
Torre del Castello Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni
Panorama della cittadina di Oria, è visibile anche il maniero posto a circa 170 m s.l.m.
Palazzo ducale diVilla Castelli.

La provincia è molto ricca di castelli e architetture fortificate sparse in tutto il territorio[56].

Architetture militari a Brindisi

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Architetture militari in provincia

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  • Castello Dentice di Frasso aCarovigno: costruito tra ilXV ed ilXVI secolo, fu restaurato nel1906. Ha l'impianto triangolare con torrioni ai vertici.
  • Castello di Serranova: situato nei pressi della borgataomonima, fu eretto nel1629 dal nobile genovese Ottavio Serra.
  • Castello di Ceglie Messapica aCeglie Messapica: il primo impianto risale all'età normanna, quello attuale alla fine delXV secolo. Si configura esternamente come un agglomerato di torrioni cilindrici collegati da cortine murarie; su tutte le altre parti domina unmastio quadrangolare alto 34 metri, coronato da un cornicione molto aggettante munito di merli,barbacani e piombatoi. A ridosso di questo c'è una torre quadrangolare più bassa. Internamente i vari ambienti si articolano intorno ad un cortile centrale nel quale si conserva una pregevole scala addossata alla muratura.
  • Palazzo del Balì aFasano: restaurato nel1589 daBalì Avogrado, nei secoliXVII eXVIII fu ingrandito con l'atrio, gli archi, le cupole e la chiesa sottostante.
  • Castello Imperiali aFrancavilla Fontana: realizzato nel1450 daGiovanni Antonio Orsini Del Balzo, inizialmente era una torre quadrata circondata dafossato. Successivamente è stato allargato e nelXVIII secolo ha assunto l'attuale conformazione a metà tra fortezza e palazzo gentilizio.
  • Palazzo Imperiali aLatiano: datatoXII secolo, ma rimaneggiato più volte, sino all'attuale aspetto settecentesco. È passato in proprietà del Comune dopo la morte di Guglielmo Imperiali nel1909, ultimo discendente della casata francavillese.
  • Castello Del Balzo Orsini aMesagne: presumibilmente esistente già in periodo bizantino (XI secolo), anche se la costruzione di unCastrum Medianum è attestata solo nel1062, nel1195 donato aiCavalieri Teutonici. NelXVI secolo la parte più antica del castello, pericolante, venne abbattuta e sostituita dal torrione ancora esistente, dotato di unponte levatoio.
  • Castello Carissimo aOria: occupa il colle più alto della città ed ha forma ditriangolo isoscele, con il vertice, costituito dalla torre detta dello Sperone, rivolto a Nord. Vi è poi il mastio centrale (probabilmente normanno-svevo) e due ulteriori torri cilindriche: "del salto" e "del cavaliere".
  • Castello marino di Villanova a Ostuni: ampiamente rimaneggiato e ristrutturato durante ilXX secolo, ben poco è ciò che rimane visibile della primitiva struttura trecentesca.
  • Castello Dentice di Frasso aSan Vito dei Normanni: all'inizio, con molta probabilità, era formato solo dalla torre, voluta, si crede, daBoemondo il Normanno, che nelXII secolo si contendeva, con il fratello Ruggero, il dominio dellaPuglia.
  • Castello Filo aTorre Santa Susanna: iniziato nel1588 quasi certamente su una preesistente struttura medievale, la sua costruzione fu portata a termine nel1595. Nel secolo successivo l'edificio passò ai nuovi feudatari della località, i conti Filo diNapoli, che vi si stabilirono e decisero di apportare modifiche al suo aspetto di dimora gentilizia, aggiungendo tra l'altro sulla sua sommità dei merli per rafforzarne le caratteristiche di fortezza[59].
  • Palazzo Ducale aVilla Castelli: la fortezza di età medioevale che fu proprietà della nobile famiglia degliOrsini era già in rovina nelXV secolo; si conserva una torre, oggi sede dell'aula consiliare, con elementi architettonici delXIV secolo. NelXVII secolo la famiglia Imperiali acquistò la fortificazione, trasformandola in castello e vi venne impiantato un allevamento di cavalli di razza murgese. Il castello conservava ancora le merlature e alcuni cannoni, rimossi solo alla fine delXVIII secolo. Con il passaggio agli Ungaro il castello venne ulteriormente arricchito e adibito a palazzo ducale.
  • Palazzo Baronale o PalazzoCaracciolo o Castello diTorchiarolo risale al 1698, possiede un torrione a pianta quadrata e coronamento, unica testimonianza del suo antico sistema difensivo, sul quale si apre un portale sormontato dall’araldica dei Caracciolo, principi del paese nel 1726.
  • Torre Quadrata aSan Pietro Vernotico:è il monumento più antico della città, essa nasce a scopo difensivo della piccola cittadina medievale detta "Casale di San Pietro" appartenente alfeudo di Lecce. Leggenda narra che aSan Pietro Vernotico nel 1408 ci furono attacchi dai Saraceni sbarcati aOtranto facendo stermini e razzie nei comuni limitrofi, I sampietrani vedendoli arrivare si prepararono e riuscirono a sconfiggerli.
Leggenda della Torre Quadrata

Leggenda narra che aSan Pietro Vernotico nel1408 ci furono attacchi dai Saraceni sbarcati aOtranto facendo stermini e razzie nei comuni limitrofi, I sampietrani vedendoli arrivare attraverso la Torre Quadrata si prepararono e riuscirono a sconfiggerli,la lorobandiera abbandonata nella fretta venne depositata ai piedi diSan Pietro apostolo e da allora ogni anno la domenica dopoPasqua si festeggia l'evento con l'asta della bandiera che parte da piazza del Popolo (Torre Quadrata) per finire all'ultimo gradino di piazza San Pietro (chiesa di San Pietro)

Siti archeologici

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Egnazia dall'alto. Sono ben visibili le aree ancora in fase di scavo (Giugno2007).

La provincia è ricca di siti archeologici, anche di vaste dimensioni, disseminati in tutto il territorio; appartengono a varie epoche (preistorica,messapica,romana,medioevale) e sono molto differenti tra loro: vi sono grotte cultuali o resti di templi messapici, ma i resti sepolti di antiche città con mura, strade, abitazioni, edifici pubblici e necropoli. Tra i più grandi ed importanti siti archeologici provinciali vi sono:

Aree naturali

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Una vista di Torre Guaceto,Carovigno

Nel territorio provinciale ci sono inoltre varie riserve naturali:

Società

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Evoluzione demografica

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La tabella seguente riporta l'evoluzione del numero dei residenti nella provincia dal2001 al2007[67]:

AnnoResidenti
2001402.093
2002400.974
2003400.569
2004401.217
2005403.786
2006402.831
2007402.985

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre2024 nel territorio provinciale risultano essere residenti 13.527 stranieri (7.550 uomini e 5.977 donne)[68], pari al 3,6%[69] dell'intera popolazione.

Di sotto sono riportate le comunità con più di 100 individui al 31 dicembre 2014[68]:

Lingue e dialetti

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Dove è parlato il dialetto salentino

La provincia di Brindisi è varia anche dal punto di vista linguistico. I dialetti, infatti, appartengono a diverse famiglie:

Dialetto brindisino

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dialetto brindisino.

Il dialetto brindisino o salentino settentrionale[70] è una variante delsalentino e, pur esistendo delle differenze minime tra i vari comuni, la radice resta invariata. Esso è parlato, oltre che a Brindisi, nel territorio di alcuni comuni limitrofi e, con piccole differenze, in alcuni comuni dellaprovincia di Taranto.

Dalsalentino standard si distingue, oltre che per la pronuncia di alcuneparole, per la caratteristica di trasformare la "e" finale di parola in italiano in "i". Ad esempio:

  • Il mare diventalu mare in salentino standard elu mari in brindisino.Il melone diventalu milune in salentino standard elu muloni in brindisino.

Il gruppo della doppia ll in italiano, diventa dd in brindisino. Ad esempio:

  • Il Cavallo diventalu cavaddhru in salentino leccese elu cavaddu in brindisino.

Dialetto leccese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dialetto leccese.

Il dialetto leccese o salentino centrale è una variante delsalentino e si differenzia dalsalentino settentrionale per la presenza di cambiamenti metafonetici solo parziali. In particolare, si nota il dittongamento in /jɛ/ e /wɛ/ per i soli continuatori di Ĕ,Ŏ seguiti da -/i/, -/u/ (dente-denti vengono resi contente-tienti; buona-buono vengono resi conbona-buenu), ma anche qualche esitometafonetico condizionato per i soli continuatori di Ē (mese-mesi vengono resi conmese-misi)[71].
Pur con lievi sfumature tra un comune e l'altro, il dialetto leccese copre la parte centro-settentrionale dellaprovincia di Lecce e quella meridionale della provincia di Brindisi (San Pietro Vernotico,Torchiarolo,Cellino San Marco,San Donaci eSan Pancrazio Salentino).

Dialetti di transizione apulo-salentini

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Sebbene la distinzione tra dialetti pugliesi settentrionali e dialetti salentini segua una linea piuttosto netta che corre al di sotto delle città diTaranto,Villa Castelli,Ceglie Messapica eOstuni, le varietà dialettali parlate lungo questa demarcazione (indicata spesso con il terminesoglia messapica) presentano nel lessico o nei costrutti caratteristiche di transizione tra il dialetto barese e il salentino; pertanto l'ipotesi di classificarli all'interno dei dialetti pugliesi settentrionali, sebbene abbastanza diffusa, non è universalmente accettata.

All'interno della provincia fanno parte di questo gruppo di transizione i seguenti dialetti:

  • il dialetto ostunese, parlato adOstuni. L'ostunese è un idioma nel quale si possono notare importanti contributi deldialetto salentino etarantino ma anche alcune influenzebaresi, soprattutto nella pronuncia.
  • il dialetto cegliese[72], parlato aCeglie Messapica e, con sostanziali varianti, aSan Michele Salentino e aVilla Castelli. Il dialetto parlato a Ceglie Messapica èun idioma irto e arcaico, chiuso in un'enclave, o meglio al discrimine tra diverse aree linguistiche, individuabili la salentina, l'apula e la sannitico-lucana, sicché ha goduto nel tempo di una propria insularità che l'ha preservato da contaminazioni massificanti e imbastardimenti consumistici[73].
  • I dialetti dei piccoli centri limitrofi diSan Michele Salentino eVilla Castelli[74] derivano direttamente dal cegliese, per cui ne conservano moltissime assonanze e similitudini (le due cittadine furono infatti fondate da contadini e coloni cegliesi ivi trapiantatisi secoli or sono). Queste parlate restano molto vicine al cegliese e presentano affinità e convergenze anche con ildialetto di Taranto.

Dialetto barese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dialetto barese.
Distribuzione geografica del dialetto barese

Il dialetto barese è la varietà linguistica italoromanza parlata nella città diBari e in generale nell'area centrale dellaPuglia.

Si tratta di unidioma sviluppatosi gradualmente su una base latino-volgare e modificatosi via via nel tempo anche grazie agli apporti linguistici ricevuti dalle popolazioni straniere che si sono avvicendate nell'area geografica interessata, dagliArabi, agliSpagnoli, fino alle genti balcaniche, e che hanno contribuito a caratterizzarne l'inflessione per molti incomprensibile, soprattutto in relazione al livellofonologico dell'analisilinguistica[75].

Il barese viene parlato, oltre che in tutta laprovincia di Bari e in quella diBarletta-Andria-Trani, anche nellaprovincia di Matera, quindi a sud arriva fino allasoglia messapica, raggiungendo il nord della provincia brindisina e comprendendo i comuni diFasano eCisternino.

Religione

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Nella provincia di Brindisi la religione maggiormente diffusa è ilCristianesimo nellaconfessione cattolica. Sono comunque presenti alcune minoranze, tra cui Ortodossi, Protestanti, Musulmani ed Ebrei.

Nel territorio provinciale si estendono ladiocesi di Conversano-Monopoli (comprendente i comuni di Cisternino e Fasano), l'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni (comprendente i comuni di Brindisi, Ostuni, Mesagne, Carovigno, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Cellino San Marco, San Donaci e San Pancrazio Salentino), ladiocesi di Oria (comprendente i comuni di Oria, Francavilla Fontana, Latiano, Ceglie Messapica, Villa Castelli, Erchie e Torre Santa Susanna) e l'arcidiocesi di Lecce (comprendente i comuni di Torchiarolo e San Pietro Vernotico). Inoltre, sempre nel territorio provinciale, si registra la presenza di 91 parrocchie[76].

Qualità della vita

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Secondo la ricerca deIl Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane, la provincia di Brindisi nel2010 si è collocata all'86º posto, restando stabile rispetto all'anno precedente[77].L'area industriale di Brindisi è stata inclusa nell'elenco dei “Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche”(SIN), secondo quanto stabilito dall'art. 15, comma 1, lettera c del Decreto Ministeriale 471/99 relativo alle bonifiche dei siti inquinati, in cui è riportata la prima definizione di sito inquinato, e precisamente: area soggetta, per quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, a rilevante impatto ambientale in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché a pregiudizio per i beni culturali ed ambientali.Il Sito di Brindisi interessa una superficie di circa 5.700 ettari di terra e 5.600 ettari di mare, con uno sviluppo costiero di circa 30 km². Il SIN comprende, oltre alla zona industriale, anche tutto il porto e una fascia di litorale. La perimetrazione del sito, che è stata ufficializzata da parte del Ministero con il Decreto 10 gennaio 2000, non ha un carattere definitivo, ma potrebbe essere riperimetrata laddove, in fase di caratterizzazione, risultasse che le aree contaminate si spingano oltre il confine stabilito.Studi epidemiologici sulla mortalità dei residenti dagli anni ‘80 hanno evidenziato situazioni di criticità verosimilmente associate ad esposizioni a contaminanti in ambienti di vita o di lavoro, con eccessi di eventi sanitari avversi soprattutto in prossimità dell'area industriale di Brindisi. Studi recenti (compresi tra il 2007 ed il 2011) hanno analizzato gli effetti a breve-termine dell'inquinamento sulla salute e riportato associazioni significative tra ricoveri e mortalità per specifiche patologie ed esposizione ad inquinanti atmosferici.La tutela della salute collettiva richiede di portare l'attenzione su diverse attività che concorrono alla sua determinazione: emissioni industriali e non, trattamento dei rifiuti, smaltimento dell'amianto, campi elettromagnetici, salubrità degli alimenti, sicurezza sul lavoro, abitudini di vita, ecc.

AnnoQualità della Vita (Sole 24 Ore)
200488º(+ 4)
200590º(- 2)
200690º(0)
200785º(+ 5)
200889º(- 4)
200986º(+ 3)
201086º(0)

Cultura

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Biblioteche

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Biblioteche
BrindisiBiblioteca Provinciale
Biblioteca Arcivescovile "Annibale De Leo"
CarovignoBiblioteca Comunale "S. Morelli"
Ceglie MessapicaBiblioteca Comunale "Pietro Gatti"
CisterninoBiblioteca Comunale
ErchieBiblioteca Comunale
FasanoBiblioteca Comunale "Ignazio Ciaia"
Francavilla FontanaBiblioteca Comunale "G. Calò"
LatianoBiblioteca Comunale "G. De Nitto"
MesagneBiblioteca Comunale "Ugo Granafei"
OriaBiblioteca Comunale "De Pace Lombardi"
Biblioteca Diocesana
OstuniBiblioteca Comunale "F. Trinchera"
San Pancrazio SalentinoPoli Officine Culturali
San Pietro VernoticoBiblioteca Comunale "G. Melli"
San Vito dei NormanniBiblioteca Comunale "Giovanni XXIII"
Biblioteca Pubblica "San Benedetto"
TorchiaroloBiblioteca Comunale
Villa CastelliBiblioteca Comunale

Università e istruzione

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Le principali università sono collocate aBrindisi: sono le sedi distaccate dell'Università di Bari[78] e dell'Università del Salento[79]. Inoltre, aMesagne, a poca distanza dallaSS7 è stata istituita la Cittadella della Ricerca[80], centro di ricerche e polo universitario in cui vi prendono parte varie aziende e l'Università del Salento. Simile alla Cittadella è il CIASU[81] (Centro Internazionale Alti Studi Universitari), grande stabilimento universitario nato aFasano con lo scopo di contribuire con le università, le imprese, i Centri di ricerca e gli enti locali allo sviluppo del territorio attraverso ricerche e sperimentazioni nei campi di grande interesse scientifico e didattico.

Gli istituti diistruzione secondaria superiore si concentrano maggiormente, oltre che nel capoluogo, nei comuni più grandi della provincia comeCeglie Messapica,Fasano,Francavilla Fontana,Ostuni eMesagne.

Musei

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Tra i musei principali della provincia[82]:

Musei a Brindisi

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Musei in provincia

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Mosaico romano presente all'interno del Museo archeologico nazionale di Egnazia
Ceramica Messapica, Centro documentazione messapica Oria
  • Pinacoteca "Emilio Notte" aCeglie Messapica: aperta nel 1977[85] ha sede presso una delle aliCastello Ducale, conserva le opere del pittore localeEmilio Notte (1891-1982), coautore del Manifesto futurista del1917[86].
  • MAAC (Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) diCeglie Messapica, in una struttura su due livelli, ospita al primo livello la mostraMessapica Ceglie dove sono presenti alcuni dei reperti archeologici, individuati nel territorio cittadino, che spaziano dallaPreistoria all'età ellenistica corredati da documentazioni e cartografie[87] e al secondo mostre e laboratori di Arte Contemporanea.
  • Museo archeologico nazionale di Egnazia aFasano: si sviluppa in vari padiglioni e conserva principalmente reperti databili all'età del bronzo ed al periodo greco e romano[88].
  • Museo dell'Olio di Oliva a Fasano: situato presso la Masseria di S.Angelo de' Graecis, conserva macchinari, attrezzi e oggetti che raccontano la storia della produzione dell'olio di oliva[89].
  • Museo della manovella a fasano: situato nellozoo safari Fasanolandia, è una collezione privata che raccoglie gli attrezzi usati anticamente dagli artigiani per realizzare le loro opere[90].
  • Museo del sottosuolo aLatiano: trasferito nel1993 daTaranto a Latiano, offre una panoramica generale su come è composto il sottosuolo sotto il profilogeologico,paleontologico ebiologico[91].
  • Museo delle Arti e Tradizioni a Latiano: situato nel centro storico, è stato inaugurato nel 1974 a cura della Pro Loco di Latiano. Espone vari oggetti usati anticamente dai contadini nell'ambiente casalingo, artigianale e agricolo[92].
  • Museo Archeologico "Ugo Granafei" aMesagne: situato nel castello normanno-svevo, ospita corredi funebri, tombe, vasellame, risalenti al periodo greco, messapico e romano[93].
  • Centro di documentazione messapica aOria: è il più importante museo nella cittadina, situato sotto il piazzale dellabasilica cattedrale. Accoglie reperti provenienti dalle campagne di scavo effettuate nel territorio comunale e nella città stessa. Vi sono custoditi all'interno corredi funebri, tombe, vasi aventi una datazione che oscilla tra ilIV secolo a.C. fino all'età imperiale romana.
  • Museo di arte sacra "Cavaliere-Argentiero" aMesagne è posto nell’affascinante Piazza Orsini in cui sorgono i monumenti più importanti della città: il castello Normanno Svevo, la chiesa di Sant’Anna, palazzo Cavaliere, il giardino della chiesa Matrice. La piazza costituisce il cuore pulsante della città e ospita quasi tutte le rassegne culturali e di spettacolo.[Chiarire la rilevanza con fonti attendibili]
  • Collezione "Martini Carissimo" a Oria: è esposta nella sala delle civiltà pre-classiche delCastello Svevo ed ospita reperti messapici, una pinacoteca, mobili, armi, monete e resti architettonici di epoca romana emedioevale[94].
  • Museo archeologico "Francesco Milizia" a Oria: situato nel complesso del santuario di San Cosimo alla Macchia, ospita reperti del IV-II secolo a.C., in particolare arredi e corredi tombali[95].
  • Museo didattico zoologico a Oria: è un museo naturalistico, anch'esso situato nel complesso del santuario di San Cosimo, attiguo allo zoo, espone vari animali impagliati ed imbalsamati, diversi crani e pelli conciate[96].
  • Raccolta "Kalefati" a Oria: ubicata in piazza Cattedrale, espone materiale ecclesiastico ed una sezione dedicata all'archeologia classica[97].
  • Museo di civiltà preclassiche della Murgia Meridionale aOstuni: situato in via Cattedrale, è stato aperto nel 1989. Inizialmente esponeva reperti archeologici risalenti all'età preistorica e messapica rinvenuti solo nel territorio ostunese, ma, dopo l'avvio di numerosi altri scavi tutt'attorno, ha accolto anche reperti provenienti da comuni limitrofi[98].
  • Museo della civiltà rurale aSan Vito dei Normanni: aperto nel2001 dal GAL Altosalento, raccoglie utensili utilizzati da contadini,calzolai,artigiani,fabbri, che testimoniano la quotidianità della vita rurale dalXVIII secolo alla prima metà delXX[99].
  • Museo diffuso Castello d'Alceste aSan Vito dei Normanni: si tratta del secondoecomuseo istituito in Puglia, dopo quello diCavallino. Posto su un'altura nel territorio comunale di San Vito dei Normanni, ospita un sito archeologico (resti di un villaggio datato alla seconda metà dell'VIII secolo a.C.) e offre alcuni scorci del territorio pugliese[100].
  • Museo Archeologico Comunale di Pezza Petrosa aVilla Castelli: aperto al pubblico il 24 maggio2009, espone i reperti ritrovati durante due campagne di scavo nel1989 e nel1990, che hanno portato alla luce una necropoli (Pezza Petrosa) con trentatré tombe intatte contenenti reperti databili dal periodo neolitico al600 d.C. Nel museo si possono ammirare vasi, corredi funebri, lastroni di copertura delle tombe e utensili vari, in gran parte provenienti dalla necropoli[101].

Media

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Stampa

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Per quanto riguarda la stampa, le principali redazioni hanno tutte sede nella città capoluogo. È presenteLa Gazzetta del Mezzogiorno[102], con la redazione dellaGazzetta di Brindisi, che tratta esclusivamente la cronaca della provincia, ilNuovo Quotidiano di Puglia eBrindisiReport, anch'essi con redazione provinciale, ed i quotidianiBrindisiSera[103] eSenza Colonne[104]. Vi sono anche altri quotidiani, settimanali e periodici, con sede nei rispettivi comuni, che trattano solo la cronaca comunale.

Radio

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Le principali emittenti radiofoniche provinciali sonoCiccioRiccio, ascoltata in quasi tutto ilsud Italia e con sede aBrindisi[105], e4º Canale Radio, ascoltata principalmente entro i confini provinciali e con sede aFrancavilla Fontana[106].

Televisione

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Tra le numerose emittenti televisive con sede in provincia, spiccano per popolaritàPuglia TV[107],Studio 100 Tv[108],Telerama[109], Puglia Channel[110] (canale dalla piattaformaSky), quasi tutte con sede distaccata aBrindisi, eTRCB[111], con sede centrale aOstuni.

Teatro

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Teatro "Giuseppe Verdi" a Brindisi

Il più importante teatro a livello provinciale è ilTeatro "Giuseppe Verdi"[112], situato a Brindisi; è uno dei più grandi teatri del Mezzogiorno, e può contenere 995 spettatori (658 in platea e 337 in galleria)[113]. Al di sotto del teatro sono state scoperte costruzioni d'epoca romana, ancora oggi visibili grazie all'intervento dell'architetto Enrico Nespega, che rialzò il teatro al di sopra degli scavi archeologici (da qui è nato anche il nome di "Teatro sospeso")[113].

Nel resto della provincia vi sono altri teatri di dimensioni notevolmente inferiori.

Cinema

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La provincia di Brindisi,ed in particolareMesagne, è stata più volte scelta come set cinematografico, in particolar modo nei film diSergio Rubini. Tra i più noti film e serie televisive girate in questo territorio, vi sonoLa terra, del2006,2061 - Un anno eccezionale, del2007,L'uomo nero, del2009, eIl giudice Mastrangelo,fiction diCanale 5.[senza fonte]

Cucina

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Lo stesso argomento in dettaglio:Cucina pugliese, Cucina salentina e Prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi.

La cucina di tutta la provincia di Brindisi è lagata alla tradizione agricola e peschereccia, molto rinomata è la città diCeglie Messapica che vanta un'affermata tradizione gastronomica grazie ai numerosi ristoranti, molti dei quali sono di notevole caratura e annoverati dalle migliori guide gastronomiche. Molti piatti, infatti, sono insaporiti dalle spezie e dalle erbe che crescono spontaneamente sul territorio (come ilrosmarino, iltimo, ecc.)[114].

Paste fresche, prodotti della panetteria, pasticceria, confetteria

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Orecchiette

In tutta la provincia la pasta per eccellenza sono leorecchiette. Inoltre ci sono anche altri tipi di pasta anch'essi usati nelle ricette locali tipo icavatelli con le cime di rape o iravioli con ripieno diricotta. Nelle panetterie, oltre alpane di grano duro, ogni giorno si sfornano i tipicitaralli pugliesi, i panini con olive dentro e lefriselle[114].

Tra i dolci troviamo lecartellate, nastri di sottile pasta sfoglia, tipiche del periodo natalizio; ci sono inoltre lezeppole, fritte o al forno, lapasta di mandorla e ibiscotti cegliesi tipici diCeglie Messapica a base di pasta di mandorle e marmellata di ciliegie o uva, con fragranza di limone e caffè, ricoperti di una glassa a base di zucchero e/o cacao. Infine, prodotte solo nel territorio diFrancavilla Fontana, troviamo lemandorle ricce,prodotto tradizionale pugliese: si tratta dimandorle dure incamiciate dizucchero, arricciate grazie ad un continuo movimento oscillatorio ed infine glassate[114].

Prodotti vegetali, allo stato naturale o trasformati

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Tra i prodotti vegetali troviamo ifichi secchi, fatti essiccare al sole e poi scottati in acqua bollente e cosparsi di zucchero. Altre specialità sono ilampascioni, lemelanzane ed icarciofi sott'olio, i pomodori secchi al sole, lasalsa di pomodoro e il rinomatoolio Collina di BrindisiDOP[114]. Viene prodotto soprattutto nei territori diCarovigno,Ceglie Messapica,Cisternino,Fasano,Ostuni,San Michele Salentino,San Vito dei Normanni eVilla Castelli. In questi territori passa lastrada dell'olio, percorso enogastronomico che porta alla riscoperta del vero gusto dell'olio.

Vino

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I comuni membri dell'Appia dei vini

Nella provincia di Brindisi è possibile produrreAleatico di Puglia Doc,Ostuni Doc,BrindisiDOC ePuglia Igt[114].

Anche per il vino è stata ideata la Strada Appia dei vini, che passa attraverso i territori diOstuni,San Vito dei Normanni,Latiano,Mesagne eBrindisi, in cui è possibile vedere vitigni indigeni come laMalvasia nera di Brindisi, ilSangiovese, ilNegroamaro, l'Ottavianello diOstuni ed ilSusumaniello.

Eventi

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La Scamiciata

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Lo stesso argomento in dettaglio:La Scamiciata.

La Scamiciata è una rievocazione storica che si tiene aFasano in ricordo della vittoria contro iTurchi nel1678. Dopo essere stata abbandonata nelXIX secolo, nel1978 la tradizione è stata ripresa da un gruppo di cittadini che hanno costituito il "Comitato per il Giugno Fasanese", e che hanno organizzato un Corteo Storico. Il corteo è composto da numerosi figuranti (che indossano rigorosamente i vestiti dell'epoca) e si apre con un gruppo disbandieratori seguiti datrombe,tamburi ebandiere. Seguono i gruppi che rappresentano le famiglie nobili dell'epoca (ognuna con il proprio stendardo) e, dopo, le autorità civili, religiose e militari del tempo nelle loro uniformi, a bordo di carrozze d'epoca, tirate dacavalli. Vengono dietro gli armati, gli alabardieri, tra cui avanzano i Turchi, e infine il popolo nel suo tipico costume tradizionale che esegue canti e danze intorno alla barca del trionfo.

Il Corteo si conclude con la consegna delle chiavi della Città allaMadonna da parte del giovane che impersona il General Sindaco, presso la sacra immagine esposta in piazza Ciaia[115][116].

Fasano Jazz

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Lo stesso argomento in dettaglio:Fasano Jazz.

Fasano Jazz è una manifestazione musicale[Chiarire...conclusa nel 2017], inaugurata nel1998, che si tiene solitamente in concomitanza conLa Scamiciata. Questa manifestazione ha lo scopo principale di valorizzare il talento di giovani musicisti emergenti dellaMusica Jazz[117].

Cavalcata di Sant'Oronzo ad Ostuni

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La cavalcata di Sant'Oronzo è un evento tipico, che avviene nel 26 agosto di ogni anno. La festa attira turisti da tutta Italia, famosa per la cavalcata, ed i fuochi. I cavalli sono decorati con tessuti pregiati e vengono cavalcati dai capostipiti delle più antiche famiglie ostunesi. I fuochi di Sant'Oronzo sono particolarmente seguiti, per la loro bellezza. Vengonosparati dal campoforo boario e la gente per contemplarli si riversa sul Viale Oronzo Quaranta. Ostuni nel periodo di sant'Oronzo si riempie di fiere, bancarelle con prodotti tipici e servizi di catering. La cavalcata parte dalla Cattedrale, ove viene portata in processione la famosa Statua di Sant'Oronzo, fino al centro della città. Alla fine la statua verrà rimessa al suo posto e verrà ripresa solo nella prossima cavalcata.[Chiarire la rilevanza con fonti attendibili]

Un'emozione chiamata LIBRO

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Un'emozione chiamata libro è la punta di diamante della ricca programmazione culturale dell'estate diOstuni. Nel 2013 si terrà la XVII edizione. Si tratta di una conferenza, che si tiene ogni anno nel cortile del Municipio della città bianca, dove vengono invitati autori di rilievo di vari libri, che vengono commentati e presentati. Personalità comeRoberto Saviano oSerena Dandini sono spesso ospiti di questa manifestazione culturale di rilevazione nazionale.[Chiarire la rilevanza della manifestazione con fonti attendibili]

Settimana Santa di Francavilla Fontana

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Lo stesso argomento in dettaglio:Settimana Santa di Francavilla Fontana.
Crociferi

I riti che si susseguono durante la Settimana Santa a Francavilla Fontana vantano origini antiche, risalenti alla dominazione spagnola inItalia meridionale. Tradizioni molto sentite anche da parte della popolazione, questi riti si aprono il venerdì che precede laDomenica delle Palme con la processione della Madonna Addolorata. Il mercoledì è la volta dei "piatti", cestini addobbati con germogli di grano che vengono portati in giro per la città dai bambini: anticamente era un segno di riappacificazione tra famiglie o amici. DalGiovedì santo alla mattina delVenerdì iPappamusci, caratteristiche figure incappucciate (in modo da non farsi riconoscere), con un cappello in testa e con il tipicobordone, volendo espiare i peccati commessi, girano in coppia per le chiese della città scalzi. La sera del venerdì Santo e per tutta la notte sfila per le vie della città la processione dei Misteri, che ripercorre tutte le tappe dellaVia Crucis. La processione avviene in modo lento ed il silenzio è interrotto solo dal rumore della "troccola". Una della caratteristiche di questa processione sono i "Crociferi": penitenti, anch'essi scalzi ed incappucciati, che, seguendo l'esempio di Gesù, portano per tutta la durata della processione una grande croce di legno sulle spalle. A chiudere i riti della Settimana Santa è la processione del Cristo Risorto, che esce la domenica diPasqua. Quasi tutte le statue che sono portate in spalla durante le processioni sono realizzate incartapesta policroma e sono databili all'Ottocento[118].[Chiarire la rilevanza e il motivo per cui debba essere descritta accuratamente in questa voce...esistono dubbi anche nella voce ancillare]

Fiera Nazionale dell'Ascensione

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Lo stesso argomento in dettaglio:Fiera Nazionale dell'Ascensione.

LaFiera Nazionale dell'Ascensione, terzo polo fieristico regionale dopoBari eFoggia[119], è un'esposizione campionaria che si svolge aFrancavilla Fontana, nel quartiere fieristico. Ideata già nel1700 come esposizione di prodotti agricoli daMichele Imperiali, fu via via abbandonata per poi essere ripresa nel 1926 dalpodestà Pompeo Pisciotta. Oggi la fiera si sviluppa in vari settori (gastronomia, artigianato, industria, ecc.) e attrae aziende da molte parti d'Italia.

Torneo dei rioni di Oria

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Il palio del 2006 portato in trionfo dai contradaioli del rione Giudea

Il Torneo dei rioni di Oria è una competizione che si svolge dal1969 (durante la secondadomenica di agosto) tra i vari rioni della città diOria. La tradizione vuole che il Torneo dei Rioni sia stato ideato da Federico II nel1225 in attesa della moglieJolanda di Brienne[120], perciò oggi la competizione si basa su diverse gare in stile medioevale (l'ariete, il ponte, la pertica, la botte ed il forziere) ed i partecipanti indossano anch'essi abiti medioevali. Il rione che ottiene più punti vince il palio, consegnato direttamente dall'imperatore (impersonato da personaggi famosi).

Barocco Festival di San Vito dei Normanni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Barocco Festival.

IlBarocco Festival è una manifestazione musicale che si tiene aSan Vito dei Normanni solitamente tra agosto e settembre. È nata nel1997 per ricordare il musicista sanviteseLeonardo Leo e attrae musicisti e appassionati dimusica barocca[121].

Altri eventi

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In provincia si svolgono numerose altre manifestazioni durante tutto l'anno:

Manifestazioni
BrindisiExpocomics, Torneo della Civetta, Festival regionale del Talento
CarovignoBattitura della 'Nzegna, Madonna di Belvedere, Boccon Divino
Ceglie MessapicaCeglie Food Festival, CegliJazz Open Festival, Festa di Sant'Antonio da Padova, Festa di San Rocco, Festa Sant'Anna, Festa San Lorenzo, Festival dei Giochi e delle Tradizioni
FasanoCronoscalata"Fasano-Selva", Presepe Vivente diPezze di Greco, La notte bianca, Mostra dell'Artigianato, Stella sulla grotta, Fasanomusica, Fasanfestival
Francavilla FontanaNotte degli Imperiali (notte bianca), Corteo Storico, Notte di San Giovanni, Festa della Madonna della Fontana
LatianoSagra ti li Stacchioddi, Fiera di ottobre
MesagneMesagne in Moda & show, Fashion Mesagne, Children's World, Grande Salento in vetrina,

Mercatini natalizi,Sagre di diversi prodotti,Presepe vivente,Notte rosa

OriaCampionato degli Sbandieratori Categoria A1, Cena Medievale
OstuniLa cavalcata di Sant'Oronzo, Moda a 5 stelle a Rosamarina, Sagra dei vecchi tempi, La notte bianca, Pellegrinaggio Santuario San Biagio, Notte di San Giovanni, Festival internazionale degli Artisti di Strada, Un Emozione chiamata Libro, Giro-Gola, Mercatini Natalizi
San Michele SalentinoSagra del Fico Mandorlato
San Pancrazio SalentinoFocara di Sant'Antonio, Carnevale sampancraziese, Riti della Settimana Santa, Fiera di San Pancrazio, Palio della Civetta, Estate sampancraziese, Notte bianca, Sagra del pizzo all'ampa, Sagra dei funghi, Natale sampancraziese
San Vito dei NormanniLa Desolata, Palio, Ballo di San Vito, Focara dell'Epifania
TorchiaroloFesta della Madonna di Galeano, Festa patronale delCrocefisso e la processione a mare della Beata Vergine Maria Assunta.
Villa CastelliFiera Autunnale, Misteri, Presepe Vivente della gravina, Maggio dellaMadonna Odigitria, Giornata degli Studenti, Estate Castellana

Comuni

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Lo stesso argomento in dettaglio:Armoriale dei comuni della provincia di Brindisi.

Appartengono alla provincia di Brindisi i seguenti 20 comuni[122]:

StemmaComuneResidentiSuperficie (km²)Densità (ab/km²)
Brindisi83 044328,46255,27
Fasano38 770129,03302,45
Francavilla Fontana35 059175,25201,36
Ostuni30 166223,69135,77
Mesagne25 962122,58209,77
Ceglie Messapica18 746130,32146,08
San Vito dei Normanni18 14167,08273,27
Carovigno16 775106,62158,53
Oria14 52883,47176,24
Latiano13 58355,07250,97
San Pietro Vernotico13 10846,94281,16
Cisternino11 18754,01208,18
Torre Santa Susanna10 08854,70186,8
San Pancrazio Salentino9 33756,04169,39
Villa Castelli9 03234,81258,71
Erchie8 19544,06189,49
San Donaci6 20834,20182,71
Cellino San Marco6 10637,46166,63
San Michele Salentino6 08726,19235,77
Torchiarolo5 21532,20162,32
TOTALE 379 345 1.839,53207,90

Area Vasta Brindisina

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Il 12 settembre2007, nella sede del comune di Brindisi (comune capofila) i sindaci di 19 comuni della provincia (esclusoCisternino, che fa parte dell'Area Vasta della Valle d'Itria) più la Provincia di Brindisi, hanno firmato un piano strategico al fine di condividere un nuovo metodo, suggerito dalla Regione Puglia, per la spesa dei Fondi Comunitari2007-2013.Sono previsti numerosi interventi[Quando?] nel campo dell'economia e dello sviluppo, in quello della cultura e del welfare, dell'ambiente e del territorio e nel campo della mobilità e dei trasporti. Questi interventisaranno coordinati[Quando?] tra le varie amministrazioni comunali ed anche tra gliEnti Locali[123].

Economia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Economia della Puglia.

Agricoltura, pesca e allevamento

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Tipico ulivo della campagna brindisina
Il carciofo, un tipico prodotto della campagna brindisina

Tutta la provincia rappresenta un territorio storicamente vocato alsettore agricolo, con una superficie adibita a produzione agricola di 131.481ettari, che riesce a raggiungere mediamente unaProduzione Lorda Vendibile di 339 milioni di euro, contribuendo in maniera determinante all'economia dell'intera regione[124]. Tra le coltivazioni dominano l'olivo, circa 60 000 ettari dioliveti con piante secolari che assumono forme uniche e particolari, un patrimonio di assoluto valore paesaggistico, e ivigneti (25 000 ettari) con le uve tipiche come ilNegroamaro o laMalvasia, dal quale si producono vini a Denominazione di Origine Controllata. Sulle colline dellaValle d'Itria, non mancano imandorleti, mentre inpianura ipescheti si alternano agli altri frutteti. Numerose e differenti coltivazioni ortive di qualità, come ilpomodoro, ilcarciofo, icereali, e leangurie. Da questi nascono gli originali piatti dellagastronomia locale, genuina e profumata.

Le aziende agricole iscritte nel registro della Camera di Commercio di Brindisi sono 13.768, mentre 1.861 sono le aziende di coltivatori diretti iscritte all'INPS[124].

Anche il patrimonio zootecnico è consistente con 400 imprese che allevano 15 000 capibovini e 34 000ovi-caprini[124].

Lapesca, data la mancanza di comuni che si affacciano direttamente sul mare (a parte Brindisi), non ha avuto un grande sviluppo come l'agricoltura.[È necessario citarlo?]

Industria

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Il piano regolatore dell'Area di Sviluppo Industriale di Brindisi, la prima ad essere istituita inPuglia insieme a quella diTaranto, prevede un agglomerato industriale principale a Brindisi, e tre agglomerati satelliti aFasano,Ostuni eFrancavilla Fontana[125].

Fino a poco tempo fa in provincia risultavano disponibili oltre 1.000 ettari per nuovi insediamenti industriali[125]. La buona dotazione infrastrutturale, inoltre, rende Brindisi e tutto il territorio provinciale adatto ad accogliere nuovi insediamenti industriali e commerciali[125].

Nel capoluogo si concentrano numerosi grossi impianti industriali attivi nei settori del chimico, del petrolchimico, dell'energia e dell'aeronautica (con gli impianti industriali dell'Alenia Aeronautica,Avio eAgusta).Negli agglomerati industriali satelliti, invece, si sono sviluppate piccole e medie imprese attive nei settori deltessile, della meccanica leggera, dell'abbigliamento e altro, che offrono lavoro anche agli abitanti dei centri più piccoli, dove le aziende sono per la maggior parte di trasformazione agricola.[Chiarire...industrie rilevanti? La fonte?]

Per quanto riguarda l'industria alimentare, dal1991 è cresciuta particolarmente la dimensione media in addetti, con un incremento del 19,5% nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi e del 6,2% nel comparto vitivinicolo[124].

Energia

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La provincia di Brindisi è una delle maggiori produttrici dienergia elettrica inItalia, grazie alla presenza di tre grandi centrali elettriche, tutte collocate a Brindisi:

Nel campo delleenergie rinnovabili, la provincia detiene uno dei più alti tassi di densità di parchi fotovoltaici d'Europa, con una produzione di oltre700 MW[127]; inoltre sono in progetto, nel territorio comunale di Brindisi, la costruzione di unparco fotovoltaico grande84343  che produrrà un'energia annuale di 15,12 GW orari, diventando di fatto il più grande parco fotovoltaico inEuropa[128] e di unrigassificatore[129] che, però, stenta a partire poiché sono in corso indagini sullavalutazione di impatto ambientale ed anche perché, nel2007, un'operazione giudiziaria ha fatto scattare diversi arresti,avvisi di garanzia e perquisizioni per un'ipotesi di corruzione continuata e aggravata.

Commercio e servizi

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Ilcommercio è molto sviluppato a Brindisi e nei centri maggiori. In queste aree, infatti,sono sorti numerosi centri commerciali, per la maggior parte succursali di grandi catene commerciali internazionali, anche di grandi dimensioni.[Chiarire...i centri commerciali sono dappertutto.]

Durante il decennio1991-2001, in provincia sono aumentati del 38,1% (da 16.784 a 23.186) gli addetti nel settore deiservizi, sia tradizionali che sofisticati (escluso solo il commercio) che comprendono tutte le numerose attività che vanno daitrasporti e dallecomunicazioni alturismo, dalcredito e dalleassicurazioni allelibere professioni[125].

Turismo

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Una caletta di Specchiolla

La costa è sicuramente uno dei punti di forza del turismo della provincia e presenta insediamenti turistici, specie a nord del capoluogo. Una caratteristica è il fatto che la domanda è in gran parte italiana (74%, contro il 26% di quella straniera) e molto stagionale.[130]

La spiaggia di Rosa Marina

Non mancano zone naturalistiche protette comeTorre Guaceto ed ilParco delle Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo.

Ostuni rappresenta da decenni il polo turistico principale della provincia.[131][132] Negli ultimi anni, assieme alla vicinaFasano, la sua economia si è concentrata su un turismo prettamente di lusso, specialmente in strutture ricettive di pregio create all’interno di masserie e palazzi storici.[133] LaCittà Bianca si riconferma nel 2025 la meta più frequentata della provincia, seguita daFasano, la quale si piazza anch’essa tra le prime dieci località pugliesi in termini di arrivi e presenze turistiche.[134]

Da circa 5 anni la costa del parco agrario degli ulivi secolari, che comprende i comuni brindisini di Fasano, Ostuni e Carovigno riceve l’assegnazione delle cinque vele diLegambiente[135].

Negli ultimi anni ancheCarovigno,Cisternino,Ceglie Messapica, e soprattuttoMesagne con varie manifestazioni culturali, stanno crescendo in questo settore. Il capoluogoBrindisi svolge il ruolo di tramite che, con il suo porto e il suo aeroporto, rende possibile l'economia turistica, di vitale importanza per questo territorio.

Lungo tutto questo percorso sono stati individuati i resti di ben 431 fortificazioni[3], tratorri e altri sistemi di avvistamento e difesa dellacosta.

Testimonianze storiche sono i numerosicastelli, presenti quasi in ogni paese, da quelli importanti nati come poderosi sistemi di fortificazione a quelli realizzati come residenze di alcuni sovrani, ad altri trasformati nel tempo in abitazioni fortificate o palazzi baronali.

Trullo costruito con la calce bianca

Alle zone coltivate seguono learee boschive e lamacchia mediterranea.Incampagna è facile incontrare insediamenti rupestri, con cripte e tempietti originari delVI secolo ad opera deimonaci basiliani (grotte di San Biagio aSan Vito dei Normanni).Alti cumuli di pietre, che rappresentano le misteriosespecchie, installazioni megalitiche nate in epoca remota come torri di avvistamento o come luoghi di sepoltura, spiccano all'improvviso nelle zone tra Francavilla, Villa Castelli e Ceglie.

Aree archeologiche di epocamessapica e romana sono presenti in tutta l'area provinciale, connecropoli,terme, strade, cinte murarie edomus, hanno fornito numerosi reperti (monete,ceramiche,statue) oggi custoditi nei musei. Il museo più importante è ilMuseo Archeologico Nazionale di Egnazia, situato nel comune diFasano.

In città comeFrancavilla Fontana,San Vito dei Normanni,Ceglie Messapica,Cisternino,Mesagne edOstuni ci sono importanti esempi di architetture risalenti al periodoromanico ebarocco.

Trasporti e infrastrutture

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Strade

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Lo stesso argomento in dettaglio:Strade provinciali della provincia di Brindisi.

La provincia di Brindisi è attraversata da numerosestrade provinciali estatali. Il capoluogo è il punto di incrocio tra le tre maggiori arterie stradali della provincia: laStrada statale 7 Via Appia, che collega Brindisi aTaranto, laStrada statale 16 Adriatica, che collega i maggiori capoluoghi della costaAdriatica, tra cui Brindisi, e laStrada statale 613 Brindisi-Lecce, che collega Brindisi aLecce.

Ferrovie

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ferrovia Adriatica e Ferrovia Taranto-Brindisi.
Panoramica delle linee ferroviarie che attraversano la provincia: in rosso la linea Martina Franca-Lecce (delle Ferrovie del Sud Est), in nero (fino a Lecce) le Ferrovie dello Stato

Le principali ferrovie della provincia sono due:

Entrambe le linee sono gestite dallaRFI e si congiungono a Brindisi.Vi è inoltre un raccordo ferroviario con la zona industriale di Brindisi e ilporto mercantile, che facilita le operazioni di carico e scarico della merce.In alcuni comuni dell'entroterra il servizio ferroviario è garantito dalleFerrovie del Sud Est, con lalinea Martina Franca-Lecce.

La stazione ferroviaria principale della provincia èquella di Brindisi collegamento e baricentro delle due principali direttrici ferroviarie della provincia, quella adriatica e quella che collega il capoluogo con Taranto. Lastazione di Francavilla Fontana, invece, è l'unica all'interno della provincia in cui si può effettuare un interscambio tra le Ferrovie del Sud Est e leFerrovie dello Stato.

Porti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Porto di Brindisi.
Il porticciolo diSpecchiolla

Il porto principale della provincia èquello di Brindisi[136], mercantile, peschereccio e turistico. Effettua collegamenti principalmente con l'Albania, laGrecia e laTurchia. Per gli scambi commerciali è considerato laPorta d'Oriente.

Altri porti pescherecci e turistici di rilievo si trovano nei territori diFasano (Torre Canne eSavelletri),Ostuni (Villanova, RosaMarina, Diana Marina, Costa Merlata),Carovigno (Torre Santa Sabina eSpecchiolla) eTorchiarolo (Torre San Gennaro).

Aeroporti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Aeroporto di Brindisi-Casale.
L'interno dell'aeroporto di Brindisi

L'aeroporto di Brindisi (Papola-Casale)[137] ha collegamenti giornalieri con le maggiori città italiane ed europee.Lo scalo, distante 6 km dal centro cittadino, serve l'intera provincia di Brindisi, quella di Lecce e parte della provincia di Taranto. Nel2004 sono transitati complessivamente 754.289 passeggeri, sono state imbarcate e sbarcate merci per 805.108 t, vi hanno fatto scalo 9.418aeromobili[138]. Collegato con le città della provincia attraverso la linea della Pugliairbus, progetto della societàAeroporti Pugliesi.

L'aeroporto è dotato di due piste, una in direzione NW-SE lunga 2.628 m, l'altra in direzione NE-SW lunga 1.970 m[139].

Attivo già prima dellaseconda guerra mondiale, l'aeroporto di Brindisi ebbe dal1928 regolari collegamenti aerei con Valona in Albania cui seguirono quelli, dal1933, sulla linea Brindisi -Atene -Rodi e Brindisi- Atene -Istanbul. Interrotta nel1943 per gli eventi bellici, l'attività civile riprese regolarmente nel1947. Tra il1960 e il1970 la seconda pista viene allungata fino ai 2.628 metri attuali. Negli anni ottanta le strutture vengono sostanzialmente modificate con l'edificazione di una serie di edifici, tra cui una caserma dei Vigili del Fuoco ed una struttura per il traffico merci[138].

Attualmente, la struttura è gestita dallaS.E.A.P. - Aeroporti di Puglia[140], ed è parte del sistema aeroportuale pugliese con gli scali"Karol Wojtyla" di Bari,"Gino Lisa" di Foggia e"Marcello Arlotta" di Taranto-Grottaglie.

Mobilità extraurbana

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Lo stesso argomento in dettaglio:STP (Brindisi).

Oltre al trasporto ferroviario, la mobilità all'interno della provincia è garantita da varie linee di autobus, gestite in gran parte dallaSTP Brindisi, che collegano tutti i comuni all'interno del territorio provinciale e le varie località turistiche[141].

Amministrazione

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Elenco dei prefetti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Prefetti della provincia di Brindisi.

Elenco dei presidenti

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Lo stesso argomento in dettaglio:Presidenti della Provincia di Brindisi.

Dopo il decadimento di Maurizio Bruno dalla carica di sindaco diFrancavilla Fontana, è divenuto presidente ad interim della Provincia il consigliere comunale diOstuni Domenico Tanzarella, con la stessa maggioranza fuoriuscita dalle elezioni asuffragio ristretto del 12 ottobre2014. Nel 2018 è stato elettoRiccardo Rossi.

Sport

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Pallacanestro

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La principale società dipallacanestro della provincia e di tutta laPuglia è laNew Basket Brindisi[142], che milita nella massima serie diA1 ed ha disputato diversi campionati inLegadue.

Alcune delle altre squadra presenti sul territorio provinciale sono:

  • laAssi Basket Ostuni[143] che nella stagione 2009/10 ha disputato il campionato diSerie A Dilettanti;
  • laBasket Ceglie Messapica[144] che nella stagione 2009/10 ha disputato il campionato di serie C Dilettanti risultando al termine promossa in serie B Dilettanti;
  • laBasket Francavilla[145], seconda squadra più vecchia della regione dopo laFerrini Brindisi: dopo varie stagioni nel campionato diSerie C2, nella stagione2007/08 è stata promossa inSerie C1, divisione che dalla stagione2008/09 assume la denominazione diSerie C Dilettanti. Al termine della stagione 2009/10 la squadra è stata promossa inSerie B Dilettanti[146].

Calcio

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La principale società calcistica della provincia di Brindisi è il Brindisi Football Club FC (sito www.brindisifc.it) squadra che rappresenta il capoluogo e dal 2023 partecipa alla terza serie italiana girone C con laVirtus Francavilla Calcio[147] (della città di Francavilla Fontana) che milita nel campionato diSerie C.

Nella serie immediatamente inferiore milita ilFasano[148].

Impianti sportivi

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L'impianto sportivo più capiente della provincia è loStadio Franco Fanuzzi diBrindisi, che può contenere fino a 7.152 persone[149] seguito dallVito Curlo diFasano con capienza pari a 4.900 persone. Recentemente è stato ristrutturato loStadio Giovanni Paolo II di Francavilla portato ad una capienza di 3.360 spettatori.

Tra i palazzetti dello sport, il più grande della provincia è ilPalaPentassuglia a Brindisi, con una capienza massima 3.523 spettatori[150].

Note

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  1. ^ab Eurostat,Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 3 regions, suec.europa.eu.URL consultato il 26 maggio 2024.
  2. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  3. ^abcThe near est - Progetto per l'internazionalizzazione della logistica dell'area di Brindisi[collegamento interrotto] (PDF), sutheneareast.it.URL consultato il 16 ottobre 2009.
  4. ^Rete ecologica della Provincia di Brindisi, suurbanistica-brindisi.it.URL consultato il 12 agosto 2009(archiviato dall'url originale il 13 agosto 2009).
  5. ^abcdefghiCarta geologica d'Italia, Brindisi[collegamento interrotto], suapat.gov.it, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, 1976, p. 203.URL consultato il 17 ottobre 2009.
  6. ^Carta geologica d'Italia, Ostuni[collegamento interrotto], suapat.gov.it, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, 1976, p. 191.URL consultato il 17 ottobre 2009.
  7. ^abcdefCarta geologica d'Italia, Monopoli[collegamento interrotto], suapat.gov.it, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, 1976, p. 190.URL consultato il 17 ottobre 2009.
  8. ^abSuperficie e altitudine dei comuni della provincia (PDF), suprovincia.brindisi.it.URL consultato il 4 settembre 2010(archiviato dall'url originale il 26 aprile 2015).
  9. ^Analisi di contesto: Tavolo ambiente e territorio - Area Vasta Brindisina[collegamento interrotto] (PDF), suareavastabrindisina.it.URL consultato il 1º settembre 2010.
  10. ^Dati della stazione meteorologica di Brindisi a cura dell'Aeronautica Militare[collegamento interrotto] (PDF), sumeteoam.it.URL consultato il 31 ottobre 2009.
  11. ^ Francesco Ribezzo,La città neolitica di Francavilla (PDF), suemeroteca.provincia.brindisi.it, 1952.URL consultato il 31 ottobre 2009.
  12. ^Clavica e Jurlaro, p. 16.
  13. ^G.-J. L. M. Burgers,Constructing Messapian landscapes: settlements dynamics, social organization and culture contact in the margins of Graeco- Roman italy, J. C. Gieben, Amsterdam 1998, p. 214; P. Scialpi,Il parco archeologico di Pezza Petrosa a Villa Castelli, ed. Pugliesi, Martina Franca 2011; G. A. Maruggi (a cura di),Pezza Petrosa. Archeologia a Villa Castelli tra curiosita e ricerca, Artigrafiche Pugliesi, Martina Franca 1992; F. G. Lo Porto,Testimonianze archeologiche della espansione tarantina in età arcaica, in:Taras X, 1, 1990, p. 93. Cfr: C. Cafforio,Preistoria di Rudiae Tarantina, Taranto 1938; Sul concetto di phrourion cfr: T.H. Nielsen,Phrourion. A note on the term in classical sources and in Diodorus Siculus, in: T.H. Nielsen (a cura di),Even more studies in the ancient Greek polis, Steiner ed., Stuttgart, 2002, p. 62.
  14. ^(EN) Joshua Whatmough,The Foundations of Roman Italy, Routledge, 2015, p. 268,ISBN 9781317593249.
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  19. ^Clavica e Jurlaro, p. 13.
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  25. ^Storia dell'arte medievale- Mondimedievali, sumondimedievali.net.URL consultato il 29 ottobre 2009.
  26. ^Palumbo, p. 59.
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  28. ^Palumbo, p. 122.
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  35. ^Palumbo, p. 29.
  36. ^Palumbo, p. 34.
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  40. ^R.D.L. 31 marzo 1927, n. 468, art. 1
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  43. ^Operazione primavera, un successo, inLa Repubblica.it.URL consultato il 10 ottobre 2009.
  44. ^Traffico di droga, smantellati gruppi della Sacra corona unita, inCorriere del Mezzogiorno.URL consultato il 21 ottobre 2009.
  45. ^Sacra Corona Unita, questa sconosciuta, sudirittodicritica.com.URL consultato il 3 settembre 2010(archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2011).
  46. ^Brindisi (provincia), RD 1927-09-22, concessione di stemma e gonfalone, suArchivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, categoria Province, busta 002P, fascicolo 8600.6.16.
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Voci correlate

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Ingrassetto sono indicate le province il cuicapoluogo è anche capoluogo di regione; incorsivo sono indicate le città metropolitane.
Per quanto riguarda leregioni a statuto speciale, in Valle d'Aosta le funzioni della provincia sono espletate direttamente dalla regione; in Trentino-Alto Adige le province sono enti autonomisui generis; il Friuli-Venezia Giulia è diviso inenti di decentramento regionale e la Sicilia inliberi consorzi comunali
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