| Provincia dell'Alta Slesia | |
|---|---|
| Dati amministrativi | |
| Nome completo | Provincia dell'Alta Slesia |
| Nome ufficiale | Oberschlesien |
| Lingue ufficiali | tedesco |
| Capitale | Opole (1919-1938) Katowice (dal 1941) |
| Politica | |
| Nascita | 1919 |
| Causa | Separazione della Slesia |
| Fine | 1945 |
| Causa | Fine dellaseconda guerra mondiale |
| Territorio e popolazione | |
| Massima estensione | 9.702 km² nel 1925 |
| Popolazione | 1 379 408 nel 1925 |
| Evoluzione storica | |
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Laprovincia dell'Alta Slesia (intedesco:Provinz Oberschlesien; intedesco slesiano:Provinz Oberschläsing; inpolacco:Górny Śląsk; inslesiano:Gůrny Ślůnsk) fu unaprovincia dellaPrussia creata dopo laprima guerra mondiale. Comprendeva gran parte dell'AltaSlesia e fu infine divisa in due regioni amministrative (Regierungsbezirke),Katowice eOpole. I capoluoghi provinciali furonoOpole (1919—1938).Tra le altre grandi città vi eranoBytom,Gliwice,Zabrze,Nysa eRacibórz. Nel 1938 fu riunita con laBassa Slesia per ricostituire laProvincia della Slesia, ma nel 1941 la provincia fu ri-suddivisa nelle province di Alta e Bassa Slesia, e l'Alta Slesia ebbe come capitaleKatowice.
Con laRepubblica di Weimar, laProvincia della Slesia prussiana fu divisa nelle province dell'Alta Slesia edella Bassa Slesia nel 1919, come conseguenza della fine dellaprima guerra mondiale. Nel 1919 e 1920 si verificarono dellerivolte slesiane di polacchi contro i tedeschi, che si scontrarono con iFreikorps che giunsero in difesa della popolazione tedesca. Con ilplebiscito dell'Alta Slesia del 1921 che assegnò gran parte della regione alla Germania, avvenne una terza rivolta, che culminò con labattaglia di Annaberg. Secondo l'Accordo tedesco-polacco sulla Slesia orientale,[1]firmato aGinevra il 15 maggio 1922, l'Alta Slesia orientale fu trasferita dalla Germania allaSeconda Repubblica di Polonia e divenne parte delVoivodato della Slesia. Il territorio rimasto, tornato provincia dell'Alta Slesia, fu compreso amministrativamente nelRegierungsbezirk Oppeln e, secondo fonti polacche, contava una popolazione di 530.000 polacchi.[2]
Con lapresa del potere del nazisti in Germania, fu siglato l'accordo tedesco-polacco sulla Slesia orientale. Secondo il trattato, tra le altre cose, le parti garantivano nelle rispettive parti dell'Alta Slesia eguali diritti civili a tutti gli abitanti. Il tedesco dell'Alta SlesiaFranz Bernheim riuscì a convincere laSocietà delle Nazioni affinché obbligasse laGermania nazista a rispettare l'accordo.[3] Nel settembre 1933 il governo nazista del Reich sospese nell'Alta Slesia tutte le leggi discriminatorie antisemite già imposte ed esentò la provincia da tutti i futuri decreti in quel senso, finché l'accordo non perse di effetto nel maggio 1937.[4]
La Provincia dell'Alta Slesia fu riunita con la Bassa Slesia per ricostituire laProvincia della Slesia nel 1938.
Dopo l'invasione della Polonia nel1939, l'Alta Slesia polacca, inclusa la città industriale diKatowice, fu annessa direttamente alla Provincia della Slesia. Questo territorio, conosciuto anche come Alta Slesia orientale (Ostoberschlesien), divenne parte del nuovoRegierungsbezirk Kattowitz.
Le forze di occupazione tedesche iniziarono nel settembre 1939 una politica di repressione contro la popolazione polacca dell'Alta Slesia orientale[5] basandosi sulle liste compilate prima della guerra, che indicavano i polacchi attivi nella vita sociale e politica.[5] Una seconda ondata di arresti avvenne durante i mesi di ottobre e novembre nell'operazioneIntelligenzaktion Schlesien, che mirava agli intellettuali polacchi, molto dei quali perirono nei campi di prigionia. Una terza ondata di arresti avvenne ad aprile e maggio 1940, durante laAB-Aktion.
A Katowice, secondo lo storico Czesław Madajczyk, uno dei centri dove più dura fu l'oppressione, vi era la prigione di via Mikołowska dove i prigionieri venivano uccisi dai tedeschi con l'uso dellaghigliottina.[5] Nella regione dove erano detenuti gli attivisti polacchi dell'Alta Slesia fu anche costruita una prigione e un campo di prigionia.[5]
Contemporaneamente, la popolazione polacca fu espulsa dall'Alta Slesia orientale; dal 1939 al 1942 40.000 polacchi lasciarono la loro terra.[6] Al loro posto si insediarono dei tedeschi che provenivano dallaVolinia e daiPaesi Baltici. Fino al 1943 circa 230.000 tedeschi si stabilirono nei territori polacchi dell'Alta Slesia orientale e nelReichsgau Wartheland.[7][8] Le morti dei polacchi in Alta Slesia per mano dei tedeschi ammontano a circa 25.000 vittime, 20.000 dei quali erano popolazione urbana.[5]
Nel 1941 la Provincia della Slesia fu risuddivisa nelle Province dell'Alta e Bassa Slesia;Katowice, nell'exVoivodato della Slesia dellaPolonia pre-bellica, fu scelta come capoluogo dell'Alta Slesia al posto della città più piccola diOpole.
La provincia tedesca dell'Alta Slesia fu conquistata dall'Armata Rossasovietica tra febbraio e marzo1945, durante le offensive in Alta e Bassa Slesia. GliAccordi di Potsdam postbellici assegnarono l'intero territorio della provincia allaRepubblica Popolare di Polonia; oggi il territorio ricopre parte delVoivodato di Opole e delVoivodato della Slesia, inPolonia. Quasi tutti i tedeschi che erano rimasti nel territorio furono scacciati verso ovest.Landsmannschaft Schlesien rappresenta gli slesiani tedeschi dell'Alta e Bassa Slesia. Ad Opole e nelle sue vicinanze vi è una minoranza tedesca.
Dati del 1º gennaio1945
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