Proteo, dalgrecoprotos (πρῶτος), significa "primo", così comeprotogonos (πρωτόγονος) significa "primordiale", o anche "nato per primo". Era una divinità in grado di scrutare attraverso la profondità del mare e di predire il futuro a chi fosse stato in grado di catturarlo. Spesso è associato all'isola egiziana diFaro (dove sorvegliava lefoche di Poseidone)[10] o all'isola greca diLemno.[1]
Proteo potrebbe essere una trasposizione verso la mitologia greca di una più antica divinitàfenicia, in quanto sull'isola di Faro (il luogo dove viveva e doveMenelao lo catturò nell'Odissea)[11] esisteva una colonia commerciale fenicia.[1] Diodoro osserva che solo i Greci lo chiamavano Proteo, mentre gli Egizi lo chiamavano Cete.[1]
Più di un autore comunque scrive che Proteo era un egiziano (o anche un re d'Egitto)[2][12] che andò inTracia e prese in moglie Torone. Ma poiché i suoi due figli erano violenti e furono uccisi daEracle, dispiaciuto chiese a suo padre Poseidone di riportarlo in Egitto. Poseidone, acconsentendo alla preghiera del figlio, generò una voragine aPallene dentro a cui gli fu possibile passare sotto al mare e ritornare in Egitto.[12][13]
Nell'Odissea si racconta che «Proteo d'Egitto, l'immortale vecchio del mare che non mente mai, che suona il profondo in tutte le sue profondità ed è servo di Poseidone»,[14] soleva uscire dal mare a mezzogiorno per sdraiarsi a sonnecchiare all'ombra delle rocce e che chi desiderava conoscere il proprio destino doveva avvicinarsi a lui a quell'ora per coglierlo nel sonno. Era necessaria la forza per trattenerlo poiché Proteo era un muta forma e quindi in grado di assumere qualsiasi sembianza.
Menelao, infatti, di ritorno dallaguerra di Troia e dopo averlo catturato, lo vide trasformarsi in un leone, un serpente, un leopardo, un maiale, persino in semplice acqua ed ancora diventare un albero prima di riprendere la forma umana e predirgli il futuro. Dall'incontro fra Menelao e Proteo prende spunto anche uno deiDialoghi marini dell'autore grecoLuciano di Samosata.[15]
Virgilio nelleGeorgiche menziona più volte Proteo (ma lo posiziona aScarpanto) ed aggiunge che attraversa i mari su un carro trainato daippocampi mentre rivisita i paradisi diTessaglia e della nativa Pellene.[16]
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Dalla sua capacità di trasfigurarsi scaturisce il termineproteiforme, che indica un essere in grado di mutare forma in ogni momento. “Proteo” si riferisce anche ad una persona che cambia spesso opinioni o parola, per cui di un uomo variabile si dice che “è un Proteo”.
Da questo personaggio mitologico prende nome anche lasindrome di Proteo, una malattia rarissima che comporta deformazioni estese a causa di anomalie nella crescita di parti del corpo.
Nei fumetti degliX-Men appare spesso un personaggio chiamatoProteus; sebbene il cattivo non sia un mutaforma ma si trasferisca di corpo in corpo, ha adottato comunque il nome della divinità.
Nel filmThe Lighthouse (2019) il personaggio interpretato daWillem Dafoe appare in un'allucinazione del protagonista, interpretato daRobert Pattinson, nelle sembianze di Proteo.
Appare nel cartone animatoUlisse. Il mio nome è Nessuno, dove però non è figlio di Poseidone, bensì un pirata di nome Clepto che prova a derubare Ulisse, per poi venire sconfitto e cadere in fondo al mare. Grazie ad una ninfa che lo trasforma in un uomo pesce si salva e decide di aiutare Poseidone nella sua vendetta contro l'odiato Ulisse.
Nel fumettoTex appare un criminale trasformista chiamatoProteus, in grado di assumere le sembianze di chiunque e di farsi beffe dello stesso ranger.
Nel videogiocoThe Immortal (1990), tra gli oggetti magici rinvenibili dalmago protagonista vi è unProtean Ring ("anello proteiforme") in grado di conferire a chi lo adoperi le sembianze di ungoblin.