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Ilpropranololo è unprincipio attivobetabloccante non selettivo, di indicazione specifica contro l'ipertensione e le forme diangina. Fu il primo prodotto efficace betabloccante. La forma generica con cui è commercializzato èpropranololo cloridrato.
Il propranololo fu ottenuto dai precursori degli antagonisti dei recettori β-adrenergicidicloroisoprenalina epronetalolo. La modifica strutturale fondamentale, alla base praticamente di tutti i betabloccanti successivi, fu l'inserzione di un legame etereo tra il naftene e il resto della molecola rispetto alla struttura ariletanolamminica del pronetalolo. Ciò aumentò la potenza delcomposto e sembrò aver eliminato lacarcinogenesi riscontrata neimodelli animali per quanto riguardava il pronetalolo.[2][3]
Attualmente per il trattamento dell'ipertensione sono utilizzati nuovi betabloccanti, più selettivi, quali ad esempio ilnebivololo.
Il propranololo è assorbito rapidamente e quasi completamente (~90%). Il picco dei livelliplasmatici è raggiunto circa dopo 1-3 ore dall'assunzione per viaorale. Nonostante l'assorbimento completo, labiodisponibilità del propranololo è molto variabile (~25%) in quanto ilfegatometabolizza gran parte del principio attivo (effetto first-pass). La somministrazione durante o subito dopo i pasti sembra aumentare il livello di biodisponibilità. In caso diinsufficienza epatica, di flusso ematico diminuito o in seguito all'assunzione di farmaci inibitori deglienzimi epatici, la presenza di propranololo nellacircolazione sistemica può risultare accresciuta.
Anche il suo principalemetabolita, ossia il 4-idrossipropranololo, con un'emivita maggiore (5,2-7,5 ore rispetto alle 3-4 ore del propranololo), è farmacologicamente attivo.
Il propranololo è una sostanza altamentelipofila, che pertanto riesce a raggiungere alte concentrazioni nelcervello. L'effetto di una singola dose orale è quindi più lungo dell'emivita del principio attivo, e può raggiungere anche le 12 ore, se la dose è sufficientemente elevata (ad esempio 80 mg). La concentrazione plasmatica effettiva si aggira tra i 10 e i 100 ng/ml.
Il principio attivo ha effetti tossici in una concentrazione plasmatica superiore ai 2000 ng/ml.
Il propranololo è un betabloccante non selettivo. Ossia, blocca l'azione dell'adrenalina suirecettori adrenergici sia β1 sia β2 delcuore. Così facendo riduce lagittata cardiaca e lapressione arteriosa, in pratica il lavoro del muscolo cardiaco. A differenza di altri betabloccanti, il propranololo non è in grado di attivare parzialmente i recettori β qualora i livelli dicatecolamine siano insufficienti (ossia non ha attivitàsimpaticomimetica). Il propranololo non interagisce con irecettori α adrenergici.
L'enantiomero S-(-) ha caratteristiche parzialmente agoniste per i recettori adrenergici. Probabilmente a causa della sua azione sul recettore adrenergico α1, ilracemo e i singoli enantiomeri del propranololo hanno mostrato un'azione simile allacocaina nei topi, in particolare il più potente si è rivelato l'S-(-)propranololo. Si è anche osservato che il propranololo ha un effetto inibitorio sul trasportatore dellanoradrenalina, stimola il rilascio di quest'ultima e ha attività parzialmente antagonista per irecettori della serotonina. I primi due sono effetti indiretti, mentre l'ultimo è un effetto diretto.[4]
Entrambi gli enantiomeri del principio attivo hanno effettoanestetico locale (topico).
Il propranololo presenta numerosi usioff-label e ultimamente sta venendo sperimentato per il trattamento di vari altri disturbi.
Spesso viene usato da musicisti e oratori per evitare il panico da palco (ansia da pubblico). A volte i chirurghi lo assumono per evitare il tremore naturale delle mani durante le operazioni.[20]
Accelerare l'effetto terapeutico degli SSRI/SNRI grazie alle sue capacità agoniste all'aurorecettore 5HT1A.
Per quanto riguarda quest'ultimo, il propranololo inibisce gli effetti dellanoradrenalina, unneurotrasmettitore che rafforza il consolidamento dellamemoria. Alcuni studi hanno dimostrato che i pazienti a cui è somministrato propranololo subito dopo un'esperienza traumatizzante mostranosintomi meno seri di disturbo post traumatico da stress rispetto a coloro i quali non han ricevuto il farmaco.[33] Tuttavia, i risultati di questi studi non si possono considerare conclusivi.[34] Inoltre, è in corso un notevole dibattito sul fatto se sia etico o meno l'utilizzo di farmaci per influenzare la memoria umana.[35]
Il propranololo è stato studiato anche, insieme a numerosi altri farmaci membrana-attivi, per possibili effetti sulPlasmodium falciparum e quindi per il trattamento dellamalaria. Tuttavia, effetti positiviin vitro non sono stati accompagnati da un'utile azione antiparassitariain vivo controPlasmodium vinckei[36] ePlasmodium yoelii nigeriensis.[37] Tuttavia uno studio singolo del 2006 ha mostrato che il propranololo può ridurre il dosaggio necessario dei farmaci esistenti, affinché siano efficaci controP. falciparum, di 5-10 volte, suggerendo un uso combinato nelle terapie.[38]
Uno studio di coorte pubblicato nel 2017 con un numero limitato di pazienti, mostra come il farmaco sia significativamente in grado di rallentare la progressione del melanoma cutaneo dell'80%, aumentando il tasso di sopravvivenza dei pazienti.[39]
Il farmaco dev'essere inoltre somministrato con cautela congiuntamente ad altri farmaci con effetti bradicardici e deve essere evitata l'interruzione brusca della sua somministrazione in quanto il paziente potrebbe andare incontro aischemia miocardica. Il farmaco riduce inoltre la risposta sistemica alla somministrazione di adrenalina.
Il propranololo è controindicato per i pazienti che soffrono di:
Agendo indistintamente su tutti i recettori β-adrenergici, il propranololo presenta effetti indesiderati principalmente a livello cardiocircolatorio e respiratorio. Diminuendo sostanzialmente il lavoro del miocardio può indurre bradicardia, ipotensione e portare all'insufficienza cardiaca. Tra gli altri effetti collaterali cardiocircolatori si hanno alterazioni delsistema di conduzione cardiaco, vasocostrizione periferica etrombocitopenia. A livello respiratorio il propranololo può provocarebroncospasmo edispnea.
La somministrazione di propranololo può portare al peggioramento dipsoriasi ealopecia preesistenti, e raramente alla comparsa dirash e disecchezza oculare.
La somministrazione per viaendovenosa dovrebbe limitarsi ai casi di aritmie pericolose per la vita e nei pazienti sottoanestesia. Iparametri vitali del paziente devono essere strettamente monitorati.
Nei pazienti che soffrono diinsufficienza epatica orenale, così come nelle donne incinte e durante l'allattamento, i dosaggi orali dovrebbero essere ridotti.
In caso di emergenze dovute agli effetti collaterali del propranololo, solitamente viene somministrataatropina per via endovenosa. Altri trattamenti prevedono la somministrazione diglucagone o diisoprenalina.
I betabloccanti, incluso il propranololo, hanno un effetto potenziante su altri farmaci che diminuiscono lapressione sanguigna, o che diminuiscono la conduttività o la contrattività cardiache. In particolare, interazioni rilevanti dal punto di vista clinico si sono verificate con:
^ Borthne A,The treatment of glaucoma with propranolol (Inderal). A clinical trial., inActa Ophthalmologica, vol. 54, n. 3, luglio 1976, pp. 291-300,PMID782144.
^ Kramer MS, Gorkin R, DiJohnson C,Treatment of neuroleptic-induced akathisia with propranolol: a controlled replication study, inThe Hillside Journal of Clinical Psychiatry, vol. 11, n. 2, 1989, pp. 107-19,PMID2577308.
^ Koller WC, Herbster G,Adjuvant therapy of parkinsonian tremor, inArchives of neurology, vol. 44, n. 9, settembre 1987, pp. 921-3,PMID3619710.
^ Vieweg V, Pandurangi A, Levenson J, Silverman J,The consulting psychiatrist and the polydipsia-hyponatremia syndrome in schizophrenia, inInt J Psychiatry Med, vol. 24, n. 4, 1994, pp. 275-303,PMID7737786.
^ Kishi Y, Kurosawa H, Endo S,Is propranolol effective in primary polydipsia?, inInt J Psychiatry Med, vol. 28, n. 3, 1998, pp. 315-25,PMID9844835.
^La fluvoxamina rallenta il metabolismo del propranololo, portando quindi a livelli ematici di propranololo superiori alla norma. van Harten J,Overview of the pharmacokinetics of fluvoxamine, inClin Pharmacokinet, 29 Suppl 1, 1995, pp. 1-9,PMID8846617.