Laproposizione temporale svolge nel periodo la stessa funzione del complemento di tempo nella frase semplice, indicando una circostanza di tempo riferita a quanto è espresso dalla reggente. Risponde alle domande quando? e per quanto tempo?
Ha la stessa funzione delcomplemento di tempo determinato, che potrebbe riprodurre quanto esposto nella seguente costruzione:
Nel caso della subordinazioneesplicita si tratta una frasesubordinata introdotta dacongiunzioni che variano a seconda della costellazione temporale degli eventi (anteriorità, contemporaneità, posteriorità).
L'anteriorità temporale può essere indicata nella frase con una serie di espressioni del tipoinnanzitutto. In tal caso, il modo previsto nella subordinata è ilcongiuntivo, dato che l'azione viene considerata in un momento in cui non è ancora iniziata.
La contemporaneità può essere indicata, ad esempio, daquando, omentre:
Per la posteriorità, riferita al verbo della principale rispetto al momento indicato nella secondaria, si usano locuzioni comedopo che o simili; anchequando ha la proprietà di poter indicare questa relazione temporale in combinazione ad un tempo composto:
Esistono inoltre proposizioni temporaliimplicite, sempre subordinate che ricorrono algerundio, all'infinito, alparticipio. In quanto segue, si ricordano le costruzioni più frequenti:
Il gerundio indica contemporaneità o, nella forma composta, anteriorità rispetto alla principale:
La seconda possibilità è comunque poco usata. Sarà senz'altro più probabile che si utilizzi, per indicare posteriorità, una forma del participio:
L'infinito può essere usato per esprimere le diverse costellazioni temporali di contemporaneità, posteriorità ed anteriorità: