Laproiezione di Bonne è unaproiezione cartografica pseudoconica equivalente. In essa iparalleli sono rappresentati da cerchi concentrici equidistanti; lascala è mantenuta lungo i paralleli; le forme sono conservate lungo il meridiano ed il parallelo di base. Essa è perciò equivalente ma non isogona, eccetto che vicino al suo punto d'origine.
Questa proiezione è stata definitivamente descritta intorno al 1780 dal Cartografo del Re di Francia presso ilDépôt des cartes et plans de la MarineRigobert Bonne. Essa è stata usata dalDépôt de la Guerre per redigere lecartes d'État-Major durante l'Ottocento per le quali il parallelo di base era il 45°N e il meridiano di basequello di Parigi. La proiezione di Bonne è anche utilizzata per lacarta Michelin in scala 1/1 000 000[1]. Nel suo uso militare è stata sostituita dallaproiezione conica conforme di Lambert nel corso dellaprima guerra mondiale.
Benché porti il nome di Bonne, era usata già da tempo.Una proiezione di questo tipo è stata utilizzata da Waldseemüller nel suo planisfero del1507 e poi nel planisfero di Sylvanus del1511, e ancora in quello diPietro Apiano del1520. E poi da Johannes Honterus nel1561, daGuillaume Delisle prima del 1700 e daVincenzo Maria Coronelli nel1696.
Nei suoi principi si può considerare un perfezionamento della seconda proiezione proposta daClaudio Tolomeo, di cui Apiano riprende la forma "a mantello" del planisfero di Martin Waldseemüller[2] nonché i meridiani e paralleli di base.
La proiezione è definita dalle seguenti funzioni trigonometriche:
con:
dove è lalatitudine e il parallelo di base, mentre è lalongitudine e il meridiano centrale[3].
Secondo i meridiani e paralleli di base scelti si ottengono dei reticolati geografici (meridiani e paralleli) più o meno strani , spesso "a buccia d'arancia".Quando il parallelo di base è vicino all'equatore, ilpolo corrisponde a un punto; ma quando si avvicina al polo l'angolo al polo diventa concavo. e quando il parallelo di base è il 60°, l'angolo al polo diventa piatto.
La forma più sorprendente è quella che prende quando il parallelo di base coincide con un polo. Allora il planisfero assume una forma "a cuore".Questa proiezione viene chiamata "proiezione di Werner".
L'altro caso limite si ha quando il parallelo base coincide con l'equatore: in questo caso i cerchi concentrici sono delle rette e i meridiani delle sinusoidi, donde il nome diproiezione sinusoidale.
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