Monaco si affaccia sulMar Ligure e dista circa10 km dalconfine italo-francese; per il resto, è interamente circondato dallaFrancia. Con una popolazione di39050 abitanti e con una superficie di2,08 km², il Principato di Monaco è il secondo stato più piccolo del mondo (dietro soltanto allaCittà del Vaticano con0,44 km²) ed è il secondo per densità[6]. La sua capitale, nonché unica suddivisione amministrativa, è ilcomune di Monaco; nonostante sia privo di suddivisioni amministrative di grado inferiore al Comune di Monaco, la località più nota del Principato è il quartiere storico diMonte Carlo, che sorge nel centro cittadino e ospita il noto omonimoCasinò, spesso utilizzato comeset di film celebri (come quelli della serie diJames Bond); talora persineddoche il nomeMonte Carlo oMontecarlo è usato in luogo dell'intero Principato.
Si tratta di uno degli Stati più antichi del mondo, in quanto esistente in maniera continuativa dalla fine delXIII secolo; la sua origine si fa risalire generalmente all'iniziativa diFrancesco Grimaldi, un nobileguelfogenovese che s'impadronì con destrezza di un castello ivi edificato, di proprietà di un rivale ghibellino, avendo compiuto tale impresa introducendosi nel maniero travestito damonaco.
Dal 1911 i poteri dello Stato sono regolati da unacostituzione, la più recente delle quali è in vigore dal 1962. L'articolo 8 della costituzione stabilisce che la lingua ufficiale del Principato è ilfrancese; tuttavia anche l'italiano è largamente usato, e il dialetto monegasco, benché diffuso, è soltanto il terzo idioma dopo i due citati. I cittadini del Principato si chiamanomonegaschi, benché talora si tenda a conferire taleetnico anche ai semplici residenti; singolarmente, i cittadini del Paese sono circa un quinto dei residenti totali (21%), mentre poco più di un quarto (28%) sono residenti di nazionalitàfrancese, quasi il 19% sonoitaliani e, a seguire, tra l'1 e il 10% di rappresentatività figuranobritannici,tedeschi,svizzeri estatunitensi. In base all'articolo 9 della citata costituzione, lareligione di Stato del Principato è ilcattolicesimo, anche se l'articolo 23 dello stesso testo garantisce lalibertà di culto.
Benché non sia parte dell'Unione europea, Monaco fa parte dell'area doganale francese ed è stato autorizzato dalla stessa Unione europea a battere l'euro monegasco, equivalente allavaluta dell'Unione e coniato dalla zecca francese.
Il Principato di Monaco è il Paese più ricco al mondo per reddito pro-capite (più di180000$) e, non avendo tasse sul reddito (solo quelle sul valore aggiunto e sulla previdenza sociale), basa la propria economia sull'industria dell'intrattenimento (turismo, gioco d'azzardo) e sulla compravendita immobiliare, in quanto il prezzo medio delle abitazioni ivi presenti è tra i più alti al mondo, stimato al 2012 in più di58000$ per metro quadrato.
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Abitata fin dalNeolitico, la rocca e il porto naturale rappresentarono un rifugio sicuro già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata dalle tribù deiLiguri.
Dopo la presenza deiFenici, il territorio monegasco subì la conquista deiGreci, che lo chiamaronoMonoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo "Monaco".[7] In seguito tale nome fu latinizzato inPortus Herculis Monoeci (pronuncia: pòrtus hèrkulis mònoeki) daiRomani, che si insediarono stabilmente in tutta l'area circostante nel 122 a.C., come testimonia anche ilThropheum Alpium, fatto erigere dall'imperatoreAugusto nel vicino comune francese diLa Turbie.
NelIX secolo si fecero pressanti e distruttive le incursioni, le razzie e distruzioni da parte deiSaraceni che verso ilX secolo occuparono una parte della Provenza stabilendo una base operativa fortificata aFrassineto (oggila Garde-Freinet, pressoSaint-Tropez) da cui muovere incursioni in un'ampia area marittima da Marsiglia a Genova e nell'entroterra provenzale, nizzardo, ligure e piemontese, con ampie distruzioni di intere città, abitazioni, chiese e monasteri. A causa delle incursioni saracene, i resti di Santa Devota furono messi in salvo nel monastero diCimiez (oggi nel comune diNizza); scampato il pericolo di profanazione, ritornarono nuovamente nella sua chiesa. Nel 941 la flottabizantina distrusse quella frassinetana; nel 973 si ebbe labattaglia di Tourtour con la successiva distruzione di Frassineto, combattuta dalle forze congiunte di liguri e provenzali organizzate dal conteGuglielmo I di Provenza con l'aiuto del marchese di TorinoArduino il Glabro, delpapa Giovanni XIII e dell'imperatoreOttone I di Sassonia, che pose fine definitivamente alle razzie e all'occupazione saracena in Provenza.
Frammentarie sono le notizie nell'Alto Medioevo; se ne ha cenno in un diploma imperiale diFederico I Barbarossa, che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215, a guardia delloscalo portuale, i mercanti di fazioneghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla rocca, sede dell'attualePalazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni deiguelfi e ghibellini della vicinaRepubblica di Genova aumentarono; pertanto l'indipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell'8 gennaio 1297, quando, ilguelfoFrancesco Grimaldi, dettoMalizia, s'impadronì del castello con uno stratagemma: egli si introdusse nella fortezza travestito damonaco e, al momento opportuno, con l'ausilio del cuginoRanieri I, signore diCagnes-sur-Mer, ne assunse il controllo con il titolo diSignore.
Da allora la loroSignorìa venne osteggiata e contesa dalle maggiori famiglie aristocratiche genovesi, che dovettero però fronteggiare più volte gli eserciti francesi e spagnoli accorsi in sua difesa.
La ricostruzione di una mappa politica del 1494 che rappresenta Monaco confinante con i territori dellaRepubblica di Genova
Già apprezzata meta turistica dall'inizio dell'Ottocento, il principato fu oggetto di grande sviluppo sotto il regno diCarlo III, che fu il primo a voler fare del Principato un luogo di turismo d'élite. Egli commissionò nel 1858 la realizzazione delGrand Théâtre e dell'annessoCasinò, nonché della celebreSociété des Bains de Mer, creata nel 1863 per valorizzare le belle spiagge mediterranee e il clima particolarmente mite del luogo. Nel 1868, approfittando della realizzazione dellalinea ferroviaria francese, Carlo III fece costruire anche una primastazione, che sorgeva nel quartiereLa Rousse-Saint Roman. Fondato a seguito dell'apertura di una primacasa da gioco per risanare il bilancio statale, il nuovoCasinò divenne presto una prestigiosa attrazione che realizzò un giro d'affari di tale portata da consentire a Carlo III di optare per l'abolizione di tutte le imposte dirette. Con ilCasinò nacque anche il quartiere circostante, che venne intitolato alla sua memoria con il nome diMonte Carlo.
Durante laseconda guerra mondialeLuigi II di Monaco fu costretto a gestire la delicata questione dell'occupazione italiana e tedesca dal novembre del 1942, mantenendo tuttavia laneutralità del piccolo Stato.
La trasformazione più recente e radicale del Principato si deve al principeRanieri III che, salito al trono nel 1949, proseguì nella realizzazione dell'ambizioso progetto di creazione di un polo turistico internazionale di alto livello; tale intento fu agevolato dall'incontro con la celebre attrice statunitenseGrace Kelly, che divenne sua moglie nel 1956.
La principessa Grace Kelly riuscì a confermare il prestigio dellafamiglia reale monegasca. Così, laFrancia diCharles de Gaulle ebbe un motivo in meno per annettersi la micro-nazione. Successivamente Monaco diventò un luogo ambito da numerose celebrità, con il conseguente incremento di richieste di immobili di pregio. L'operato del principe Ranieri III si contraddistinse per il crescente sviluppo immobiliare e l'ampliamento delle aree diLarvotto eFontvieille, quartiere costruito negli anni 1970 suterra sottratta al mare. Oltre ad aumentare di ampiezza il territorio monegasco del 40%, si concentrò anche sulla promulgazione di leggi finanziarie favorevoli, che contribuirono ad accrescere l'aura internazionale del Principato "da sogno". Per contrastare la fuga di capitali e residenti nel Principato di Monaco, la confinante Francia impose la promulgazione di una legge che vieta ancora oggi particolari privilegi a chi ha ottenuto lacittadinanza monegasca dopo il 1957.
Dal matrimonio del principe Ranieri III con la principessa Grace Kelly nacquero tre figli:Caroline,Albert eStéphanie; disgraziatamente, il 14 settembre 1982, la sua tragica scomparsa, avvenuta a seguito di un grave incidente stradale, privò il Principato di Monaco della figura dellaprincipessa Grace, con grande sgomento della popolazione monegasca e di tutto il mondo internazionale dello spettacolo.
Tuttavia il principe Ranieri III proseguì con la famiglia nel suo ambizioso progetto di sviluppo, affiancato anche dal generoStefano Casiraghi, marito della primogenitaCaroline. Purtroppo anche Stefano Casiraghi morì improvvisamente il 3 ottobre del 1990 a seguito di un incidente nautico avvenuto nel corso deicampionati del mondo offshore, mentre si trovava al largo diSaint-Jean-Cap-Ferrat, pilotando il suocatamarano.
Nel 1993 il Principato di Monaco divenne membro delleNazioni Unite e, nonostante non faccia parte dell'Unione europea, si è allineato alla politica economica e doganale dell'Europa, adottando anch'esso l'euro.
Nella primavera del 2005 le condizioni di salute del vecchio Ranieri si fecero critiche e gli subentrò il figlioAlberto II allareggenza. Il 6 aprile dello stesso anno, dopo la morte del padre, spentosi all'età di 82 anni, Alberto II divenne il nuovo sovrano del Principato di Monaco.
Il 1º luglio 2011, Alberto II di Monaco si è unito civilmente in matrimonio con l'ex atleta e modellazimbabweseCharlène Wittstock; la funzione religiosa è stata celebrata dell'arcivescovo di Monaco, monsignorBernard Barsi il 2 luglio 2011 presso ilPalazzo dei Principi di Monaco, alla presenza di esponenti delle maggiori casate nobiliari d'Europa, nonché di personaggi dello spettacolo e della finanza.
Dal punto di vista amministrativo, il Principato è costituito daun solo comune che ricopre l'intero territorio nazionale, suddiviso in undici quartieri (Quartiers) a fini puramente statistici.
Il clima del principato ètipicamente mediterraneo, caratterizzato dainverni miti e umidi edestati calde, secche e ventilate con un'alta percentuale di giornate soleggiate.
La temperatura media, secondo gli ultimi 75 anni di osservazione, varia dai10,2 °C di gennaio ai23,7 °C di agosto, mentre i giorni di sole si aggirano su una media annua di41,6 °C e quelli di pioggia non superano i16,5 °C. Le precipitazione nevose sono molto rare e capita poco di inverno avere una giornata di neve.
Panorama di Monaco dallaTesta di Cane (Tête de Chien).
Ilpotere esecutivo è esercitato dal Governo (Gouvernement Princier), costituito dalMinistro di Stato (Ministre d'État), seconda carica dello Stato, nominato dal principe regnante tra i monegaschi e i francesi dopo aver consultato il governo francese[17], e dalConsiglio di Governo (Conseil du Gouvernement Princier) che a sua volta presiede; tale organo è composto da cinque Ministeri (Départements), rappresentati da altrettanti ministri (Conseillers du Gouvernement Princier).
Ilpotere legislativo è esercitato dal principe regnante e dalConsiglio Nazionale (Conseil National), ilparlamento composto da 24 membri eletti ogni 5 anni mediante elezioni a suffragio universale diretto e a scrutinio di lista dai monegaschi di età superiore ai 21 anni. Quest'assemblea vota le leggi e il bilancio dello Stato, riunendosi due volte all'anno in sessione ordinaria, e può essere convocata in sessione straordinaria dal principe o su domanda dei 2/3 dei membri. Le riunioni sono pubbliche e il resoconto dei dibattiti pubblicato sullaGazzetta Ufficiale di Monaco. Il principe ha iniziativa di legge; pertanto, i progetti di legge sono preparati dal Governo e votati dal Consiglio Nazionale, ma soltanto il principe ha il potere di promulgazione.
Ilpotere giudiziario appartiene al sovrano, che ne delega il pieno esercizio nelle corti e nei tribunali. A Monaco non esiste la figura del Ministro della Giustizia, le cui funzioni sono gestite dalla Direzione dei Servizi Giudiziari (Direction des Services Judiciaires); i giudici sono indipendenti e l'organizzazione giudiziaria del principato è completa. L'ordinamento giudiziario fa riferimento aldiritto francese e si avvale dell'attività di una Corte Suprema (Tribunal Suprême), che tratta gli aspetti costituzionali, i contenziosi amministrativi e i conflitti di competenza giurisdizionale.
Vi sono poi altri organi amministrativi:
Consiglio della Corona (Conseil de la Couronne): nominato dal Principe, comprende 7 membri di nazionalità monegasca. Il presidente e tre membri del Consiglio sono designati dal sovrano. I tre membri restanti sono nominati su proposta del Consiglio Nazionale. Si riunisce almeno due volte all'anno per deliberare su questioni riguardanti gli interessi superiori dello Stato. È obbligatoriamente consultato per i trattati internazionali, la dissoluzione del Consiglio Nazionale, le domande dinaturalizzazione e i casi digrazia oamnistìa;
Consiglio di Stato (Conseil d'État): è un'assemblea consultiva composta da 12 membri designati dal principe, la cui missione è quella di emettere, su domanda del principe, un parere sui progetti di legge e le ordinanze sovrane.
Consiglio economico (Conseil Économique et Social): composto da 30 membri nominati dal principe e su presentazione rispettiva del Governo, della Federazione Patronale e del Sindacato dei Lavoratori (Union des syndicats de Monaco). Il Governo può consultarlo sulle questioni economiche di Stato e la sua funzione essenziale è favorire il dialogo tra le parti sociali.
Una particolarità del principato riguardava il suo destino in mancanza dieredi diretti del principe regnante: in loro assenza, infatti, il territorio monegasco sarebbe divenutofrancese. Fino al 2002, per sopperire a questo cavillo legislativo, era possibile soltanto emanare un'ordinanza (Ordonnance Souveraine) che legittimasse l'assunzione del cognome e dellostemma dei Grimaldi, per tutti i membri maschi che sposassero una discendente della suddetta famiglia.[18] Tuttavia, nel 2002 una modifica dellaCostituzione del principato emanata dalConseil National ha stabilito che «in mancanza di discendenza diretta e legittima, la successione si opera a vantaggio dei fratelli e delle sorelle del principe regnante e dei loro discendenti diretti e legittimi, in ordine diprimogenitura, con precedenza ai maschi a parità di grado di parentela».[19] Ciò consentirà al Principato di Monaco di rimanere Stato sovrano anche in caso di assenza di eredi al trono in linea diretta.
Il Principato di Monaco è uno dei pochi Stati autonomi del mondo a non disporre di unesercito nazionale. In caso di necessità, l'accordo sancito con la Francia stipulato nel 1918 prevede che sia l'esercito francese a intervenire in sua difesa.
LaPolice de Monaco, unica forza dipolizia del principato, svolge un capillare servizio su tutto il territorio. Il corpo è stato fondato nel 1902 su volere del principeAlberto I e dal 1962 dipende direttamente dalMinistro di Stato. Con un organico di 500 agenti, laPolice de Monaco pattuglia (in auto o più spesso a piedi) le strade e i luoghi di maggior affluenza, con il supporto di un vasto sistema ditelecamere a circuito chiuso.
Esiste anche una divisione nominataPolice Maritime in funzione ogni anno nelperiodo estivo per il pattugliamento delle acque e della maggiore spiaggia pubblica situata nel quartiereLarvotto.
Vi è poi laCompagnia dei carabinieri del principe (Compagnie des Carabiniers du Prince) che è una speciale unità militare cerimoniale in servizio presso il Palazzo dei Principi, fondata dalprincipe Onorato IV nel 1817 con il nome diCompagnia delle Guardie. Il corpo militare ha assunto l'attuale denominazione il 26 gennaio 1904 a seguito di un riordino voluto dalprincipe Alberto I e il suo compito è quello di proteggere la persona delprincipe sovrano e la sua famiglia, specie in occasioni solenni civili, militari e religiose. È perciò presente in ogni occasione pubblica all'interno del principato dove sia presente un membro della famiglia Grimaldi e spesso si avvale anche della collaborazione dellaPolice de Monaco.
Il principato può contare anche sulCorps des Sapeurs-Pompiers, ivigili del fuoco, che dispongono di due centrali operative: nei quartieriFontvieille eLa Condamine.[20]
Il numero da comporre per ogni tipo di emergenza è il 17.[21]
La facciata sud della struttura che ospita il celebreCasinò e ilGrand Théâtre de Monte-Carlo
Grazie agli ingenti ricavi di ben quattro famosissimicasinò e delle svariate attività turistiche gestiti dal gruppoSociété des Bains de Mer, l'economia del principato è caratterizzata dall'assenza diimposte dirette e dalla presenza di un riservatissimosegreto bancario; questo la rende una sorta di "paradiso fiscale". Tuttavia, secondo un preciso accordo stipulato con laFrancia, i cittadini francesi non possono godere di questo esonero se hanno ottenuto la residenza nel principato dopo il 1957.
Con oltre 200 000 presenze annue, la sua fiorente economia è basata sulturismo, ma anche sulle svariateattività finanziarie,immobiliari e sull'industria leggera attiva nel settore chimico, cosmetico, alimentare, abbigliamento e poligrafico.
Nonostante il principato non faccia parte dell'Unione europea (e non potrà mai farne parte finché non vi saranno imposte dirette ai cittadini), a livello doganale viene considerato tale, pertanto tutte le aziende sul suo territorio hanno il proprio numero "VAT" (la partita IVA europea) che inizia con la sigla "FR".
Il principato è stato a lungo legato alfranco francese e dal 2002 adotta l'euro. Analogamente a quanto avveniva con il franco, anche con l'entrata in vigore dell'euro il Principato di Monaco ha proseguito a coniare leproprie monete in quantità ridotta e per questo anch'esse molto ambite dai collezionisti. Sulla moneta da2 euro e su quella da1 euro è ritratto il volto diAlberto II; su quelle da 50, 20 e 10 cent c'è il monogramma del principeAlberto II; su quelle da 5, 2 e 1 cent c'è lo stemma principesco delladinastia Grimaldi.
Un esempio su tutti, che testimonia il valore e la rarità di alcune monete del principato di Monaco, è la moneta commemorativa da 2 euro coniata nel 2007 in occasione del 25º anniversario della morte della principessa Grace Kelly. La quotazione di questa moneta supera facilmente i1000 € ed è molto ricercata dai collezionisti numismatici.[22]
Ladensità di popolazione del Principato è la più alta al mondo: 18 600 abitanti perkm². Il principato conta circa 38 000 abitanti, di cui 8 378 monegaschi, pari al 22,46% della popolazione: è quindi uno degli stati europei con la più bassa percentuale dipopolazione nativa.
La presenza più numerosa è quella deifrancesi (24,89% della popolazione), seguiti dagliitaliani (21,90%) e daibritannici (7,49%).
Il restante 23,26% comprende circa 140 nazionalità differenti.
In quest'ultimo caso, l'articolo 1 della Legge sulla Cittadinanza ricorre alloius sanguinis, pertanto il nato da padre monegasco è monegasco. Per quanto concerne la trasmissione della cittadinanza da parte materna, la disciplina legislativa è più complessa; diventa infatti cittadino monegasco nel giorno della nascita chi è nato:
da madre nata monegasca che possedeva ancora la cittadinanza al momento della nascita;
da madre monegasca avente un ascendente nato monegasco;
da madre monegasca che ha acquisito la nazionalità monegasca pernaturalizzazione, per reintegrazione o per opzione in applicazione della legge numero 964 dell'8 luglio 1975;
da madre che ha acquisito la cittadinanza monegasca a seguito di dichiarazione preceduta daadozione semplice.
A differenza del passato, essere residenti o nati nel Principato di Monaco non dà diritto all'acquisizione della cittadinanza monegasca. Ottengono la cittadinanza monegasca per nascita soltanto i soggetti nati a Monaco da genitori ignoti; si tratta dell'unico caso in cui la legge monegasca ricorra alloius soli, oltre al consuetoius sanguinis.
I residenti del Principato di Monaco beneficiano di condizioni fiscali vantaggiose, quali l'assenza totale di ogniimposta diretta, con l'eccezione dei residenti dicittadinanza francese, che devono soggiacere alla tassazione francese in seguito alla convenzione fiscale del 18 maggio 1963. Da qui deriva il notevole interesse a ottenere questa residenza e i suoi diritti.
La patrona del principato èsanta Devota, unamartire romana la cui venerazione risale al 300 d.C. Viene festeggiata il 27 gennaio di ogni anno dai fedeli che si accalcano nella piccola e graziosa cappella omonima presso il porto, per poi procedere al rituale incendio della barca debitamente riempita di rami d'ulivo, pino e alloro. Tradizione vuole che un ladro, in tempi antichi, volendo impossessarsi delle reliquie della santa, venisse bloccato in fuga su una barca da alcuni pescatori e che questa gli venisse bruciata; la rievocazione di questo evento vuole simboleggiare l'espiazione dei peccati.
Altro santo venerato èsan Romano, un legionario martirizzato nel 258 d.C. durante il regno dell'imperatoreValeriano; la sua ricorrenza è il 19 novembre.
Il 24 giugno è invece dedicato alla ricorrenza disan Giovanni Battista e per l'occasione sulla piazza delPalais Princier si svolgono sfilate in costumi storici, balli e canti, mentre all'interno della cappella del palazzo, dedicata a san Giovanni, la famiglia Grimaldi partecipa a una cerimonia religiosa. Successivamente, due valletti del palazzo accendono un grande falò al centro della piazza, attorno al quale è consuetudine ballare lafarandola, un'antica danza provenzale che simboleggia il percorso umano attraverso le esperienze della vita.
La lingua ufficiale dello Stato è ilfrancese ma, a causa della vocazione turistica internazionale del principato e dell'alta presenza di residenti stranieri di svariate nazionalità, sono largamente diffusi anche l'italiano e l'inglese.
Ilmonegasco (monégasque omonéguier/muneghié), invece, è un dialettoligure simile aldialetto di Ventimiglia. Essoha goduto della prerogativa di lingua ufficiale assieme alfrancese fino al 1962, anno dell'entrata in vigore dellanuova Costituzione[senza fonte], e viene facoltativamente insegnato nelle scuole del principato. Nei vicoli della città vecchia i nomi delle strade sono riportati sia in francese sia in monegasco, così come sui cartelli che delimitano i confini nazionali.
Infine l'occitano è una lingua conosciuta, soprattutto fino alla metà dell'Ottocento, quando il territorio del principato era più esteso, ma negli ultimi decenni è assai poco parlato.
L'istruzione monegasca dipende dalDépartment de l'Intérieur ed è gratuita e obbligatoria dai 6 ai 16 anni d'età. Organizzata sul modello di quella francese, comprende le scuole primarie e ilycées della durata di sette anni.
Nel quartiereFontvieille è anche presente un'università privata con corsi esclusivamente in lingua inglese, prevalentemente orientati allediscipline economiche.
Dal punto di vista medico il Principato di Monaco offre un servizio di assistenza sanitaria di eccellente livello ma, non essendo parte dell'Unione europea, richiede una specifica documentazione opolizza sanitaria per tutti i cittadini stranieri non residenti.[25]
Una comune targa automobilistica monegascaRicostruzione della targa posteriore riservata al sovrano, con lo stemma dei Grimaldi su un cerchio azzurroUna suggestiva veduta del principato illuminato di sera
Esse sono riconoscibili per le misure ridotte rispetto alle altre targhe europee e i caratteri alfanumerici azzurri su fondo bianco; a lato è presente un riquadro, dove annualmente si applica la ricevuta della tassa di circolazione sotto forma di adesivo riportante lo stemma del principato e l'anno in corso.
Oltre a tutta una serie di targhe destinate a utilizzi particolari (mezzi pubblici, corpo diplomatico, auto d'epoca, targhe di prova, targhe provvisorie), vi sono poi le targhe destinate ai veicoli utilizzati dalla famiglia Grimaldi, contraddistinte dalle lettere "MC" prima della numerazione e dallo stemma dei Grimaldi accanto.
Dal 2013 le targhe comprendono anche sigla "MC" in un rettangolo blu, in ottemperanza alle norme della Comunità europea.
Il Principato di Monaco non ha alcun tratto autostradale al suo interno e l'uscita autostradale più vicina è l'uscita "58" diLa Turbie dell'Autoroute A8 "La Provençale", che è collegata a Monaco tramite l'Autoroute A500, di proprietà della societàAutoroutes Esterel-Côte-d'Azur (ESCOTA); il casello dell'A8 dista 8 km dal Principato di Monaco.
Gli altri collegamenti con la Francia sono con le seguenti strade dipartimentali:
Il Principato di Monaco è anche attraversato per1,7 km dallalinea ferroviaria, gestita dalla società franceseSNCF, l'unica stazione è quella diMonaco-Monte Carlo che si trova in parte nel comune francese confinante diBeausoleil.
Da decenni rinomato porto turistico meta di celebrità da tutto il mondo,porto d'ErcolePort Hércule è il principale scalo del principato. Durante i primi anni del XXI secolo è stato oggetto di un importante ampliamento, che ora consente l'attracco anche alle grandinavi da crociera, grazie alla realizzazione dibanchina semi-mobile in parte ancorata in acqua e in parte fissata alla terraferma.
L'aeroporto più vicino è quello diNizza, a32 km. Nel Principato è presente un attrezzatoeliporto sul lungomare del quartiereFontvieille con due compagnie di trasporto che garantiscono collegamenti capillari inelicottero con il vicinoAeroporto di Nizza Costa Azzurra in pochissimi minuti.[26]
Un'altra pista di atterraggio per l'elicottero è situata sulla sommità delCentre Hôspitalier "Princesse Grace".
Uno dei primi francobolli emessi dal principato ritraente l'effigie del principe Carlo III
Un primo servizio di recapito postale monegasco ebbe inizio già nel 1640 a seguito di un trattato d'amicizia franco-monegasco.
I primifrancobolli monegaschi vennero stampati soltanto a partire dal 1885 su volere del principeCarlo III. Dal 1937 il servizio postale del principato è gestito dalla societàLa Poste Monaco.
Fondata su volere del principeLuigi II, la sede storica è pressoPalais de la Scala, inAvenue Henri Dunant e si compone di sette filiali all'interno del principato.
Il codice postale del Principato di Monaco è, analogamente al sistema francese, contraddistinto dal numero 98000.
Già nel 1890 il principato si dotò dei primitelefoni pubblici gestiti dall'Office Monégasque des Téléphones.
Nel 1997 nacque laMonaco Telecom che fornisce ai residenti e alle aziende del principato tutta la gamma di prodotti e servizi di un operatore di telecomunicazioni, detenendo il monopolio sulla telefonia fissa, l'accesso a internet e allatelevisione secondo una convenzione diconcessione stipulata tra lo Stato monegasco eMonaco Telecom.
La compagnia telefonica è membro diEurecom e si è sviluppata anche sul mercato internazionale stabilendo vari accordi commerciali con altri attori del settore delle telecomunicazioni.
Tutte le chiamate effettuate all'interno del territorio del principato sono completamente gratuite.
Il logo della storica emittente radiofonica monegasca RMCIl logo dell'emittente radiofonica italo-monegascaRadio Monte Carlo
Nel 1933, nel piano europeo delle frequenze radio, ne venne assegnata una al Principato di Monaco. Alla fine degli anni 1930 Max Brusset, già proprietario diRadio Méditerranée, chiese l'autorizzazione per fondare un'emittente radiofonica interamente monegasca con sede nel principato.
Fu così che nacqueRMC, radio nazionale del principato e sua emittente esclusiva dal 1943 al 1981. Da alloraRMC è cresciuta divenendo un gruppo editoriale a capo di differenti emittenti radiofoniche che trasmettono da Monaco eParigi su Principato di Monaco,Francia eMedio Oriente.
Nel 1966 nacque anche un canale radiofonico omonimo in lingua italiana che in seguito, grazie alla direzione di Noël Coutisson, è diventata l'emittente indipendenteRadio Monte Carlo con sede e studi aMilano,Roma eMonaco, da cui trasmette in simultanea suItalia, Principato di Monaco eCosta Azzurra.
Il suo momento di massimo splendore fu a cavallo tra la fine degli anni 1960 e la metà degli anni 1970. L'emittente privata, libera dai vincoli delle tradizionali radio italiane, trasmetteva canzoni spesso censurate dallaRai, contribuendo a diffondere un linguaggio informale in tutta lapenisola.
Acquistata dalGruppo Finelco S.p.A. nel 1987, da allora è entrata a far parte di unnetwork che comprende le maggiori emittenti radiofoniche private italiane.
Complessivamente, nel principato sono presenti le seguenti emittenti radiofoniche:
Monaco Info (trasmette in lingua francese)
Radio Monaco (98,2 MHz / 95,4 MHz, trasmette in lingua francese)
Radio FG Monaco (96,1 MHz, trasmette in lingua francese)
RMC (98,8 MHz, trasmette in lingua francese)
Radio Monte-Carlo (92,7 MHz /101,6 MHz / 106,8 MHz /107,3 MHz, trasmette in lingua italiana)
Riviera Radio (106,3 MHz /106,5 MHz, trasmette in lingua inglese).
Il logo dell'emittente televisiva italo-monegascaTMC attiva dal 1974 al 2001
Nel Principato di Monaco sono captabili quasi tutti i canali della televisione francese e alcuni della televisione italiana; inoltre è presenteTélé Monte-Carlo, noto anche con il solo acronimoTMC, che è stato per decenni il canale televisivo nazionale del Principato nonché la più vecchia emittente televisiva privata d'Europa, nata nel 1954 e inaugurata dal principeRanieri III. La sua prima trasmissione in diretta televisiva fu effettuata in occasione delMariage Princier del principe Ranieri III con l'attrice americanaGrace Kelly.
Negli anni ottanta fu stipulato un accordo con la Francia e potenziato il segnale, captabile fino aMontpellier.
Dopo un periodo di declino e ridimensionamento avvenuto nel corso degli anni novanta, il canale è stato rilanciato tornando a una programmazione giornaliera. Dal 2001, il canale ha assunto un nuovo formato che ne ha ridotto la connotazione di rete monegasca ed è divenuto disponibile attraverso ildigitale terrestre.
Iltarget diTMC è quello dell'intrattenimento generale e di divulgazione di notizie.
Analogamente a quanto accaduto per l'emittente radiofonica monegasca, nel 1974 ancheTMC cominciò a diffondere i suoi programmi initaliano e venne fondata un'emittente televisiva omonima con sede a Milano, divenendo una delle prime reti nazionali del nascente mercato italiano delle televisioni private. LaTMC italiana fu attiva fino al 2001, quando cambiò nome divenendoLA7.
Il logo dell'emittente televisiva pubblica monegascaTV Monaco
In seguito all'acquisizione totale diTMC da parte del gruppo televisivo franceseGroupe TF1, avvenuta nel 2016, il Principato non ha più posseduto alcun servizio televisivo dedicato al pubblico fino al 1º settembre 2023, data in cui hanno avuto inizio le trasmissioni dell'emittente pubblicaTV Monaco.
Nel principato sono presenti anche altre due emittenti televisive private:Monaco Channel eMonaco Info.
La suddivisione dei quartieri di MonacoVeduta aerea di MonacoLa facciata sud della struttura che ospita il celebreCasinò e ilGrand Théâtre de Monte-Carlo
Meta tra le più esclusive al mondo, la città è caratterizzata da un'area urbana densamente popolata che coincide con l'area intera del Principato di Monaco. Oltre alla Rocca (le Rocher) e al Palazzo dei Principi, una sua caratteristica è la fitta successione di svariatiedifici pluripiano concentrati prevalentemente nel quartiere diLarvotto e in quello diMonte Carlo, considerato il vero centro geografico.
Esso ospita il celebreSporting-Club, ilPort Hércule e il famosoCasinò, forse il luogo più noto, visitato da decine di migliaia di persone che tentano la fortuna e che soggiornano nell'esclusivoHôtel de Paris o presso il non meno notoHérmitage.
La planimetria urbana è complessa e variegata, con curve e dislivelli più o meno pronunciati e digradanti verso il lungo mare. Tuttavia una buona organizzazione viaria, una serie di gallerie e numerosi parcheggi sotterranei rendono abbastanza agevole la percorribilità e la sosta anche con mezzi propri.
La costante necessità di spazio edificabile ha portato sin dagli anni settanta a una grande espansione del proprio territorio sottraendo spazio al mare. L'esempio più evidente è il quartiereFontvieille dove, insieme a una zona industriale e un secondo porto, si trova anche lo stadio polifunzionale intitolato a Luigi II.
Dagli anni novanta la città, in costante fermento, è stata interessata dalla realizzazione di nuove infrastrutture ricettive e dalavori di ampliamento delle zone più prossime al mare e dello stessoPort Hércule, che ora è in grado di ospitare anche le più grandi navi da crociera. Nel quartiereLa Rousse - Saint Roman è stata costruita (2009-2015) laTorre Odeon, il grattacielo più alto del principato con i suoi 170 m di altezza.
Il Principato non ha suddivisioni amministrative, ma tutto il suo territorio costituisce un unicocomune che tuttavia ha personalità giuridica distinta da quella dello Stato.
I quattro quartieri tradizionali sono:
Monaco Vecchia, la città originaria, sita su un promontorio roccioso che si estende sul Mediterraneo, conosciuto comele Rocher (la Rocca);
Mareterra (nell'area compresa traMonte Carlo eLarvotto), sorto interamente suterreno sottratto al mare. Dopo un primo abbandono del progetto nel 2009 per volontà del principe Alberto II a causa dello stato delle finanze del Principato, sono stati reperiti nuovi fondi e il quartiere è stato inaugurato nel 2024.[27]
Di rilievo, è appunto anche ilPalazzo dei Principi di Monaco. Posto sulla sommità della Rocca, nel quartiereMonaco-Ville, talvolta è indicato comePalazzo Grimaldi ma è noto ai monegaschi comePalais Princier ed è la residenza ufficiale delprincipe.
Fondato nel 1191 ha subìto innumerevoli maneggiamenti durante il corso dei secoli, il cui risultato è un tripudio di stili d'architettura. Le sue origini antiche gli conferiscono una certa simmetria: la facciata principale appare come una terrazza rinascimentale, utilizzata come balconata cerimoniale per le apparizioni ufficiali del principe. Essa fu realizzata, probabilmente, per mascherare le precedenti fortificazioni medioevali, tra cui spiccano le numerose torri, quasi tutte ricostruite nel XIX secolo.
Gli interni vennero realizzati nel XVI secolo e furono completamente ristrutturati nel corso del XVIII secolo, sul modello di quelli diVersailles, comprendendo anche un'analogaGalleria degli Specchi che conduce alla Sala del Trono e ai relativi appartamenti di Stato.
Degno di nota è ilmuseo oceanografico (Musée Océanographique), che si trova nella parte vecchia di Monaco, ospitato in un massiccio edificio a picco sul mare vicino al Palazzo dei Principi. Voluto dal principe Alberto I, esso ospita numerose specie di pesci e invertebrati marini.
Notevole anche ilgiardino esotico (Jardin Exotique), che ospita numerose specie di piante grasse e un roseto dedicato alla scomparsa principessa Grace. Al suo interno sono visitabili anche delle spettacolarigrotte naturali ricche distalattiti estalagmiti. Una particolarità delle grotte è il percorso: esso inizia nel punto più alto del principato e trova la sua massima profondità a diversi metri sotto il livello del mare.
Gli altri musei della città sono:
Museo d'Antropologia Preistorica (Musée d'Anthropologie Préhistorique)
Museo dei Francobolli e delle Monete (Musée des Timbres et des Monnaies de Monaco)
Museo della Vecchia Monaco (Musée du Vieux Monaco)
Nuovo Museo Nazionale di Monaco (Nouveau Musée National de Monaco).
Nel principato sono presenti anche altri luoghi di culto tra cui unasinagoga, untempioantoinista fondato nel 1913 e laChiesa anglicana diSt. Paul il cui terreno sul quale sorge fu donato dal principeLuigi II nel 1921. Essa venne dedicata alvescovo di Gibilterra il 19 febbraio 1925; per onorare questo evento la vecchia via conosciuta col nome diAvenue des Fleurs, dove la chiesa è situata, fu rinominataAvenue de Grande-Bretagne.[28]
Dal 1929 la città ospita ilGran Premio di Monaco, organizzato dall'Automobile Club de Monaco (ACM), la cui prima edizione valida per ilCampionato Mondiale è datata 21 maggio del1950.La lunghezza diquesto tracciato è di 3,337 km e i piloti la devono percorrere78 volte, per un totale di 260,286 km; esso è il circuito più breve del mondiale e quello con velocità più basse, a causa della tortuosità e della scarsa larghezza del percorso.
Il tracciato del circuito cittadino
Oltre alGran Premio di Monaco la città ospita anche il prestigiosoMonte Carlo Masters, nota competizione ditennis che si svolge dal 1897 ogni anno nel mese di aprile. Inoltre, hanno luogo numerosi altri eventi culturali internazionali tra cui concerti dei maggiori artisti internazionali, fiere commerciali e mostre d'arte; essi si svolgono in prevalenza alGrimaldi Forum, il centro fieristico polifunzionale che sorge in prossimità della spiaggia, oppure all'esclusivoSporting Club.
Tutti gli eventi si svolgono sempre sotto l'alto patrocinio del principe regnante.
Nel XIX secolo si distinse nel campo artistico l'importante figura diFrançois Joseph Bosio (1768-1845), esponente dell'arte neoclassica, che eseguì lavori commissionatigli anche daNapoleone Bonaparte.
Nel XIX secolo si distinse nel campo artistico la figura diFrançois Joseph Bosio (1768-1845), scultore neoclassico originario di Monaco, che divenne primo scultore ufficiale diNapoleone Bonaparte e autore di celebri statue e bassorilievi oggi conservati alLouvre e in altri musei europei.[29]
Il Principato attirò anche altri artisti di rilievo internazionale:Claude Monet soggiornò a Montecarlo tra il 1883 e il 1884, realizzando una serie di dipinti impressionisti dedicati al panorama della Riviera[30];Jean Cocteau frequentò assiduamente Monaco nel Novecento, lasciando tracce nelle sue opere teatrali e grafiche;Francis Bacon ebbe un forte legame con il Principato, al punto che il Grimaldi Forum gli ha dedicato nel 2016 una grande retrospettiva.[31]
Tra gli altri artisti che hanno avuto rapporti significativi con Monaco figuranoKees van Dongen, pittore fauve che visse a Montecarlo negli ultimi decenni della sua vita, eJean-Michel Folon, artista belga poliedrico che ebbe il suo atelier sul Quai Antoine-1er, oggi trasformato in spazio museale.[32]
Il Principato di Monaco ospita una vivace scena artistica e culturale, con istituzioni museali, fiere internazionali, biennali e mostre temporanee di rilievo.
Tra i principali luoghi dedicati all’arte figurano ilNouveau Musée National de Monaco (NMNM), diviso tra Villa Sauber e Villa Paloma e dedicato all’arte moderna e contemporanea[33], e ilGrimaldi Forum, centro espositivo e congressuale che ospita regolarmente grandi mostre temporanee a livello internazionale. Tra le esposizioni più note organizzate al Grimaldi Forum vi sonoFrancis Bacon, Monaco et la culture française (2016)[31], la retrospettiva suRobert Combas (2016)[34],Dalí à Monaco (2019)[35],Monet en pleine lumière (2023)[36] eColours! Masterpieces from the Centre Pompidou (2025)[37].
Nel 2018, durante la fiera internazionaleTop Marques Monaco, ospitata al Grimaldi Forum, è stato presentato anche un percorso dedicato all’arte contemporanea. In quell’occasioneCesare Catania ha esposto alcune sue opere pittoriche e scultoree, venendo selezionato tra gli artisti ufficiali della manifestazione[38][39][40][41].
Accanto alle istituzioni museali, anche alcune strutture alberghiere hanno assunto un ruolo culturale ospitando mostre d’arte contemporanea. Tra queste ilLe Méridien Beach Plaza, divenuto un vero e proprio hub espositivo per l’arte moderna, con iniziative curate da gallerie internazionali ed esposizioni personali. Nel 2018 l’hotel ha ospitato la mostraThe Art of Informal diCesare Catania, artista che aveva già esposto nello stesso anno al Grimaldi Forum e che da settembre 2018 a gennaio 2019 ha presentato, all’interno del “Meridien Hub Center”, dipinti e sculture in un percorso dedicato all’arte informale contemporanea[42].
Nel panorama contemporaneo si distinguono eventi comeArt Monte-Carlo, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea nata in continuità conArt Genève[43], e laMonaco Art Week, che coinvolge gallerie e istituzioni del Principato in un percorso diffuso di esposizioni e incontri[44].
Dal 2003 si svolge laBiennale Internazionale d’Arte di Montecarlo, organizzata dalla Galleria d’Arte La Telaccia by Malinpensa di Torino[45], che ha visto susseguirsi varie edizioni presso sedi prestigiose come l’Hôtel Métropole e l’Hôtel Hermitage. La7ª edizione (2016), ospitata nella Sala Théâtre del Métropole, presentò 47 artisti selezionati su oltre tremila candidature internazionali; tra i partecipanti figurava ancheCesare Catania con l’operaGospel (olio su tela, 2016). La10ª edizione (2023) si è svolta ancora a Montecarlo con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e ha confermato la vocazione internazionale dell’evento[46].
Sempre a Montecarlo, presso l’Hôtel Hermitage,Cesare Catania ha presentato nel 2016 la prima opera d’arte espressamente studiata per persone affette dasindrome di dalton, utilizzando pigmenti e tecniche tali da consentire la percezione cromatica anche a chi presenta deficit visivi[47][48].
Il Grimaldi Forum ha inoltre avviato iniziative specifiche di inclusione, come visite guidate e percorsi sensoriali per persone con disabilità durante mostre qualiColours! Masterpieces from the Centre Pompidou[49]. Anche il NMNM propone attività e laboratori didattici adattati a pubblici con esigenze particolari[50].
Alcuni eventi hanno dato spazio diretto all’arte realizzata da persone con disabilità: la mostraRegards d’Ailleurs (2022), organizzata da Monaco Disease Power con la galleria Moretti Fine Art, ha presentato opere di giovani con disturbi dello spettro autistico e disabilità mentali[51], mentreDifferent perspectives: Rhapsody in blue (2024) ha esposto tele realizzate da giovani con autismo presso la stessa galleria[52].
Dal XX secolo si assiste nel Principato a creazioni letterarie interessanti, basate sulla forma poetica ed epica dove viene esaltata la tradizione popolare monegasca: tra questi scrittori si distinse il poeta monegascoLouis Notari (1879-1961), che nel 1927 scrisse una sorta di poema nazionale monegasco dal titoloA legenda di Santa Devota, ispirata alla Santa patrona del Principato di Monaco, appuntosanta Devota.
Il merito di Louis Notari fu quello di aver valorizzato il dialetto monegasco e di aver fatto conoscere le tradizioni popolari del suo Paese.
Nel Principato di Monaco si corre ilGran Premio, uno dei più famosi dell'intero campionato diFormula 1, che si tiene generalmente a fine maggio. Il maggiore pilota monegasco odierno èCharles Leclerc, vincitore del titoloGP3 nel 2016 e del campionato diFormula 2 nel 2017[54]. Il pilota monegasco dellaFerrari Driver Academy ha esordito nel 2018 inFormula 1 con il teamAlfa Romeo Sauber, passando poi dall'anno successivo inFerrari, con cui a oggi ha vinto 8gran premi e conquistato 27pole position. Nel 2024 Charles Leclerc è diventato il primo monegasco a vincere il Gran Premio di Monaco in Formula 1.
Da ricordare ancheLouis Chiron, tra i principali assi mondiali del volante tra le due guerre mondiali, il quale vinse numerosi Gran Premi e rally, arrivando a estendere la sua carriera fino agli anni cinquanta, quando divenne uno dei più anziani piloti di Formula 1; nel suo palmarès spicca anche la vittoria di unRally di Monte Carlo.
Proprio quest'ultima è l'altra competizione di spicco del Principato: la prima edizione si disputò nel 1911 e fa parte delCampionato del mondo rally sin dalla sua istituzione nel 1973. Tradizionalmente è la tappa di apertura del mondiale, disputandosi a gennaio sulle montagne intorno a Monaco in condizioni molto variegate per via del tracciato in asfalto tortuoso e spesso coperto da neve e ghiaccio; proprio per questa ragione è ritenuto uno dei rally più difficili del mondo.
L'evento rallistico più importante è ilRallye Automobile Monte Carlo disputato dal 1911; la sua durata negli anni è stata ridotta a tre giorni di gara; ma, originariamente, durava più di una settimana.
Dal 2010 Zimmermann, nota figura del mondo delbridge, ha creato la nazionale di Monaco del bridge, in cui sono confluiti due delle coppie più forti del mondo, gli italiani Fulvio Fantoni e Claudio Nunes, dettiFantunes, primi al mondo nel rank della federazione, e i norvegesi Geir Helgemo e Tor Helness, detti Helgeness, campioni del mondo con laNorvegia, facendo così di Monaco una delle squadre di bridge più forti al mondo, insieme a Italia e Stati Uniti. La squadra di Monaco ha vinto i campionati europei di bridge 2012 aDublino.
Il Principato di Monaco partecipa aiGiochi dei piccoli Stati d'Europa, avendo vinto 119 medaglie d'oro, 148 medaglie d'argento e 220 medaglie di bronzo.
^Il Principato di Monaco è una città stato, non esistono pertanto altre divisioni amministrative se non ilComune di Monaco. Tutte le funzioni amministrative avvengono nel quartiere diMonaco Vecchia.
^ Massimo Drago e Giuseppe Vottari (a cura di),L'Italia, inOmnitest, Milano, Alpha Test, 2013, p. 211,ISBN978-88-483-1105-2.
«[...] Lo Stato italiano non coincide con la regione fisica italiana, che è più ampia (324000 km²): parte di essa appartiene infatti ad altri Stati (Francia, Principato di Monaco, Malta, San Marino, Vaticano, Svizzera, Slovenia, Croazia). [...]»
^Enciclopedia storico geografica, vol. 1, Torino, Società Editrice Internazionale, 1976, p. 11,OCLC4230151,SBNMOD0228488.
^Alberto II è omonimo di un altro sovrano europeo, ilre del Belgio.
^Fino alla convenzione tra Monaco e Francia nel 2002 il Ministro di Stato era scelto tra una rosa di candidati proposti dallaFrancia tra i propri cittadini.
^L'utilizzo di tale sistema avvenne per l'ultima volta per il principe Ranieri III. Egli, era il secondogenito del contePierre de Polignac e di sua moglie, la principessa ereditariaCharlotte Grimaldi, Duchessa del Valentinois e unica figlia del principeLuigi II di Monaco. Ranieri rinunciò quindi al suo cognome originario (de Polignac) per acquisire quello dei Grimaldi con l'Ordonnance Souveraine del 18 marzo 1920.
^Art.10 della Costituzione del 17 dicembre 1962, modificato dalla legge nº 1249 del 2 aprile 2002, vediqui, sumonaco.gouv.mc(archiviato dall'url originale il 17 giugno 2006).
^Regio decreto del 5 giugno 1910che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italian. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910
L. H. Labande,Histoire de la Principauté de Monaco, Parigi, 1934;
D. Astraudo,Les petits états d'Europe, Nizza, 1937;
G. Playfair, F. Gibbon,Little Tour: Andorra, Monaco, Londra, 1954;
G. Ollivier,Les trois villes de Monaco, Monaco, 1956;
P. M. de la Gorce,Monaco, Losanna, 1969;
G. Gorani,Repubblica di Genova, Corsica e Principato di Monaco, Pisa, 1988;
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G. Vignoli,Storie e letterature italiane di Nizza e del Nizzardo (e di Briga e di Tenda e del Principato di Monaco), Edizioni Settecolori, Lamezia Terme, 2011.
R. De Rosa,Onorato II Grimaldi: vita e imprese di un principe europeo del XVII secolo, Centro Studi Val Ceno, 2017