Zona di confine del territorio del comune diAlessandria, veniva considerato parte del quartiere di Gamondio e fino alXV secolo seguì le sorti della città.
Occupato da Filippo Spinola e Luigi de Montagna Castro Pallavicini, per conto diGuglielmo di Monferrato, nel1450, fu avamposto monferrino per incursioni nel territorio del Ducato di Milano, allo scopo di danneggiare il commercio tra Alessandria e il capoluogo lombardo.Assediato da Corrado da Fogliano, con la collaborazione dei genovesi del doge Pietro Campofregoso, lo Spinola resistette asserragliato nel castello predosino. La mancata espugnazione del borgo fece venir meno l'appoggio dei genovesi e fu l'inizio del deterioramento dei rapporti tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Milano. Nel frattempo, lo Spinola, attirato con l'inganno alla corte del duca, sparì in circostanze misteriose.
Nel1454, con la pace di Venezia, Predosa tornò a far parte del Ducato di Milano. Nel1470 fu infeudato alla famiglia Beccaria, che lo mantenne fino al1591. Alla morte di Aureliano Beccaria fu oggetto di una contesa giudiziaria tra Milano, la figlia del Beccaria e la veneranda Congregazione di San Paolo Decollato di Pavia, nominata erede universale a scapito della figlia. Messo praticamente in vendita, il borgo fu acquistato con regolare contratto dal marchese Ludovico Guasco di Solero il 18 settembre1619.Nel1707 passò ai Savoia e da allora seguì le sorti del Regno Sabaudo.
Solo nel 1929 acquisì - dal Comune di Alessandria - i territori collinari diCastelferro e Mantovana, e per compenso quello pianeggiante di Retorto.
900Castrum ferri è incluso nel territorio diGamondio, attuale Castellazzo Bormida.
1168 partecipa, con altri comuni dellaLega lombarda alla costruzione diAlessandria, per la difesa contro ilBarbarossa, ed entra a far parte del territorio di questa città pur avendone discontinuità territoriale.
1576 pur in precarie condizioni è già citata la chiesa di S. Maria Vergine.
1629 lapeste riduce la popolazione a poco più di 400 abitanti, la metà di quelli già presenti sul territorio. Passata la pestilenza si inizia a coltivare il terreno a vite e granturco.
1682 viene costituita la Confraternita della Santissima Trinità.
1683 Castelferro viene infeudata al ConteLuca Pertusati.
1702 rifacimento della facciata della Parrocchiale.
1712 viene costituito ilMonte della farina per combattere l'usura.
1799 partecipazione della popolazione ai moti contadini contro i francesi.
Le notizie su Mantovana risalgono al 1500. Compresa nel territorio del Ducato di Monferrato e di Mantova sarebbe stata costituita per volontà dei Gonzaga come insediamento a difesa dei confini, ovvero come ampliamento dellaCascina Mantoana di proprietà della famiglia dei Gandini esiliata da Mantova. La chiesa, ampliata a più riprese, sorta come Cappella e benedetta nel 1776 venne eretta a Parrocchia nel 1921. La Cantina sociale venne fondata nel 1955 e dotata di moderni sistemi di stoccaggio e lavorazione delle uve. Particolarmente apprezzata la sua produzione DOC da uve rosse.
Il Museo dell'oro è costituito da due sale nei locali messi a disposizione dall'amministrazione comunale. Nella prima sala sono illustrati i giacimenti auriferi primari di tutta Italia, nella seconda i depositi alluvionali della Val Padana.La storia dei singoli giacimenti è illustrata da documenti, alcuni dei quali risalgono al Seicento, da carte topografiche, da titoli minerari del XIX e XX secolo, da una raccolta bibliografica, da opuscoli, giornali, foto e attrezzi usati dai cercatori d'oro.Sono esposti anche campioni d'oro rinvenuti nel torrente Orba e minerali auriferi, nonché scaglie e polveri d'oro raccolte in diversi fiumi.
Terre d'Orba dipinte da Cesare Viazzi, fotografate b/n da Elisabetta Goggi, è la esposizione - allestita nel Palazzo Comunale nel luglio 2011 - che mostra come questo paesaggio, dopo più di un secolo, nonostante lo sviluppo, sia rimasto incontaminato[4].
La strada del bue
Attracco del vecchio traghetto di Retorto
Vecchio vigneto
«L'era in òtra PiriuSa culla lò,
ricca d fadijja, d sentimènt e unùr, pü povra d sod, mò chi c'u sò quant c'l-era grand, di nočč vaǧǧ, l'amùr par u so paìS... Tantu tant..., da smijaj in paradiS»
Nel2012 la Regione Piemonte ha sospeso anche il servizioTrenitalia sullaferrovia Alessandria - Ovada, lungo la quale esiste una fermata ferroviaria a servizio di Predosa.