Paese adagiato ai piedi delmonte Misma, una delle prime propaggini dellePrealpi Orobie, si estende longitudinalmente seguendo l'andamento della valle in cui è inserito, formando oramai un unico nucleo abitativo con la frazione Cornale, posta a sud del capoluogo.
Il contesto è caratterizzato dalla presenza di grandi quantità di itinerari naturalistici, che vanno dalle passeggiate nelle aree adiacenti al fiume Serio, dove recenti interventi hanno permesso la costruzione di una pista ciclopedonale che ha rivalorizzato aree negli ultimi anni soggette a degrado, tanto che ora vi stazionano stabilmente colonie di varie specie di animali (tra tuttigabbiani edaironi cenerini), che sembravano scomparse dalla zona.
Questa zona è stata inclusa in unParco locale di interesse sovracomunale denominatoNaturalSerio, che comprende tutta la sponda orografica del fiume appartenente al comune di Pradalunga, estendendosi poi sul versante opposto fino al comune diRanica.
Anche i boschi che sovrastano l'abitato caratterizzano notevolmente il paesaggio e la vita della comunità stessa, attenta a conservarne il patrimonio naturalistico. I luoghi di maggior richiamo in questo ambito sono lo stesso monte Misma, il colle della Forcella e l'annessa valle detta Sbardellata, la Furca e la località Spersiglio, dove è presente una caratteristica fattoria, da cui si può accedere alle distese erbose di Pradale, prati che formano una grande terrazza naturale che sovrasta la zona collinare di Scanzorosciate, e che permette una visuale mozzafiato sia sulla valle che sulla pianura, nonostante la ridotta altitudine.
Vi sono due versioni: secondo la prima, l'origine del nome sarebbe da collegare all'esistenza di lunghi prati tra il fiume ed ilmonte Misma; la seconda, più accreditata, sarebbe riconducibile aPreda longa (in dialetto "Pietra lunga"), a ricordo dell'attività legata all'estrazione delle pietre coti.
I primi insediamenti stabili su questi territori risalgono all'epoca romana, quando si svilupparono piccoli insediamenti abitativi legati all'estrazioni delle pietre coti. A tal riguardo esistono citazioni diPlinio il Vecchio, che raccontano di grande fervore di traffici economici, legati al commercio del suddetto materiale, nelle zone circostanti al monte Misma. Il paese non ebbe tuttavia un grande sviluppo, risentendo prima del declino dell'impero romano, poi delle invasioni barbariche. Nel corso dell'VIII secolo si verificò l'inizio delladominazione longobarda, di cui tuttavia non ci sono giunti documenti o resti. L'epoca medievale vide il borgo avere un discreto incremento demografico, dovuto alle migliorate condizioni di vita della popolazione; ed è a quel periodo storico che risalgono le prime documentazioni che ne attestano l'esistenza.
Tuttavia l'importanza amministrativa era limitata, considerato che il paese faceva riferimento al vicino borgo di Nembro, da cui ha ottenuto l'autonomia soltanto nel1580. Anche la frazione Cornale ha spesso gravitato nell'orbita delle istituzioni nembresi, da cui si separò una prima volta, acquisendo l'autonomia amministrativa, nel1594 per esservi poi riaccorpata nelXIX secolo. Qualche decennio più tardi venne invece aggregata definitivamente a Pradalunga, causando sovente episodi di campanilismo tra le due comunità.
I secoli successivi al medioevo furono contrassegnati dalla dominazione dellaRepubblica di Venezia, che favorì i traffici ed i commerci. A quel periodo risalgono alcune contrade, tra le quali spiccano la Ripa e la Vassalli che, poste nella parte alta del paese, conservano piccoli esempi di fortificazioni.
Tuttavia la popolazione mantenne sempre una condizione economica molto modesta ma dignitosa, sbarcando il lunario con il lavoro nei campi e quello nelle miniere. Queste attività, unite, nelXIX secolo, all'apertura di una miniera di marna dacemento, trasformò il paese, fino ad allora un borgo rurale di agrocoltori e contadini, in un paese sviluppato di manovali specializzati, con conseguente sviluppo economico e demografico.
Negli ultimi decenni non si sono verificati episodi di rilievo, ma si è assistito ad una radicale trasformazione delle usanze e delle occupazioni professionali, che hanno dato al paese una connotazione industriale ed artigianale.
Un ulteriore impulso venne dalla realizzazione della Ferrovia della val Seriana che, inaugurata nel 1884, rimase operativa fino al 1967, anno in cui venne smantellata. Sulla sede su cui questa scorreva, limitatamente al tratto che da Bergamo giunge ad Albino, nel 2009 è stata inaugurata una linea di metropolitana leggera denominata Tranvia Bergamo-Albino, che ha assunto una certa importanza per via della sua fermata lungo la linea.
Nel paese esistono luoghi di particolare richiamo sia in ambito religioso che storico, importanti sia per gli abitanti che per i cosiddettiforestieri.
Il sito di maggior interesse è il santuario della Madonna della Neve (perché inaugurata il 5 agosto del1640, giorno dedicato alla Madonna della Neve), detto anche santuario della Forcella per via dell'omonimo colle su cui è posto, ad un'altezza di 630 metri s.l.m. Edificato in posizione panoramica, sulla strada che congiungeva Pradalunga con le cave di estrazione delle coti, nel corso delXVII secolo quando, in seguito alla grande epidemia di peste di manzoniana memoria, la popolazione volle ringraziare la Madonna, dopo essersi a lei rivolti durante la pestilenza.
Ampliato all'inizio delXX secolo su progetto diElia Fornoni, all'interno conserva un dipinto di autore ignoto dellaMadonna Addolorata inizialmente collocato in una cappella eretta dove ora si trova la chiesa.
Quest'ultima venne costruita nella seconda metà delXX secolo e conserva colonne in marmo, sculture diErnesto Coter e alcuni dipinti diEnea Salmeggia.
Molto caratteristico è il centro storico del borgo, costituito da vie strette ed edifici in muratura e ciottoli di fiume, ravvicinati tra loro tanto da costituire piccole corti in perfetto stile rustico.
Di notevole importanza sono inoltre le cave di pietrecoti. Utilizzate per l'affilatura degli utensili da taglio, spade e lame, hanno rappresentato da sempre la principale fonte di sussistenza della popolazione. In tal senso si tramanda che le cave fossero già utilizzate in epoca romana, permettendo la formazione di primordiali nuclei abitativi. Specialmente nella cosiddettavalle dei prigionieri (nei pressi del santuario della Forcella) venivano inviati appunto dei prigionieri addetti all'estrazione ed alla lavorazione delle suddette pietre.
In tal senso sono tuttora ben visibili grandi ammassi di pietre che altro non sono che gli scarti delle lavorazioni stesse accumulate nel corso dei secoli. Questo materiale, venne esportato e conosciuto in tutto il mondo, tanto da far guadagnare agli abitanti del paese il soprannome dicoderocc, ovvero i cavatori di pietre.
La tradizione minatoria nei secoli si è consolidata, rimanendo intatta fino all'immediato dopoguerra, quando l'utilizzo delle pietre coti andò sempre più diminuendo. E anche Pradalunga, che fino ad allora si era ritagliata uno spazio rilevante nel commercio di quel materiale, ridimensionò sempre più le proprie attività, fino a farle sparire sul finire delXX secolo. Di questo passato restano le abitudini degli anziani e le tradizioni legate asanta Barbara, patrona dei minatori, in occasione della cui ricorrenza si svolgeva una grande festa. È inoltre presente un piccolo museo delle pietre coti (privato ma visitabile su richiesta), in cui sono raccolti strumenti di lavoro, testi e documenti volti a conservare la memoria storica del piccolo paese.