Il nome deriva dal latinoPuteum Stratæ, dicitura che compare a più riprese nella storia. In un documento del930 infatti, si descrive questa zona occidentale della città con la presenza di un "pozzo", di un pilone, di alcune abitazioni e una "strada" principale di pellegrinaggio, identificata poi con l'antico tratto viabile di Pronda/ViaMonginevro, connessa a Strada Antica diRivoli, l'attuale viaBardonecchia e via Vandalino (la romanavia Cozia), e che, con la strada antica diCenisia, arrivava direttamente allaPorta Segusina diTorino. Nel1191 poi, un certo Guglielmo di Ripulis si propose di far omaggio all'abate diSan Solutore, passando davanti a una chiesa, identificata nell'attualeNatività di Maria Vergine vicino a Largo Bardonecchia; qui furono ritrovati almeno due antichi pozzi, che confermano la validità del nome. Nel1498 si attestò tale chiesa come priorato delSanctum Sepulcrum Puteo Stratæ, in gestione ai monacicamaldolesi benedettini[1], e divenuto poi monastero.NelXVII secolo, il monastero fu affidato all'Ordine Mauriziano, che lo titolò aMaria Vergine dei Dolori, poi rinominatoNatività di Maria Vergine nel secolo successivo, mentre le abitazioni si formarono gradualmente intorno alla struttura religiosa, fino a far nascere un vero e proprio rione. Nello stesso periodo, alcuni nobili fecero erigere VillaLa Serena, con tanto di cappella privata, nella zona di via Sacra di San Michele/via Fattori. Scrive Amedeo Grossi:
«La zona comprendeva il territorio che va lungo lo stradone diRivoli, a circa due miglia dalla città, e aveva per confini a levante il canale che attraversava la fossa della città presso laPorta Segusina e lo splato dellaCittadella; a nord le cascineMotta; a ponente l'Armano e a sud il fiumeDora. Il quartiere aveva dunque una grande importanza per l'utilizzo che aveva allora la strada che, partendo dallaPorta Segusina arriva fino ai comuni di Collegno e Grugliasco.»
NelXX secolo poi, il rione Pozzo Strada si unì praticamente con l'adiacenteBorgo San Paolo, a formare un unico borgo industriale, con la nascita di fabbriche come laLancia, laBertone, laViberti, e molte altre. Tali grandi aree industriali, progressivamente dismesse dagli anni '70 del novecento, sono state sostituite da edifici residenziali e commerciali che hanno mutato profondamente il volto del quartiere.
Nel1104, un cieco proveniente daBriançon di nome Giovanni Ravacchio[3], recatosi in pellegrinaggio aTorino transitò proprio per la via della antica chiesa diPuteum Stradae, e ivi ebbe una miracolosa visione dellaMadonna, che gli diede precise indicazioni riguardo al recupero di una sacra iconamariana presso i sotterranei della chiesa torinese di Sant'Andrea. Il quadro fu effettivamente ritrovato nel punto esatto indicato, il cieco riacquistò miracolosamente la vista, mentre dalla chiesa torinese di Sant'Andrea sorgerà l'attualeSantuario della Consolata.
Chiesa della Natività di Maria Vergine, sita in via Bardonecchia, 161 angolo via Marsigli, con annesso oratorio (cappelletta mariana all'angolo) e scuola. Con imponente facciatabarocca del1712-1770 per volere diVittorio Amedeo II di Savoia, la primitiva struttura andò distrutta durante l'assedio di Torino del1706. Si trattava di un sito religioso risalente addirittura alXII secolo, più volte ampliato col vecchio nome diSanta Maria di Pozzo Strada oSanta Maria del Sepolcro (1498). Il cimitero annesso, sconsacrato nelXX secolo, fece parte del set diTorino nera, film conBud Spencer del1972. Nel cortile parrocchiale è presente unpozzo delX secolo (verosimilmente il pozzo che ha dato il nome al quartiere)[4]
CIE (Centro di identificazione ed espulsione), istituito agli inizi del2003 dallaCroce Rossa Italiana per accogliere le ondate diimmigrazione straniera inTorino. Il comprensorio si trova in Corso Brunelleschi, 132, presso l'area militare sud della suddetta casermaCavour, sorta come ampliamento di officine e autorimesse della stessa nel lontano1934, tra via Mazzarello, via Monginevro e Corso Brunelleschi. All'interno del comprensorio, delimitato da alti muri, alcune palazzine-dormitori; più a sud, un piccolo parco cintato proprietà della residenza di Corso Brunelleschi, 230 (costruita nel1955), che si estende fino alla linea dellaFerrovia del Frejus. Poco distante, un altro piccolo comprensorio militare, il "De Santis", situato su Via Santa Maria Mazzarello 42-70, già lato diBorgata Lesna, e sempre ad uso del32º Reggimento genio guastatori alpino
GiardinoVittime di Beslan, realizzato nel2002 tra Corso Peschiera, via Sacra di S. Michele e via Sant'Antonino, sull'area liberatasi dopo la bonifica dell'ex stabilimento "Capamianto" (1911-1996)
Giardino, con relativa area giochi, intitolato il 24/03/2011 allo scrittoreItalo Calvino, tra via Val Lagarina e via Chanoux[5]
L'ampia area verde, con giochi per bambini, tra via Vasile Alecsandri, via Marsigli e via R.Carriera è stata intitolata nel febbraio2015 a Luigi Chignolo, antifascista, già Consigliere del Comune di Torino[6]
Pista ciclabile a due corsie, aperta dal maggio 1979, che unisce ilParco Ruffini alParco della Pellerina lungo Corso Monte Cucco e Corso Monte Grappa
La piazza situata tra via Vandalino e via Michele Rua è stata dedicata dal comune di Torino in data 30/11/2017 al sociologoMauro Rostagno, vittima della mafia[7]
Cascine: numerose nel paesaggio del quartiere dovevano essere, in passato, le cascine: testimonianze di tale periodo sono ancora visibili presso le ancora esistentiBussone-Dentis eTeghillo. Lentamente la nuova edilizia ha soffocato ciò che rimaneva del periodo precedente, tanto che oggi molte di queste cascine sono inglobate nel tessuto urbano.
Ospedale"Martini", collocato in un edificio di sei piani in via Tofane 71, costruito dal 1967 a fine 1969 ed inaugurato il 1 dicembre1970, assicura l'assistenza a pazienti affetti da varie patologie in fase acuta ed è organizzato in dipartimenti dedicati alle varie specialità della pratica ospedaliera tra le quali, oltre alpronto soccorso, quelle dicardiologia,geriatria,ostetricia,pediatria eneurologia[8]
Piscina comunaleTrecate, in via Alecsandri Vasile 29, comprende oltre alle classiche vasche per il nuoto indoor anche unparco acquatico estivo, aperto sette giorni su sette ed inaugurato nella stagione 2012 dopo un lungo lavoro di ristrutturazione del complesso sportivo[9]
La zona è interessata da alcune installazioni di "Street Art" e da disegni su edifici pubblici:
il muro di delimitazione del giardino pubblico di Via Fattori angolo Via Arvier è interessato da una serie di opere di "Writers" torinesi, tutti restaurati nel marzo 2015[10]
il muro della Scuola Materna "J.J. Rousseau" di Via Monte Ortigara è decorato con un "murale" a tutta altezza sulla parete esterna
in data 26 settembre 2017 è stato inaugurato un murale dedicato aMauro Rostagno, ucciso dalla mafia per le sue inchieste il 26 settembre 1988, situato tra via Don Michele Rua e via Vandalino, davanti al muro della chiesa di "Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù", realizzato da una classe quarta del "Liceo Artistico Passoni", su un bozzetto del "writer" Karim Cherif.
Nei prossimi anni i territori del quartiere confinanti con il comune diGrugliasco e conBorgata Lesna dovrebbero essere interessati dalla realizzazione delCorridoio Plurimodale, ovvero una sorta di prolungamento dell'attualecorso Marche, destinato a diventare una direttrice a scorrimento veloce. Esso dovrebbe convogliare il traffico stradale eferroviario, attraversando parte della città da Nord a Sud, secondo il piano di intervento degli architettiAugusto Cagnardi eVittorio Gregotti,[11] il prolungamento del corso dovrebbe diventare la parte superficiale di una serie di gallerie a più livelli sull'esempio dellaSpina Centrale. Il progetto prevede un livello interrato con due gallerie per il transito dei treni della prevista “gronda merci” dell'alta velocità ferroviaria (TAV) e un primo livello interrato dove sarebbe previsto il tratto di una futura "tangenziale sotterranea" diTorino, che dovrebbe collegare lo svincolo dellaTangenziale Nord diSavonera allo svincolo dellaTangenziale Sud delDrosso.
Nel marzo 2018 il Comune di Torino ha però operato una profonda revisione del progetto, riconoscendo le mutate esigenze ambientali ed economiche, ed operando une riduzione dei volumi residenziali e commerciali dell'area, con maggiore salvaguardia del verde pubblico.[12]