Donne al pozzo diPaul Signac, olio su tela (1892).Un pozzo con vera da pozzo, carrucola e coperturaSchema di pozzo petrolifero con impianto di pompaggioPozzi petroliferi.il pozzo delLandhaus diGraz, 1590.
Unpozzo è una struttura artificiale, solitamente di forma circolare e di dimensioni variabili, da cui si estrae dal sottosuolo l'acqua[1] dellefalde acquifere.
L'acqua estratta dai pozzi può provenire da falde che possono esserefreatiche oppureartesiane, a seconda che il flusso dell'acqua che le permea sia "a pelo libero" oppure "in pressione". In dipendenza dell'uno o dell'altro caso ilpozzo si definiscefreatico oppureartesiano.
Per analogia, col passare dei secoli, il termine "pozzo" è stato esteso agli analoghi manufatti scavati per estrarre dal suolominerali (pozzi minerari), come nelle miniere dicarbone, oppurepetrolio (pozzi petroliferi) e dei gas ad esso associati (pozzi metaniferi), ecc., nonché a contenere qualcosa (es.: pozzo della neve oneviera). Lo stesso termine si usa in ambito speleologico per indicare cavità naturali ad andamento verticale.
Anche le strutture esterne, le cosiddette "vere di pozzo" o puteali, realizzate, per protezione dalle cadute e/o perestetica, attorno all'imboccatura dei pozzi e dellecisterne, vengono impropriamente chiamate "pozzi".
I pozzi più antichi di cui si conoscono tracce certe risalgono alNeolitico. AdAtlit Yam inPalestina è stato trovato un pozzo datato 8100-7500 a.C.: è il più antico conosciuto. Ne sono stati trovati altri dello stesso periodo aKissonerga-Mylouthkia eShillourokambos (Cipro).
Con questo termine vengono indicati quei pozziperforati e rivestiti di tubi, dal quale l'acqua fuoriesce spontaneamente al di sopra della superficie delpiano campagna, a causa della pressione, superiore a quella che avrebbe se scorresse "a pelo libero" sul suolo.
Il loro nome deriva dallaregione francese dell'Artois, in cui per caso si notò per la prima volta, nel corso di una perforazione del suolo, questo fenomeno, poi spiegato dallascienza Idraulica.
Esistonopozzi anche non artificiali, e sono così dette quelle cavità naturali a sviluppo verticale tipiche delfenomeno carsico, che assolvono a volte anche la funzione diinghiottitoio. Localmente sono dette anchegravi, come nell'altopiano murgiano inPuglia; in altre aree i pozzi molto profondi prendono il nome di "abisso".
I pozzi sono in genere oggetto di esplorazione dagli appassionati dellaspeleologia. Si tratta però di ambienti la cui esplorazione è da affrontare sempre con molta cautela, con l'attrezzatura adatta e padronanza delle tecniche, al fine di evitare incidenti. Tra i pozzi di questa categoria si possono ricordare le cosiddetteGrave di Faraualla, nei pressi della Masseria Franchini che si trova sullospartiacque delleMurge nord-baresi, lungo la strada provincialeCorato-Gravina. Si tratta di tre voragini-inghiottitoio, distanti tra di loro non più di una cinquantina di metri, la più profonda delle quali supera i 350 m al di sotto del piano campagna.
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InItalia lalegge n. 36 del 5/1/1994 ha stabilito che tutte le acque, profonde e superficiali (escluse quelle piovane) sono pubbliche e pertanto gli usi produttivi (non domestici perché lo esclude la stessa legge del 1933) devono essere assoggettati aconcessione. Pertanto chi possiede un pozzo deve essere in possesso di concessione, e pagare per l'acqua estratta. Per scavarne uno nuovo è necessaria la richiesta e l'approvazione della concessione appropriata, nella quale si specifica l'utenza e la portata massima consentita.