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L'avorio Barberini, anche noto comedittico Barberini, è un'opera dell'arte bizantina risalente allatarda antichità. Si tratta di una tavoletta diavorio, composta da quattro placche (una quinta è mancante) con incisioni abasso- edaltorilievo, nello stile classicheggiante delteodosiano tardo, che raffigura il tema classico dell'imperatore trionfante. L'opera è generalmente datata alla prima metà delVI secolo ed è attribuita ad una bottega imperiale diCostantinopoli, e l'imperatore raffigurato viene identificato conAnastasio I Dicoro o, più probabilmente, conGiustiniano I. È conservato alMuseo del Louvre diParigi.
L'avorio Barberini costituisce l'esemplare meglio conservato dei cosiddettidittici imperiali, dei dittici di tema profano e civile. Il dittico completo misura 342 mm di altezza per 268 mm di larghezza; le dimensioni del pannello centrale sono 190 mm di altezza per 125 mm di larghezza e 25 mm di profondità. L'opera è composta da avorio dielefante scolpito e decorato con incrostazioni di pietre preziose (sono rimaste sette perle). Contrariamente a quanto supposto da alcuni storici, non reca tracce di policromia. L'opera combina da una parte il tema classico della grande potenza dell'imperatore trionfante, coronato dallaVittoria e il cui regno universale è sinonimo di pace e prosperità, e dall'altra il nuovo motivo della vittoria cristiana, ottenuta grazie alla benevolenza del Cristo che benedice l'imperatore. Viene quindi introdotta una nuova gerarchia cosmica nella raffigurazione del trionfo imperiale: si tratta dunque di un'opera squisitamente politica, che rientra nella propaganda imperiale. La qualità del lavoro permette di attribuirlo ad una bottegacostantinopolitana.
El Greco,nome d'arte diDominikos Theotokopoulos (Candia,1541 –Toledo,7 aprile1614), è stato unpittore,scultore earchitettogreco vissuto inItalia e inSpagna. Lo stile drammatico ed espressionistico di El Greco era guardato con perplessità dai suoi contemporanei ma è stato molto apprezzato e rivalutato nel corso delXX secolo. Viene considerato una sorta di precursore sia dell'espressionismo che delcubismo e la sua personalità e le sue opere sono diventate fonte di ispirazione per poeti e scrittori comeRainer Maria Rilke eNikos Kazantzakis. Alcuni studiosi moderni hanno definito El Greco come un artista assai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali. È famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serviva, frutto dell'incontro tra l'arte bizantina e la pittura occidentale.
Protagonista delRinascimento, fu riconosciuto già al suo tempo come uno dei più grandi artisti di sempre.
Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu nell'insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale: ilDavid, laPietà o il ciclo di affreschi nellaCappella Sistina sono considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo.
Lo studio delle sue opere segnò le generazioni successive, dando vita, con altri modelli, a una scuola che fece arte "alla maniera" sua e che va sotto il nome dimanierismo.
IlRinascimento padovano, descritto come "epigrafico ed archeologico", fu una delle tre componenti fondamentali delRinascimento delle origini, assieme aquello fiorentino, "filologico e filosofico", equello urbinate, detto "matematico". L'arrivo diDonatello in città nel1443, sul terreno fertile della cultura universitaria locale e nel contesto dei grandi lavori di abbellimento dellabasilica del Santo, innescò un processo che, per precocità e ricchezza di spunti, fu all'origine della diffusione dell'arte rinascimentale in tutto il nord-Italia. Vi pareteciparono artisti del calibro diAndrea Mantegna,Francesco Squarcione,Marco Zoppo,Carlo Crivelli e loSchiavone.
IlMuseo Nazionale Iracheno è il principalemuseo diBaghdad, capitale dell'Iraq. Fu creato dall'avventuriera e scrittrice britannicaGertrude Bell e aperto poco prima della sua morte nel1926. A causa delle ricchezze archeologiche dellaMesopotamia, le collezioni del museo sono tra le più importanti al mondo, con alcuni reperti che risalgono a più di 5000 anni fa, suddivisi in 28 tra gallerie e sale. Chiuso nel 1991 durante laguerra del Golfo, il museo non fu mai riaperto sotto il regime diSaddam Hussein. Durante laGuerra in Iraq, sebbene non subì bombardamenti, fu soggetto a diversi saccheggi tra l'8 e il 12 aprile 2003, al momento della presa di Bagdad da parte delle truppe statunitensi, che furono criticate per non aver protetto le collezioni del museo. Molte opere vennero recuparate in seguito, permettendo una riapertura, seppure temporanea, nel dicembre2008.
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