Classificazione sismica:zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 aggiornata con la Deliberazione della Giunta Regionale Toscana n. 421 del 26 maggio 2014
Classificazione climatica:zona D,1676 GR/G, Decreto Presidente della Repubblica n. 412 del 26/08/1993 e successivi aggiornamenti fino al 31 ottobre 2009.
Il centro abitato odierno si adagia a mezzogiorno ai piedi del piccolo colle (107 mt.sul livello del mare), che si erge come ultima propagine dell'appennino in direzione dellecolline delle Cerbaie, tra il torrente Leccio ad oriente e il Rio Ralletta, ad occidente, entrambi diretti verso la confluenza nelRogio, in corrispondenza dell'area archeologica dellafossa Nera. A sud dell'abitato comincia la pianura lucchese, una volta occupata da terreni acquitrinosi che formavano ilPadule,[5] propaggine palustre che sopravvisse intorno allago di Sesto, fino alla metà del XIX secolo, che occupava la lingua di terra compresa tra le Cerbaie e il versante orientale del massiccio delmonte Pisano.
Confina quindi ad ovest con il Comune di Capannori ed ad est con il Comune di Altopascio.
Alcuni scavi archeologici hanno testimoniato che presso ilPadule, proprio sul osso orientale del Rogio, vi erano insediamenti già dall'Età del Bronzo, presso la cosiddetta zona diFossa Nera, e un insediamento etrusco e poi romano presso ilLago di Sesto.
Fino ad oggi il primo documento che riguarda Porcari è datato 30 aprile780, dove tre nobili longobardi (Gumberto, Ildiberto e Gumbardo) lasciarono Calci per stabilirsi a "Porchari".[6]
NelMedioevo secondo la storiografia prevalente Porcari crebbe notevolmente in relazione all'anticaVia Francigena, scorreva da Lucca ad Altopascio, sebbene spesso invasa dalle acque del lago di Sesto, il cui livello dipendeva da diversi fattori (piovosità, altezza dell'alveo del fiume Arno, ecc.[7])
Nell'itinerario diSigerico, la città rappresentava la XXV tappa, ed era definita dall'Arcivescovo di Canterbury col nome diForcri. Inoltre Porcari si trovava in una posizione strategica per l'attraversamento della Via Cassia e il fatto di trovarsi sulle sponde del Lago di Sesto, diventando così un'importante via di comunicazione conFirenze,Pisa eLucca.
Di grande importanza strategica era il colle di Porcari, che con un castello, risalente al secolo XII, in cui si sarebbe insediata la casata dei Porcaresi,[8]sovrastava il borgo. Attualmente una casa denominata "La Torretta" occupa solitaria la sommità dell'altura. Gli scavi del 2006 hanno provato che la "Torretta" è stata costruita sui resti del citato castello,[9] che doveva ancora esistere ai tempi della redazione del Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, anno 1841, ad opera di Emanuele Repetti, se vi si riporta : "Il castello risiede sopra una collina isolata".
Quando iLongobardi si stabilirono a Porcari, il paese era già conosciuto con questo nome. Intorno al1000 alcuni documenti descrivono Porcari come un borgo (in seguito incastellato) con un imponente castello e due chiese dedicate una a Sant'Angelo e una a Santa Maria, con la possibilità dell'esistenza di una terza chiesa dedicata a San Giusto nei pressi dell'attuale chiesa. Fuori dal borgo si trovavano una chiesa dedicata a San Giovanni e molte case rustiche sparse per tutta la giurisdizione di Porcari che comprendeva Badia Pozzeveri, Gragnano, San Martino, San Gennaro, Petrognano e Tofori.
Il castello, che fu distrutto per ben tre volte, nel tempo diventò un'importante roccaforte, ultimo baluardo di difesa della città diLucca e luogo di diverse battaglie. La più importante fu quella diAltopascio (che però realmente venne combattuta su territorio porcarese) nel1325 doveCastruccio Castracani, vicario diLucca, vinse suRaimondo Cardona, generale dellaRepubblica Fiorentina, e che li valse la nomina da parte diLudovico il Bavaro a Duca diLucca.Venute meno le esigenze belliche, nel corso del Quattrocento, Porcari divenne un territorio marginale dello stato lucchese.
Fino al1913 Porcari era frazione del comune diCapannori, anno in cui fu staccato e si costituì come amministrazione comunale.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 970 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: