Molto famoso è il suo zuccherificio, risalente al1910.[5]
Il centro di Pontelongo è posto lungo ilBacchiglione, tra la Saccisica e il territorio di Cavarzere.
Il centro urbano è lineare, posto lungo le due sponde del fiume: a sinistra, il nucleo originario, definito dal profilo della casa patrizia Foscarini-Erizzo e dalla covata di casette basse, da oltre un secolo sovrastate dai murazzi e dagli argini rialzati; a destra, la parte più recente con la chiesa e lo zuccherificio. Ad unire le due parti del centro è lo storico ponte un tempo in legno, poi in pietra, poi in ferro, ora in cemento armato.
«Troncato: nel primo d'azzurro, al ponte di pietra, di un'arcata, murato di nero, sopra lariviera, il tuttoal naturale, posto sulla divisione e caricato del capitello dello stesso, cimato dalla crocetta e contenente la Statua della Madonna, in piedi, vestita d'azzurro e aureolata d’oro; nel secondo di rosso, allaruota d'oro, raggiata e dentata di otto, attraversante le tre spighe di frumento dello stesso, postein ventaglio, e accompagnata nel cantone sinistro del capo dalla stella di sei raggi d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nella parte superiore dello scudo, su fondo azzurro, è raffigurata la campata centrale dell'antico ponte medievale in pietra, fondamentale punto di passaggio ed elemento di unione tra le due parti del paese. Al centro un capitello racchiude l'immagine della Madonna a figura intera e vestita d'azzurro, al posto dell'originale busto scolpito in pietra che a seguito della distruzione del ponte si conserva oggi in un capitello sulla piazza della chiesa parrocchiale. L'effigie della Vergine si riferisce anche al solenne voto fatto dalla popolazione in seguito ad una terribile pestilenza che colpì Pontelongo nel 1676.[7]Nella parte inferiore una ruota dentata e raggiata di otto pezzi, con tre spighe di frumento allineate ai tre raggi centrali, ricorda la secolare produttività di questo piccolo ma industrioso paese ed è al contempo simbolo della ruota di timone delle numerose imbarcazioni che percorrevano il fiume trasportando derrate e prodotti agricoli, e delle ruote dei mulini mosse per lo più dall'acqua, presenti nel Sei e Settecento.La stella d'argento rappresenta l'unica frazione legata al comune, la piccola comunità di Terranova, situata lungo il fiume Bacchiglione a tre chilometri di distanza verso la foce.[8]
«Centro strategicamente importante, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu sottoposto a ben ventotto violentissimi bombardamenti che procurarono quarantasette vittime civili, numerosi feriti e la quasi totale distruzione dell'abitato e delle infrastrutture e danni ingentissimi al patrimonio industriale. La popolazione, costretta a rifugiarsi nei paesi vicini, con coraggiosa determinazione partecipava alla lotta di Liberazione, subendo rastrellamenti e rappresaglie da parte delle truppe nazifasciste. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Pontelongo (PD), 1944 - 1945» — 21 aprile 2005[9]
Lo zuccherificio sorse il 26 giugno 1910, localizzato in un'ansa delBacchiglione[5]. Come spesso accadeva in quegli anni, il capitale era estero, per la precisione prevalentemente belga, tanto che gli abitanti lo chiamavano abitualmente "el Beljo". Nel capitale azionario erano però presenti alcuni personaggi importanti della storia pontelongana, come la contessa Giuseppina Barbò, vedova Melzi d'Eril (della famiglia dei viceré napoleonici dellaRepubblica Cisalpina), il proprietario terriero locale Leone da Zara, e la Banca Commerciale italiana. L'uomo simbolo dello zuccherificio fu Ilario Montesi, padrone discreto e illuminato per 40 anni, dal 1927 al 1967. Montesi non è solo un tecnico chimico ma anche un manager industriale, azionista di svariate società e finanziere che opera sui principali mercati finanziari europei. Con lui, che acquistò anche zuccherifici in Germania, l'azienda iniziò ad ampliare i suoi prodotti, pur rimanendo nel campo di partenza: oltre allo zucchero, si iniziarono a produrre sciroppi, glutammato, alcool efaesite. Ancora oggi la produzione nello stabilimento di Pontelongo è attiva.
Dal punto di vista religioso, ma comunque collegato anche con l'aspetto civile, è importante la "Processione del Voto"[12] che si svolge ogni prima domenica di maggio dal1676, anno in cui il paese viene liberato dallapeste. Nella Processione la statua della Madonna viene portata in spalla lungo le vie del paese da dodici portatori a piedi scalzi; inoltre ala statua della Madonna e i pellegrini attraversano anche un ponte in legno sul fiume Bacchiglione costruito per l'occasione sostenuto da barche recanti i nomi dei santi, che unisce le due sponde del paese. Al centro del ponte, la statua della Vergine viene fatta inchinare verso oriente; di seguito viene impartita la benedizione e il celebrante pronuncia un breve discorso. Questa solennità è ancora molto sentita, richiamando migliaia di pellegrini ed emigrati e anche molti abitanti dai Comuni limitrofi.