Il comune si estende nellapiana del Sele, ad est della periferia diSalerno, poiché Pontecagnano è saldata con la frazione Lamia e la zona industriale del capoluogo. Da essa si scorge una magnifica vista di tutto il golfo di Salerno. Le due località formano comunque un unico centro abitato, per cui non si tratta di uncomune sparso.
L'area urbana di Pontecagnano si sviluppa lungo laStrada Statale 18 ed è ormai contigua con la frazione di Sant'Antonio. La cittadina dista 10 km dal centro di Salerno, 5 km daBellizzi, 12 km daBattipaglia e 17 km daOlevano sul Tusciano. Il limite comunale settentrionale è segnato a nord dal colle della Maddalena, a ovest dal fiume Picentino, ad est dal torrente Asa e dal fiumeTusciano e a sud dal mar Tirreno.
Lungo la fascia costiera si estende Magazzeno, frazione composta da ville sparse, villaggi turistici, discoteche e lidi, conosciuta anche come litoranea di Pontecagnano.
Il centro è situato ad est del fiume Picentino, la città è divisa dalla rete ferroviaria per cui la zona a nord è la più abitata e industrializzata mentre quella sud è soprattutto coltivata mediante impianti serricoli. Lungo la statale 18 si sviluppa Sant'Antonio, frazione quasi contigua al capoluogo, successivamente si trova la zona industriale della città. Il territorio dopo il ponte sul torrente Asa, diviso dalla statale 18 appartiene a nord al comune diMontecorvino Pugliano e a sud al comune di Pontecagnano Faiano, qui si trova la frazione detta diPagliarone. Al di sotto della ferrovia è situata la frazione Corvinia, località in cui è situato l'aeroporto che segna i confini con Bellizzi. Il confine con Battipaglia invece, in località Picciola, in prossimità del litorale è segnato dal corso basso del fiume Tusciano. Verso i monti si incontrano le località di Trivio Granata e di Baroncino, seguite dalla frazione diFaiano ai confini con la parte più bassa del comune di Montecorvino Pugliano confine che viene delimitato dal corso d'acqua delle Sette Bocche e anche conGiffoni Valle Piana.
Il territorio dell'odierno comune di Pontecagnano Faiano vanta una frequentazione che risale all'età del rame (3500 - 2300 a.C.). Gli scavi archeologici hanno documentato l'esistenza di due santuari, una porzione del centro abitato (oggi visitabile presso il Parco Archeologico) e due necropoli che complessivamente hanno restituito circa 10 000 sepolture[8] databili in una cronologia che va dal 3.500 a.C. fino all'alto medioevo.
NelIV secolo a.C. il centro viene a contatto diretto con alcune popolazioni limitrofe (Sanniti,Greci,Lucani); le tracce archeologiche restituiscono le influenze che le nuove culture hanno esercitato nella società urbana. Per il periodo romano sappiamo grazie alle fonti diPlinio il Vecchio eStrabone che i romani edificarono sul sito della città etrusco-campana, nel268 a.C.Picentia per accogliere una parte della tribù italica deiPicentines, deportata dalle Marche, l'alloraPicenum. Picentia insorgerà due volte contro Roma, al tempo diAnnibale schierandosi dalla parte di quest'ultimo, fatto che porterà i romani a fondare una nuova colonia, oggiSalerno, per controllare il territorio e i ribelli durante laGuerra Sociale quando viene distrutta (89 a.C.). Notizie che trovano conferme nei reperti archeologici. L'autonomia amministrativa perduta e la dispersione degli abitanti ridussero l'antico centro a frequentazioni modeste, attestate con ogni probabilità poco oltre la caduta dell'Impero Romano.
Operaie al lavoro del tabacchificio Centola di Pontecagnano, 1944
Nel1755 Pontecagnano Faiano era ancora unito aSalerno, come si evince dal Catasto Onciario in cui si evidenziano i luoghi antichi che porteranno alla federazione delle tre frazioni di Ponte, Cagnano e Faiano che formeranno un comune autonomo federandosi fra loro. Fino al 1820, il territorio dell'attuale comune di Pontecagnano Faiano faceva parte del comune diMontecorvino. Il 25 gennaio 1820 con decreto reale 1876 Montecorvino venne diviso in due dipartimenti: Rovella e Pugliano. Successivamente il Consiglio Comunale diMontecorvino Pugliano divise il comune in frazioni: Pugliano, Torello, Faiano e Pontecagnano con capoluogo Pugliano. Il comune di Pugliano era in quel periodo, in condizioni ottimali sia per la crescita demografia sia per il miglioramento delle condizioni di vita dovute alla bonifica, iniziata già con iBorboni, che grazie alla bontà dei terreni portarono al trasferimento di molte famiglie nelle zone del piano e nel 1806 diedero vita ad un primo movimento per la costituzione di Pontecagnano che all'epoca contava meno di 200 abitanti in comune autonomo. Il notevole sviluppo economico e demografico delle zone del piano e la lontananza dalla Casa Comunale fu il motivo scatenante della separazione dei due comuni. Il Decreto Regio del 18 giugno 1911 stabilì la nascita del comune di Pontecagnano Faiano; mentre il comune di Montecorvino Pugliano rimase formato dalle frazioni di Santa Tecla, Capaccio, Gallara, Torello, Pagliarone. Dal territorio del nuovo comune saranno escluse molte località di confine, che erano parte integrante di Pontecagnano, che continueranno ad appartenere a Salerno ma che all'epoca rientravano nell'area marittima.
Lo stemma e il gonfalone di Pontecagnano Faiano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 settembre 1962.
Lo stemma èpartito: nel primo, in campo d'oro, san Benedetto, vestito di un saio rosso, tenente nella mano sinistra un pastorale; nel secondo di azzurro, al ponte a tre archi a cavallo di un fiume. Nel capo di rosso, la scritta DURANTES VINCUNT, in lettere maiuscole d'oro.
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di giallo.
Lo statuto comunale di Pontecagnano Faiano non menziona alcuna frazione. In base al 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni[13], i centri abitati sono: